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qui - PARROCCHIA CORPUS DOMINI

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stesso nel prepararci ad annientare non migliaia, ma milioni di cittadini e di soldati,<br />

uomini, donne, bambini, indiscriminatamente, pur avendo la quasi assoluta certezza<br />

che, così facendo, inviteremo gli altri a distruggerci pure.<br />

Si può capire che l’ammalato preghi per riac<strong>qui</strong>stare la salute e poi prenda una medicina,<br />

ma non riesco a capire chi prega per riac<strong>qui</strong>stare la salute e poi ingerisce del veleno.<br />

Quando prego per la pace, prego che Dio renda pacifici non soltanto i russi e i cinesi,<br />

ma soprattutto la mia nazione e me stesso. Quando prego per la pace, non prego solo<br />

di essere protetto dai comunisti, ma anche dalla follia e dalla cecità del mio Paese.<br />

Quando prego per la pace, prego non soltanto che i nemici del mio Paese cessino di<br />

volere la guerra, ma soprattutto che il mio Paese cessi di fare ciò che rende inevitabile<br />

la guerra. In altre parole, quando prego per la pace non prego semplicemente che i<br />

russi abbandonino la partita senza lottare, affinché noi possiamo averla vinta. Prego<br />

perché sia noi che i russi siamo in qualche modo ricondotti alla sanità di mente, e perché<br />

impariamo a risolvere insieme e nel modo migliore i nostri problemi invece di accingerci<br />

al suicidio totale.<br />

Mi rendo conto che tutto questo può sembrare sentimentale, arcaico e stonato nell’era<br />

della scienza. Ma vorrei rilevare che un modo di pensare pseudoscientifico in politica<br />

e in sociologia ha fin <strong>qui</strong> saputo offrirci assai meno. Una cosa vorrei aggiungere per<br />

essere giusto: molto spesso gli scienziati atomici sono i primi a preoccuparsi<br />

dell’aspetto etico della situazione e sono tra i pochi che osano, di quando in quando,<br />

aprir la bocca per dire qualcosa in proposito.<br />

Ma chi mai li ascolta?<br />

Se gli uomini volessero davvero la pace, la chiederebbero a Dio ed Egli la darebbe<br />

loro. Ma perché Egli dovrebbe dare al mondo una pace che in realtà il mondo non desidera?<br />

Perché quella pace che il mondo sembra desiderare non è affatto pace.<br />

Per alcuni, pace significa semplicemente libertà di sfruttare altri senza pericolo di rappresaglie<br />

o di interferenze. Per altri, pace significa la possibilità di derubarsi continuamente<br />

a vicenda. Per altri ancora, significa facoltà di divorare i beni della terra<br />

senza essere costretti a interrompere i propri piaceri per nutrire coloro che vengono<br />

affamati dalla loro avidità. E per la grande maggioranza, pace significa semplicemente<br />

l’assenza di ogni violenza fisica che possa gettare un’ombra su vite dedite alla soddisfazione<br />

dei propri appetiti animali di comodità e di piacere.<br />

Molti uomini come questi hanno domandato a Dio ciò che essi credevano fosse la<br />

«pace» e si sono chiesti perché le loro preghiere non fossero state esaudite. Essi non<br />

potevano comprendere che in realtà erano esaudite. Dio ha lasciato loro ciò che desideravano,<br />

perché la loro idea di pace era soltanto un’altra forma di guerra. La «guerra<br />

fredda» non è che la conseguenza logica della nostra idea errata sulla pace, impostata<br />

sul principio «ognuno per sé» nella vita etica, economica e politica. È assurdo sperare<br />

in una pace stabile, basata sulle finzioni e sulle illusioni!<br />

Così, invece di amare ciò che tu credi sia la pace, ama gli altri uomini e ama soprattutto<br />

Dio. E. invece di odiare coloro che credi fomentatori di guerra, odia gli appetiti e il<br />

disordine della tua anima, che sono le cause della guerra. Se ami la pace, odia<br />

l’ingiustizia, odia la tirannia, odia l’avidità: ma odia queste cose in te stesso, non negli<br />

altri.<br />

17. L’inferno come odio

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