qui - PARROCCHIA CORPUS DOMINI
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Ogni moto del mio appetito naturale, anche se la mia natura è in sé buona, tende in<br />
una maniera o nell’altra a mantenere accesa in me l’illusione che è opposta alla realtà<br />
di Dio vivente in me. Anche se sono buoni, i miei atti naturali, quando sono soltanto<br />
naturali, tendono a concentrare le mie facoltà sull’uomo che non sono, su colui che<br />
non posso essere, il falso io in me, la persona che Dio non conosce. E questo avviene<br />
perché sono nato nell’egoismo. Sono nato egocentrico. E questo è il peccato originale.<br />
Anche quando cerco di piacere a Dio, tendo a piacere alla mia ambizione, Sua nemica.<br />
Vi può essere imperfezione anche nell’amore ardente di una grande perfezione, anche<br />
nel desiderio di virtù, di santità. Anche il desiderio di contemplazione può essere impuro,<br />
quando dimentichiamo che vera contemplazione significa la completa distruzione<br />
di ogni egoismo, la più assoluta povertà e purezza di cuore.<br />
Sebbene Dio viva anche nelle anime di uomini che sono inconsapevoli di Lui, come<br />
posso dire di averLo trovato e di aver trovato me stesso in Lui se non Lo conosco o<br />
non Lo penso mai, se non mi interesso mai di Lui e non Lo cerco o non desidero la<br />
Sua presenza nella mia anima? A che giova recitarGli poche preghiere formali e poi<br />
volgersi altrove e dedicare mente e volontà a cose create, proponendomi solo finalità<br />
che Gli sono estranee? Quand’anche la mia anima potesse essere giustificata, se la<br />
mia mente non Gli appartiene, neppure io Gli appartengo. Se il mio amore non è diretto<br />
a Lui, ma si disperde nel Suo creato, ciò avviene perché ho ridotto la Sua vita in me<br />
al livello di una pura formalità, impedendole di infondermi alcuna influenza vitale.<br />
Giustifica la mia anima, o Dio, ma insieme col Tuo fuoco infiamma la mia volontà.<br />
Risplendi nella mia mente, sebbene forse ciò significhi «sii tenebra per la mia esperienza»,<br />
ma occupa il mio cuore con la Tua meravigliosa vita. Fa’ che i miei occhi vedano<br />
nel mondo soltanto la Tua gloria, che le mie mani non tocchino cosa che non sia<br />
per il Tuo servizio. Fa’ che la mia lingua non gusti pane che non mi fortifichi per lodare<br />
la Tua grande misericordia. Sentirò la Tua voce e sentirò tutte le armonie che Tu hai<br />
creato, cantando i Tuoi inni. La lana delle pecore e il cotone dei campi mi riscalderanno<br />
abbastanza perché io possa vivere al Tuo servizio, e darò il resto ai Tuoi poveri. Fa’<br />
che usi tutte le cose per una sola ragione: per trovare la mia gioia nel darTi grande<br />
gloria.<br />
Perciò tienimi lontano soprattutto dal peccato. Tienimi lontano dalla morte del peccato<br />
mortale che mette l’inferno nella mia anima. Tienimi lontano dal delitto della lussuria<br />
che acceca ed avvelena il mio cuore. Tienimi lontano dai peccati che divorano con<br />
fuoco irresistibile la carne dell’uomo fino a distruggerlo. Tienimi lontano dall’amore<br />
del denaro che è odio, dall’avarizia e dall’ambizione che soffocano la mia vita. Tienimi<br />
lontano dalle morte opere di vanità e dall’ingrata fatica in cui gli artisti si distruggono<br />
per orgoglio, denaro e reputazione, in cui i santi rimangono soffocati sotto la valanga<br />
del loro zelo importuno. Rimargina in me la profonda ferita della cupidigia e<br />
degli appetiti, che con il suo stillicidio di sangue esaurisce la mia natura. Schiaccia il<br />
serpente dell’invidia che avvelena l’amore e uccide ogni gioia.<br />
Scioglimi le mani e liberami il cuore dall’indolenza. Liberami dalla pigrizia che si<br />
traveste di attività quando l’attività non mi viene richiesta, liberami dalla viltà che fa<br />
ciò che non è richiesto, per evitare il sacrificio.<br />
Ma dammi la forza che si mette al Tuo servizio nel silenzio e nella pace. Dammi<br />
l’umiltà in cui soltanto è riposo, e liberami dall’orgoglio che è il più pesante dei fardelli.<br />
E possiedi tutto il mio cuore e tutta la mia anima con la semplicità dell’amore.<br />
Occupa tutta la mia vita con l’unico pensiero e desiderio dell’amore, perché io possa<br />
amare non per amore del merito, non per amore della perfezione, non per amore della