FIAMM 04/06 - Associazione Nazionale Finanzieri d'Italia
FIAMM 04/06 - Associazione Nazionale Finanzieri d'Italia FIAMM 04/06 - Associazione Nazionale Finanzieri d'Italia
PERIODICO MENSILE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE FINANZIERI D’ITALIA — A.N.F.I. A BERGAMO IL GIURAMENTO DEL CORSO “OSUM III” E DEL 4° CORSO AERONAVALE “PEGASO” ANNO XXI - N. 6- 2006 - SPEDIZIONE ABBONAMENTO POSTALE - EX ART. 2 COMMA 20/C - LEGGE 662/96 ROMA
- Page 2 and 3: MENSILE ILLUSTRATODELL’ASSOCIAZIO
- Page 4 and 5: Il 26 maggio u.s. il nostro Preside
- Page 6 and 7: Il Consigliere Provinciale di Sondr
- Page 8 and 9: A LANCIANO INAUGURATO IL MONUMENTO
- Page 10 and 11: PER IL CENTENARIO DELLA NASCITA DI
- Page 12 and 13: affigurante Madre Speranza e destin
- Page 14 and 15: Nella foto, da destra, l’architet
- Page 16 and 17: IL BRIGADIERE SERRA DELLA BANDA MUS
- Page 18 and 19: INAUGURATA LA NUOVA SEDE DELLA SEZI
- Page 20 and 21: GITA SOCIALE DELLA SEZIONE ANFI DI
- Page 22 and 23: CALENDARIO STORICO DEL CORPO EDIZIO
- Page 24 and 25: CENTRO DI ASSISTENZA LEGALE E PENSI
- Page 26 and 27: do vietato il cumulo delle I.I.S.,
- Page 28 and 29: VITA NELLE SEZIONI Sezione di Genov
- Page 30 and 31: VITA NELLE SEZIONI di cavalieri, sv
- Page 32 and 33: VITA NELLE SEZIONI Sezione di Vasto
- Page 34 and 35: NELLA NOSTRA FAMIGLIA Figli di soci
- Page 36 and 37: NELLA NOSTRA FAMIGLIA Nozze d’arg
- Page 38 and 39: NELLA NOSTRA FAMIGLIA - Sig.na Elis
PERIODICO MENSILE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE FINANZIERI D’ITALIA — A.N.F.I.<br />
A BERGAMO<br />
IL<br />
GIURAMENTO<br />
DEL CORSO<br />
“OSUM III”<br />
E DEL<br />
4° CORSO<br />
AERONAVALE<br />
“PEGASO”<br />
ANNO XXI - N. 6- 20<strong>06</strong> - SPEDIZIONE ABBONAMENTO POSTALE - EX ART. 2 COMMA 20/C - LEGGE 662/96 ROMA
MENSILE ILLUSTRATODELL’ASSOCIAZIONE<br />
NAZIONALE FINANZIERI D’ITALIA<br />
DIRETTORE RESPONSABILE<br />
Pietro Di Marco<br />
VICE DIRETTORE RESPONSABILE<br />
Giovanni Verdicchio<br />
REDATTORE CAPO<br />
Tommaso Santamaria<br />
COORDINATORE DI REDAZIONE E STAMPA<br />
Giuseppe Ruggieri<br />
RESPONSABILE AMMINISTRATIVO<br />
Vittorio Porceddu<br />
ADDETTO ALLA REDAZIONE<br />
Giovanni Valerio<br />
SEGRETARIO DI REDAZIONE<br />
Marino Orfei<br />
COLLABORATORI<br />
Gaetano Guglielmi - Antonio Malizia<br />
COMITATO DI REDAZIONE<br />
Gen.B. Nicola Morelli - Fin. Antonio Zampelli - Col. Romano Bacci - Fin.<br />
Alfio Costanzo - Gen.D. Espedito Finizio - S.Ten. Michele Gianfrancesco<br />
Gen.B. Domenico Mastrogiacomo - Ten. Lanfranco Stavolone<br />
DIREZIONE, REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE<br />
A.N.F.I. Via Caroncini, 19 - 00197 Roma - Tel. <strong>06</strong>.80.69.38.30<br />
Fax <strong>06</strong>.80.84.280 - Conto Corrente Postale n. 65421000<br />
Conto Corrente Bancario n. 3489.07 mensile «Fiamme Gialle»<br />
Agenzia n. 19 Banca Monte dei Paschi di Siena,<br />
Viale Parioli, 142 - 00197 Roma<br />
Sito internet: www.assofinanzieri.it<br />
e-mail: fiammegialle@assofinanzieri.it<br />
Gli articoli inviati per la pubblicazione, pubblicati o non,<br />
non si restituiscono agli Autori.<br />
Le opinioni espresse dagli Autori negli articoli non impegnano<br />
in alcun modo la Direzione e Redazione del Periodico<br />
AUTORIZZAZIONE<br />
Registrazione del Tribunale di Roma n. 40/86<br />
del 29 gennaio 1986<br />
Associato all’USPI<br />
Unione Stampa Periodica Italiana<br />
Fotocomposizione e Stampa<br />
«Arti Grafiche S. Marcello» Viale Regina Margherita, 176 Roma - Tel. <strong>06</strong>8553982<br />
Finito di stampare il 20-07-20<strong>06</strong><br />
IN 1 a DI COPERTINA<br />
Bergamo, 6 maggio 20<strong>06</strong><br />
Il 6 maggio 20<strong>06</strong> nella Piazza Vecchia di Bergamo Alta, città<br />
che da circa 20 anni ospita l’Accademia della Guardia di<br />
Finanza, ha avuto luogo la cerimonia del Giuramento di<br />
fedeltà alla Repubblica Italiana degli Allievi Ufficiali del 105°<br />
Corso “OSUM III” e del 4° Corso del ruolo aeronavale “Pegaso”,<br />
alla presenza del Comandante Generale del Corpo, Gen.<br />
C.A. Roberto Speciale.<br />
Nella foto in basso:<br />
il Comandante Generale durante il suo intervento.<br />
Nella foto in alto:<br />
il pluridecorato Medagliere dell’A.N.F.I. sfila al cospetto degli<br />
Allievi schierati nella Piazza Vecchia di Bergamo Alta.<br />
SOMMARIO<br />
3 – GLI ALLIEVI UFFICIALI DEL 105° CORSO “OSUM III” E DEL 4° CORSO<br />
DEL RUOLO AERONAVALE “PEGASO” DELL’ACCADEMIA DELLA<br />
GUARDIA DI FINANZA HANNO GIURATO FEDELTÀ ALLA REPUBBLICA<br />
di Tommaso Santamaria<br />
4 – VISITA DEL PRESIDENTE NAZIONALE ALLA SEZIONE ANFI DI MILANO<br />
di Nicola Morelli<br />
5-6 – IL RADUNO REGIONALE A.N.F.I. DELLA VALTELLINA<br />
di Stanislao Di Pascale<br />
7 – A L’AQUILA NELLA SCUOLA ISPETTORI E SOVRINTENDENTI DELLA<br />
GUARDIA DI FINANZA GIURA IL 77° CORSO “TONALE II”<br />
di Tommaso Santamaria<br />
8-9 – A LANCIANO INAUGURATO IL MONUMENTO AI CADUTI DEL CORPO<br />
di Pietro Di Marco<br />
10-11-12 – PER IL CENTENARIO DELLA NASCITA DI PADRE MARIANO DA TORINO<br />
IL NOSTRO CONSIGLIERE NAZIONALE MICHELE GIANFRANCESCO<br />
HA DIPINTO UN BELLISSIMO RITRATTO DEL FAMOSO FRATE CAP-<br />
PUCCINO di Salvatore Gallo<br />
13-14 – IL NAUFRAGIO DELLA TORPEDINIERA “LOCUSTA 19T” di Tito Marini<br />
15 – INAUGURATA DAL VICE PRESIDENTE NAZIONALE VICARIO GEN. C.A.<br />
GIOVANNI VERDICCHIO LA NUOVA SEDE DELLA SEZIONE A.N.F.I. DI<br />
JESI a cura di Luigi Battista<br />
16-17 – IL BRIG. SERRA DELLA BANDA MUSICALE DEL CORPO PROTAGONI-<br />
STA DI SALVATAGGI DALLA DEPORTAZIONE DI EBREI E SOLDATI<br />
di Gerardo Severino<br />
18 – INAUGURATA LA NUOVA SEDE DELLA SEZIONE ANFI DI MONZA<br />
a cura di Giuseppe Di Giacinto<br />
19 – DUE “RAGAZZI” DI GERMASINO IN COMMOSSO PELLEGRINAGGIO<br />
ALLA FOIBA DI BASOVIZZA di Antonino Rametta<br />
20 – GITA SOCIALE DELLA SEZIONE A.N.F.I. DI CATANIA di Luciano Taurino<br />
21-22 – CONVENZIONI E AGEVOLAZIONI a cura di Giuseppe Ruggieri<br />
23 – LETTERE AL DIRETTORE<br />
23 – RIUNIONE A RAGUSA DEI PRESIDENTI DELLE SEZIONI ANFI DELLA<br />
SICILIA<br />
24-25-26 – CENTRO DI ASSISTENZA LEGALE E PENSIONISTICA<br />
- LA “VEXATA QUAESTIO” DEL DIVIETO DI CUMULO DELLA INDEN-<br />
NITÀ INTEGRATIVA SPECIALE IN PIÙ TRATTAMENTI PENSIONISTICI<br />
di Antonio Taviano<br />
27-28-29-30<br />
31-32-33<br />
– VITA NELLE SEZIONI<br />
34-35-36<br />
37-38-39<br />
– NELLA NOSTRA FAMIGLIA<br />
2 Fiamme Gialle 6 / 20<strong>06</strong>
GLI ALLIEVI UFFICIALI DEL 105° CORSO “OSUM III” E DEL 4° CORSO<br />
DEL RUOLO AERONAVALE “PEGASO” DELL’ACCADEMIA DELLA<br />
GUARDIA DI FINANZA HANNO GIURATO FEDELTÀ ALLA REPUBBLICA<br />
Il 6 maggio 20<strong>06</strong>, nella Piazza<br />
Vecchia di Bergamo Alta, città che da<br />
venti anni ospita l’Accademia della<br />
Guardia di Finanza, massimo Istituto<br />
di formazione del Corpo, la cerimonia<br />
di Giuramento di fedeltà alla Repubblica<br />
Italiana degli Allievi Ufficiali del<br />
105° Corso “Osum III” e del 4° Corso<br />
del ruolo aeronavale “Pegaso”.<br />
All’evento hanno presenziato, per<br />
la Guardia di Finanza, il Comandante<br />
Generale, Gen. C.A. Roberto Speciale,<br />
e l’Ispettore per gli Istituti di Istruzione,<br />
Gen. C.A. Sergio Favaro.<br />
65 cadetti del ruolo normale e 10<br />
allievi del ruolo aeronavale, entrati in<br />
Accademia rispettivamente nell’ottobre<br />
e nell’agosto del 2005, dinanzi alla<br />
Bandiera dell’Istituto e a numerose<br />
Autorità civili, religiose e militari, hanno<br />
“gridato” la loro promessa di fedeltà<br />
alla Repubblica Italiana, al termine<br />
dell’allocuzione del Comandante<br />
dell’Accademia, Gen. B. Francesco<br />
Attardi.<br />
Presente alla cerimonia il Presidente<br />
<strong>Nazionale</strong> dell’A.N.F.I., Gen.<br />
C.A. Pietro Di Marco, e il Medagliere<br />
dell’<strong>Associazione</strong>.<br />
Il Comandante Generale, nel corso<br />
del suo intervento, ha voluto rendere<br />
omaggio ai militari italiani che il<br />
giorno prima hanno perso la vita durante<br />
la loro missione in Afghanistan,<br />
per garantire pace e sicurezza; ha poi<br />
posto l’accento sul valore del giuramento<br />
quale espressione di molteplici<br />
significati: fedeltà alla Repubblica<br />
Italiana, lealtà verso le Istituzioni, militarità<br />
e spirito di servizio. “La Guardia<br />
di Finanza - ha aggiunto il Generale<br />
Roberto Speciale - è, oggi come<br />
sempre, pronta e disponibile nel fornire<br />
il proprio contributo per la salvaguardia<br />
della sicurezza economica e<br />
finanziaria dell’Italia e dell’Unione Europea”.<br />
Folta la presenza dei familiari e<br />
degli amici dei cadetti, giunti da tutta<br />
Italia, oltre alla partecipazione della<br />
cittadinanza bergamasca.<br />
Hanno assistito alla cerimonia, infine,<br />
gli Ufficiali entrati all’Accademia<br />
50 e 25 anni fa che nella giornata precedente,<br />
nel corso di un gemellaggio,<br />
avevano incontrato gli Allievi.<br />
di Tommaso Santamaria<br />
Il Comandante Generale, Gen. C.A. Roberto Speciale, accompagnato dall’Ispettore<br />
per gli Istituti di Istruzione, Gen. C.A. Sergio Favaro, passa in rassegna gli<br />
Allievi Ufficiali dell’Accademia di Bergamo.<br />
Il Comandante dell’Accademia della Guardia di Finanza di Bergamo, Gen. B.<br />
Francesco Attardi.<br />
Fiamme Gialle 6 / 20<strong>06</strong> 3
Il 26 maggio u.s. il nostro Presidente<br />
<strong>Nazionale</strong>, in volo da Roma a<br />
Milano e diretto a Sondrio per presenziare<br />
al Raduno Regionale della<br />
Valtellina, ha voluto dedicare le<br />
poche ore disponibili del viaggio ad<br />
una visita lampo alla Sezione ANFI di<br />
Milano.<br />
La notizia del suo arrivo si è sparsa<br />
fra i soci della metropoli grazie alla<br />
tempestiva comunicazione del segretario<br />
Brig. Luciano Cogoni. È avvenuto<br />
così che malgrado un pesante<br />
ritardo dell’aereo nell’atterraggio a<br />
Linate, una nutrita schiera di soci di<br />
ogni grado è rinvenuta nei locali della<br />
Sezione siti entro la Caserma “5 Giornate”,<br />
testimone di tanti episodi gloriosi<br />
della storia d’Italia.<br />
Tetragona all’imprevisto ritardo, lo<br />
ha atteso per la gioia di stringergli la<br />
mano, di parlargli, di risentire la Sua<br />
voce, di conoscerlo.<br />
Ben oltre l’ora canonica, ha accolto<br />
il Gen. Di Marco e la gentile Signo-<br />
VISITA DEL PRESIDENTE NAZIONALE ALLA<br />
SEZIONE ANFI DI MILANO<br />
ra Gianna il Presidente della Sezione,<br />
Magg. Giovanni Froio, con parole<br />
semplici e belle, dense di mal repressa<br />
commozione, spesso interrotte da<br />
applausi spontanei ed appassionati.<br />
Ad esse hanno fatto seguito quelle<br />
del Gen. Nicola Morelli, quale Vice<br />
Presidente <strong>Nazionale</strong> per l’Italia Settentrionale<br />
e di Presidente Onorario<br />
della Sezione ANFI di Milano.<br />
“Vige fra queste mura, Signor<br />
Presidente <strong>Nazionale</strong>”, ha detto, “lo<br />
spirito unitario e di indipendenza della<br />
Patria del 1848/49 e quello della<br />
lotta di liberazione dal nemico invasore<br />
del 1943/45. Quello spirito<br />
immutato come allora, vive nei nostri<br />
cuori, ci guida nella vita del congedo.<br />
Per sua virtù ed in forza dell’alta<br />
Autorità morale conferitale con voto<br />
libero dall’Alpe a Lampedusa, Ella è<br />
portatore di una tavola di valori condivisi<br />
in cui tutti e ciascuno di noi ci<br />
riconosciamo. Ne è l’interprete più<br />
fedele per cultura, tradizioni e passa-<br />
di Nicola Morelli<br />
to militare ed anche il difensore più<br />
strenuo dall’impudicizia e dal nichilismo<br />
distruggitore del tempo sopravvenuto”.<br />
Il Presidente <strong>Nazionale</strong> ha allora<br />
ringraziato i soci venuti ad accoglierlo<br />
con una breve e nobile allocuzione,<br />
manifestamente commosso per l’afflato<br />
ricevuto.<br />
Ha stretto la mano a tutti i soci ed<br />
al Presidente della Sezione, uno per<br />
uno e si è avviato verso la macchina<br />
in attesa, pronta a portarlo a Sondrio.<br />
Ed in quel momento è apparso a<br />
tutti il grande signore che è, per sua<br />
natura: umile e dolce, forte e deciso,<br />
padre, fratello, amico, nostro amatissimo<br />
Presidente, senza squilli di<br />
tromba e senza rumor di sciabole.<br />
Tenero intrepido messaggero di principi<br />
che sono nostri, di programmi e<br />
di speranze, di fratellanza e di solidarietà<br />
per tutti i <strong>Finanzieri</strong> in congedo,<br />
fra “le alte cime” della incantevole<br />
Terra di Valtellina”.<br />
Milano, 26 maggio 20<strong>06</strong><br />
Il Presidente <strong>Nazionale</strong> dell’ANFI, Gen. C.A. Pietro Di Marco, con il Vice Presidente <strong>Nazionale</strong>, Gen. Nicola Morelli, il Presidente<br />
della Sezione di Milano, Magg. Giovanni Froio, in una foto ricordo durante la visita del Gen. Di Marco alla predetta<br />
Sezione. Gli altri soci nella foto sono: il Brig. Mario Coco e il V. Brig. Gavino Luzzo.<br />
4 Fiamme Gialle 6 / 20<strong>06</strong>
IL RADUNO REGIONALE A.N.F.I. DELLA VALTELLINA<br />
Premesso che l’idea di un Raduno<br />
in Valtellina era già affiorata in varie<br />
riunioni dei Presidenti lombardi, lo<br />
scrivente, con il neo Presidente della<br />
Sezione di Sondrio, M.M. A. c.s. Giuseppe<br />
Santelia, ha chiesto ed ottenuto<br />
dalla Presidenza <strong>Nazionale</strong> l’autorizzazione<br />
ad organizzare il Raduno<br />
della Valtellina che si è svolto a<br />
Teglio (SO) in data 27 maggio 20<strong>06</strong>.<br />
Di conseguenza lo scrivente ha<br />
attivato il Raduno dopo aver contattato<br />
anche il Comandante Interregionale<br />
per l’Italia Nord-Occidentale della<br />
Guardia di Finanza, Gen. C.A. Angelo<br />
Ferraro, il Comandante Regionale,<br />
Gen. B Mario Forchetti, e le Autorità<br />
locali della Valtellina.<br />
La cerimonia del Raduno ha avuto<br />
inizio con l’arrivo a Teglio del Presidente<br />
<strong>Nazionale</strong>, Gen. C.A. Pietro Di<br />
Marco, il quale, accompagnato dal<br />
Prefetto di Sondrio, Dott. Sante Fratellizzi,<br />
dal Sindaco di Teglio, Giorgio<br />
Crolli e dal Comandante Provinciale<br />
della Guardia di Finanza di Sondrio,<br />
Ten. Col. Francesco Maria Pavese,<br />
ha deposto una corona di alloro al<br />
Monumento dei Caduti di Teglio,<br />
mentre un plotone di <strong>Finanzieri</strong> in<br />
armi rendeva gli onori e la tromba<br />
suonava il “silenzio d’ordinanza”.<br />
Nelle fasi successive della cerimonia<br />
erano presenti il Comandante<br />
Regionale della Guardia di Finanza<br />
della Lombardia, Gen. B. Mario Forchetti,<br />
in rappresentanza del Gen.<br />
C.A. Angelo Ferraro, impossibilitato<br />
ad intervenire per ragioni di lavoro, il<br />
Procuratore della Repubblica, il Questore,<br />
il Comandante Provinciale dei<br />
Carabinieri di Sondrio e altre Autorità<br />
civili, militari e religiose.<br />
Successivamente i radunisti si<br />
portavano nel famoso palazzo<br />
“Besta” gentilmente messo a disposizione<br />
dal Sovrintendente alle Belle<br />
Arti, Ing. Alberto Artioli che ha delegato<br />
il Geom. Attilio Colaianni, per<br />
assistere al “Convegno” cui intervenivano<br />
nell’ordine i seguenti oratori:<br />
il Ten. Col. Francesco Maria Pavese,<br />
Teglio, 27 maggio 20<strong>06</strong><br />
Deposizione della corona al Monumento della città. Le Autorità presenti: il Col.<br />
Pavese, il Presidente <strong>Nazionale</strong>, Gen. Di Marco, il Prefetto di Sondrio Dott. Fratellizzi<br />
e il Sindaco di Teglio Crolli.<br />
nel ruolo anche di “Moderatore”: “la<br />
Guardia di Finanza in Valtellina tra<br />
passato e presente”.<br />
il Prefetto di Sondrio, Dott. Sante Fratellizzi:<br />
“Il Ruolo delle Forze di Polizia<br />
nel contesto e per lo sviluppo<br />
socio economico valtellinese”;<br />
