10.06.2013 Views

qui - PARROCCHIA CORPUS DOMINI

qui - PARROCCHIA CORPUS DOMINI

qui - PARROCCHIA CORPUS DOMINI

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

in ciò che non siamo, ricordiamo che non ci è stato permesso di rimanere là dove Dio<br />

vorrebbe che fossimo. E noi desideriamo il posto che Egli ci ha destinato e piangiamo<br />

per il desiderio del momento in cui questa pura povertà ci afferrerà, ci terrà nella sua<br />

libertà e non ci lascerà mai, quando noi non ricadremo più dal paradiso dei semplici e<br />

dei fanciulli nel foro della prudenza umana dove il saggio di questo mondo passa di<br />

dolore in dolore e tende i suoi lacci a una felicità che non può esistere.<br />

Questo è il dono dell’intelletto: noi sortiamo da noi stessi per entrare nella gioia del<br />

vuoto, del nulla, dove non esistono più oggetti particolari di conoscenza, ma solo<br />

l’illimitata, integra, immacolata verità divina. Questa luce limpida che sa di Paradiso<br />

sta oltre ogni orgoglio, ogni commento, oltre ogni possesso privato, oltre la solitudine.<br />

Sta in tutto e per tutti. È la vera luce che risplende in ciascuno, che illumina «ogni<br />

uomo che viene in questo mondo». E la luce di Cristo, «che era nel mondo... e il mondo<br />

non Lo conobbe».<br />

32. La notte dei sensi<br />

La vita della contemplazione infusa non sempre comincia con una esperienza definita<br />

di Dio in un abbagliante afflusso di luce. E in ogni caso questi momenti di libertà e di<br />

evasione dalla cecità e dalla impotenza delle consuete faticose vie dello spirito saranno<br />

sempre relativamente rari. E non è difficile riconoscere questi baleni improvvisi ed<br />

intensi del dono dell’intelletto, questi vividi «raggi di tenebra» che si accendono profondi<br />

nell’anima e mutano il corso dell’intera vita di un uomo. Essi si impongono da<br />

sé. Essi fanno cadere come scaglia dai nostri occhi la cecità. Essi fanno nascere in noi<br />

una certezza troppo profonda, troppo calma e troppo nuova, per poter essere fraintesa<br />

o presto dimenticata.<br />

Ma se un uomo dovesse attendere queste esperienze per diventare un contemplativo,<br />

potrebbe aver da attendere molto — forse tutta una vita. E forse la sua attesa sarebbe<br />

vana.<br />

Solitamente lo spirito apprende la contemplazione da Dio non in un lampo improvviso,<br />

ma impercettibilmente, a poco a poco, per gradi. E in realtà, senza il lavoro preparatorio<br />

di una prova lunga e paziente e un lento progresso nella tenebra della fede pura,<br />

non sì apprenderà mai veramente la contemplazione. Perché pochi lampi isolati,<br />

anche se intensi, dello spirito di intelletto e di sapienza non faranno di un uomo un<br />

contemplativo nel senso pieno della parola; la preghiera contemplativa risponde veramente<br />

al suo nome solo quando diviene più o meno abituale.<br />

Allo stesso tempo dobbiamo ricordare il fatto curioso che vi sono uomini di preghiera<br />

che inconsciamente giungono alla soglia della contemplazione e lì rimangono senza<br />

neppure rendersi conto di dove si trovino. In primo luogo essi non sanno valutare né<br />

apprezzare questa oscura conoscenza di Dio, perché s’immaginano che il progresso<br />

nella vita interiore sia progresso<br />

nella chiarezza, nella conoscenza, nel fervore sensibile. Così può accadere che mentre<br />

essi sono pronti a «nascere» alla contemplazione, s’immaginano che la loro vita interiore<br />

sia più o meno finita. Si sentono delusi e confusi. Credono di essere giunti in<br />

fondo a un vicolo cieco. Eppure, se riescono forse a essere pazienti e a starsene lì umili,<br />

dimenticandosi di loro stessi e fidando in Dio, potranno tran<strong>qui</strong>llamente rendersi<br />

conto a poco a poco che quello in cui si trovano non è affatto un vicolo cieco. Vedranno<br />

che in questa loro condizione di oscurità e di speranze deluse essi stanno ritrovando<br />

se stessi, e che stanno attraversando un periodo di tran<strong>qui</strong>lla e mite purificazione

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!