n. 2 aprile-giugno 2010 - inComunione
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Francesco lotoro - Paolo Candido<br />
renato VirGilio.<br />
Vita e oPere Di Un MUSiCiSta<br />
editrice rotas, Barletta <strong>2010</strong><br />
a vita e le opere<br />
l del compositore,<br />
pianista e direttore<br />
d’orchestra renato<br />
Virgilio (Barletta 1879<br />
– Wiesbaden 1959) nella<br />
ricostruzione storica<br />
compiuta dal pianista<br />
Francesco lotoro e dal<br />
direttore d’orchestra<br />
Paolo Candido. Spirito<br />
irrequieto e musicista<br />
geniale, Virgilio ha lasciato<br />
un importante testamento<br />
musicale di lavori<br />
sinfonici e teatrali,<br />
pagine cameristiche e soprattutto l’opera Jana, messa<br />
in scena per la prima volta al teatro Dal Verme di Milano<br />
il 2 dicembre 1905.<br />
Jana rese Virgilio celebre in europa e numerose<br />
furono le esecuzioni in italia, Germania e Svezia.<br />
nel 1913 venne rappresentata presso il teatro Curci<br />
di Barletta, città natale del musicista. Questo libro è<br />
il risultato di venti anni di ricerche e documentazioni<br />
condotte dai due autori fondatori con Grazia tiritello<br />
dell’istituto di letteratura musicale concentrazionaria,<br />
specializzato nel recupero e promozione della musica<br />
perduta.<br />
il libro è stato presentato il 6 <strong>giugno</strong> u.s., a Barletta,<br />
presso la Sala rossa del Castello. Con gli autori sono<br />
intervenuti renato russo, editore, e Grazia tiritiello,<br />
presidente istituto Musica Judaica.<br />
a cura di antonio ricci<br />
Maria MarCone e la CritiCa<br />
Volume V, levante editori, Bari, <strong>2010</strong><br />
pp. 290 - e 18.00<br />
ncora un libro, il quinto, con il titolo Maria Mar-<br />
a, cone e la critica: il quinto, corposo volume che<br />
antonio ricci ha inteso curare, nella sua qualità di marito<br />
attento all’ars scribendi della moglie, collaboratore<br />
e sostenitore della narrativa pugliese che nelle opere<br />
di Maria trova il compendio, soprattutto al femminile.<br />
Un libro che la dice lunga, una volta di più, sulla pluridecennale<br />
attività di scrittrice svolta da una donna<br />
RECENSIONI<br />
che ha fatto dello scrivere<br />
lo scopo primario<br />
della vita, illuminata<br />
da una forza creativa<br />
e narrativa davvero<br />
straordinaria.<br />
Bene, benissimo ha<br />
fatto il curatore a delinearenell’introduzione,<br />
almeno summa capita,<br />
il profi lo biologico<br />
e psicologico di Maria<br />
Marcone, perché il lettore<br />
si renda conto di<br />
quanto conti, nella produzione<br />
di uno scrittore,<br />
il tipo di trafi la<br />
umana attraverso cui passa, nel bene e nel male.<br />
Vicende familiari (tra cui, in primis, la perdita del<br />
padre e l’uccisione del fratello Franco), carenza di<br />
amore materno, dissesti economici, problemi legati alla<br />
guerra hanno segnato la sua sensibilità, delineando una<br />
personalità complessa e tormentata, trasfusa poi nei<br />
numerosi suoi libri.<br />
Come se non bastasse il non facile cammino della<br />
vita già percorso, due anni fa è arrivato il tormento<br />
della dialisi, a cui coraggiosamente tuttora si sottopone,<br />
subordinando la propria vita ad una macchina e<br />
all’assistenza dei medici.<br />
ironia della sorte! ora che avrebbe bisogno, come<br />
non mai, di attenzione e solidarietà, le tocca, invece,<br />
constatare l’indifferenza e la sordità degli editori,<br />
che non mostrano interesse per i suoi tanti lavori già<br />
pronti per la pubblicazione.<br />
il mondo, purtroppo, va come va e spesso capita di<br />
notare che si canta gloria di prodotti che di ‘buono’<br />
hanno soltanto la propaganda commerciale che li sostiene.<br />
Ma veniamo a questo quinto Maria Marcone e la critica!<br />
il professore antonio ricci, con il suo consueto impegno<br />
certosino, ha continuato, negli anni, a mettere<br />
insieme tutti i saggi, le recensioni, le interviste, gli articoli<br />
relativi agli incontri con le scolaresche, le notizie<br />
sui libri, gli eventi, i premi, le manifestazioni che riguardassero<br />
sua moglie, con l’intento di farne un nuovo<br />
volume.<br />
Sulla Marcone si è scritto tanto e vale la pena ricordare<br />
che sulla sua produzione letteraria sono state<br />
realizzate ben dodici tesi di laurea.<br />
Va detto, altresì, che la Marcone, con la sua fervida<br />
creatività, con i voli pindarici di cui è capace la sua<br />
mente, ha saputo precorrere i tempi, scrivendo libri<br />
certamente avveniristici: da alina nel tremila a e venne<br />
il settimo giorno, ad Habel nell’età della luna persa,<br />
mandando ogni volta messaggi etici e civili a tutti, soprattutto<br />
ai giovani, per i quali ha nutrito sempre una<br />
particolare predilezione, incontrandoli nelle scuole e<br />
manifestando per loro un sincero amore materno.<br />
il volume è questo, ma anche altro; contiene infatti<br />
un notevole numero di pagine che riportano lettere di<br />
apr.giu <strong>2010</strong> 45