il Procuratore Capo della Repubblica<br />
di Sondrio Dott. Gianfranco Avella:<br />
“Giustizia e sicurezza in Valtellina”;<br />
il Presidente <strong>Nazionale</strong> dell’ANFI,<br />
Gen. C.A. Pietro Di Marco:<br />
“l’ANFI nella società civile quale<br />
istituzione di volontariato”.<br />
L’alto significato dei contenuti del<br />
convegno e la presenza di tali prestigiosi<br />
oratori ha destato enorme interesse<br />
tra i presenti e riportato lusinghieri<br />
echi sulla stampa locale e sulla<br />
popolazione valtellinese.<br />
La relazione del Gen. Forchetti ha<br />
suscitato poi vivissimo interesse tra i<br />
soci ANFI della Lombardia che hanno<br />
potuto piacevolmente rivivere i<br />
momenti della loro vita militare trascorsa<br />
nei vari Comandi del Corpo<br />
della Valtellina.<br />
di Stanislao Di Pascale<br />
Molto apprezzato è stato anche<br />
l’intervento dell’On. Paolo Uggè che<br />
ha voluto onorarci della sua presenza<br />
a Palazzo Besta.<br />
Contemporaneamente al Convegno<br />
in Palazzo Besta si svolgevano,<br />
nel campo sportivo di Teglio, dimostrazioni<br />
con cani antidroga con<br />
simulazioni di un intervento per il<br />
contrasto e la repressione dello spaccio<br />
di sostanze stupefacenti, (simulazioni<br />
di un controllo su strada con<br />
ricerca di stupefacenti sull’auto e sulla<br />
persona) e una dimostrazione dell’impiego<br />
con cani antivalanga<br />
mediante simulazione di ricerca di un<br />
infortunato in montagna.<br />
A tali dimostrazioni ha assistito un<br />
nutrito numero di studenti delle Scuole<br />
medie accompagnati da insegnanti<br />
e familiari e da molte altre persone.<br />
Alle ore 12,30 aveva luogo la sfilata,<br />
per le vie cittadine di Teglio, delle<br />
varie Sezioni ANFI della Lombardia,<br />
comprese le Sezioni di Rimini e<br />
Biacesa, da Palazzo “Besta” a Piazza<br />
Credaro, dove era stato allestito il<br />
palco delle Autorità.<br />
Dal palco, addobbato di bandiere,<br />
di manifesti multicolori e di fiori, prendeva<br />
la parola il Presidente della<br />
Fiamme Gialle 6 / 20<strong>06</strong> 5
Il Consigliere Provinciale di Sondrio Bortolotti pronuncia il<br />
suo discorso di saluto. Alla sua sin. il Presidente <strong>Nazionale</strong><br />
Gen. Di Marco, il Gen. Forchetti, il Col. Pavese e le altre<br />
Autorità locali.<br />
Sezione ANFI di Sondrio, M.M.A.<br />
Giuseppe Santelia, il quale, nel ringraziare<br />
vivamente le Autorità intervenute<br />
ed in particolare il Presidente<br />
<strong>Nazionale</strong> Gen. C.A. Di Marco e il<br />
Generale Forchetti, nonché tutti i<br />
soci, che in Valtellina hanno ritrovato<br />
quei luoghi in cui hanno visto passare<br />
innumerevoli schiere di <strong>Finanzieri</strong><br />
e dove hanno forgiato il loro carattere<br />
e il loro spirito di sacrificio, affermava<br />
di avere avuto il piacere e l’onore di<br />
organizzare il Raduno sotto le direttive<br />
dello scrivente e infine ringraziava<br />
vivamente il Presidente <strong>Nazionale</strong><br />
per la sua importante partecipazione,<br />
che è stato il premio più bello per tutti<br />
i radunisti.<br />
Vi sono stati poi gli applauditi<br />
discorsi di saluto del Sindaco di<br />
Teglio e del Generale Forchetti che<br />
hanno tratteggiato il binomio inscindibile:<br />
”Finanza e contrabbando”, connubio<br />
che è iniziato fin dal 1797,<br />
quando la Valtellina, lasciato il dominio<br />
dei Grigioni, entrò nella Repubblica<br />
Cisalpina e venne imposta una<br />
linea di confine, affermando che il<br />
contrabbando divenne poi una<br />
necessità per vivere e da qui la paradossale<br />
vicinanza tra finanzieri e<br />
spalloni. Perciò i <strong>Finanzieri</strong> “Vedette<br />
insonni del confine, le più avanzate le<br />
più sole” si distinsero anche nella lotta<br />
al contrabbando, riuscendo anche<br />
a mantenere cordiali rapporti con le<br />
locali popolazioni.<br />
Dopo gli interventi del Prefetto, del<br />
Gen. Forchetti, del Consigliere della<br />
Regione Lombardia, Dr. Massimo<br />
Zanello, del Consigliere Provinciale di<br />
Sondrio, del Sindaco di Teglio, prendeva<br />
la parola il Presidente <strong>Nazionale</strong><br />
il quale ricordava che la bella e<br />
nobile terra della Valtellina è rimasta<br />
nel cuore di tutti i <strong>Finanzieri</strong> che si<br />
sono avvicendati nei servizi di contrasto<br />
al contrabbando, nella zona confinaria<br />
da Tirano a Chiavenna, in forza<br />
alle Compagnie di Sondrio, di Tirano<br />
e di Chiavenna, che operavano al<br />
Passo del Foscagno e dello Stelvio,<br />
con i Distaccamenti di Sasso Gallo e<br />
di Pra di Campo, mantenendo cordiali<br />
rapporti con le locali popolazioni,<br />
grande spirito di servizio e alto senso<br />
di umanità e di solidarietà.<br />
Il Gen. Di Marco poi invitava le<br />
Sezioni e i soci ad intensificare sempre<br />
più l’attività associativa che porta<br />
alla realizzazione delle finalità statutarie,<br />
che sono alla base delle aspirazioni<br />
di ogni socio nell’ambito della<br />
Sezione, della famiglia e della<br />
Società, di partecipare a tutte le cerimonie<br />
di carattere militare, patriottico<br />
e commemorativo, specialmente<br />
quando dobbiamo ricordare i nostri<br />
eroici Caduti sul campo del dovere e<br />
dell’onore, dimostrando sempre compattezza<br />
ed entusiasmo anche per<br />
mantenere viva la bella immagine<br />
della Guardia di Finanza.<br />
Dopo di che esortava i soci ad<br />
intensificare l’attività della previdenza<br />
e dell’assistenza che sono i veri problemi<br />
della gran parte dei nostri soci.<br />
Il Generale Di Marco terminava il<br />
suo discorso ufficiale con i più vivi ringraziamenti<br />
alle Autorità civili, militari<br />
e religiose per la loro importante e<br />
prestigiosa presenza ed in particolare<br />
Teglio, 27 maggio 20<strong>06</strong><br />
Il Convegno culturale al Palazzo Besta. Il Sindaco porta il<br />
saluto e il ringraziamento del Comune e della cittadinanza<br />
agli oratori che hanno dato vita ad interessanti conferenze.<br />
al Prefetto di Sondrio, al Procuratore<br />
Dott. Avella e all’On.le Uggè, al Sindaco<br />
di Teglio, al Generale Forchetti<br />
ed ai suoi Ufficiali.<br />
Il Presidente <strong>Nazionale</strong> ringraziava<br />
inoltre le rappresentative delle<br />
Associazioni d’Arma e Combattentistiche,<br />
intervenute con le loro Bandiere,<br />
le Gentili Signore, sempre entusiaste<br />
e numerose alle nostre manifestazioni<br />
e inoltre ringraziava calorosamente<br />
lo scrivente e il Presidente<br />
della Sezione di Sondrio, M.M.A.<br />
Santelia e loro collaboratori per l’organizzazione<br />
e la buona riuscita di<br />
tutta la manifestazione.<br />
Il Raduno aveva termine con un<br />
pranzo sociale consumato negli Hotel<br />
Combolo e Bellavista di Teglio dove<br />
veniva offerto, tra l’altro, il piatto tipico<br />
dei “Pizzoccheri”. Teglio è rinomata<br />
appunto perché sede della nota<br />
“Accademia dei Pizzoccheri”.<br />
Il Presidente <strong>Nazionale</strong> pronuncia il<br />
discorso ufficiale.<br />
6 Fiamme Gialle 6 / 20<strong>06</strong>
A L’AQUILA NELLA SCUOLA ISPETTORI E SOVRINTENDENTI DELLA<br />
GUARDIA DI FINANZA GIURA IL 77° CORSO “TONALE II”<br />
Il 29 aprile 20<strong>06</strong>, con la mente<br />
rivolta ai militari italiani caduti tragicamente<br />
in Iraq ed in un clima di<br />
generale compostezza e commozione,<br />
seimila persone, tra familiari ed<br />
amici, hanno assistito nella Piazza<br />
d’Armi della Scuola Ispettori e<br />
Sovrintendenti della Guardia di<br />
Finanza di Coppito alla cerimonia di<br />
giuramento di fedeltà alla Repubblica<br />
dei 287 allievi marescialli del 77°<br />
Corso “Tonale II”, contingente ordinario<br />
e di mare.<br />
Al solenne evento è intervenuto il<br />
Comandante Generale della Guardia<br />
di Finanza, Gen. C.A. Roberto Speciale,<br />
e l’Ispettore per gli Istituti di Istruzione,<br />
Gen. C.A. Sergio Favaro. Presenti<br />
anche le massime Autorità civili e<br />
religiose della Regione Abruzzo. Per<br />
l’A.N.F.I. è intervenuto il Presidente<br />
<strong>Nazionale</strong>, Gen. C.A. Pietro Di Marco.<br />
La cerimonia, oltre alla consueta<br />
formula del giuramento, è stata<br />
caratterizzata per la prima volta da<br />
una spettacolare evoluzione dei<br />
reparti in marcia che ha anticipato lo<br />
sfilamento vero e proprio. Inoltre gli<br />
allievi hanno anche dato vita ad una<br />
esibizione inedita ad effetto con il<br />
fucile “Garand”, arma finora utilizzata<br />
dai cadetti dell’Accademia della<br />
Guardia di Finanza di Bergamo.<br />
Le due novità sono state volute<br />
dal Comandante della Scuola, Gen.<br />
D. Luciano Pezzi, e realizzate abilmente<br />
dal Comandane dei Corsi,<br />
Ten. Col. Riccardo Brandizzi.<br />
Nel corso della cerimonia hanno sfilato<br />
i Gonfaloni della Città e della Provincia<br />
di L’Aquila, quest’ultimo di<br />
recente insignito dal Presidente della<br />
Repubblica della Medaglia d’Oro al<br />
Valor Civile, oltre al Medagliere dell’A.N.F.I.<br />
e ai labari delle rappresentanze<br />
dell’<strong>Associazione</strong> <strong>Nazionale</strong> <strong>Finanzieri</strong><br />
d’Italia (A.N.F.I.) e delle Associazioni<br />
Combattentistiche e d’Arma.<br />
Due grandi bandiere nazionali,<br />
una della Marina Militare, sono state<br />
portate spiegate da Allievi Marescialli<br />
del 6° Corso Speciale. Simboleggiano<br />
i ruoli svolti dal Corpo nella vigilanza<br />
degli interessi “economico-finanziari”<br />
dello Stato in terra e in mare.<br />
Dei 287 Allievi Marescialli che<br />
hanno giurato, 97 sono donne e 18<br />
sono originari della Regione Abruzzo.<br />
Il 77° Corso prende il suo nome<br />
da un episodio della III Guerra d’Indipendenza<br />
dove Guardie di Finanza<br />
sotto il comando del Generale Giuseppe<br />
Garibaldi furono aggregate<br />
alla Legione Valtellinese della Guardia<br />
<strong>Nazionale</strong>, posta a presidio del<br />
passo dello Stelvio e del passo del<br />
Tonale.<br />
L’Eroe dei due Mondi, colpito dal-<br />
di Tommaso Santamaria<br />
l’indomito spirito combattivo dei<br />
<strong>Finanzieri</strong> disse di loro: “Ce ne vorrebbero<br />
di soldati di questa stoffa!”.<br />
Ha fatto da sfondo alla cerimonia<br />
la mostra riguardante le attività del<br />
Corpo e i mezzi in dotazione, tra cui<br />
risaltavano i tre elicotteri del Corpo<br />
(NH500 – A 109 – AB412) e il modulo<br />
“Expander”, utilizzato quale stand<br />
itinerante in una serie di manifestazioni<br />
nazionali.<br />
Il Comandante Generale, Gen. C.A. Speciale, l’Ispettore per gli Istituti di Istruzione,<br />
Gen. C.A. Favaro, e il Comandante della Scuola Ispettori e Sovrintendenti di L’Aquila,<br />
Gen. D. Luciano Pezzi, durante la cerimonia del Giuramento degli Allievi.<br />
Il Gen. D. Pezzi e sulla Tribuna d’Onore le altre Autorità intervenute alla cerimonia.<br />
Fiamme Gialle 6 / 20<strong>06</strong> 7
A LANCIANO INAUGURATO IL MONUMENTO AI CADUTI DEL CORPO<br />
Il 7 maggio u.s. in Piazza del Plebiscito<br />
di Lanciano, pavesata a festa<br />
da bandiere tricolori e manifesti giallo-verdi,<br />
si è raccolta la folla delle<br />
grandi occasioni per assistere alla<br />
cerimonia della inaugurazione del<br />
Monumento ai Caduti del Corpo.<br />
La cerimonia ha avuto inizio con la<br />
deposizione della corona ai Caduti<br />
della città da parte dello scrivente,<br />
quale Presidente <strong>Nazionale</strong> dell’AN-<br />
FI, che è stato accompagnato dal<br />
Sindaco di Lanciano, Avv. Filippo<br />
Paolini, dal Comandante Regionale<br />
della Guardia di Finanza, Gen. B.<br />
Giuseppe Alineri, e dal Presidente<br />
della locale Sezione ANFI, Brig. C.<br />
Agostino Tolfa.<br />
Rendeva gli onori un plotone di<br />
finanzieri in armi.<br />
Subito dopo si formava un corteo<br />
che sfilava per le vie cittadine con alla<br />
testa il gonfalone della città di Lanciano,<br />
insignito della medaglia d’oro al<br />
valor militare (al quale venivano resi<br />
gli onori di rito), le bandiere delle<br />
varie Sezioni ANFI dell’Abruzzo con<br />
le massime Autorità intervenute;<br />
seguivano le rappresentative delle<br />
Associazioni Combattentistiche e<br />
d’Arma con bandiere ed i numerosissimi<br />
soci con cappello alpino e le<br />
signore con il foulard giallo-verde.<br />
Quindi il corteo raggiungeva la via<br />
Fagiani, dove svettava il monumento<br />
fatto erigere dalla Sezione di Lanciano,<br />
a ricordo del Corpo ed in particolare<br />
dei tre finanzieri Lancianesi:<br />
Franco Di Tondo, Camillo Pagella e<br />
Alberto Russo, caduti eroicamente<br />
durante il Secondo Conflitto Mondiale.<br />
Nel luogo della cerimonia lo scrivente,<br />
con il grande applauso dei presenti,<br />
provvedeva allo scoprimento<br />
del Monumento.<br />
Madrina della cerimonia la gentile<br />
signora Liliana Di Giannantonio, consorte<br />
del Presidente della Sezione,<br />
di Pietro Di Marco<br />
Cerimonia di inaugurazione a Lanciano (CH) del Monumento ai Caduti del Corpo.<br />
La cerimonia ha avuto inizio con la deposizione della corona ai Caduti da parte<br />
del Presidente <strong>Nazionale</strong> dell’ANFI, accompagnato dal Sindaco di Lanciano, Avv.<br />
Paolini, dal Comandante Regionale del Corpo, Gen. B. Alineri, e dal Presidente<br />
della locale Sezione Anfi Brig. C. Agostino Tolfa.<br />
Il Gen. Pietro Di Marco ha provveduto allo scoprimento del Monumento con l’applauso<br />
dei numerosi intervenuti. Nella foto, la Sig.ra Liliana Di Giannantonio,<br />
madrina della cerimonia e consorte del Presidente della Sezione, taglia il nastro<br />
tricolore per l’inaugurazione del Monumento.<br />
8 Fiamme Gialle 6 / 20<strong>06</strong>
Brigadiere Capo Agostino Tolfa, che<br />
tagliava il nastro Tricolore che sanciva<br />
l’inaugurazione del monumento.<br />
Seguiva la Santa Messa al campo,<br />
officiata da Padre Vincenzo, parroco<br />
della chiesa di San Pietro di<br />
Lanciano.<br />
Al termine della Santa Messa, il<br />
Presidente della Sezione in una breve<br />
allocuzione aveva voluto ricordare<br />
la volontà dei soci della Sezione di<br />
erigere il monumento a perenne ricordo<br />
dei Caduti del Corpo ed in particolare<br />
dei tre finanzieri che rimarranno<br />
sempre vivi nei cuori di tutti i cittadini<br />
lancianesi. Ringraziava, poi, anche a<br />
nome dei soci della Sezione, lo scrivente<br />
e le Autorità che hanno voluto<br />
partecipare alla cerimonia commemorativa<br />
nonché il Sindaco e la Giunta<br />
Comunale per la disponibilità dimostrata<br />
per superare le molte difficoltà<br />
di ordine tecnico ed economico, relative<br />
alla progettazione e realizzazione<br />
del monumento. Infine esprimeva<br />
parole di riconoscenza e di plauso nei<br />
confronti dello scultore Giuseppe<br />
Madonna e dell’architetto, Professor<br />
Tommaso Bruni, per la pregevole<br />
opera scultorea, impreziosita da bellissime<br />
formelle ornamentali.<br />
Successivamente, il Sindaco di<br />
Lanciano ed il Generale Alineri pronunciavano<br />
applauditi discorsi di circostanza.<br />
Quindi lo scrivente nel suo discorso<br />
ufficiale, ringraziava il Presidente<br />
della Sezione e i suoi collaboratori<br />
per aver realizzato il Monumento a<br />
perenne ricordo di quella lunga schiera<br />
di eroi lancianesi, caduti sul campo<br />
del dovere e dell’onore , in un periodo<br />
molto delicato per i destini della<br />
Patria che hanno consentito alla città<br />
di Lanciano di fregiarsi della Medaglia<br />
d’Oro al Valor Miltiare.<br />
Affermava poi che l’odierna cerimonia<br />
costituisce anche un momento<br />
di importante aggregazione e di compattezza<br />
tra tutti i soci per il raggiungimento<br />
delle finalità statutarie, negli<br />
