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Il diavolo si procura molti discepoli, predicando contro il peccato. Li convince della<br />

grande malvagità del peccato, provoca in essi una crisi di «colpevolezza» che li persuade<br />

che Dio è «soddisfatto»; e poi fa che essi per il resto della loro vita meditino<br />

sulla terribile peccaminosità e l’evidente riprovazione degli altri uomini.<br />

La teologia morale del diavolo parte dal principio: «Il piacere. è peccato». Poi lo rovescia<br />

e ne deduce che: «Ogni peccato è piacere».<br />

Quindi egli fa notare che il piacere è praticamente inevitabile, che noi abbiamo una<br />

naturale tendenza a fare le cose che ci piacciono, e ne deduce che tutte le nostre tendenze<br />

naturali sono cattive e che la nostra natura è cattiva in se stessa. E ci porta alla<br />

conclusione che nessuno può sfuggire al peccato, perché il piacere è inevitabile.<br />

Dopo di ciò, per essere sicuro che nessuno tenterà di sfuggire o di evitare il peccato,<br />

aggiunge che ciò che è inevitabile non può essere un peccato. Allora l’intero concetto<br />

di peccato viene gettato dalla finestra come trascurabile, e la gente decide che non rimane<br />

altro che vivere per il piacere, e in questo modo i piaceri che sono naturalmente<br />

buoni diventano cattivi a causa di questo sovvertimento, e la vita viene sprecata<br />

nell’infelicità e nel peccato.<br />

Avviene qualche volta che coloro i quali predicano con maggior veemenza intorno al<br />

male e alla punizione del male, tanto da far pensare di non aver in mente altro che il<br />

peccato, sono in realtà inconsci odiatori del prossimo. Pensano che il mondo non li<br />

apprezzi, e questo è il loro modo di saldare la partita.<br />

Il diavolo non ha paura di predicare la volontà di Dio, purché la possa predicare a suo<br />

modo.<br />

L’argomento suona press’a poco così: «Dio vuole che tu faccia ciò che è giusto. Ma tu<br />

hai un’inclinazione interiore che ti fa distinguere, per mezzo di un caldo e piacevole<br />

senso di soddisfazione, quel che è giusto. Quindi, se altri cerca di intromettersi e di<br />

farti fare qualcosa che non produce questo confortevole senso di soddisfazione interiore,<br />

cita la Scrittura, rispondi che devi obbedire a Dio piuttosto che, agli uomini, poi<br />

tira diritto, fa’ la tua volontà, fa’ ciò che ti dà questo dolce piacevole ardore».<br />

La teologia del diavolo non è, a dir vero, teologia ma magia. La «fede» per questa teologia<br />

non è credere in un Dio che si rivela come misericordia. È una «forza» psicologica<br />

soggettiva, che investe la realtà con una certa violenza allo scopo di mutarla secondo<br />

il proprio capriccio. La fede per questa teologia è una specie di brama ultra efficace;<br />

una supremazia che deriva da una forza di volontà particolare, misteriosamente<br />

dinamica, prodotta da «convinzioni profonde». In virtù di questa meravigliosa energia<br />

è possibile esercitare un’azione persuasiva nei confronti di Dio stesso e piegare la Sua<br />

volontà alla propria. Mediante questa nuova, sbalorditiva e dinamica tensione spirituale<br />

di fede (che qualsiasi ciarlatano è capace di suscitare in voi, purché lo paghiate abbastanza)<br />

voi potrete servirvi di Dio stesso come mezzo per raggiungere i vostri fini.<br />

Diventiamo degli stregoni evoluti e Dio diventa nostro servo. Nonostante Egli sia di<br />

diritto il Dio terribile, Egli rispetta la nostra stregoneria, lasciandosi addomesticare da<br />

questa. Egli apprezzerà il nostro dinamismo e ricompenserà con il successo ogni nostra<br />

iniziativa. Saremo universalmente ammirati perché abbiamo la «fede». Saremo<br />

ricchi, perché abbiamo la «fede» Tutti i nemici del nostro Paese verranno a deporre le<br />

armi a nostri piedi, perché abbiamo la «fede». Gli affari prospereranno in tutto il<br />

mondo e potremo arricchirci alle spese di tutto di tutti in virtù della vita magica che<br />

conduciamo. Abbiamo la «fede».<br />

Ma vi è anche una dialettica subdola in tutto questo.<br />

Sentiamo dire che la fede può tutto. Allora chiudiamo gli occhi e ci sforziamo per

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