qui - PARROCCHIA CORPUS DOMINI
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3) Vi è poi una <strong>qui</strong>etud sabrosa, una tran<strong>qui</strong>llità piena di riposo, di sapore, di unzione,<br />
dove, sebbene non vi sia nulla per nutrire o soddisfare sensi, immaginazione o intelletto,<br />
la volontà riposa in una esperienza d’amore profonda, luminosa e assorbente. Questo<br />
amore è come la nuvola scintillante che circondò gli Apostoli sul Tabor quando<br />
essi esclamarono: «Signore, è bene per noi restare <strong>qui</strong>». E dalle profondità di questa<br />
nube giungono segni rassicuranti: la voce di Dio che parla senza parole, che pronuncia<br />
il Suo Verbo. Perché tu sai, almeno in qualche oscura maniera, che questa bellissima,<br />
profonda tran<strong>qui</strong>llità piena di significato, che inonda il tuo essere di verità e di pace<br />
sostanziale, ha qualcosa a che fare con la missione della Seconda Persona nella tua<br />
anima, è un accompagnamento e un segno di questa missione.<br />
Così, per molti, la nube della contemplazione si identifica in una maniera segreta con<br />
la Divinità di Cristo ed anche con l’amore del Suo Cuore per noi, di modo che la loro<br />
contemplazione stessa diventa la presenza di Cristo, ed essi sono assorti in una soave<br />
e pura comunione con Cristo. E questa pace viene sperimentata soprattutto nella Comunione<br />
Eucaristica.<br />
Egli diventa per loro una presenza sensibile che li segue e dovunque vadano e qualunque<br />
cosa facciano, una colonna di nuvole di giorno e una colonna di fuoco la notte,<br />
e quando si debbono dedicare a qualche lavoro che li assorbe, essi possono facilmente<br />
ritrovare Dio con un rapido sguardo alla loro anima. E qualche volta, quando non pensano<br />
di ritornare in questo abisso e di riposare in Lui, Egli li attira inaspettatamente<br />
nella Sua oscurità e nella Sua pace, o li invade dall’intimo con un’onda di gioia <strong>qui</strong>eta,<br />
indicibile.<br />
Qualche volta queste onde di gioia si concentrano in tocchi possenti, in contatti di Dio<br />
che destano la nostra anima con un sussulto di meraviglia e di delizia, in un bagliore<br />
di fuoco nell’anima come una esclamazione di felicità inesprimibile e che qualche<br />
volta brucia con una ferita che dà gioia anche se procura dolore. Dio non può toccare<br />
molte anime con questa fiamma, e neppure può toccarle troppo pesantemente. Sembra<br />
tuttavia che questi profondi moti dello Spirito del Suo Amore tendano ad imprimersi,<br />
sia pure leggermente, in ogni anima che Dio attira in questa notte felice e tran<strong>qui</strong>lla.<br />
In tutti e tre questi inizi tu ti rendi conto di essere sulla soglia di qualcosa che non sai<br />
definire. Nel secondo non ne sei quasi conscio: hai solo un senso vago, inesprimibile<br />
che la pace sia dietro la tenebra e l’aridità in cui ti trovi. Non osi ammetterlo con te<br />
stesso, ma, a dispetto di tutti i tuoi dubbi, comprendi che stai andando in qualche luogo,<br />
che il tuo cammino è guidato e diretto e che tu puoi sentirti sicuro.<br />
Nel terzo sei in presenza di un Amore più definito e più personale, che invade la tua<br />
mente e la tua volontà in una maniera che non riesci ad afferrare, eludendo ogni tentativo<br />
da parte tua di contenerLe o di afferrarlo mediante qualche movimento<br />
dell’anima. Tu sai che questa «Presenza» è Dio. Ma per il resto Egli è nascosto in una<br />
nuvola, benché sia così vicino da essere dentro di te, fuori di te e tutto intorno a te.<br />
Quando questo contatto con Dio si approfondisce e si fa più puro, la nuvola diventa<br />
più sottile. A mano a mano che la nuvola si rende meno opaca, la presenza di Dio si<br />
manifesta in te con un vuoto terribile. Quello che tu provi è il vuoto e la purezza delle<br />
tue facoltà, prodotti in te da un effetto creato dell’amore di Dio. Ma poiché è Dio stesso<br />
che produce direttamente questo effetto e Si fa conoscere per mezzo di esso, senza<br />
altri intermediari, l’esperienza è più che puramente soggettiva e ti dice qualcosa attorno<br />
a Dio che tu non puoi conoscere in altra maniera.<br />
Questi effetti sono resi più intensi dalla luce del dono d’intelletto che, infuso nella tua<br />
anima dallo Spirito di Dio, la solleva improvvisamente a un’atmosfera di luminosità