ideali di socialità e di solidarietà che<br />
devono tendere anche ad assicurare,<br />
specialmente ai soci più anziani e più<br />
bisognosi, l’assistenza morale e<br />
materiale di cui hanno veramente<br />
bisogno.<br />
Inoltre spronava i soci a partecipare<br />
a tutte le manifestazioni nazionali e<br />
locali di carattere militare, patriottico<br />
e commemorativo ed ai vari raduni<br />
ANFI, che trovano sempre grande<br />
eco nell’opinione pubblica e che<br />
sostengono la bella e vera immagine<br />
della Guardia di Finanza.<br />
Lo scrivente concludeva il suo<br />
discorso nel ringraziare calorosamente<br />
le Autorità che hanno voluto presenziare<br />
alla significativa cerimonia: il<br />
Sindaco di Lanciano, il Gen. Alineri, il<br />
Comandante Provinciale, Col. Melara,<br />
il Sindaco di Castel Frentano, il Presidente<br />
della Giunta Comunale, dott.<br />
Palmieri, gli Assessori alle Finanze,<br />
Il corteo con le Autorità presenti sfila per le vie cittadine.<br />
all’Urbanistica e ai Lavori Pubblici del<br />
Comune di Lanciano, il Comandante<br />
Regionale dei Carabinieri e le altre<br />
Autorità civili, militari e religiose, nonché<br />
le rappresentative delle Associazioni<br />
Combattentistiche e d’Arma e i<br />
soci di tutte le Sezioni ANFI.<br />
Successivamente la Sezione di<br />
Lanciano offriva un signorile rinfresco<br />
nel corso del quale venivano<br />
scambiati crest e targhe ricordo tra lo<br />
scrivente, il Gen. Alineri e il Sindaco<br />
di Lanciano.<br />
Alla manifestazione è stato dato<br />
molto risalto dalla stampa e dalle<br />
locali televisioni.<br />
Nella foto, da sinistra, il Presidente della locale Sezione ANFI, Brig. C. Tolfa, il<br />
Sindaco di Lanciano, Avv. Paolini, il Gen. Pietro Di Marco e il Consigliere onorario<br />
di Sezione, Ten. Col. D’Angelo.<br />
Fiamme Gialle 6 / 20<strong>06</strong> 9
PER IL CENTENARIO DELLA NASCITA DI PADRE MARIANO DA TORINO<br />
IL NOSTRO CONSIGLIERE NAZIONALE MICHELE GIANFRANCESCO HA<br />
DIPINTO UN BELLISSIMO RITRATTO DEL FAMOSO FRATE CAPPUCCINO<br />
Il 22 maggio 20<strong>06</strong> nella Basilica<br />
dell’Immacolata Concezione di Via<br />
Veneto in Roma è stato solennemente<br />
ricordato il centenario della nascita<br />
di Padre Mariano, “il frate cappuccino<br />
della TV” che dal 1955 al 1972 curò<br />
alcune rubriche religiose alla RAI con<br />
altissimi indici di gradimento. La<br />
Chiesa era colma di fedeli: presiedeva<br />
la liturgia eucaristica il Cardinale<br />
Andrea Cordero Lanza di Montezemolo<br />
con l’assistenza di oltre venti<br />
sacerdoti ed un folto gruppo di giovani<br />
cappuccini provenienti da diverse<br />
regioni d’Italia.<br />
Al termine dell’Eucarestia è stato<br />
scoperto e benedetto da S.E. il Cardinale<br />
un grandioso quadro di m. 2,40<br />
x 1,60, realizzato, con squisita sensibilità<br />
artistica e profonda religiosità,<br />
dal pittore Michele Gianfrancesco<br />
che la nostra <strong>Associazione</strong> <strong>Nazionale</strong><br />
dei <strong>Finanzieri</strong> ha il privilegio di annoverare<br />
da molti anni tra i suoi più validi<br />
Consiglieri Nazionali.<br />
Il dipinto, destinato a far bella mostra<br />
di sé all’ingresso dello storico<br />
Convento dei Cappuccini di Via Veneto,<br />
assai frequentato da turisti di<br />
tutto il mondo, raffigura Padre Maria-<br />
Il giornalista della RAI Augusto Giordano con il maestro Gianfrancesco.<br />
Il Card. Andrea Cordero Lanza di Montezemolo si complimenta con il maestro<br />
Michele Gianfrancesco.<br />
no che dall’Altare indica la dolce immagine<br />
dell’Immacolata e nel contempo<br />
invita a volgere lo sguardo verso<br />
l’Assoluto con i Suoi Valori perenni<br />
e sublimi.<br />
La benedizione del quadro è stata<br />
salutata con un sentito sincero applauso<br />
del pubblico presente alla cerimonia,<br />
dettato evidentemente dalla<br />
commossa ammirazione che la vista<br />
di Salvatore Gallo<br />
dell’opera pittorica, davvero stupenda,<br />
ha destato nell’animo degli astanti<br />
tutti. Anche chi scrive, al pari degli<br />
altri fedeli, è rimasto affascinato dalla<br />
magnificenza e dal profondo “realismo”<br />
del dipinto, poiché il quadro al<br />
suo primo immediato estatico apparire<br />
ha provocato nel pubblico la sensazione<br />
di vedere VIVO “in carne ed<br />
ossa” il famoso frate cappuccino che,<br />
come aveva ripetuto ogni sera per<br />
tanti anni, si rivolgeva agli amati telespettatori<br />
dagli studi della RAI con il<br />
suo suggestivo e simpatico saluto<br />
“Pace e Bene a Tutti”.<br />
Ma di certo ancora di più chi scrive,<br />
con l’unanime indicibile stupore<br />
per la notevole entusiasmante<br />
espressione del dipinto, in quel momento<br />
ha sentito il legittimo vivissimo<br />
orgoglio di ritrovare nell’encomiabile<br />
Autore dell’opera un caro affezionato<br />
amico di sempre ed un antico prezioso<br />
collaboratore in Fiamme Gialle e<br />
soprattutto una comunanza di profonde<br />
radici essendo anche Michele<br />
Gianfrancesco un generoso figlio della<br />
amata terra di Calabria in quanto<br />
originario di un paese, “Verzino”, della<br />
provincia di Crotone, limitrofo al<br />
10 Fiamme Gialle 6 / 20<strong>06</strong>
orgo natio di chi scrive.<br />
Proprio in omaggio alla sua terra<br />
di origine Gianfrancesco ha voluto<br />
eseguire anni or sono un dipinto che<br />
ritrae il possente Milone di Crotone<br />
che fu un atleta tra i più famosi dell’antichità,<br />
vissuto nel VI secolo a.C. e<br />
vincitore nella lotta in almeno sei giochi<br />
olimpici e in altre manifestazioni<br />
sportive.<br />
Perché Gianfrancesco è prima di<br />
tutto un uomo del Sud, di quella terra<br />
nobile che un tempo si chiamava<br />
“Magna Grecia”, di quel mondo che,<br />
come ebbe a dire il compianto filosofo<br />
– teologo Sergio Quinzio, vissuto per<br />
18 anni in Fiamme Gialle, “è più umano,<br />
con radici più profonde, più capace<br />
di costanza, di sacrificio, di amicizia,<br />
più capace di pensare e di immaginare”.<br />
E da un uomo del sud, dal nonno<br />
che era pittore e scultore di professione,<br />
il nostro Autore ha appreso le<br />
prime nozioni sull’arte della pittura,<br />
per poi seguire, da allievo attento e<br />
diligente, valenti maestri come E.<br />
Carletti e G. Di Stefano (uno dei<br />
“Cento Pittori di via Margutta”) fino ad<br />
avere la possibilità di partecipare a<br />
mostre di prestigio con i noti capiscuola<br />
F. La Motta e A. Grassi ed ottenere<br />
i primi lusinghieri apprezzamenti<br />
della critica sul quotidiano “Il<br />
Piccolo” di Trieste.<br />
Ma è nella Guardia di Finanza, dove<br />
aveva intrapreso la carriera militare<br />
che Gianfrancesco ha avuto modo<br />
di mettersi in risalto esponendo anche<br />
all’estero, illustrando libri, riviste,<br />
calendari e cartoline del Corpo e della<br />
Croce Rossa Militare.<br />
Per la Sacra Fraternitas Aurigarum<br />
in Urbe ha illustrato due libri:<br />
“Epopea Italica” di Ennio Innocenti,<br />
presentato a Roma presso l’Aula Magna<br />
di Palazzo Sora e “Luigi Calabresi<br />
– un profilo per la storia” di Giordano<br />
Brunettin, presentato a Palazzo<br />
Barberini dal Direttore del TG2, Mauro<br />
Mazza.<br />
Per la Sezione Artistica del Circolo<br />
della Banca <strong>Nazionale</strong> del Lavoro<br />
ha illustrato la copertina del libro<br />
“Racconti Diversi”, curato da Mario<br />
Gravina ed ha eseguito illustrazione<br />
di libri per scrittori e poeti vari. Nel di-<br />
cembre 2003 ha partecipato, con i<br />
suoi quadri, alla manifestazione di<br />
Telethon presso la sede centrale della<br />
BNL in Via Veneto.<br />
Essendo uno “specialista del ritratto”,<br />
ha eseguito ritratti a personalità<br />
sia politiche che militari. Si dedica<br />
anche all’Arte Sacra. Le sue opere,<br />
prevalentemente pale d’altare, si trovano<br />
in varie Chiese d’Italia.<br />
A Roma per la Chiesa del Comando<br />
Generale della Guardia di Finanza<br />
ha eseguito un Crocefisso, il<br />
“San Matteo”, Patrono dei <strong>Finanzieri</strong>,<br />
ed altre immagini sacre e opere ispirate<br />
all’araldica del Corpo. Le sue<br />
opere si trovano anche presso il Museo<br />
Storico della Guardia di Finanza.<br />
Per la Chiesa di San Giovanni Bosco<br />
in Roma (Quartiere Don Bosco),<br />
ha eseguito una pala d’altare, benedetta<br />
da Giovanni Paolo II e dedicata<br />
a Santa Domenica Maria Mazzarello.<br />
E ancora per la Chiesa dei Cappuccini<br />
di Via Veneto il nostro pittore<br />
ha dipinto altri due quadri di varia<br />
grandezza dedicati al frate cantore di<br />
“Pace e Bene a Tutti”.<br />
Di queste opere una è stata collocata<br />
presso la tomba di Padre Mariano,<br />
nella Cappella dove sono esposti<br />
due dipinti famosi: il “San Michele Arcangelo”<br />
di Guido Reni e il “Cristo deriso”<br />
di Gherardo delle Notti, mentre<br />
l’altra è conservata nei locali del Vice<br />
Postulazione, dove sono raccolti i libri<br />
e gli oggetti del Servo di Dio.<br />
Gianfrancesco dal 12 al 17 dicembre<br />
del 2003, ha tenuto una personale<br />
in Roma nella Sala Lupa di Palazzo<br />
Barberini, riscuotendo unanimi<br />
consensi di critica.<br />
Recentemente ha terminato una<br />
grande pala d’altare (m. 1,60 x 2,20),<br />
Pala d’Altare m. 2,40x1,80, realizzata dal Gianfrancesco. Bellissimo il particolare<br />
dell’Immacolata Concezione.<br />
Fiamme Gialle 6 / 20<strong>06</strong> 11
affigurante Madre Speranza e destinata<br />
alla Basilica di Colle Valenza (PG).<br />
Le sue opere si trovano sia in Italia<br />
che all’estero presso gallerie d’arte<br />
o collezionisti privati.<br />
Vari servizi radiofonici e televisivi<br />
si sono interessati alla sua pittura.<br />
Hanno scritto di lui numerosi critici<br />
italiani e stranieri. Recensioni sono<br />
apparse sui quotidiani, libri e riviste<br />
specializzate. Ha ottenuto primi premi<br />
e riconoscimenti a livello nazionale e<br />
internazionale, tanto da essere nominato<br />
Cavaliere Ufficiale della Repubblica<br />
Italiana per meriti artistici.<br />
Certamente Gianfrancesco saprà<br />
fornire ulteriori brillanti prove della<br />
sua eccelsa vena artistica nel segno<br />
di una pittura che, per citare il grande<br />
Leonardo, è poesia che si vede e non<br />
si sente, caratterizzata da quella bellezza<br />
che, come scritto nel romanzo<br />
famoso “Don Chischiotte della Mancia”<br />
di Miguel Cervantes, “ha la prerogativa<br />
e la grazia di conciliare gli<br />
animi ed attrarre i cuori”.<br />
L’Immagine dell’Immacolata, di cui alla<br />
“Pala”, opera di particolare pregio artistico<br />
di Michele Gianfrancesco.<br />
VISITA DEL GEN. C.A. NINO DI PAOLO, COMANDANTE INTERREGIONALE<br />
PER L’ITALIA CENTRO SETTENTRIONALE, AL COMANDO PROVINCIALE<br />
GUARDIA DI FINANZA DI MACERATA<br />
Il 14 maggio 20<strong>06</strong> il Sig. Gen.<br />
C.A. Nino Di Paolo, Comandante<br />
Interregionale per l’Italia Centro-Settentrionale,<br />
ha eseguito una visita<br />
ispettiva al Comando Provinciale della<br />
Guardia di Finanza di Macerata e<br />
nell’occasione ha voluto rivolgere il<br />
saluto ad una rappresentanza della<br />
Sezione ANFI di Macerata presso<br />
l’Ufficio del Comandante Provinciale,<br />
Col. Sabatino Valentino.<br />
Nella foto, da sinistra: S.Ten.<br />
Franco Riccioni socio ordinario,<br />
Gen. C.A. Nino Di Paolo, Col.<br />
Sabatino Valentino, socio benemerito,<br />
Brig. Cav. Uff. Dott. Enea<br />
Di Censo, Presidente della Sezione<br />
di Macerata, Brig. Cav. Ezio<br />
Campetella, Consigliere, S.Ten.<br />
Vincenzo Azzari Vicepresidente<br />
della Sezione e il M.M.A. Mariano<br />
De Luca, Sindaco effettivo.<br />
12 Fiamme Gialle 6 / 20<strong>06</strong>
IL NAUFRAGIO DELLA TORPEDINIERA “LOCUSTA 19T”<br />
La Locusta 19T, che nel nostro<br />
caso non era un insetto vorace terrestre<br />
ma un’imbarcazione in servizio<br />
di perlustrazione lungo il confine<br />
svizzero, nella notte tra il 7 e l’8 gennaio<br />
1896 fu inghiottita dalle acque<br />
del lago Maggiore con il suo intero<br />
equipaggio costituito da otto marinai<br />
e quattro “finanzieri”. I naufraghi erano:<br />
il Comandante Giovanni Sofra ed<br />
i marinai Anselmo Da Pozzo, Anselmo<br />
Bracco, Salvatore Morello, Enrico<br />
Dozio, Carlo Da Napoli, Michele<br />
Pipitone e Gerolamo Bonanni; mentre<br />
gli appartenenti al Corpo erano il<br />
maresciallo Giacomo Franchini e le<br />
guardie Francesco Macchetta, Giuseppe<br />
Gioachini e Alessandro Zuffi.<br />
Il natante ed il suo carico umano non<br />
sono stati mai ritrovati nonostante le<br />
ricerche anche recenti.<br />
In quel tempo la Guardia di Finanza<br />
non disponeva di propri mezzi<br />
navali e quindi utilizzava imbarcazioni<br />
della Marina Militare con a bordo<br />
militi (non erano ancora militari)<br />
della Guardia di Finanza per attività<br />
anticontrabbando e di vigilanza in<br />
genere. Solo in data 8 marzo 1896,<br />
infatti, fu disposta con Regio Decreto<br />
la cessione dalla Marina Militare al<br />
Ministero delle Finanze di dieci torpediniere<br />
dotate di accessori per il<br />
servizio di vigilanza nei laghi di Garda,<br />
di Lugano, Maggiore e nella laguna<br />
di Venezia. Questo decreto<br />
può essere considerato l’atto di nascita<br />
del “Servizio Navale” della<br />
Guardia di Finanza che attualmente<br />
risulta il più importante organismo di<br />
vigilanza marittima a tutela dei confini<br />
europei.<br />
Il 20 maggio 20<strong>06</strong>, dopo 110 anni,<br />
a Cannobio (VB), nella costa piemontese<br />
antistante il luogo d’inabissamento<br />
della Locusta 19T, ha avuto<br />
luogo la “giornata del ricordo” e<br />
cerimonia commemorativa del triste<br />
evento nel corso della quale è stato<br />
inaugurato un monumento, costituito<br />
da un timone navale in legno sorret-<br />
to da intelaiatura metallica fissata su<br />
un masso di pietra locale sulla quale<br />
sono stati incisi i nomi degli otto militari<br />
della Marina e dei quattro militi<br />
della Guardia di Finanza.<br />
Madrina della manifestazione è<br />
di Tito Marini<br />
stata la signora Maddalena Scatigna,<br />
vedova del finanziere Angelo<br />
Simonetti già socio ANFI.<br />
Alla cerimonia d’inaugurazione<br />
del monumento, il 20 maggio, erano<br />
presenti: il Prefetto del Verbano-Cu-<br />
Cannobio, 13 maggio 20<strong>06</strong><br />
Inaugurazione del Monumento a ricordo dell’affondamento della Torpediniera<br />
“Locusta”. Nella foto, il M.M.A. Carmine Picariello, con due <strong>Finanzieri</strong> di mare in<br />
uniforme storica e un rappresentante dell’<strong>Associazione</strong> <strong>Nazionale</strong> Marinai d’Italia.<br />
La madrina della cerimonia, Sig.ra Maddalena Scatigna, vedova del Fin. Simonetti,<br />
taglia il nastro tricolore per l’inaugurazione del Monumento.<br />
Fiamme Gialle 6 / 20<strong>06</strong> 13
Nella foto, da destra, l’architetto Paola Bassattini, che ha realizzato il Monumento,<br />
il Sindaco di Cannobio, il Comandante Provinciale del Verbano-Cusio-Ossola,<br />
Ten. Col. Marotta, il Comandante del ROAN di Como, il Comandante della Stazione<br />
Navale di Nobiallo, Cap. Guido Clementi e soci del ramo mare della Sezione<br />
di Cannobio.<br />
sio-Ossola dott. Carmine Rotondi, il<br />
Presidente della Provincia, il Sindaco<br />
di Cannobio, gli altri sindaci e relativi<br />
labari di tutti i comuni della Valle<br />
Cannobina, nonché quelli dei comuni<br />
della sponda lombarda del Lago.<br />
Sono intervenuti in numero consistente<br />
i rappresentanti della Polizia<br />
cantonale della vicina Svizzera. Erano<br />
presenti altresì il capo della Dogana<br />
di Piaggio Valmara ed il prevosto<br />
della Collegiata di S. Vittore, che<br />
ha officiato la benedizione del monumento.<br />
