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qui - PARROCCHIA CORPUS DOMINI

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ché anche il piacere era volontà di Dio; tu hai trascurato la felicità che Egli voleva<br />

darti assieme al piacere, o forse la più grande felicità che Egli intendeva per te senza il<br />

piacere e al di là e al disopra di esso!<br />

Tu hai mangiato la buccia e gettato l’arancia. Hai tenuto la carta che era soltanto un<br />

involto e hai gettato l’astuccio e l’anello e il diamante.<br />

Ed ora che il piacere — che doveva finire — è terminato, tu non possiedi per nulla<br />

quella felicità che ti avrebbe arricchito per sempre. Se tu avessi preso (o trascurato) il<br />

piacere nel modo che Dio voleva per la tua felicità, possederesti ancora il piacere nella<br />

tua felicità, ed esso sarebbe in te sempre e ti seguirebbe dovunque nella volontà di<br />

Dio. Perché è impossibile per chi non sia pazzo rimpiangere un atto coscientemente<br />

compiuto in unione con la volontà di Dio.<br />

La libertà <strong>qui</strong>ndi è un talento che Dio ci ha dato, è uno strumento di lavoro. Lo strumento<br />

del quale ci serviamo per costruire le nostre vite, la nostra felicità. La nostra<br />

vera libertà è qualcosa cui non dobbiamo mai rinunciare; perché se vi rinunciamo, rinunciamo<br />

a Dio stesso. Solo la falsa spontaneità del capriccio, la pseudolibertà del<br />

peccato deve essere sacrificata. La nostra vera libertà deve essere difesa con la stessa<br />

vita, perché è l’elemento più prezioso del nostro essere. E la libertà che fa di noi delle<br />

«persone», costituite secondo l’immagine divina. La Chiesa, società soprannaturale,<br />

ha come una delle sue funzioni principali .quella di preservare la nostra libertà spirituale<br />

di figli di Dio. Ma sono pochi coloro che lo capiscono!<br />

28. Distacco<br />

Mi chiedo se vi siano ora venti uomini al mondo che vedano le cose quali esse sono in<br />

realtà. Ciò significherebbe che vi sono venti uomini liberi, non dominati e neppure<br />

influenzati dall’attaccamento alle cose create, a loro stessi o ad uno qualsiasi dei doni<br />

di Dio, o anche alla più alta, alla più soprannaturalmente pura delle Sue grazie. Non<br />

credo vi siano oggi al mondo venti uomini simili. Ma uno o due ce ne devono essere.<br />

Sono essi che tengono assieme ogni cosa e impediscono all’universo di sfasciarsi.<br />

Tutto ciò che tu ami per se stesso, al di fuori di Dio, acceca il tuo intelletto, mina il tuo<br />

giudizio sui valori morali e vizia la tua scelta, tanto che tu non puoi distinguere chiaramente<br />

il bene dal male e non puoi conoscere veramente il volere di Dio.<br />

E quando ami e desideri le cose per se stesse, non sai come applicare i principi morali<br />

generali, anche se puoi comprenderli. Anche quando la tua applicazione dei principi è<br />

formalmente esatta, ci sarà probabilmente una circostanza nascosta, da te trascurata,<br />

che in<strong>qui</strong>nerà di qualche imperfezione le tue azioni virtuose.<br />

Coloro che si sono abbandonati interamente al disordine del peccato si rendono spesso<br />

assolutamente incapaci di comprendere i principi più semplici, non possono più vedere<br />

neppure la più ovvia e la più naturale delle leggi morali. Possono avere le doti più<br />

brillanti ed essere in grado di discutere le più sottili questioni di etica — ma non tengono<br />

minimamente in considerazione ciò di cui parlano, perché non amano queste cose<br />

come valori, ma hanno per esse soltanto un interesse astratto, come per dei concetti.<br />

Vi sono certi aspetti del distacco e certi raffinamenti di purezza interiore e di delicatezza<br />

di coscienza che in genere neppure gli uomini sinceramente santi riescono a<br />

scoprire. Anche nei monasteri più rigidi e nei luoghi dove si dedica con serietà la propria<br />

vita alla ricerca della perfezione, molti non giungono mai a sospettare quanto essi<br />

siano dominati da forme inconsce di egoismo, quanto i loro atti virtuosi siano conseguenza<br />

di un meschino interesse umano. In realtà sono proprio la rigidità e

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