qui - PARROCCHIA CORPUS DOMINI
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sanare tutte le ferite.<br />
Se volete sapere che cosa significa «volontà di Dio» nella vita dell’uomo, eccovi un<br />
modo per farvene un’idea abbastanza precisa: la «volontà di Dio» si trova in qualunque<br />
cosa ci venga richiesta per rimanere uniti gli uni agli altri nell’amore. Potete definire<br />
questo, se volete, il principio fondamentale della legge naturale: trattare gli altri<br />
come vorremmo che trattassero noi, non fare agli altri ciò che vorremmo non facessero<br />
a noi. In altre parole, la legge naturale ci richiede semplicemente di riconoscere in<br />
ogni altro essere umano la stessa natura, le. stesse esigenze, gli stessi diritti, lo stesso<br />
destino che abbiamo noi. La massima più semplice di tutta la legge naturale è: trattare<br />
gli altri uomini come se fossero uomini. Non agire come se il solo uomo fossi io, e<br />
ogni altro essere umano fosse un animale o un mobile.<br />
Tutto ciò che si esige da me per trattare davvero ogni uomo da essere umano, «Dio lo<br />
vuole da me in base alla legge naturale». Che questo mi piaccia o no, rimane tuttavia<br />
ovvio che io non potrò vivere una vita veramente umana, se abitualmente disobbedisco<br />
a questo principio fondamentale.<br />
Ma non posso trattare gli altri uomini da uomini, se non ho compassione di loro. E<br />
devo almeno avere abbastanza compassione da rendermi conto che, quando essi soffrono,<br />
sentono quello che sento anch’io quando soffro. E se, per qualche ragione, non<br />
riesco a provare spontaneamente simile comprensione verso gli altri, allora è volontà<br />
di Dio che io faccia quanto è in mio potere per riuscire ad averla. Devo imparare a<br />
condividere con gli altri le loro gioie, le loro sofferenze, le loro idee, le loro esigenze,<br />
i loro desideri. Devo imparare a fare questo non solo quando si tratta di persone che<br />
appartengono alla stessa mia classe sociale, alla mia stessa professione, alla mia razza,<br />
alla mia nazione; ma anche quando gli uomini che soffrono appartengono ad altri<br />
gruppi, magari considerati ostili. Così facendo ubbidirò a Dio. Se mi rifiuto, Gli disobbedisco:<br />
Non si tratta <strong>qui</strong>ndi di cosa lasciata al capriccio di ciascuno.<br />
Poiché questa è la volontà di Dio per ogni uomo, e poiché la contemplazione è un dono<br />
che non viene elargito — a chi non acconsente alla volontà di Dio, coloro che non<br />
cercano di nutrire sentimenti di compassione per gli altri uomini non possono giungere<br />
alla contemplazione.<br />
Perché il Cristianesimo non è solo una dottrina o un sistema di credenze: è Cristo che<br />
vive in noi ed unisce gli uomini gli uni agli altri nella Sua propria vita e nella Sua<br />
propria unità. «Io in loro e Tu, Padre, in Me, perché la loro unità sia perfetta... E la<br />
gloria che Tu mi hai dato io l’ho data loro, perché essi possano essere una sola cosa<br />
come noi siamo Uno». In hoc cognoscent omnes <strong>qui</strong>a mei estis discipuli, si dilectionem<br />
habueritis ad invicem.<br />
«Colui che ama non dimora nella morte».<br />
Se voi considerate la contemplazione principalmente come un mezzo per sfuggire alle<br />
miserie della vita umana, per sottrarvi all’angoscia e alla sofferenza di questa lotta per<br />
la riunione con altri uomini nella carità di Cristo, voi non sapete che cosa sia contemplazione<br />
e non troverete mai Dio nella vostra contemplazione. Perché è proprio nel<br />
raggiungimento dell’unione con i nostri fratelli in Cristo che noi scopriamo Dio e Lo<br />
conosciamo: perché allora la Sua vita comincia a penetrare nella nostra anima, il Suo<br />
amore compenetra le nostre facoltà e noi siamo in grado di scoprire. Chi Egli è<br />
dall’esperienza della Sua misericordia che ci libera dalla prigione del nostro egocentrismo.<br />
Esiste soltanto un’unica vera evasione dal mondo: non l’evasione dai conflitti,<br />
dall’angoscia e dalle sofferenze, ma dalla disunione e dalla separazione verso l’unità e