Per il Corpo era presente il<br />
Comandante Provinciale, T.Col. Pasquale<br />
Marotta; il Comandante del<br />
Reparto Operativo Aeronavale di<br />
Como, Magg. Franco Ceccarini; il<br />
Comandante della Stazione Navale<br />
di Nobiallo, Cap. Guido Clementi<br />
(coordinatore per il felice svolgimento<br />
di tutte le operazioni); il Comandante<br />
della Tenenza di Piaggio Valmara<br />
ed il Comandate della Squadriglia<br />
di Cannobio, nonché il Comandante<br />
dei Carabinieri, T.Col. Angelo<br />
Cincotta.<br />
Alla cerimonia conclusiva hanno<br />
fatto degna cornice le rappresentanze<br />
delle vicine sezioni ANFI del Piemonte<br />
e della Lombardia.<br />
Le celebrazioni commemorative<br />
Una foto della Regia Torpediniera “Locusta” esposta alla mostra.<br />
si sono svolte nei giorni dal 13 al 20<br />
maggio ed hanno avuto inizio con<br />
l’apertura di una mostra fotografica<br />
relativa alla storia della Regia Torpediniera<br />
“Locusta 19T”, organizzata<br />
dalla Sezione ANFI di Cannobio<br />
con il suo fattivo Presidente M.M.A.<br />
Carmine Picariello, che ha visto la<br />
presenza di numerosi visitatori ed<br />
intere scolaresche. Interesse e curiosità<br />
hanno suscitato anche i modellini<br />
della stessa “Locusta” e del<br />
pattugliatore “G 10 – Bigliani”, inviato<br />
per l’occasione dal Museo Storico<br />
del Corpo.<br />
Il Presidente della Commissione<br />
rievocazioni storiche, Mauro Cavalli,<br />
nel suo intervento all’auditorium della<br />
locale Scuola media, ha detto: “E’<br />
un modo per commemorare le vittime<br />
e, al tempo stesso, di dimostrare<br />
il nostro attaccamento come comunità<br />
locale ad un Corpo dello Stato<br />
che opera fra di noi da così tanto<br />
tempo. E che si è inserito nella nostra<br />
realtà come testimonia la presenza<br />
di una Sezione dell’<strong>Associazione</strong><br />
<strong>Nazionale</strong> <strong>Finanzieri</strong> d’Italia<br />
(ANFI)”.<br />
Il ciclo delle manifestazioni commemorative<br />
ha destato particolare<br />
interesse ed entusiasmo nella comunità<br />
locale e nei molti turisti presenti,<br />
specialmente di lingua tedesca.<br />
Particolare diffusione vi è stata<br />
da parte dei “media”: TV locali e TSI<br />
(TV della Svizzera italiana).<br />
14 Fiamme Gialle 6 / 20<strong>06</strong>
INAUGURATA DAL VICE PRESIDENTE NAZIONALE VICARIO GEN. C.A.<br />
GIOVANNI VERDICCHIO LA NUOVA SEDE DELLA SEZIONE A.N.F.I. DI JESI<br />
Il giorno 27 maggio u.s. è stata<br />
inaugurata la nuova sede della<br />
Sezione A.N.F.I. di Jesi, trasferitasi<br />
da Piazza Federico II, nr. 8, a Via<br />
Imbriani, nr. 6/bis di Jesi.<br />
La cerimonia ha avuto inizio con il<br />
taglio del nastro da parte della<br />
madrina Bartocci Gianna, vedova<br />
del Brigadiere Capo Santo Raffaele<br />
e proseguita con la celebrazione della<br />
Santa Messa officiata dal Cappellano<br />
Militare Regionale della Guardia<br />
di Finanza di Ancona, Don Francesco<br />
Argenterio.<br />
Con brevi allocuzioni sono intervenuti<br />
il Presidente della Sezione,<br />
M.C. Luigi Battista, il Sindaco di Jesi<br />
Fabiano Belcecchi, il Comandante<br />
Regionale Marche della Guardia di<br />
Finanza, Gen.B. Michele Calandro,<br />
ed il Vice Presidente <strong>Nazionale</strong><br />
Vicario A.N.F.I. Gen.C.A. Giovanni<br />
Verdicchio.<br />
Alla cerimonia hanno partecipato,<br />
inoltre: il Segretario Generale dell’A.N.F.I.,<br />
Magg. Giuseppe Ruggeri,<br />
il Consigliere <strong>Nazionale</strong> A.N.F.I. delle<br />
Regioni Marche - Abruzzo e Molise,<br />
M.M.A. c.s. Ernesto Di Pietro, il<br />
Comandante della Compagnia Guardia<br />
di Finanza, Cap. Walter Mela, il<br />
Comandante della Compagnia dei<br />
Carabinieri, i Comandanti delle<br />
Tenenze di Osimo e Fabriano, tutte<br />
le Associazioni combattentistiche e<br />
d’Arma della Vallesina, nonché tutti i<br />
soci della Sezione di Jesi e familiari.<br />
Ai seguenti soci, che si sono<br />
maggiormente distinti nella realizzazione<br />
della nuova sede, è stato consegnato<br />
l’attestato di “Socio Sostenitore”:<br />
M.M. Fulvio Moranti, M. Gino<br />
Zamporlini, Brig. Francesco Piccolo,<br />
V.Brig. Silvio Barconi, App. Sante<br />
Lupidi, Sigg. Fabbri Primo e Mario e<br />
Sig. Angelo Trevisan.<br />
A tutte le Autorità Civili, Militari ed<br />
Ecclesiastiche presenti è stato donato<br />
il crest della Sezione A.N.F.I. di<br />
Jesi appositamente coniato per l’evento.<br />
Il Vice Presidente <strong>Nazionale</strong><br />
Vicario, Gen.C.A. Giovanni Verdicchio<br />
ha donato al Sindaco della città<br />
di Jesi ed al Presidente della Sezione<br />
il crest della Presidenza <strong>Nazionale</strong>.<br />
a cura di Luigi Battista<br />
Il Presidente della Sezione di Jesi, M.C. Luigi Battista, dona il crest della Sezione<br />
al Gen. C.A. Giovanni Verdicchio.<br />
Il Consigliere <strong>Nazionale</strong> ANFI M.M.A.cs. Ernesto Di Pietro riceve dal M.C. Luigi<br />
Battista il crest della Sezione di Jesi.<br />
Alla fine della cerimonia è stato<br />
offerto un lauto rinfresco.<br />
L’evento è stato divulgato dai<br />
quotidiani e dalla locale TV Centro<br />
Marche.<br />
Fiamme Gialle 6 / 20<strong>06</strong> 15
IL BRIGADIERE SERRA DELLA BANDA MUSICALE DEL<br />
CORPO PROTAGONISTA DI SALVATAGGI DALLA<br />
DEPORTAZIONE DI EBREI E SOLDATI<br />
Il 18 ottobre 1943, dal 1° binario<br />
della Stazione ferroviaria di Roma Tiburtina,<br />
stipati in un convoglio composto<br />
da 18 carri bestiame opportunamente<br />
piombati col filo spinato, più<br />
di mille ebrei romani, intere famiglie<br />
composte da uomini, donne, vecchi e<br />
bambini in tenera età, rastrellate in<br />
tutta la città all’alba del precedente<br />
giorno 16, furono strappate dalle loro<br />
case per essere deportate nei campi<br />
di sterminio di Auschwitz-Birkenau.<br />
Di essi solo 16 uomini ed una donna<br />
scamparono all’immane eccidio, e<br />
grazie ad essi la memoria della<br />
Shoah è rimasta viva nell’immaginario<br />
collettivo, testimone di una barbarie<br />
senza precedenti.<br />
Dal quell’infausto e vergognoso<br />
giorno della nostra storia, la Stazione<br />
Tiburtina, per anni luogo di transito di<br />
pacifici cittadini, di turisti e di quanti<br />
lavoravano a Roma, fu teatro della<br />
tracotanza nazista e soprattutto di altri<br />
e poco conosciuti “viaggi del non ritorno”.<br />
Da essa, infatti, molti altri treni<br />
merci partirono, spesso per un’ignota<br />
destinazione, con a bordo militari<br />
sbandati, giovani renitenti alla leva,<br />
altri ebrei scampati al primo rastrellamento,<br />
ma soprattutto tante braccia<br />
sottratte alle proprie vite normali per<br />
essere duramente utilizzate come<br />
bassa mano d’opera nella lontana<br />
Germania. Fra di essi, merita particolare<br />
menzione il merci n. 64155, un<br />
treno composto da 10 carri che il 4<br />
gennaio 1944 portò dapprima ad Innsbruch<br />
e successivamente in altri<br />
campi di sterminio gli oltre 290 prigionieri,<br />
fra ebrei e rastrellati per motivi<br />
politici, destinati ai campi di lavoro tedeschi.<br />
Ma lo stesso “luogo della vergogna”<br />
rappresentò, ben presto, anche<br />
l’orgoglio della riscossa nazionale,<br />
perché fu proprio in tale Stazione che<br />
ebbero luogo le prime manifestazioni<br />
resistenziali, molte delle quali ascrivibili<br />
all’eroicità degli stessi ferrovieri<br />
italiani, dei nostri finanzieri che vi prestavano<br />
servizio di vigilanza ma an-<br />
che - fatto nuovo - di alcuni ferrovieri<br />
austriaci ai quali veniva demandato<br />
l’ingrato compito di condurre i “treni<br />
della morte”.<br />
La circostanza è emersa recentemente,<br />
nel corso delle ricerche storiche<br />
che hanno dato luogo alla proposta<br />
di conferimento alla Bandiera di<br />
Guerra del Corpo della Medaglia d’Oro<br />
al Merito Civile: un’alta Onorificenza<br />
con la quale il Capo dello Stato ha<br />
inteso ricompensare gli aiuti offerti<br />
dalla Guardia di Finanza, circa sessant’anni<br />
orsono, in favore dei profughi<br />
ebrei e dei perseguitati dai nazifascisti.<br />
Essa è legata alla figura di<br />
uno dei più attivi componenti dell’organizzazione<br />
partigiana “Fiamme<br />
Gialle”, di cui era a capo il Generale<br />
Filippo Crimi, e cioè il Brigadiere musicante<br />
Salvatore Serra, un uomo che<br />
seppe sacrificare la sua tranquilla<br />
mansione di componente della Banda<br />
Musicale della Guardia di Finanza<br />
in virtù degli ideali della libertà e della<br />
giustizia incarnati nella Resistenza.<br />
Ma per meglio comprendere il valore<br />
di questi uomini, ricostruiamo,<br />
dunque, le vicende del partigiano con<br />
le Fiamme Gialle e dei suoi amici ferrovieri<br />
austriaci. Originario di Soleto<br />
(LE), ove era nato nel 1910, il Serra si<br />
arruolò nella Guardia di Finanza il 5<br />
marzo 1928, ammesso a frequentare<br />
il corso presso il Battaglione Allievi di<br />
Maddaloni. Pur essendo in possesso<br />
del “Diploma di istrumentazione per<br />
banda” sin dal suo arruolamento, il<br />
Serra riuscì ad entrare nella prestigiosa<br />
Banda Musicale della Guardia di<br />
Finanza solo il 15 maggio 1936, percorrendovi<br />
una rapida carriera militare<br />
che lo portò, per varie tappe, alla<br />
promozione a Brigadiere il 22 dicembre<br />
1937.<br />
Con la Banda del Corpo, il Brigadiere<br />
Serra compì numerose tourneé,<br />
sia in Italia che all’estero, la più importante<br />
delle quali fu certamente<br />
quella eseguita a Berlino, Stoccarda<br />
e Monaco, dal 28 settembre al 15 ottobre<br />
1937, in occasione del Festival<br />
di Gerardo Severino<br />
Il Brig. Salvatore Serra<br />
delle bande militari al quale, oltre alla<br />
Banda della Guardia di Finanza, prese<br />
parte anche quella dell’Arma dei<br />
Carabinieri. Fu proprio in quel contesto<br />
che il Serra apprese i rudimenti<br />
della lingua tedesca, che qualche anno<br />
dopo, come vedremo a breve, gli<br />
faranno comodo per altre importanti<br />
missioni.<br />
In seguito al fatidico 8 settembre<br />
1943, Salvatore Serra non ebbe dubbi<br />
sulla strada da intraprendere. Da<br />
musicista ed uomo di cultura quale<br />
era concretamente, egli scelse la<br />
strada più tortuosa: quella della Resistenza<br />
all’oppressore: strada peraltro<br />
condivisa da moltissimi suoi amici,<br />
superiori e colleghi. Come anticipato<br />
prima, il Brigadiere aderì quasi subito<br />
alla formazione partigiana “Fiamme<br />
Gialle”, della quale facevano parte<br />
anche molti militari sbandatisi dopo<br />
l’armistizio ed ex prigionieri alleati<br />
fuggiti dai campi di concentramento.<br />
E fu proprio con tali elementi che il<br />
Brigadiere Serra diede vita al suo agguerritissimo<br />
“gruppo armato”, con il<br />
quale portò a compimento rischiosis-<br />
16 Fiamme Gialle 6 / 20<strong>06</strong>
sime missioni di guerra. A metà novembre<br />
del ’43, nel corso di una di<br />
esse, il Brigadiere rimase anche ferito<br />
da una scheggia di un proiettile<br />
che gli trapassò il polso sinistro, evenienza<br />
che comunque gli valse alcune<br />
settimane di convalescenza a quel<br />
punto utili per potersi dedicare alla<br />
dura vita partigiana. Come confermano<br />
gli atti d’archivio custoditi presso<br />
il Museo Storico del Corpo, il gruppo<br />
del Serra era composto da circa<br />
10 ex prigionieri alleati, da lui fra l’altro<br />
ospitati ed assistiti, da 16 italiani<br />
ma anche da tre ferrovieri austriaci<br />
“militarizzati” (e quindi considerati<br />
soldati della Wermacht) i quali soventemente<br />
venivano impiegati nella<br />
conduzione dei treni dei deportati.<br />
Grazie ad un rapporto informativo,<br />
stilato l’8 luglio 1944 dal Generale<br />
Crimi, sono giunti sino a noi anche i<br />
nomi di questi autentici eroi e cioè:<br />
Franz Pomosete, Karl Brimer e Riidolf<br />
Aureamirz, con i quali il Serra,<br />
grazie a quel poco di tedesco che<br />
aveva assimilato a Monaco, allacciò<br />
un sincero rapporto d’amicizia, basato<br />
sul comune credo religioso e sulla<br />
consapevolezza dell’immane tragedia<br />
che stava sconvolgendo la vecchia<br />
Europa.<br />
Ben presto, attirati gli austriaci alla<br />
causa della Resistenza e grazie alle<br />
loro preziose informazioni, il Serra<br />
ed il suo gruppo spostarono le loro attenzioni<br />
proprio verso la Stazione ferroviaria<br />
di Roma - Tiburtina, peraltro<br />
vicinissima alla Caserma “Vittorio<br />
Emanuele III” di Viale XXI Aprile, allora<br />
sede della Legione Allievi e, quindi,<br />
della stessa Banda Musicale.<br />
Una delle prime operazioni messe<br />
a segno allo Scalo Tiburtina si ebbe<br />
nel corso del febbraio 1944, allorquando<br />
il Serra seppe dagli amici austriaci<br />
che nottetempo sarebbero<br />
partiti dalla stazione alcuni carri merci<br />
pieni di giovani, ebrei ed ex soldati<br />
appena rastrellati in città e destinati<br />
alla deportazione in Germania.<br />
Spiombati ed aperti i vagoni nel più<br />
rigoroso silenzio, i ferrovieri austriaci,<br />
dopo aver fatto fuggire gli sventurati,<br />
esplodevano in aria alcuni colpi di<br />
Mauser per dare l’allarme e salvare<br />
così la propria vita. A terra, invece, i<br />
compiacenti finanzieri in servizio allo<br />
scalo facevano finta di rincorrere i<br />
prigionieri ma di non riuscire a prenderli.<br />
Azioni del genere furono ripetute<br />
altre tre volte, consentendo così la<br />
salvezza di migliaia di vite umane, alternando<br />
tali episodi con altrettanti<br />
sabotaggi degli scambi ferroviari, ottenuti<br />
facendo esplodere gli esplosivi<br />
provenienti dalla vicina Caserma del<br />
Corpo, ovvero recuperati dai vari<br />
membri del gruppo. In tali operazioni,<br />
il gruppo sostenne vivacissimi scontri<br />
con le pattuglie tedesche che ormai<br />
avevano rinforzato il dispositivo di vigilanza<br />
fin lì mal eseguito dai finanzieri<br />
italiani.<br />
Il 17 aprile del ’44, nel corso dell’operazione<br />
“Unternehmen Walfisch”<br />
(operazione balena), fra le oltre<br />
2.000 persone rastrellate dai tedeschi,<br />
vi furono anche alcuni membri<br />
dell’organizzazione del Serra, tre ex<br />
prigionieri alleati, i quali, probabilmente<br />
sotto tortura, fecero il nome<br />
del Brigadiere. Ricercato per tutta<br />
Roma dalla Gendarmeria tedesca,<br />
dalla Gestapo ma soprattutto dagli<br />
sgherri della famigerata S.D. del<br />
Ten.Col. Kappler, il Serra si diede definitivamente<br />
alla clandestinità.<br />
Non sappiamo come facesse, ma<br />
i contatti con i tre austriaci rimasero<br />
in piedi, tant’è che, come asserisce il<br />
citato “rapporto informativo” del Crimi:<br />
“Preziose notizie vennero anche<br />
fornite dal Serra sul movimento delle<br />
truppe e dei mezzi diretti al fronte di<br />
Anzio avvalendosi della conoscenza<br />
dei soldati austriaci”.<br />
Con la liberazione di Roma, avvenuta<br />
il 4 giugno 1944, il Brigadiere<br />
Serra fece ritorno alla sua amata<br />
Banda Musicale, con la quale si adoperò<br />
in quella che fu la ripresa mora-<br />
le e spirituale della martoriata Città<br />
Eterna. Dopo la fine della guerra<br />
mondiale, il sottufficiale rimase in<br />
servizio nel Corpo fino al 31 marzo<br />
1949, data del suo collocamento a riposo<br />
per anzianità e per alcune malattie<br />
contratte in servizio. Il 28 maggio<br />
dello stesso anno gli fu concessa<br />
la promozione straordinaria per merito<br />
di guerra al grado di Maresciallo<br />
Ordinario, anche se con decorrenza<br />
retroattiva al 4 giugno 1944, con la<br />
seguente, nobile motivazione: “Animato<br />
da profonda dedizione al dovere,<br />
con grande ardimento e capacità<br />
organizzativa costituiva un gruppo<br />
partigiano composto anche di soldati<br />
