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n. 2 aprile-giugno 2010 - inComunione

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VITa EccLeSIaLe<br />

36<br />

apr-giu <strong>2010</strong><br />

o pochi ricordi di mia sorella<br />

H suor Antonia, del periodo da<br />

lei trascorso in famiglia: avevo poco<br />

più di 7 anni quando lei, giovanissima,<br />

rispondendo alla chiamata del Signore,<br />

lasciò la famiglia, per entrare a far<br />

parte di una famiglia più grande, dove<br />

già da anni, c’era un’altra mia sorella,<br />

suor Giuseppina.<br />

Molto chiaro, invece, e indelebile,<br />

è rimasto nella mia mente di bambina<br />

una scena che si svolse a casa nostra.<br />

Subito dopo il noviziato, mia<br />

sorella suor Antonia espresse alla<br />

Superiora generale la sua volontà di<br />

partire missionaria; aveva solo 21 anni<br />

nel 1948.<br />

Comunicò a nostro padre questo<br />

suo desiderio, ma papà era contrario<br />

perché lei era troppo giovane e avrebbe<br />

dovuto affrontare una missione in<br />

terre molto lontane.<br />

In quel periodo, a Barletta, all’Istituto<br />

scolastico San Giuseppe era superiora<br />

Sr. Battista Bugatti, punto di riferimento<br />

vocazionale di suor Antonia.<br />

Suor Battista venne a casa per convincere<br />

nostro padre ad assecondare<br />

questo desiderio che suor Antonia<br />

aveva già espresso diverse volte: non<br />

spese molte parole; chiese a nostro padre<br />

di recitare il Padre nostro e quando<br />

arrivò alla frase “sia fatta la Tua<br />

volontà, come in Cielo, così in terra”<br />

gli chiese di fermarsi e di mettere in<br />

pratica quello che a parole aveva appena<br />

recitato.<br />

Suor Antonia nel 1949 poté realizzare<br />

il suo grande sogno; partì con altre<br />

3 suore alla volta di Santa Fè, dove<br />

approdò dopo 27 giorni di navigazione.<br />

Tutto quello che nei primi anni di<br />

vita argentina ha vissuto, tutte le difficoltà<br />

e le opere di bene che con le con-<br />

Così ricordo mia sorella suora<br />

Suor Antonia Dibenedetto (Barletta, 24/10/1927 - Santa Fè, Argentina, 19/03/<strong>2010</strong>), delle Suore<br />

dell’Immacolata Concezione d’Ivrea, è una di cinque sorelle che il Signore ha chiamato allo stato<br />

religioso. Cristianamente formate all’interno di una famiglia religiosissima, saggiamente guidate<br />

dall’allora parroco di Sant’Agostino in Barletta, lo zelante e santo sacerdote mons. Giuseppe Dimatteo,<br />

hanno corrisposto alla divina chiamata rendendo una viva testimonianza di fedeltà alla<br />

Chiesa ovunque sono state chiamate a vivere la loro vocazione religiosa. Riportiamo, di seguito, la<br />

testimonianza della sorella Angela, non suora ma da sempre impegnata in Azione Cattolica.<br />

sorelle e l’aiuto di<br />

Dio ha realizzato,<br />

sono stati oggetto<br />

di lunghi racconti,<br />

quando, dopo 17<br />

anni è tornata per<br />

la prima volta in<br />

Italia.<br />

L’entusiasmo<br />

per la sua vita di<br />

missione, la passione<br />

in tutto ciò<br />

che faceva, la fiducia<br />

illimitata nel<br />

Signore, sono stati<br />

e saranno per noi,<br />

fratelli e sorelle,<br />

una testimonianza<br />

di fede vissuta<br />

nella concretezza,<br />

nel dono di sé, nella<br />

disponibilità per<br />

chiunque avesse<br />

bisogno.<br />

“Dio es con<br />

nostros!” (non so<br />

se si scrive così)<br />

era sempre sulle sue labbra, e così ci<br />

esortava ad avere fiducia in Dio “SEM-<br />

PRE”.<br />

Purtroppo anche se sono partita<br />

subito per Santa Fè, alla notizia del suo<br />

ricovero in ospedale, non ho potuto salutarla<br />

per l’ultima volta perché dopo<br />

pochi giorni il Signore l’ha voluta con<br />

sé il giorno di S. Giuseppe, di cui lei<br />

era un’appassionata e fedele devota.<br />

Le testimonianze di partecipazione<br />

al nostro dolore per la sua perdita,<br />

espressa da tutti coloro che l’hanno<br />

conosciuta, sono per noi una grande<br />

eredità.<br />

Voglio ora ringraziare, a nome di<br />

tutta la mia famiglia, la Comunità di<br />

Santa Fè, i componenti della famiglia<br />

verniana, che con tanto amore hanno<br />

La foto risale al 2003. Da destra, seduta, Suor Antonia C. Dibenedetto,<br />

con le altre quattro sorelle suore (quella seduta, suor<br />

Giuseppina; da destra, Suor Michela, della Sacra Famiglia di<br />

Bordeaux, Suor Maria e Suor Rosa) Al centro mons. Giuseppe<br />

Dimatteo già parroco di S. Agostino in Barletta, ora deceduto,<br />

con mons. Michele Morelli, parroco emerito di S. Agostino in<br />

Barletta.<br />

accolto me, mia sorella suor Michela e<br />

mio figlio Paolo a superare il dolore, la<br />

grande tristezza, lo spaesamento, che<br />

abbiamo provato, in una circostanza<br />

così dolorosa, in un paese tanto lontano,<br />

dove suor Antonia ha vissuto tutta<br />

la sua vita.<br />

Grazie a tutti per le tante testimonianze<br />

che hanno riempito il nostro<br />

cuore di forti ed indimenticabili emozioni.<br />

Il Signore ora l’ha accolta nella Sua<br />

pace e a noi che ci sentiamo orfani della<br />

sua presenza fisica dia la forza di continuare<br />

a fare sempre la Sua volontà e<br />

a testimoniare nella nostra vita quei<br />

principi religiosi e morali che i nostri<br />

genitori ci hanno inculcato.<br />

Angela Dibenedetto

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