qui - PARROCCHIA CORPUS DOMINI
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era affatto Dio. Ed infatti venne abbandonato anche da Se stesso. Fu come se il Padre<br />
avesse rinnegato il Figlio, come se la Potenza e la Misericordia divina fossero completamente<br />
fallite.<br />
Cristo, morendo sulla croce, manifestò la santità di Dio in apparente contraddizione<br />
con se stessa. In realtà però questa manifestazione era la completa negazione ed il rifiuto<br />
totale di tutti i concetti umani riguardo alla santità e alla perfezione. La sapienza<br />
di Dio si mutò in follia per gli uomini, la Sua potenza si manifestò come debolezza, la<br />
Sua santità fu ai loro occhi empietà; ma la Sacra Scrittura dice: «Quello che è: grande<br />
agli occhi degli uomini è abominevole agli occhi di Dio»; e ancora: «I miei pensieri<br />
non sono i vostri pensieri,» dice Dio agli uomini.<br />
Se allora vogliamo cercare qualche mezzo per diventare santi dobbiamo innanzi tutto<br />
rinunziare ai nostri mezzi, alla nostra saggezza. Dobbiamo «svuotarci» come fece Lui.<br />
Dobbiamo rinnegare noi stessi e in certo modo ridurre noi stessi a nulla, per poter vivere<br />
non tanto in noi quanto in Lui; Dobbiamo vivere di una forza e di una luce, che<br />
sembrano non esistere. Dobbiamo vivere traendo forza da un vuoto apparente, che è<br />
sempre veramente un vuoto, ma che non manca di sorreggerci in ogni momento.<br />
Questa è la santità.<br />
E a ciò non posso giungere per mio proprio sforzo, in competizione con gli altri. Il che<br />
significa abbandonare tutte le strade che gli uomini possono seguire o comprendere.<br />
Io che sono senza amore non posso diventare amore a meno che l’Amore non mi identifichi<br />
con Se stesso. Ma se Egli mi manda il Suo Amore, Se stesso, perché agisca e<br />
ami in me e in tutto ciò che faccio, allora sarò trasformato, scoprirò chi sono e possederò<br />
la mia identità perdendomi in Lui.<br />
Questo è ciò che si chiama santità.<br />
9. Noi siamo un uomo solo<br />
Uno dei più grandi paradossi della vita mistica è questo: un uomo non può entrare nel<br />
più profondo centro di se stesso e da questo centro passare in Dio se non sa uscire<br />
completamente da se stesso, vuotarsi, darsi agli altri nella purezza di un amore altruistico.<br />
Così una delle peggiori illusioni della vita mistica è cercare di trovare Dio barricandovi<br />
nella vostra anima, escludendo ogni realtà esterna mediante pura concentrazione o<br />
forza di volontà, tagliandovi fuori dal mondo e dagli altri uomini con l’imprigionarvi<br />
nella vostra mente e chiudervi dentro, come una tartaruga.<br />
Fortunatamente quasi tutti gli uomini che tentano una cosa simile non ci riescono.<br />
Perché l’auto-ipnotismo è l’opposto esatto della contemplazione. Noi entriamo in possesso<br />
di Dio quando Egli pervade tutte le nostre facoltà con la Sua luce e con il Suo<br />
fuoco infinito. Noi non Lo «possediamo» fintanto che Egli non prende pieno possesso<br />
di noi. Ma questo drogare la vostra mente e questo isolarvi da ogni cosa vivente vi<br />
tramortisce. Come può il fuoco impossessarsi di ciò che è congelato?<br />
Più mi identifico con Dio, più mi identificherò con gli altri che sono identificati in<br />
Lui. Il Suo Amore vivrà in noi tutti. Il Suo Spirito sarà la nostra Unica Vita, la Vita di<br />
noi tutti e la Vita di Dio. E noi ci ameremo l’un l’altro e ameremo Dio con lo stesso<br />
Amore con cui Egli ama noi e Se stesso. Questo Amore è Dio medesimo.<br />
Cristo pregò perché tutti gli uomini potessero diventare Uno come Egli era Uno con<br />
Suo Padre, nell’Unità dello Spirito Santo. Perciò quando tu e io diventeremo ciò che<br />
invero siamo destinati ad essere, scopriremo non solo che ci amiamo perfettamente,