e sottufficiali alleati ed insieme ad alcuni<br />
militari austriaci, da lui attratti alla<br />
causa della resistenza, effettuava<br />
ripetuti colpi di mano ad una stazione<br />
ferroviaria, riuscendo a liberare centinaia<br />
di giovani diretti ai campi di concentramento.<br />
Durante tutto il periodo<br />
di occupazione nemica della Capitale,<br />
sebbene individuato dallo spionaggio<br />
avversario in seguito all’arresto<br />
dei suoi gregari, non desisteva<br />
dall’attività partigiana dando un rilevante<br />
contributo in tutti i campi della<br />
lotta, dall’operativo all’informativo.<br />
Bell’esempio di virtù militari e di grande<br />
sprezzo del pericolo. Lazio, 8 settembre<br />
1943 – 4 giugno 1944”.<br />
Riguardo ai ferrovieri austriaci, le<br />
uniche notizie che siamo riusciti ad<br />
acquisire sono quelle relative all’origine,<br />
che per tutti e tre era Vienna, città<br />
ove probabilmente i “militarizzati” - ci<br />
piace crederlo - ritornarono ad essere<br />
impiegati, dopo la fine della guerra,<br />
presso la locale Stazione ferroviaria.<br />
Nota Redazionale: per completare questa colonna, sempre sul tema di militari italiani<br />
deport\ati in Germania da soldati tedeschi, vi racconto un breve episodio capitato<br />
all’epoca ad una ragazzina di dieci anni alla Stazione di Bolzano. Stava raggiungendo<br />
la sede estiva delle Suore Marcelline a S. Genesio, perché la madre era<br />
stata assegnata col fratello come donna addetta alle pulizie ad un reparto di tedeschi<br />
di stanza presso Brunico (trattata invero bene), quando vide fermarsi un carro<br />
merci sul quale soldati tedeschi, o in uniforme tedesca, facevano salire militari rastrellati<br />
nelle Caserme di Bolzano, di cui molti soltanto in mutande. Ai militari già<br />
chiusi nei carri e che invocavano acqua e cibo e lasciavano cadere bigliettini di carta<br />
con alcune frasi da recapitare a parenti, la ragazzina tentò di passare il cestino<br />
che la mamma le aveva affidato e di raccogliere i tanti bigliettini, quando due tedeschi<br />
la sollevarono per le treccine e con il mitra puntato alla testa e la costrinsero<br />
ad allontanarsi. Fu fortunata perché era sopraggiunta una delle suore che era stata<br />
incaricata dalla madre superiora, di origine tedesca, di prelevarla dalla Stazione.<br />
Non ha mai dimenticato quei militari italiani, quei carri bestiame, quelle loro richieste<br />
di aiuto, di acqua e di cibo e neanche il comportamento di quei soldati tedeschi,<br />
che spesso il cinema li ha fatto ricordare.<br />
Fiamme Gialle 6 / 20<strong>06</strong> 17
INAUGURATA LA NUOVA SEDE DELLA SEZIONE ANFI DI MONZA<br />
Il 27 maggio 20<strong>06</strong> è stata inaugurata<br />
la nuova sede della Sezione<br />
ANFI di Monza.<br />
La struttura è ubicata al piano terra,<br />
nel cortile interno del Comando<br />
Provinciale della Guardia di Finanza<br />
a quella sede, è comoda, di facile<br />
accesso, ed è stata fornita, come già<br />
a conoscenza, dal Sig. Col. Giovanni<br />
Viglianti, Comandante Provinciale di<br />
Monza.<br />
Presenti alla cerimonia di inaugurazione<br />
il Consiglio di Sezione al<br />
completo, il Sig. Col. Viglianti, il Ten.<br />
Giuseppe Biondo, Comandante la<br />
locale Sezione Operativa. Madrina<br />
della Sezione la Signora Elda Grendene,<br />
vedova del Gen. C.A. Sabino<br />
Sabini, della Guardia di Finanza, con<br />
il figlio Avv. Pierantonio, socio ordinario<br />
della Sezione di Monza e circa 30<br />
soci e loro familiari.<br />
Il Presidente della Sezione, Cav.<br />
Giuseppe Di Giacinto, dopo il taglio<br />
del nastro da parte della Madrina, ha<br />
ringraziato vivamente il Sig. Col.<br />
Viglianti per la sua costante e fattiva<br />
disponibilità resa alla Sezione. Il ringraziamento<br />
è stato esteso anche al<br />
suo collaboratore, M.M.A. Grasso.<br />
Non sono stati dimenticati i nomi<br />
di diversi soci che, a vario titolo e con<br />
mezzi propri, hanno voluto liberamente<br />
donare, alla nuova Sezione,<br />
mobili vari (scrivanie, sedie, tavoli,<br />
quadri, attaccapanni, ecc.) per rendere<br />
la Sezione stessa più funzionale<br />
possibile.<br />
Durante l’inaugurazione ha preso<br />
poi la parola il Sig. Col. Viglianti che<br />
si è detto soddisfatto di avere dotato<br />
la Sezione stessa di una nuova sede<br />
e, anche, della buona riuscita della<br />
manifestazione. Ha poi espresso<br />
parole di plauso nei confronti del Presidente<br />
della Sezione, Giuseppe Di<br />
Giacinto e del Consiglio di Sezione.<br />
Al predetto, a ricordo della riunione,<br />
è stato donato un crest in legno,<br />
con fiamma del Corpo e data dell’inaugurazione,<br />
opera del socio simpatizzante<br />
Fernand Archen.<br />
Anche il socio Avv. Sabini ha preso<br />
la parola per ringraziare il Presidente,<br />
il Comandante Provinciale, il<br />
Consiglio di Sezione e tutti i soci presenti<br />
per la bella e riuscita cerimonia<br />
e per le attestazioni di stima e affetto<br />
tributate alla Signora Grendene.<br />
È seguito un signorile rinfresco.<br />
di Giuseppe Di Giacinto<br />
Tutti i partecipanti hanno espresso la<br />
loro viva soddisfazione e ammirazione<br />
per la nuova sede e per la buona<br />
riuscita della inaugurazione.<br />
La madrina della Sezione, Sig.ra Elda Grendene, taglia il nastro tricolore per l’inaugurazione<br />
della Sezione di Monza.<br />
Soci e familiari partecipanti all’inaugurazione della nuova sede di Monza.<br />
18 Fiamme Gialle 6 / 20<strong>06</strong>
DUE RAGAZZI DI GERMASINO IN COMMOSSO<br />
PELLEGRINAGGIO ALLA FOIBA DI BASOVIZZA<br />
Dopo aver letto con grande<br />
interesse l’articolo scritto dal Gen.<br />
C.A. Pietro di Marco sulla commemorazione<br />
delle foibe (Fiamme<br />
Gialle n. 3/20<strong>06</strong>), dalle quali<br />
scampò egli stesso miracolosamente,<br />
ho ripensato al giorno in<br />
cui ebbi occasione di visitare la<br />
foiba di Basovizza (*), assurta poi<br />
a simbolo di tutte le foibe tristemente<br />
note, non ancora coperta<br />
dal monumento che vi fu eretto<br />
nel 1959.<br />
Fu nel mese di gennaio del<br />
1956. Provenivo, giovanissimo<br />
neo finanziere, dal Battaglione<br />
Allievi di Caltanissetta. Basovizza<br />
fu dunque la mia prima, memorabile<br />
Brigata. Essa dipendeva dal<br />
Circolo della Guardia di Finanza<br />
di Trieste, città assegnata all’Italia<br />
nel 1954, con tutto ciò che tale<br />
assegnazione comportò in quel<br />
difficile momento di transizione.<br />
Debbo confessare che delle<br />
foibe conoscevo, per reminiscenze<br />
scolastiche, soltanto il significato<br />
letterale del termine. Nulla<br />
sapevo delle loro sinistre destinazioni.<br />
Quello che allora ne appresi in<br />
via quasi informale mi riempì di<br />
raccapriccio.<br />
Proprio in tale circostanza, al<br />
fine di non disperdere il ricordo di<br />
quel momento solenne, feci le foto<br />
che, per quanto possano interessare<br />
il lettore del giornale, allego<br />
alla presente lettera.<br />
Personalmente le ho sempre<br />
considerate molto importanti per<br />
me. In esse, infatti, non vi è riprodotta<br />
soltanto l’originaria struttura<br />
della foiba di Basovizza, ma vi è<br />
rappresentato, agli occhi della mia<br />
mente, anche il genuino sentimento<br />
di sgomento che provai<br />
vedendola la prima volta, dopo<br />
aver immaginato tutto l’abisso di<br />
orrore che le sue oscure profondità<br />
custodivano.<br />
(*) In realtà la foiba di Basovizza<br />
non è una cavità naturale, ma un<br />
vero e proprio pozzo abbandonato,<br />
scavato all’inizio del XX secolo<br />
perché si ritenne, a torto, che il<br />
sottosuolo fosse ricco di carbon<br />
fossile. Gli abitanti la designarono<br />
perciò con il nome di “pozzo della<br />
di Antonino Rametta<br />
miniera”. La barbarie degli uomini<br />
le diede, a futura memoria e monito,<br />
altra meno rassicurante designazione.<br />
Nelle foto: in alto, l’imboccatura<br />
della foiba prima della copertura<br />
con la “Pietra Tombale”; in basso,<br />
i due (allora finanzieri) Antonino<br />
Milicia e Antonino Rametta.<br />
Fiamme Gialle 6 / 20<strong>06</strong> 19
GITA SOCIALE DELLA SEZIONE ANFI DI CATANIA<br />
Nei giorni dal 17 al 21 maggio<br />
20<strong>06</strong> ha avuto luogo una gita organizzata<br />
dalla Sezione ANFI di Catania<br />
nelle località del Veneto a cavallo<br />
del nostro confine orientale.<br />
Vi hanno partecipato 55 soci e<br />
familiari, i quali hanno raggiunto<br />
Venezia il giorno 17 maggio in aereo<br />
direttamente da Catania.<br />
Il primo giorno, accolti dal Gen. B.<br />
Mario D’Alonzo, Comandante della<br />
Regione Veneto, i partecipanti hanno<br />
visitato i principali siti veneziani, Piazza<br />
San Marco, Ponte di Rialto, ed<br />
attraversato tutto il Canal Grande. La<br />
stessa sera del 17, a bordo di un pullman,<br />
la comitiva ha raggiunto la località<br />
di Lipizza in Slovenia, dove era<br />
fissata la base delle varie escursioni.<br />
Il giorno 18 è stato dedicato alla<br />
visita guidata della città di Trieste ed i<br />
suoi monumenti fra cui l’imponente<br />
Piazza Unità d’Italia, Basilica di San<br />
Giusto, Castello di Miramare con il<br />
suo Parco.<br />
Il giorno dopo, con partenza da<br />
Lipizza il gruppo dei gitanti ha raggiunto<br />
la località di Postumia, dove ha<br />
potuto ammirare le splendide Grotte<br />
di Stalattiti e Stalagmiti. Al rientro in<br />
sede, alcuni soci hanno assistito ad<br />
una esibizione folcloristica dei famosi<br />
cavalli lipizzani (quelli dal manto candido).<br />
Il sabato 20 gli escursionisti, con<br />
la guida, hanno raggiunto la Croazia,<br />
dove si è visitata la Città di Pola con<br />
il suo magnifico anfiteatro romano e,<br />
nel pomeriggio, l’incantevole cittadina<br />
di Parenzo con il suo tramonto.<br />
Al 5° giorno di gita ci si è portati<br />
innanzitutto a Redipuglia dove il gruppo<br />
ha deposto una corona di alloro<br />
sul sarcofago del Duca d’Aosta Emanuele<br />
Filiberto, Comandante della III^<br />
Armata nel corso della 1^ Guerra<br />
Mondiale e reso omaggio ai soldati<br />
italiani i cui resti sono conservati nella<br />
maestosa “scalinata”, come<br />
mostrano le foto pubblicate.<br />
Subito dopo, la gita è continuata<br />
per la città di Padova, dove è stata<br />
accolta dal Col. Gaetano Rabuazzo,<br />
Comandante Provinciale della Guar-<br />
dia di Finanza di quella sede. Qui si è<br />
potuto ammirare la splendida Basilica<br />
di Sant’Antonio e i Prati alla Valle con<br />
altri siti della città del Santo.<br />
A sera, finalmente, un aereo di<br />
linea ha portato i gitanti da Venezia a<br />
Catania. Un plauso dei partecipanti<br />
va agli organizzatori, al Presidente<br />
di Luciano Taurino<br />
Col. Luciano Taurino e al Vice Presidente<br />
S.Ten. Rocco Valerio Lollo, al<br />
Consigliere e Segretario economo<br />
Brig. Vincenzo Massari ed infine un<br />
grato ed affettuoso saluto al Signor<br />
Generale Mario D’Alonzo, che ha<br />
comandato fino ad agosto 2005 la<br />
Guardia di Finanza di Catania.<br />
La comitiva dei soci durante la visita alla città di Padova ove è stata accolta dal<br />
Comandante Provinciale di quella sede, Col. Gaetano Rabuazzo.<br />
I soci della Sezione di Catania posano per una foto ricordo al Sacrario di Redipuglia<br />
dopo aver deposto una corona di alloro sulla Tomba del Duca di Aosta,<br />
già Comandante della III Armata nel corso della Iª Guerra Mondiale.<br />
20 Fiamme Gialle 6 / 20<strong>06</strong>
CONVENZIONI E AGEVOLAZIONI<br />
La Sezione A.N.F.I. di Bari ha segnalato che l’Azienda Agrituristica “Il Venticello” Via Provinciale Vitigliano - 73020<br />
S. Cesarea Terme (LE)) – offre a tutti gli iscritti all’A.N.F.I. e rispettivi familiari le seguenti condizioni tariffarie agevolate<br />
per il soggiorno nella propria struttura durante l’anno in corso:<br />
- € 40,00 giornaliere a persona, in pensione completa, tranne luglio e agosto durante i quali la tariffa scontata del 10%,<br />
rispetto al listino, sarà, rispettivamente, di € 45,00 (luglio) e € 52,20 (1-5 agosto), € 58,50 (6-19 agosto), € 48,60 (20-<br />
31 agosto);<br />
- € 520,00 per pacchetto termale (13 giorni con 12 giorni di cura termale, comprensivo di soggiorno e visite guidate per<br />
gruppi di minimo 20 persone).<br />
Per ulteriori dettagli e/o agevolazioni diverse potranno essere richieste tramite tel/fax 0836.944141 – 392.11907<strong>06</strong>;<br />
e-mail: info@ilventicello.it – www.ilventicello.it.<br />
—o0o—<br />
a cura di Guseppe Ruggieri<br />
La Sezione A.N.F.I. di Ischia ha segnalato che la Società “Parco Termale Castiglione” con sede nel Comune di<br />
Casamicciola Terme (NA), ha offerto la disponibilità di applicare, per l’ingresso nella propria struttura da parte dei soci<br />
ANFI la stessa tariffa agevolata di € 16,00 prevista per i residenti, previo esibizione delle tessere sociali, tranne che<br />
per il mese di agosto 20<strong>06</strong>.<br />
Per informazioni e/o ulteriori dettagli i Soci interessati potranno contattare la predetta società collegandosi anche al<br />
sito www.termecastiglione.it.<br />
—o0o—<br />
La Presidenza <strong>Nazionale</strong> ha recentemente stipulato con la Direzione Commerciale “Bettoja Hotels” una convenzione<br />
valida per l’anno 20<strong>06</strong>, per l’utilizzo dei seguenti hotels alle condizioni agevolate appresso indicate:<br />
SINGOLA DOPPIA DOPPIA USO SINGOLA<br />
Mediterraneo **** 157,00 209,00 183,00<br />
Via Cavour, 15 – 00184 Roma<br />
Tel. <strong>06</strong>.4884051/<strong>06</strong>.4814276<br />
Fax:<strong>06</strong>.4744105<br />
e-mail: mediterraneo@bettojahotels.it<br />
web sito: www.romehotelmediterraneo.it<br />
Massimo D’Azeglio **** 142,00 190,00 166,00<br />
Via Cavour, 18 – 00184 Roma<br />
Tel. <strong>06</strong>.4620561/<strong>06</strong>.4827386<br />
Fax:<strong>06</strong>.4827386<br />
e-mail: dazeglio@bettojahotels.it<br />
web sito: www.romehoteldazeglio.it<br />
Atlantico **** 119,00 160,00 140,00<br />
Via Cavour, 23 – 00184 Roma<br />
Tel. <strong>06</strong>.4859951<br />
Fax:<strong>06</strong>.4827492<br />
e-mail: atlantico@bettojahotels.it<br />
web sito: www.romehotelatlantico.it<br />
Nord Nuova Roma *** 103,00 138,00 119,00<br />
Via Amendola, 3 – 00185 Roma<br />
Tel. <strong>06</strong>.4885441<br />
Fax:<strong>06</strong>.4817163<br />
e-mail: nord@bettojahotels.it<br />
web sito: www.romehotelnord.it<br />
Relais Certosa **** 110,00 140,00 125,00<br />
Via Colle Ramole, 2 – 50124 Firenze<br />
Tel. 055.2<strong>04</strong>7171<br />
Fax: 055.268575<br />
e-mail: hbrelais@bettojahotels.it<br />
web sito: www.florencehotelcertosa.it<br />
I prezzi sopra indicati includono la prima colazione a buffet, tasse e servizio.<br />
Tutte le richieste e/o eventuali ulteriori dettagli potranno essere richiesti al Centro Prenotazioni del Bettoja Hotels:<br />
Tel. <strong>06</strong>.4814798 – <strong>06</strong>.4883288 Fax. <strong>06</strong>.4824976 – <strong>06</strong>.4828264 e-mail: hb@bettojahotels.it Linea Verde 800 860 00<strong>04</strong><br />
Fiamme Gialle 6 / 20<strong>06</strong> 21
CALENDARIO STORICO DEL CORPO EDIZIONE 2007.<br />
PROPOSTA DI ACQUISTO DI OGGETTISTICA PERSONALIZZATA<br />
E PUBBLICAZIONI EDITE DALL’ENTE EDITORIALE<br />
PER IL CORPO DELLA GUARDIA DI FINANZA<br />
Per notizia dei soci interessari, comunicasi che l’Ente Editoriale del Corpo curerà la realizzazione di oggettistica<br />
e pubblicazioni di seguito indicati.<br />
I relativi prezzi sono i seguenti:<br />
- calendario storico: € 2,50;<br />
- agenda portafoglio giornaliera: € 14,00;<br />
- ricambio giornaliero per agenda: € 7,00;<br />
- cartoncino augurale completo di busta: € 0,10;<br />
- calendario tascabile, plastificato: € 0,15;<br />
- cofanetto DVD + CD: € 6,00;<br />
- volume “La Guardia di Finanza in Albania”: € 20,00;<br />
