10.06.2013 Views

qui - PARROCCHIA CORPUS DOMINI

qui - PARROCCHIA CORPUS DOMINI

qui - PARROCCHIA CORPUS DOMINI

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

tale aumento di purezza affrancando l’anima dai sensi, dalle emozioni e dall’amor<br />

proprio e isolando la nostra volontà in una libertà assoluta oltre il livello della sofferenza.<br />

Ed è perciò una cosa molto triste quando i contemplativi cercano poco più del piacere<br />

nella loro contemplazione. Ciò significa che essi perderanno tempo e si esauriranno in<br />

dannosi sforzi per evitare aridità, difficoltà e pena — quasi simili cose fossero mali.<br />

Essi perdono la loro pace. E cercando piacere nella loro preghiera si rendono quasi<br />

incapaci di gioia.<br />

La volubilità e l’indecisione sono segni d’amor proprio.<br />

Se non riesci mai a distinguere quello che Dio vuole da te, ma passi continuamente da<br />

un’opinione all’altra, da una pratica all’altra, da un metodo all’altro, ciò può essere un<br />

sintomo che tu stai cercando di eludere la volontà di Dio e di fare la tua in tran<strong>qui</strong>llità<br />

di coscienza.<br />

Appena Dio ti manda in un monastero tu desideri essere in un altro.<br />

Appena gusti un modo di preghiera, desideri provarne un altro. Continui a prendere<br />

risoluzioni e ad abbandonarle per risoluzioni contrarie. Interroghi il confessore e non<br />

ricordi le risposte. Prima di finire un libro ne cominci un altro, e ad ogni libro che leggi<br />

cambi l’intero piano della tua vita interiore.<br />

E presto non avrai più vita interiore. Tutta la tua esistenza sarà un intrecciarsi di desideri<br />

confusi, di sogni ad occhi aperti, di velleità con cui riuscirai soltanto a distruggere<br />

il lavoro della grazia, perché tutto questo è un inconscio e complicato espediente della<br />

tua natura per sconfiggere Dio, il Cui lavoro nella tua anima richiede il sacrificio di<br />

tutto ciò che desideri e di cui ti compiaci: di tutto quello che sei.<br />

Così non ti agitare, e lascia che Egli lavori.<br />

Ecco cosa significa rinunziare non solo ai piaceri ed al possesso delle cose, ma anche<br />

a te stesso.<br />

36. Abbandono interno<br />

Una delle più grandi sofferenze di un contemplativo è quella di sentire la rozzezza, la<br />

volgarità, l’inadeguatezza terribili e inevitabili dei più alti atti umani d’amore e di intelletto,<br />

visti alla luce di Dio, quando essi tentano di raggiungere Dio e falliscono.<br />

Misura, se puoi, il dolore di comprendere di avere una natura destinata da Dio al dono<br />

di una beatitudine che trascende tutto ciò che sei e che vuoi essere, di trovarti con<br />

nient’altro che te stesso, di trovarti senza quel dono che è il solo significato della tua<br />

esistenza. Allora la più alta perfezione di vita naturale e intellettuale, lo slancio più<br />

puro e più bello della volontà umana tesa nel desiderio di tutto ciò che è perfetto ti appaiono<br />

come qualcosa di essenzialmente volgare e senza valore. Anche senza i tuoi<br />

errori e i tuoi peccati, tutto quello che sei o puoi essere o che hai o puoi avere ti appare<br />

un nulla, perché non ha la possibilità di procurarti l’immenso dono che è al di là di<br />

te stesso e che è la sola vera ragione per cui sei stato creato.<br />

Ma quando, per giunta, vedi che la tua natura è ancora distorta e sfigurata<br />

dall’egoismo e dal disordine del peccato, che sei paralizzato e pervertito da un modo<br />

di vita che ti ricaccia continuamente verso il piacere e il tuo proprio interesse, che non<br />

puoi evitare questa deformazione, che non puoi neppure meritare, con le tue sole forze,<br />

di sfuggirvi, quale sarà il tuo dolore? Questa è la radice di ciò che i santi chiamano<br />

compunzione: lo strazio, l’angoscia di non poter essere quello che eri destinato ad essere.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!