n. 2 aprile-giugno 2010 - inComunione
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i accomunavano molte cose, ol-<br />
C tre la coincidenza dello stesso<br />
cognome e dello stesso nome con l’aggiunta<br />
dell’omonima paternità e dello<br />
stesso nome materno, pur non essendoci<br />
legami di parentela, né prossima, né<br />
lontana.<br />
Ci divideva solo l’età, essendo lui più<br />
avanti di me per più di dieci anni, senza<br />
che questa differenza, potesse mai incidere<br />
negativamente in quei rapporti di<br />
cordiale e profonda amicizia che, spesso,<br />
saldano scelte di vita in uno stretto<br />
sodalizio delle persone attente ad imparare<br />
l’una dall’altra. Il rigore ideologico<br />
ed etico, l’austerità comportamentale, la<br />
misura nella verbalità e nella gestualità<br />
del Gino Senior, educatore e professionista<br />
affermato nella sua qualifi ca di Docente<br />
di Lingua Francese, uomo di fede<br />
cristallina e granitica, funzionavano a<br />
perfezione quale schema di riferimento<br />
di vita e di prezioso stimolo di produttiva<br />
emulazione sullo Junior e su quanti altri<br />
avevano familiarità con lui. Sì, proprio<br />
così, Senior e Junior. Erano le identifi cazioni<br />
personali attribuiteci in quel contesto<br />
di comune appartenenza ad una numerosa<br />
comunità sociale, caratterizzata<br />
dalla ricerca e dall’attuazione di marcati<br />
valori religiosi, nella quale lui, il Senior,<br />
era maestro di vita.<br />
Ci univano forti ideali di vita cristiana,<br />
sperimentati nella quotidiana militanza<br />
nell’Azione Cattolica, lui Presidente<br />
Diocesano, io Segretario. Fu, quella<br />
degli anni Sessanta e oltre, una stagione<br />
di fervidi confronti operativi, nella<br />
nazione, per una doverosa rivisitazione<br />
dello Statuto dell’Associazione, promossa<br />
dal Presidente Vittorio Bachelet per<br />
adeguare l’AC allo spirito del Concilio<br />
Vaticano II, spingendo per la democratizzazione<br />
della vita interna e per la valorizzazione<br />
della funzione dei laici nella<br />
VITa EccLeSIaLe<br />
Uomo di Azione Cattolica, lavorò con amore e forza per la causa dell’ecumenismo. Ora riposa in Dio<br />
IN MEMORIA DI UN AMICO<br />
Proponiamo due testimonianze sul prof. Luigi Dicuonzo,<br />
di Barletta, deceduto il 9 maggio u.s., all’età di 85 anni<br />
vita ecclesiale e,<br />
nella nostra città,<br />
per forti spinte<br />
innovative di<br />
gruppi alla ricerca<br />
di nuove<br />
forme di di spirispiritualità e di di seria<br />
testimonianza di<br />
fede, confl uiti<br />
nell’esperienza<br />
vitalissima vitalissima del del<br />
Centro Culturale<br />
Pio XII, XII, prima,<br />
poi Centro Cristologico<br />
e, infi -<br />
ne, Centro Centro di Dialogo.<br />
Uomo attento alle ragioni della Tradizione<br />
cristiana, Luigi, svolse sempre una<br />
saggia funzione di mediazione in quel rapido<br />
e vorticoso succedersi di defi nizioni<br />
di una identità cristiana, avvertendo in<br />
maniera predominante, la necessità di<br />
un concreto impegno nel superamento<br />
di vieti e cristallizzati pregiudizi che,<br />
nel corso della storia, avevano condotto<br />
alla rottura dell’unità delle chiese. Fu il<br />
suo approdo all’impegno ecumenico del<br />
progetto giovanneo, senza mai alcun cedimento<br />
dottrinale, che gli procurò adesioni,<br />
soprattutto in ambito protestante,<br />
e impegnativi consensi di vaste aree di<br />
credenti nel nostro territorio.<br />
Il lungo periodo della sua sofferta<br />
malattia, costringendolo ad una ineluttabile<br />
afasia, esplosa proprio mentre era<br />
impegnato in una delle sue preziose testimonianze<br />
ecumeniche, ce lo ha sottratto<br />
al contatto sociale senza mai appannare,<br />
sia pur minimamente, la solidità e l’effi -<br />
cacia del suo insegnamento.<br />
Luigi Di Cuonzo<br />
responsabile dell’Archivio della Resistenza e<br />
della Memoria di Barletta<br />
Al servizio<br />
dell’unità<br />
dei cristiani<br />
ai cari familiari del fra-<br />
tello Luigi Dicuonzo, alla<br />
sua comunità riunita intorno<br />
alla sua salma per<br />
offrirgli l’ultimo saluto, la<br />
federazione delle chiese<br />
evangeliche di Puglia e Lucania<br />
esprime il senso di<br />
profondo cordoglio e fraterna<br />
vicinanza per la perdita<br />
del caro Luigi.<br />
a tutte e tutti noi rimane l’arricchente<br />
e feconda testimonianza che<br />
il fratello ha lasciato in ognuno di noi<br />
per il suo alto impegno, vissuto con fedeltà<br />
e passione, alla causa dell’ecumenismo<br />
tra le chiese cristiane in terra<br />
di Barletta.<br />
In particolare, vogliamo qui ricordare<br />
la sua semplicità, la sua gioia e<br />
la sua intelligenza poste al servizio<br />
del comandamento del Signore: “…fa<br />
che siano tutti uno”, favorendo nella<br />
diocesi di Barletta le relazioni ecumeniche<br />
con le chiese evangeliche della<br />
zona.<br />
Siamo davvero grati al Signore perché<br />
nel cammino di fede si incontrano<br />
fratelli e sorelle che, come Luigi,<br />
hanno creduto e credono nella parola<br />
creatrice di Dio Padre, nella potenza<br />
dello Spirito Santo e nella Signoria di<br />
Gesù cristo, unico luogo e spazio per<br />
una comunità di credenti riconciliata.<br />
Grazie Luigi per la tua bella testimonianza.<br />
Bari, 10 Maggio <strong>2010</strong><br />
Giovanni Arcidiacono<br />
Presidente della Federazione<br />
delle Chiese Evangeliche di Puglia<br />
e Lucania<br />
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