- penna stilografica “DELTA”: € 40,00; - penna sfera/roller “DELTA”: € 30,00;<br />
- penna stilografica “DELTA” (celebration): € 160,00;<br />
- penna sfera “DELTA” (celebration): € 120,00;<br />
- fermacarte cristallo swarovski: € 120,00.<br />
I soci interessati all’acquisto, di detto materiale, potranno rivolgersi alle Sezioni, che, a loro volta, dovranno<br />
comunicare le relative prenotazioni esclusivamente al locale Comando di Corpo per la successiva segnalazione<br />
all’Ente Editoriale per il Corpo della Guardia di Finanza entro il giorno 27 ottobre 20<strong>06</strong>, e comunque<br />
entro i limiti in cui detti Comandi devono riferire.<br />
—o0o—<br />
L’Hotel Masseria Grande “Club”, sito in Via Provinciale - TORRE DELL’ORSO - Melendugno - Km.<br />
0.900 (LE), rinomata località balneare del SALENTO, “bandiera blu” CEE per la pulizia delle spiagge e la limpidezza<br />
dell’acqua, clima mite e piacevolmente ventilato, con folta pineta attrezzata, offre ai soci ANFI e<br />
familiari la disponibilità della propria struttura, per confortevoli soggiorni anche all’insegna della cultura (zone<br />
archeologiche nelle vicinanze), a condizioni molto vantaggiose. Trattasi di un’antica dimora del 1700, posta<br />
a circa 1900 mI. dal mare, sapientemente ristrutturata, con camere confortevoli arredate in stile, tutte con<br />
servizi privati per 2, 3, 4 posti letto, e dotata di ristorante, piscina, parco relax, parcheggio. Per ulteriori informazioni<br />
e prenotazioni telefonare (fax) al nr. 0836.571434 - celi. 360.356168.<br />
CONVENZIONE EUROPCAR ITALIA SPA/ANFI<br />
La EUROPCAR ITALIA SPA con lettera del 7 giugno u.s. ha comunicato alla Presidenza <strong>Nazionale</strong><br />
deIl’AN.F.I. di aver attivato, con decorrenza immediata, la convenzione “offerta di autonoleggio senza conducente”.<br />
La convenzione riguarda l’intero parco auto e veicoli commerciali con una Piano Tariffario dedicato che<br />
copre l’intero territorio nazionale e parallelamente tutte le stazioni di noleggio.<br />
Tutti gli associati ANFI interessati, per usufruire delle condizioni commerciali e quindi per attivare il servizio<br />
prenotazioni, dovranno contattare telefonicamente il CALL CENTER al numero verde 800.014.410,<br />
declinando (tassativamente) il numero di Contract ad hoc: 422.56110.<br />
22 Fiamme Gialle 6 / 20<strong>06</strong>
LETTERE AL DIRETTORE<br />
di Pietro Di Marco<br />
SI ALLUNGANO I TEMPI PER LA DEFINIZIONE DEI RICORSI COLLETTIVI<br />
Il Presidente della Sezione<br />
ANFI di Reggio Emilia, avuto<br />
notizia dell’esito favorevole del<br />
ricorso collettivo tendente ad<br />
ottenere la maggiorazione del<br />
18% dell’indennità di ausiliaria,<br />
nel quale erano stati inseriti alcuni<br />
nominativi della predetta<br />
Sezione, ha chiesto al nostro<br />
Centro di Assistenza Legale e<br />
Pensionistica maggiori chiarimenti<br />
in merito.<br />
La risposta è stata che l’Avvocatura<br />
dello Stato, per conto del<br />
Comando Generale, aveva appellato<br />
alla Corte dei Conti Centrale<br />
di Roma la predetta sentenza, per<br />
cui, in attesa che detto massimo<br />
Organo Amministrativo decida in<br />
merito, gli effetti della sentenza<br />
erano sospesi.<br />
In merito, per opportuna informazione<br />
dei soci, si trascrive la<br />
nota del 26/<strong>04</strong>/20<strong>06</strong> del Comando<br />
Generale della Guardia di Finanza<br />
– Ufficio Trattamento Economico<br />
Personale in Quiescenza –<br />
I^ Sezione – Pensioni ordinarie<br />
Pe.I.S.A.F., in risposta al quesito,<br />
e diretta:<br />
Alla Sezione dell’<strong>Associazione</strong><br />
<strong>Nazionale</strong> <strong>Finanzieri</strong> d’Italia<br />
Via Mazzini n. 2 - REGGIO EMILIA<br />
«In riferimento alla lettera datata<br />
11 marzo 20<strong>06</strong> diretta al Comandante<br />
Generale della Guardia di<br />
Finanza, si fa presente, preliminarmente,<br />
che tutti i provvedimenti<br />
pensionistici emanati dagli Enti<br />
Amministrativi del Corpo sono<br />
inviati ai competenti Organi di Controllo<br />
per i visti di legittimità.<br />
Qualora, a seguito di contenzioso<br />
attivato da un militare per la<br />
modifica del provvedimento pensio-<br />
nistico, una Sezione Giurisdizionale<br />
della Corte dei Conti pronunci sentenza<br />
favorevole al ricorrente, il gravame<br />
viene inviato a questo<br />
Comando Generale per le valutazioni<br />
sull’opportunità di interporre<br />
appello.<br />
Al riguardo si fa presente che è<br />
preciso obbligo di questa Amministrazione<br />
adottare tutte le procedure<br />
di contrasto delle sentenze non<br />
conformi agli orientamenti già<br />
espressi dagli Organi di Controllo<br />
non solo per eventuali giudizi di<br />
responsabilità ma anche, e soprattutto,<br />
per motivi di uniformità di indirizzo<br />
e di giustizia amministrativa<br />
nei confronti di tutto il personale.<br />
Nel dettaglio, sotto questo ultimo<br />
profilo, si ricorda che la Corte dei<br />
Conti, in Sezione del Controllo, con<br />
la delibera n. 52/2000 nell’adunanza<br />
del 18 maggio 2000, ha ritenuto<br />
illegittimo l’aumento del 18% sull’assegno<br />
funzionale e, in modo<br />
conforme, oltre a copiosa giurisprudenza<br />
in primo grado favorevole<br />
all’Amministrazione, si è anche pro-<br />
nunciata la Corte dei Conti – Sezione<br />
Giurisdizionale Centrale d’Appello<br />
– con la sentenza n. 491/20<strong>04</strong><br />
del 14 luglio 20<strong>04</strong> (Sezione Terza)<br />
e con la sentenza n. 346/20<strong>04</strong> del<br />
19.10.20<strong>04</strong> (Sezione Seconda).<br />
Dalle considerazioni di cui sopra<br />
emerge che le proposte di appello<br />
vengono formulate a ragion veduta<br />
e non per mancanza di sensibilità<br />
verso i militari in congedo ai quali,<br />
ovviamente, spetta ogni riconoscenza<br />
per il servizio svolto nel<br />
Corpo.<br />
Nel porgere distinti saluti si resta<br />
a disposizione per eventuali ed ulteriori<br />
chiarimenti necessari.<br />
Il Dirigente<br />
(Dr.ssa Maria Grazia Valente)».<br />
Come si evince da quanto<br />
specificato sopra, la lungaggine<br />
dei ricorsi è dovuta anche ai vari<br />
gradi di giudizio che devono<br />
essere superati per poter ottenere<br />
vantaggi dalle iniziative intraprese<br />
sulle varie tematiche.<br />
RIUNIONE A RAGUSA DEI PRESIDENTI<br />
DELLE SEZIONI ANFI DELLA SICILIA<br />
Il 27 maggio 20<strong>06</strong> i Presidenti delle<br />
Sezioni ANFI della Sicilia hanno<br />
effettuato l’annuale riunione con la<br />
partecipazione anche dei Consiglieri<br />
e Sindaci delle varie Sezioni ANFI. La<br />
riunione è stata presieduta dal S.Ten.<br />
Comm. Ignazio Romano. L’argomento<br />
maggiormente dibattuto è stato, tra<br />
l’altro, quello relativo alle problematiche<br />
delle funzioni in quanto in Sicilia<br />
vi sono soci che da circa 15 anni in<br />
pensione non riescono ad ottenere il<br />
decreto di pensione definitivo e quindi<br />
la pensione privilegiata.<br />
All’inizio della seduta è intervenuto<br />
il Ten. Col. Vincenzo Raffo,<br />
Comandante Provinciale della Guardia<br />
di Finanza di Ragusa e socio<br />
benemerito dell’ANFI, il quale ha<br />
recato il saluto ai convenuti della propria<br />
consorte, madrina della Sezione,<br />
e quello dei militari in servizio nel<br />
Corpo mettendo in evidenza il vincolo<br />
di sincero cameratismo esistente fra i<br />
militari in servizio e quelli in congedo.<br />
La riunione si è poi conclusa con il<br />
pranzo sociale nel ristorante dell’Hotel<br />
Montreal di Ragusa.<br />
Fiamme Gialle 6 / 20<strong>06</strong> 23
CENTRO DI ASSISTENZA LEGALE E PENSIONISTICA<br />
presso la Presidenza <strong>Nazionale</strong> dell’ANFI<br />
Abbiamo più volte accennato<br />
all’argomento riportando, da ultimo,<br />
nel nr. 3/20<strong>06</strong> di “Fiamme Gialle” la<br />
sentenza 2/20<strong>06</strong> delle Sezioni Riunite<br />
della Corte dei Conti. Nonostante<br />
tutto, gli argomenti addotti<br />
dalla Corte dei Conti nella predetta<br />
decisione non hanno trovato accoglimento<br />
da parte di molti giudici<br />
che hanno ritenuto di rimettere di<br />
nuovo la questione davanti alla<br />
Corte Costituzionale per un nuovo<br />
esame dell’art. 99 – 2° comma –<br />
del D.P.R. 1092/73 anche in relazione<br />
all’evidente sperequazione<br />
tra titolari di contestate pensioni<br />
ante 31.12.1994 e titolari di contestuali<br />
pensioni da data successiva,<br />
nonostante la pur precisa posizione<br />
normativa di cui all’art. 15 – quinto<br />
comma – della Legge 724/94,<br />
posta a salvaguardia delle posizioni<br />
pregresse da trattare più favorevolmente.<br />
La III^ Sezione Giurisdizionale<br />
Centrale d’Appello della Corte dei<br />
Conti ha emesso in data 31 marzo<br />
– 12 aprile 20<strong>06</strong> l’ordinanza<br />
0153/<strong>06</strong> depositata il 16 maggio<br />
u.s. che si riproduce integralmente.<br />
«RITENUTO IN FATTO l’Istituto<br />
<strong>Nazionale</strong> di Previdenza per i<br />
Dipendenti dell’Amministrazione<br />
Pubblica (di seguito I.N.P.D.A.P.)<br />
ha chiesto a questo Giudice di<br />
appello di dichiarare – in riforma<br />
della sentenza n. 25<strong>04</strong>/03 del<br />
03.12.2003 della Sezione Giurisdizionale<br />
per la Regione Lazio – che<br />
il Sig. ..omissis…, titolare dal<br />
26.2.1958 di trattamento pensionistico<br />
privilegiato e dal 01.<strong>04</strong>.1991<br />
anche di pensione diretta, non ha<br />
diritto a percepire l’indennità integrativa<br />
speciale (di seguito I.I.S.) in<br />
misura intera su ambedue i trattamenti<br />
di pensione di cui era divenuto,<br />
per l’appunto, titolare dal<br />
01.<strong>04</strong>.1991;<br />
- che l’appello è stato avanzato<br />
dall’I.N.P.D.A.P. – che ha censurato<br />
la sentenza di primo grado per<br />
“violazione e falsa applicazione<br />
dell’art. 99, 2° comma, del D.P.R.<br />
n. 1092 del 29.12.1973” – nell’assunto<br />
che il divieto di cumulo di<br />
I.I.S. in ipotesi di plurimi trattamenti<br />
di pensione non sarebbe mai stato<br />
espunto dal nostro ordinamento<br />
dovendosi riconoscere alle sentenze<br />
della Corte Costituzionale (che<br />
hanno avuto diretta incidenza sul<br />
secondo comma dell’articolo 99 in<br />
questione) valenza “manipolativa<br />
additiva” nel senso che l’originario<br />
divieto sarebbe stato solamente<br />
“corretto” attribuendo al titolare di<br />
due pensioni il “solo” diritto a<br />
vedersi integrare l’importo della<br />
pensione, sulla quale non compete<br />
l’I.I.S., fino al c.d. minimo INPS;<br />
- che la parte appellata si è<br />
costituita in giudizio con memoria<br />
depositata il 21.03.20<strong>06</strong> chiedendo,<br />
in via principale, il rigetto dell’appello<br />
e, in via subordinata, la<br />
rimessione degli atti alla Corte<br />
Costituzionale per un nuovo scrutinio<br />
dell’art. 99, secondo comma,<br />
del D.P.R. n. 1092 del 1973 – ove<br />
ritenuto “riformulato” (a seguito della<br />
sentenza n. 494/93 della Corte<br />
Costituzionale) nei termini indicati<br />
dall’I.N.P.D.A.P. – per violazione<br />
degli artt. 3 e 36 della Costituzione;<br />
- che in ordine alla richiesta principale<br />
il difensore di parte appellata<br />
si è richiamato alla giurisprudenza<br />
di questa stessa Terza Sezione<br />
Giurisdizionale Centrale, sostenendo,<br />
al riguardo, che alla sentenza<br />
di Antonio Taviano<br />
LA “VEXATA QUAESTIO” DEL DIVIETO DI CUMULO DELLA INDENNITA’ INTEGRATIVA<br />
SPECIALE IN PIU’ TRATTAMENTI PENSIONISTICI<br />
n. 494/1993 della Corte Costituzionale<br />
non può attribuirsi natura<br />
“additiva”, ma semmai “additiva di<br />
principio” come, del resto, chiaramente<br />
desumibile dalle successive<br />
ordinanze n. 438 del 1998 e n. 517<br />
del 2000 e dalla successiva sentenza<br />
n. 516 del 2000 della stessa<br />
Corte Costituzionale;<br />
- che in ordine alla richiesta<br />
subordinata lo stesso difensore ha<br />
rappresentato che ove il secondo<br />
comma dell’articolo 99 del D.P.R.<br />
n. 1092 del 1973 dovesse ritenersi<br />
vigente nella “riformulazione” indicata<br />
dalle SS.RR. nella recente<br />
sentenza n. 2/QM/20<strong>06</strong>, lo stesso<br />
si porrebbe in contrasto e in disarmonia<br />
con il residuo testo dell’articolo<br />
99, con le tabelle n. 2 e 3<br />
annesse allo stesso D.P.R. n. 1092<br />
(come sostituite dalla legge n. 176<br />
del 1977) e con la legislazione pensionistica<br />
statale successiva alla<br />
legge n. 724 del 1994, creando, in<br />
tal modo, disparità di trattamento: -<br />
tra pensionato che presta opera<br />
retribuita alle dipendenze della P.A.<br />
e titolare di due trattamenti pensionistici;<br />
tra titolari di plurimi trattamenti<br />
pensionistici ante e post<br />
31.12.1994; tra pensionati con pensioni<br />
inferiori al minimo INPS per<br />
l’illegittimo appiattimento dei rispettivi<br />
trattamenti; tra pensionati, privilegiati<br />
o meno, con trattamenti pensionistici<br />
superiori anche di un solo<br />
euro al minimo INPS che non beneficerebbero<br />
di alcun importo per<br />
I.I.S. e pensionati con trattamento<br />
inferiore al minimo INPS che avrebbero<br />
diritto all’integrazione differenziale;<br />
in Sicilia, tra titolari di due<br />
pensioni statali e titolari di una pensione<br />
statale e di una pensione della<br />
Regione;<br />
24 Fiamme Gialle 6 / 20<strong>06</strong>
- che alla pubblica udienza del<br />
31.3.20<strong>06</strong>, mentre il difensore di<br />
parte appellante si è semplicemente<br />
richiamato agli atti scritti confermandone<br />
considerazioni e conclusioni,<br />
il difensore di parte appellata<br />
ha ulteriormente esplicitato le argomentazioni<br />
che dovrebbero condurre<br />
questo Giudice di appello a<br />
confermare la propria consolidata<br />
giurisprudenza (peraltro finora condivisa<br />
da quasi tutte le Sezioni Giurisdizionali<br />
regionali) in punto di<br />
espunzione dall’ordinamento giuridico<br />
del c.d. divieto di cumulo (articolo<br />
99, secondo comma, del<br />
D.P.R. n. 1092 del 1973) in ipotesi<br />
di fruizione di plurimi trattamenti di<br />
pensione o, in subordine, (ove questo<br />
Giudice ritenesse di dover<br />
riconsiderare, alla luce della recente<br />
sentenza 2/QM/20<strong>06</strong> delle<br />
SS.RR. di questa Corte dei Conti,<br />
la giurisprudenza della Sezione)<br />
dovrebbero condurre ad una nuova<br />
rimessione degli atti alla Corte<br />
Costituzionale al fine di una nuova<br />
pronuncia sulla costituzionalità dell’articolo<br />
99, secondo comma, del<br />
D.P.R. n. 1092 del 1973, nella “formulazione”<br />
intesa vigente dalla<br />
ricordata sentenza 2/QM/20<strong>06</strong> delle<br />
SS.RR.<br />
CONSIDERATO IN DIRITTO<br />
Ribadito e precisato:<br />
1) che, come indicato nella precedente<br />
esposizione in fatto, la<br />
questione sulla quale è stato richiamato,<br />
ancora una volta, a pronunciarsi,<br />
concerne (tenuto conto del<br />
“capo” della sentenza che è stato<br />
appellato) il diritto negato dall’Amministrazione,<br />
ma riconosciuto dal<br />
primo Giudice – alla corresponsione<br />
dell’I.I.S. in misura intera su più<br />
trattamenti di pensione;<br />
2) che sul punto questo giudicante<br />
– che finora si era pronunciato<br />
nel senso che tale diritto doveva<br />
essere riconosciuto per doversi<br />
ritenere non più vigente nel nostro<br />
ordinamento giuridico il c.d. “divieto<br />
di cumulo” di cui all’originaria formulazione<br />
dell’articolo 99, secondo<br />
comma, del D.P.R. n. 1092 del<br />
1973 – ritiene, ora, di dover condi-<br />
videre l’orientamento delle SS.RR.<br />
di questa Corte dei Conti e, quindi,<br />
di ritenere applicabile normativa<br />
quale specificata dalle suddette<br />
