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qui - PARROCCHIA CORPUS DOMINI

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Sempre meno consci di se stessi, essi cessano ad un dato momento di aver coscienza<br />

di essere loro ad agire, e a poco a poco Dio comincia a fare, in loro e per loro, tutto<br />

ciò che essi fanno; per lo meno nel senso che l’abitudine al Suo amore è divenuta per<br />

loro una seconda natura e informa tutto ciò che essi f anno con la Sua somiglianza.<br />

Le difficoltà estreme che ostacolano la strada di coloro che cercano libertà interiore e<br />

purezza d’amore insegnano loro ben presto ch’essi non possono avanzare da soli, e lo<br />

Spirito di Dio dà loro il desiderio dei mezzi più semplici per dominare il proprio egoismo<br />

e la propria cecità di giudizio. Ed ecco l’obbedienza al giudizio e alla direzione<br />

altrui.<br />

Uno spirito che tende veramente a Dio nella contemplazione imparerà presto il valore<br />

dell’obbedienza: le difficoltà e le angustie che quotidianamente incontra sotto il peso<br />

del suo egoismo, della sua inettitudine, della sua incompetenza e del suo orgoglio gli<br />

daranno la brama di essere guidato, consigliato e diretto da qualcun altro.<br />

La sua volontà diventerà fonte di tanta miseria e di tanta tenebra che egli non andrà da<br />

un altro solo per cercare luce o saggezza o consiglio: egli giunge ad avere una passione<br />

per l’obbedienza in se stessa, per rinunciare alla propria volontà e ai propri lumi.<br />

Quindi egli non obbedisce al suo abate o al suo direttore semplicemente perché i comandi<br />

o i consigli che gli vengono dati sembrano buoni e vantaggiosi e intelligenti ai<br />

suoi occhi. Egli non obbedisce perché crede che l’abate prenda decisioni ammirevoli.<br />

Al contrario, le decisioni del suo superiore non sembrano a volte troppo sagge; ma<br />

questo non lo riguarda, perché egli accetta il superiore come mediatore fra lui e Dio e<br />

riposa soltanto nella volontà di Dio quale gli giunge attraverso gli uomini che le circostanze<br />

della sua vocazione hanno posto sopra di lui.<br />

L’uomo più pericoloso del mondo è il contemplativo che non si lascia guidare da nessuno.<br />

Egli fida solo nelle sue visioni. Obbedisce ai suggerimenti di una voce interiore<br />

ma non ascolta gli altri. Identifica la volontà di Dio con tutto ciò che gli fa provare in<br />

cuore una grande luce piena di calore e di dolcezza; più dolce e più caldo è tale sentimento,<br />

più egli si convince della propria infallibilità. E se la pura forza della sua fiducia<br />

in se stesso si comunica agli altri e dà loro l’impressione che egli sia veramente un<br />

santo, un tale uomo può rovinare una intera città o un ordine religioso o anche una intera<br />

nazione: il mondo è coperto dalle cicatrici che sono state inferte nelle sue carni da<br />

simili visionari.<br />

Spesso, tuttavia, persone simili non sono altro che innocui seccatori. Essi si aggirano<br />

in un vicolo cieco spirituale e <strong>qui</strong> si adagiano in un piccolo e tran<strong>qui</strong>llo nido di emozioni<br />

private. Nessuno in realtà può essere portato ad invidiarli o ad ammirarli, perché<br />

anche coloro che nulla sanno della vita spirituale possono in certo modo intuire che<br />

tali uomini hanno ingannato se stessi uscendo dalla realtà e si sono accontentati di<br />

un’apparenza.<br />

Sembrano felici, ma non vi è nulla di attraente o di contagioso nella loro felicità.<br />

Sembrano in pace, ma la loro pace è vuota e in<strong>qui</strong>eta. Hanno molto da dire, e tutto ciò<br />

che dicono è un messaggio con la «M» maiuscola, eppure non convincono nessuno.<br />

Poiché hanno preferito il piacere e le emozioni ai sacrifici austeri imposti da una fede<br />

genuina, le loro anime sono diventate stagnanti. La fiamma della vera contemplazione<br />

si è spenta.<br />

Quando sei guidato da Dio nelle tenebre dove sta la contemplazione, non puoi rimanere<br />

nella falsa dolcezza della tua volontà. L’illusoria soddisfazione interna<br />

dell’autocompiacimento e dall’assoluta fiducia nel tuo giudizio non potrà mai ingannarti<br />

completamente: ti sentirai un po’ disgustato ed un vago senso di nausea interiore

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