SS.RR. nella recente sentenza<br />
2/QM/20<strong>06</strong> che porta ad accogliere<br />
l’atto di appello proposto<br />
dall’I.N.P.D.A.P., e, quindi, a negare<br />
il diritto di parte appellata alla<br />
corresponsione dell’I.I.S. in misura<br />
intera su ambedue i trattamenti di<br />
quiescenza di cui è titolare;<br />
3) che un tale esito del giudizio<br />
non sembra costituzionalmente<br />
legittimo;<br />
tutto ciò ribadito e precisato questo<br />
Giudice di appello, accogliendo<br />
la subordinata istanza di parte<br />
appellata, ritiene di dover necessariamente<br />
rimettere ancora una volta<br />
alla Corte Costituzionale la questione<br />
in punto di legittimità costituzionale<br />
dell’articolo 99, secondo comma,<br />
del D.P.R. n. 1092 del 1973 per<br />
contrasto con l’articolo 3 della Carta<br />
Costituzionale.<br />
A tal fine questo Giudice osserva:<br />
sulla non manifesta infondatezza.<br />
Come noto, al momento della<br />
prima rimessione (ordinanza del<br />
9.2.1988 di questa Corte dei Conti)<br />
della questione del c.d. divieto di<br />
cumulo dell’I.I.S. – fatto riferimento<br />
alla normativa statale – esistevano<br />
norme correttamente coordinate tra<br />
loro e sicuramente (in disparte la<br />
loro possibile non conformità agli<br />
articoli 36 e 38 della Costituzione)<br />
non discriminatrici e precisamente:-<br />
da una parte, per il caso di pensionato-lavoratore,<br />
il comma quinto<br />
dell’articolo 99 del D.P.R. n. 1092<br />
del 1973 (ai sensi del quale era<br />
sospesa la concessione dell’I.I.S.<br />
nei confronti dei pensionati che<br />
prestavano opera retribuita, sotto<br />
qualsiasi forma, presso lo Stato, le<br />
Amministrazioni pubbliche e gli altri<br />
enti pubblici) e l’articolo 17 della<br />
legge n. 843 del 21.12.1978 (ai<br />
sensi del quale I.I.S. non era cumulabile<br />
con la retribuzione percepita<br />
in costanza di lavoro alle dipendenze<br />
di terzi) dall’altra parte il secondo<br />
comma dello stesso articolo 99<br />
(ai sensi del quale al titolare di più<br />
pensioni o assegni l’I.I.S. compete<br />
ad un solo titolo.). Per i dipendenti<br />
dell’Amministrazione regionale siciliana<br />
vigeva, a sua volta, analoga<br />
norma (art. 4 della L.R. n. 17 del<br />
<strong>04</strong>.07.1978) riguardante il divieto di<br />
cumulo di I.I.S. (c.d. indennità di<br />
contingenza) per ambo i casi di<br />
pensionato-lavoratore e pensionato<br />
titolare di più trattamenti di riposo.<br />
Dal 1989 le norme disciplinanti il<br />
cumulo (sub specie di divieto o<br />
sospensione) dell’I.I.S. in ipotesi di<br />
contestuale prestazione di attività<br />
di lavoro subordinato sono state<br />
oggetto di esame da parte di codesta<br />
Corte Costituzionale che:- con<br />
sentenza n. 566 del 1989 dichiarava,<br />
tout court (e cioè senza alcun<br />
riferimento al c.d. minimo INPS), la<br />
illegittimità costituzionale del quinto<br />
comma dell’art. 92 del D.P.R. n.<br />
1092 del 1973; - con sentenza n.<br />
2<strong>04</strong> del 1992 dichiarava l’illegittimità<br />
costituzionale dell’art. 17 della<br />
legge n. 843 del 1978 (e art. 15 del<br />
D.L. 30.12.1979 n. 663, conv. con<br />
legge n. 33 del 1980) “nella parte in<br />
cui non determina la misura della<br />
retribuzione oltre la quale diventa<br />
operante l’esclusione (e il congelamento)<br />
dell’I.I.S.”; - con sentenza<br />
n. 376 del 1994 dichiarava l’illegittimità<br />
costituzionale dell’articolo 4<br />
della legge regionale siciliana n. 17<br />
del 1978 nella “parte in cui non prevede<br />
che nei confronti del titolare di<br />
più pensioni debba comunque farsi<br />
salvo l’importo corrispondente al<br />
c.d. minimo INPS”. Con dette ultime<br />
due sentenze veniva, quindi,<br />
introdotto il “concetto” del limite<br />
(della retribuzione o di una delle<br />
due pensioni) al di sotto del quale<br />
non poteva pervenirsi all’esclusione<br />
(o al congelamento) dell’I.I.S..<br />
Anche il secondo comma dello<br />
stesso art. 99 del D.P.R. n. 1092<br />
del 1973 è stato soggetto all’esame<br />
da parte di codesta Corte Costituzionale<br />
che con sentenza n. 494<br />
del 1993 ne dichiarava l’illegittimità<br />
costituzionale “nella parte in cui<br />
non prevede che nei confronti del<br />
titolare di due pensioni, pur restan-<br />
Fiamme Gialle 6 / 20<strong>06</strong> 25
do vietato il cumulo delle I.I.S.,<br />
debba comunque farsi salvo l’importo<br />
corrispondente al c.d. minimo<br />
INPS.”<br />
Al termine di questo “primo processo”<br />
di epurazione di norme o di<br />
correzione di norme ritenute costituzionalmente<br />
illegittime, nel mentre<br />
ad avviso di questo stesso Giudice<br />
remittente – che aveva inteso<br />
attribuire alla sentenza n. 494 del<br />
1993 non una vera e propria valenza<br />
additiva per doversi ritenere l’individuato<br />
minimo INPS come indicazione<br />
per il legislatore – la conseguenza<br />
più logica, e comunque<br />
più rispondente ai principi costituzionali<br />
era stata quella intesa a<br />
vedere, anche in ipotesi di doppio<br />
trattamento di pensione la caducazione<br />
del c.d. divieto di cumulo<br />
(sub specie di non spettanza o di<br />
sospensione) – secondo le Sezioni<br />
Riunite (sentenza 2/QM/20<strong>06</strong>) si è<br />
consolidata una situazione normativa<br />
ai sensi della quale la spettanza<br />
della “doppia” I.I.S. compete<br />
solo al pensionato-lavoratore e non<br />
anche al titolare (non ex dipendente<br />
della regione siciliana) di due<br />
pensioni (lo stesso precedente<br />
pensionato-lavoratore) giunto al<br />
termine della “seconda” attività<br />
lavorativa. A quest’ultimo, viceversa,<br />
sarebbe dovuta la sola integrazione<br />
della pensione al c.d. minimo<br />
INPS.<br />
Orbene, essendo questo ormai<br />
il “diritto vivente”, ne consegue che:<br />
a) mentre è caduto, per contrasto<br />
con gli articoli della Carta Costituzionale<br />
il divieto di percepire l’I.I.S.<br />
in misura intera sulla pensione in<br />
caso di contemporaneo svolgimento<br />
da parte del pensionato di attività<br />
lavorativa subordinata (tanto alle<br />
dipendenze di privati quanto di<br />
Amministrazioni pubbliche), b) non<br />
è viceversa caduto il divieto di percepire<br />
l’I.I.S. in misura intera su<br />
entrambi i trattamenti pensionistici<br />
attribuiti al precedente (lo stesso)<br />
pensionato-lavoratore al termine<br />
della “seconda attività di lavoro<br />
subordinato”.<br />
Si presenta, pertanto, un assoluto<br />
anacronismo di disciplina nor-<br />
mativa tra due posizioni sostanzialmente<br />
identiche (doppia fonte di<br />
reddito) – delle quali due posizioni<br />
la seconda (reddito da sole pensioni)<br />
è sicuramente più degna di tutela<br />
– e, quindi, si prospetta una evidente<br />
discriminazione denunciabile<br />
con riguardo dall’articolo 3 della<br />
Costituzione.<br />
Sulla rilevanza.<br />
Sulla rilevanza della questione è<br />
sufficiente sottolineare che applicando<br />
il diritto vivente si dovrebbe<br />
accogliere l’appello<br />
dell’I.N.P.D.A.P., mentre se dovesse<br />
essere dichiarata l’incostituzionalità<br />
del secondo comma dell’articolo<br />
99 del D.P.R. n. 1092 del<br />
1973, parte appellata potrebbe<br />
vedersi confermato il diritto ad essa<br />
riconosciuta dal Giudice di primo<br />
grado.<br />
PER QUESTI MOTIVI<br />
La Corte dei Conti, Terza Sezione<br />
Giurisdizionale Centrale, visti gli<br />
articoli 134 della Costituzione, 1<br />
della legge 09.02.1948 n. 1 e 23<br />
della legge 11.02.1953 n. 87:<br />
– dichiara non manifestamente<br />
infondata, nonché rilevante ai fini<br />
del decidere la presente controversia,<br />
la questione di legittimità costituzionale<br />
dell’articolo 99, secondo<br />
comma, del D.P.R. n. 1092 del<br />
29.12.1973, per violazione dell’articolo<br />
3 della Costituzione con riferimento<br />
alla posizione del pensionato/dipendente<br />
ovvero con riferimento<br />
all’articolo 99, quinto comma, dello<br />
stesso D.P.R. n. 1092 del 1973,<br />
come originariamente vigente.<br />
– sospende il presente giudizio<br />
e dà mandato alla Segreteria di trasmettere<br />
gli atti alla Corte Costituzionale,<br />
– ordina alla stessa Segreteria<br />
di notificare la presente Ordinanza<br />
alle parti in causa ed al Presidente<br />
del Consiglio dei Ministri e, infine,<br />
di comunicare la stessa ai Presidenti<br />
della Camera dei Deputati e<br />
del Senato della Repubblica».<br />
Va, inoltre segnalata l’ordinanza<br />
n. 58 del 30 marzo 20<strong>06</strong> della<br />
Sezione Giurisdizionale per la<br />
Toscana:<br />
«Sezione Giurisdizionale<br />
Toscana, Ordinanza 30 marzo<br />
20<strong>06</strong> n. 58, Giudice Unico Gasparri;<br />
- che ha giudicato rilevante e non<br />
manifestamente infondata la questione<br />
di legittimità costituzionale<br />
dell’art. 99, 2° comma, del D.P.R.<br />
29 dicembre 1973 n. 1092, come<br />
risultante dopo la sentenza n. 494<br />
del 1993, per contrasto con gli artt.<br />
3, 36 e 38 della Costituzione; infatti,<br />
il legislatore, con la legge n. 724<br />
del 1994, anziché raccogliere l’indicazione<br />
del Giudice delle leggi,<br />
contenuta nella sentenza n.<br />
494/1993, di salvaguardare – pur<br />
permanendo il divieto di cumulo<br />
dell’I.I.S. – un parametro minimo<br />
che tenesse conto delle giuste esigenze<br />
di vita del pensionato, conglobando<br />
l’I.I.S. nella pensione ha<br />
addirittura trasformato quella che<br />
era una retribuzione (differita)<br />
accessoria in retribuzione primaria,<br />
con ciò evidenziando il suo chiaro<br />
intento di non riproporre tale divieto:<br />
del nuovo assetto normativo ha<br />
evidentemente preso atto la Corte<br />
Costituzionale con le citate pronunzie<br />
n. 428/1998, 516/2000 e<br />
517/2000. Si versa però, attualmente,<br />
nella macroscopica disparità<br />
di trattamento tra i percettori di<br />
plurimi pensionistici ante Legge n.<br />
724/1994 (che godrebbero del<br />
mantenimento di più indennità integrative<br />
speciali, ma ancorate inevitabilmente<br />
al c.d. minimo INPS) e i<br />
percettori di plurime pensioni post<br />
Legge n. 724/94 (i quali, a parità di<br />
condizioni e di trattamenti pensionistici,<br />
solo temporalmente differenziati<br />
quanto al momento della loro<br />
liquidazione, godrebbero di indennità<br />
integrative speciali senz’altro<br />
integrali essendo tale voce divenuta<br />
parte integrante della retribuzione<br />
principale)».<br />
Non rimane che attendere l’ulteriore<br />
decisione della Corte Costituzionale<br />
che è da augurarsi sia favorevole<br />
alle legittime aspettative<br />
degli interessati.<br />
26 Fiamme Gialle 6 / 20<strong>06</strong>
VITA NELLE SEZIONI<br />
Fin. Taggiasco mostrano con orgoglio<br />
l’attestato di benemerenza.<br />
Sezione di Alba<br />
Il 31 marzo 20<strong>06</strong> si è tenuto ad<br />
Alba, presso la Parrocchia del Cristo<br />
Re, il tradizionale incontro delle Fiamme<br />
Gialle in servizio con quelle in<br />
congedo al fine di celebrare il “Precetto<br />
Pasquale 20<strong>06</strong>”.<br />
Alla cerimonia, presieduta dal Cappellano<br />
Militare Capo Mons. Jean<br />
Pierre Ravotti, che ha celebrato la S.<br />
Messa ed ha rivolto nella sua omelia<br />
parole ricche di significato umano e<br />
spirituale, hanno partecipato molti soci<br />
della Sezione di Alba e loro familiari.<br />
Molto gradita la partecipazione del<br />
Sezione di Ventimiglia<br />
l Presidente della Sezione di Ventimiglia,<br />
M.O. Ambrogio Porcheddu,<br />
ha consegnato di recente gli attestati<br />
di benemerenza, per i loro 80 anni di<br />
età, ai soci S.Ten. Primo Pellegri e<br />
Fin. Nico Taggiasco, concessi dal<br />
Presidente dell’ANFI, Gen. C.A. Pietro<br />
Di Marco.<br />
Nella foto i soci S.Ten. Pellegri e<br />
Magg. Fabrizio Bonello, Comandante<br />
della Compagnia di Alba, del Cap.<br />
Fabio Sava, Comandante della Compagnia<br />
di Bra, e del Presidente della<br />
Sezione ANFI, Cap. Federico Felicetti.<br />
Al termine dell’incontro i partecipanti<br />
si sono recati a Serralunga d’Alba<br />
per il pranzo sociale.<br />
Sezione di Lodi<br />
Il 31 marzo 20<strong>06</strong> alcuni soci della<br />
Sezione ANFI di Lodi hanno partecipato<br />
al precetto pasquale interforze<br />
20<strong>06</strong>. la cerimonia è stata presieduta<br />
da Mons. Giuseppe Merisi, Vescovo<br />
di Lodi, alla presenza delle Autorità<br />
civili, militari ed Associazioni d’Arma<br />
con i rispettivi labari (ved. foto).<br />
Fiamme Gialle 6 / 20<strong>06</strong> 27
VITA NELLE SEZIONI<br />
Sezione di Genova<br />
Il 10 maggio 20<strong>06</strong> a Genova, presso<br />
il Circolo Ufficiali dell’Esercito, si è<br />
tenuta la consueta riunione annuale del<br />
Lions, alla quale hanno preso parte tutte<br />
le Autorità Istituzionali di Genova.<br />
Nella circostanza il Governatore<br />
della Fondazione ha consegnato al<br />
Cap. Comm. Carmine Miglino, Presidente<br />
della Sezione di Genova, la<br />
Bandiera <strong>Nazionale</strong>, quale segno di<br />
riconoscimento per l’impegno dimostrato<br />
nel campo del sociale dall’<strong>Associazione</strong><br />
<strong>Finanzieri</strong> di Genova.<br />
Nella foto, la consegna al Cap.<br />
Miglino della Bandiera <strong>Nazionale</strong>.<br />
Sezione di Bolzano<br />
Lo scorso mese di marzo la Sezione<br />
ANFI di Bolzano ha organizzato il<br />
pranzo sociale presso un noto ristorante<br />
della zona al quale hanno partecipato<br />
numerosi soci e familiari.<br />
Ospiti graditissimi il Primo Cappellano<br />
Militare Capo Mons. Mario Mucci<br />
ed il Consigliere <strong>Nazionale</strong> Alessandro<br />
Mazzei.<br />
La foto ritrae i convenuti all’esterno<br />
del ristorante.<br />
Sezione di Alessandria<br />
Nei giorni 18,19 e 20 maggio 20<strong>06</strong><br />
alcuni soci della Sezione di Alessandria<br />
hanno partecipato ad una gita<br />
sociale al castello di Miramare (Trieste)<br />
e al Sacrario di Redipuglia.<br />
La foto di gruppo illustra la visita al<br />
Castello di Miramare, presso Trieste.<br />
28 Fiamme Gialle 6 / 20<strong>06</strong>
dente della Sezione di Ravenna, App.<br />
sc. Sisinnio Aresti.<br />
Nella foto lo scambio dei crest delle<br />
sezioni tra i soci partecipanti alla<br />
gita.<br />
Sezione di Jesi<br />
Dal 19 al 21 maggio 20<strong>06</strong> i soci e<br />
familiari della Sezione ANFI di Jesi<br />
hanno effettuato una gita sociale in<br />
Liguria con visita alle città di Lucca,<br />
Pisa e alle Cinque Terre.<br />
Nella foto la comitiva dei gitanti<br />
durante la visita a Pisa.<br />
Sezione di Aprilia<br />
VITA NELLE SEZIONI<br />
I soci della Sezione ANFI di Aprilia,<br />
accompagnati dal loro Presidente,<br />
S.Ten. Genino Cafaro, nei giorni<br />
29/30 aprile e 1° maggio 20<strong>06</strong> hanno<br />
effettuato una gita socio-culturale a<br />
Ferrara, Comacchio, Ravenna, visitando<br />
i vari monumenti e musei nelle<br />
predette località e inoltre, il parco “Italia<br />
in miniatura” di Viserba (RN).<br />
Nell’occasione, il Presidente ed il<br />
gruppo dei soci, hanno avuto un cordiale<br />
incontro, con scambio dei<br />
rispettivi crest delle Sezioni, con il<br />
Presidente della Sezione di Cervia,<br />
App. Silvano Carboni, e con il Presi-<br />
Sezione di S.Benedetto del Tronto<br />
Nei giorni dall’11 al 14 maggio<br />
20<strong>06</strong> i soci e familiari della Sezione<br />
ANFI di S. Benedetto del Tronto (AP)<br />
hanno effettuato una gita turistica sulla<br />
Costa Ligure e Costa Azzurra visitando<br />
il Golfo di La Spezia, le Cinque<br />
Terre, Portovenere, l’Acquario di<br />
Genova, San Remo, il Principato di<br />
Monaco, Nizza e Cannes.<br />
Nella foto il gruppo dei gitanti posa<br />
davanti alla residenza reale del Principato<br />
di Monaco.<br />
Fiamme Gialle 6 / 20<strong>06</strong> 29
VITA NELLE SEZIONI<br />
di cavalieri, svoltosi a Cagliari il 1° maggio<br />
in concomitanza con la festa patronale<br />
di Sant’Efisio, provenienti da<br />
numerosi comuni della Sardegna.<br />
Nella foto il gruppo dei soci partecipanti<br />
durante la visita ad alcune località<br />
pittoresche della costa sarda.<br />
Sezione di Roma 2/Ovest<br />
La Sezione di Roma 2/Ovest in data<br />
7 maggio u.s. ha effettuato una gita<br />
sociale a Subiaco (Roma) per visitare il<br />
monastero di S. Scolastica e il Sacro<br />
Speco.<br />
La foto ritrae i soci durante la visita<br />
al monastero di S. Scolastica.<br />
Sezione di Roma 3/Est<br />
Dal 26 aprile al 3 maggio 20<strong>06</strong>, la<br />
Sezione di Roma 3/Est ha organizzato<br />
una gita socio-culturale in Sardegna,<br />
cui ha partecipato un folto numero di<br />
soci con i propri familiari.<br />
La gita sociale, favorita anche dal<br />
bel tempo, si è svolta in un clima sereno<br />
e festoso giacchè i partecipanti hanno<br />
avuto modo di ammirare le bellezze<br />
naturali di buona parte della Regione<br />
tra cui i Nuraghi, le grotte di Nettuno, i<br />
musei e le cattedrali esistenti nelle<br />
varie località visitate.<br />
Nell’occasione i gitanti hanno avuto<br />
la possibilità di assistere ed ammirare<br />
la famosa sfilata dei gruppi folkloristici e<br />
Sezione di Rovigo<br />
Il Consiglio di Sezione di Rovigo, in<br />
sintonia con il desiderio espresso dai<br />
soci e loro famiglie, nei giorni 27 e 28<br />
maggio u.s. ha organizzato una gita<br />
turistica sul Lago di Como e di Lugano.<br />
Nei due giorni di permanenza sul<br />
Lago di Como si sono visitati Villa Carlotta,<br />
Villa Melzi d’Erlin, i paesi di Dongo<br />
e Gravedona ed è stata effettuata<br />
una escursione con battello a Bellagio<br />
La comitiva si è trasferita poi a<br />
Lugano visitando i luoghi ove è stato<br />
ambientato il romanzo “Piccolo Mondo<br />
Antico” del Fogazzaro. Nel pomeriggio<br />
è stata visitata la città di Como con passeggiata<br />
lungo il lago.<br />
Nella foto la comitiva in visita alla<br />
città di Como.<br />
30 Fiamme Gialle 6 / 20<strong>06</strong>
città.<br />
Le successive giornate sono state<br />
dedicate alla bellissima città di Praga,<br />
dove si è potuto ammirare, tra l’altro,<br />
il maestoso Castello di Praga, l’isola<br />
di Kampa, la splendida Chiesa di<br />
S. Nicola, la città vecchia e altri luoghi<br />
caratteristici.<br />
L’ultima sera, la comitiva ha effettuato<br />
una mini crociera sul fiume Moldava<br />
che attraversa la città, cenando<br />
a bordo.<br />
La foto ritrae i soci partecipanti<br />
davanti al castello di Cesky Krumlov.<br />
Sezione di Palermo<br />
Il 25 aprile 20<strong>06</strong> numerosi soci del-<br />
Sezione di Forlì<br />
VITA NELLE SEZIONI<br />
Nei giorni dal 20 al 24 maggio u.s.<br />
un numeroso gruppo di soci della<br />
Sezione ANFI di Forlì, accompagnati<br />
dal loro Presidente M.A. c.s. Giancarlo<br />
Ceccherini, e dal V. Presidente M.c.<br />
Giorgio Brognara, unitamente ai familiari,<br />
ha effettuato la consueta gita turistica<br />
di primavera. La gita quest’anno<br />
ha avuto come meta la Repubblica<br />
Ceca e precisamente Praga e Cesky<br />
Krumlov.<br />
Il giorno 20 la comitiva ha raggiunto<br />
Linz in Austria per il pernottamento.<br />
Successivamente ha visitato la cittadina<br />
di Cesky Krumlov e con una guida<br />
locale, il possente Castello della<br />
la Sezione ANFI di Palermo hanno<br />
effettuato una gita sociale a Gangi<br />
(Palermo).<br />
Nella foto, la comitiva dei soci<br />
durante la breve visita alla sede di<br />
Gangi.<br />
Sezione di Predazzo<br />
La Sezione di Predazzo ha effettuato<br />
una interessante gita socio culturale<br />
nei giorni 13 e 14 maggio 20<strong>06</strong><br />
in Slovenia con visita alle Grotte di<br />
San Canziano e alle cittadine di Portorose,<br />
Pirano e Trieste sulla via del<br />
ritorno.<br />
La foto ritrae il gruppo dei partecipanti<br />
sul lungomare di Portorose.<br />
Fiamme Gialle 6 / 20<strong>06</strong> 31
VITA NELLE SEZIONI<br />
Sezione di Vasto<br />
L’ 8 aprile 20<strong>06</strong> in occasione del<br />
pranzo sociale di Pasqua che quest’anno<br />
si è tenuto assieme ai soci<br />
della Sezione di Termoli (CB), al<br />
socio App. Guido Di Iorio è stato consegnato<br />
l’attestato di benemerenza.<br />
In tale circostanza, al socio Guido<br />
Di Iorio sono stati manifestati la stima,<br />
la simpatia nonché il sentito ringraziamento<br />
da parte del Presidente<br />
<strong>Nazionale</strong>, Gen. C.A. Pietro Di Marco,<br />
e di tutta l’<strong>Associazione</strong> per la sua<br />
lunga e meritoria attività svolta nelle<br />
file dell’ANFI.<br />
Nella foto, l’App. Guido Di Iorio<br />
Sezione di Terracina<br />
Il 9 aprile 20<strong>06</strong> i soci e familiari<br />
della Sezione di ANFI di Terracina si<br />
sono recati al Santuario della Madonna<br />
della Civita di Itri (LT) per il tradizionale<br />
Precetto Pasquale.<br />
Al termine della funzione i partecipanti,<br />
al seguito del Presidente della<br />
Sezione T.Col. Giovanni Turriziani,<br />
hanno raggiunto il ristorante il “Pozzo”<br />
a Lenola per consumarvi un ottimo<br />
pranzo sociale.<br />
Nella foto i soci e i familiari durante<br />
il Precetto Pasquale nel Santuario<br />
della Madonna della Civita di Itri.<br />
riceve L’attestato di benemerenza<br />
concessogli dal Presidente <strong>Nazionale</strong>.<br />
Sezione di L’Aquila<br />
La Sezione di L’Aquila in data 28<br />
maggio 20<strong>06</strong> ha effettuato una gita<br />
sociale e culturale presso il Santuario<br />
della Madonna del Divino Amore in<br />
Roma per poi proseguire per i Castelli<br />
Romani, visitando Grottaferrata, il<br />
Lago di Castel Gandolfo e Velletri,<br />
ultima sosta per il rientro a L’Aquila.<br />
Nella foto, il gruppo dei soci e<br />
familiari nel Santuario del Divino<br />
Amore.<br />
32 Fiamme Gialle 6 / 20<strong>06</strong>
panti nei pressi del Santuario di S.<br />
Gerardo a Maiella in Materdomini.<br />
Sezione di Chieti<br />
Il 5 giugno 20<strong>06</strong> in Chieti, presso il<br />
Comando Regione Carabinieri, si è<br />
svolta la celebrazione della festa dell’Arma.<br />
Nella foto la rappresentanza della<br />
Sezione ANFI di Chieti che ha partecipato<br />
alla festa dell’Arma.<br />
VITA NELLE SEZIONI<br />
Sezione di Campobasso<br />
Il giorno 4 giugno 20<strong>06</strong> la Sezione<br />
di Campobasso ha effettuato una gita<br />
socio-turistica-culturale presso il Santuario<br />
di San Gerardo a Maiella in<br />
Materdomini (AV).<br />
I soci e i familiari, accompagnati<br />
dal Presidente della Sezione M.c.<br />
Cav. Michele Rapuano, hanno consumato<br />
il pranzo sociale in un noto<br />
ristorante di Montella (AV).<br />
Nel pomeriggio hanno proseguito<br />
il viaggio verso il Santuario della<br />
Madonna del Rosario di Pompei, ove<br />
hanno assistito alla S. Messa.<br />
La foto ritrae il gruppo dei parteci-<br />
Sezione di Trani<br />
Il 23 maggio u.s. presso la Sezione<br />
di Trani è stato festeggiato l’80°<br />
compleanno del socio Brig. C. Matteo<br />
Coppolecchia, con la partecipazione<br />
di numerosi soci e loro familiari.<br />
Durante il convivio il Presidente di<br />
Sezione, Brig. c. Pietro Di Micco, ha<br />
consegnato l’attestato di benemerenza,<br />
concesso dal Presidente <strong>Nazionale</strong><br />
Gen.C.A. Pietro Di Marco.<br />
Nella foto, il momento della consegna<br />
dell’attestato.<br />
Fiamme Gialle 6 / 20<strong>06</strong> 33
NELLA NOSTRA FAMIGLIA<br />
Figli di soci che si fanno onore<br />
Il Capitano Clarbruno Vedruccio<br />
figlio del M.M.A.c.s. Brunello<br />
Vedruccio, socio della Sezione ANFI<br />
di Taranto, chiede alla Direzione del<br />
Periodico Fiamme Gialle di pubblicare<br />
una breve relazione riportata sul<br />
“settimanale la Repubblica delle<br />
Donne” del 22 aprile u.s. a firma del<br />
giornalista Colaprico nella quale si<br />
parla del Capitano di Fregata della<br />
Marina Militare Clarbruno Vedruccio,<br />
figlio del M.M.A.c.s. della Guardia di<br />
Finanza Brunello Vedruccio, il quale<br />
ha progettato una macchina che è in<br />
grado di rilevare i “tumori”.<br />
Il Capitano Vedruccio ha studiato<br />
Fisica e si è specializzato a Los<br />
Angeles.<br />
Riportiamo in sintesi quanto scrive<br />
il giornalista Colaprico: «Stava<br />
studiando un nuovo modello di cercamine,<br />
quando Clarbruno Vedruccio,<br />
Capitano di Fregata della Marina<br />
Militare e scienziato, ha trovato qualcosa<br />
che non si attendeva. Seduto al<br />
tavolino di un bar, affacciato sulla<br />
scogliera pugliese di Porto Badisco,<br />
la racconta così: “Eravamo andati<br />
per un’esercitazione militare su una<br />
spiaggia deserta della zona di Brindisi.<br />
Io avevo portato alcuni cercamine<br />
e non funzionarono. Gli incursori<br />
della Fanteria di Marina del Battaglione<br />
San Marco non riuscivano a<br />
scoprire gli ordigni nascosti: non<br />
sono costruiti per essere trovati…<br />
Solo raspando a mano, e ben<br />
sapendo che erano inerti, li beccammo,<br />
dopo quattro ore, e quel pezzo<br />
di sabbia era un quadrato grande<br />
venti metri. Se quelle mine fossero<br />
state vere, saremmo morti. Non è un<br />
bel pensiero. Allora mi misi a studiare<br />
una macchina cercamine che<br />
potesse costituire un’alternativa e un<br />
giorno, facendo i test di laboratorio,<br />
mi accorsi di una cosa che non avevo<br />
previsto. La mia macchina leggeva<br />
i tumori». Più che dello stupore,<br />
CLARBRUNO VEDRUCCIO<br />
forse digerito in fretta, o forse tenuto<br />
sepolto sotto la sua scorza di “cervellone”<br />
militare, Vedruccio preferisce<br />
parlare della scoperta: «Il fatto<br />
non era del tutto casuale. In quel<br />
periodo non stava lavorando esclusivamente<br />
a un nuovo tipo di cercamine,<br />
ma anche a un radar che leggesse<br />
la presenza degli uomini e li<br />
riconoscesse dagli animali di media<br />
taglia, come i cani. Mi aspettavo<br />
dunque risposte di un certo tipo, ma<br />
ammetto che non avrei mai pensato<br />
che lo strumento possedesse una<br />
spiccata capacità di rilevare stati<br />
patologici. Rilevare una persona si,<br />
era quello che cercavo. Ma che scoprisse<br />
una malattia, no».<br />
La carriera di Vedruccio, 51 anni,<br />
fisico, è lontana dai soliti canoni:<br />
«Ho cominciato a occuparmi di tecnologia<br />
militare che non sapevo scrivere»<br />
scherza sciorinando un preciso<br />
ricordo d’infanzia. Chiude gli<br />
occhi e ricorda: «Nel 1958 cadde un<br />
aereo al largo di Torre Canne. Era<br />
un caccia militare, era inverno, e mio<br />
padre, che comandava la brigata<br />
costiera della GdF, si gettò a nuoto<br />
per salvare il pilota. Ma non ci fu<br />
niente da fare, nell’impatto s’era rotto<br />
il collo. Papà riuscì a portarlo a<br />
riva, nonostante il mare mosso. Lui<br />
ebbe un encomio solenne dal Presidente<br />
della Repubblica e io i rottami<br />
dell’aereo, nel senso che finirono nel<br />
cortile della caserma. Ci ho passato<br />
giorni e giorni, lì dentro, nella carlinga,<br />
tra i comandi. Ricordo anche la<br />
sala radio, uno stanzino con le luci<br />
attenuate e apparecchi neri…». Quei<br />
ricordi di bambino, come se fossero<br />
chiusi in una bolla, li aveva rimossi<br />
sino a quando, «mentre frequentavo<br />
il liceo scientifico, ho sentito il bisogno,<br />
impellente, di studiare elettronica.<br />
Trascurai i libri e mi buttai sui<br />
manuali».<br />
Ore e ore: un po’ sui libri, un po’<br />
con il cacciavite in mano. Dopo la<br />
maturità, «mi sono iscritto a Geologia<br />
Marina, a Bologna. Sognavo di<br />
diventare un ricercatore del mare,<br />
come Jean Jacques Cousteau, ma<br />
capii che non ci sarei arrivato mai. Mi<br />
è spiaciuto, ma ho mollato e mi sono<br />
messo a lavorare a Bologna, in<br />
un’industria elettronica, e dopo otto<br />
mesi ho aperto una ditta per conto<br />
mio, riparavo anche i CB dei radioamatori».<br />
I ricordi del bambino hanno<br />
ormai preso il sopravvento: la ditta<br />
Vedruccio si occupa di ponti radio.<br />
«Ed è così che sono entrato in contatto<br />
con altre ditte fornitrici della<br />
Difesa e anzi, cominciando a dare<br />
una mano a questi colleghi, ho iniziato<br />
a lavorarci anch’io». La Difesa<br />
sono le Forze Armate e i Reparti<br />
Speciali: il futuro fisico, che allora ha<br />
26 anni, è uno studente – lavoratore<br />
non ancora laureato - si trova al<br />
posto giusto al momento giusto. Studia<br />
e si specializza nei sistemi di<br />
telecomunicazione, ossia nei sistemi<br />
della guerra moderna. Comincia a<br />
collaborare anche con gli ammiragli<br />
della Marina, poi con il Cnr a Bologna<br />
e un bel giorno, abbandona l’università<br />
italiana, se ne va a finire gli<br />
studi a Los Angeles. Dove, dice<br />
Vedruccio con orgoglio, «completo il<br />
master of science MSc in fisica, con<br />
una tesi sulle esplosioni nucleari in<br />
atmosfera. Era il ’90, poi continuo<br />
sino al PhD in ingegneria, con una<br />
tesi sperimentale sulla valutazione<br />
della precisione del tiro della contraerea<br />
navale. Un sistema che la<br />
nostra Marina ha poi comprato».<br />
È tra i pochi scienziati militari italiani:<br />
«È poco tempo che sono entrato<br />
in servizio e sino a un anno fa non<br />
34 Fiamme Gialle 6 / 20<strong>06</strong>
ne conoscevo nessuno. Da un po’<br />
qualcuno. Esistono ricercatori presso<br />
varie strutture della Difesa come i<br />
Cisam, il Centro studi interforze di<br />
Pisa, o come Mariteleradar, o Mariperman,<br />
piccole enclave di studiosi».<br />
La sua vita è ormai diversa da quella<br />
che immaginava. Studia aggeggi<br />
che non entreranno mai nei negozi,<br />
ma sono stati usati dai soldati e dagli<br />
incursori, come i visori notturni o<br />
misuratori di radioattività. Si addestra<br />
sui gommoni con gli uomini e le<br />
donne del Battaglione San Marco ed<br />
è grazie a queste esercitazioni, forse<br />
proibitive per altri studiosi, che<br />
Vedruccio arriva al Trimprob, e cioè<br />
– dice – a «un semplice bioscanner<br />
che permette di diagnosticare vari<br />
tipi di patologie oncologiche e non, in<br />
maniera rapida e non invasiva. Io<br />
non avevo e non ho le risorse economiche<br />
necessarie a portare avanti<br />
da solo questo progetto, così nel<br />
2000 ho ceduto la tecnologia all’Alenia<br />
Difesa, ora Galileo Avionica della<br />
Finmeccanica. Sono stati attivati i<br />
protocolli di ricerca diagnostica,<br />
depositati presso il Ministero della<br />
Sanità, uno per i tumori alla mammella,<br />
per le patologie della prostata<br />
e uno per le patologie gastro-duodenali.<br />
I primi risultati sono stati ottimi e<br />
hanno portato all’omologazione della<br />
macchina per la ricerca del tumore<br />
alla prostata».<br />
Ma conoscendo quanto sia infido<br />
e subdolo il cancro, com’è possibile<br />
scoprirlo grazie al semplice passaggio<br />
di una sonda sul corpo umano?<br />
«È un po’ complicato da spiegare,<br />
ma diciamo che l’approccio è un po’<br />
simile a quello che fanno gli astrofisici,<br />
che per scoprire se una stella o<br />
un pianeta abbiano altri corpi celesti<br />
attorno ne analizzano le perturbazioni<br />
orbitali. In tal modo, pur non<br />
potendo osservare direttamente il<br />
corpo celeste ricercato, sanno dov’è<br />
e s e c’è, perché le perturbazioni di<br />
campo ne tradiscono la presenza. Io<br />
– spiega quest’uomo magro, timido,<br />
quasi ascetico, che parla a voce<br />
bassa – ho approntato un generatore<br />
di segnali elettromagnetici che è<br />
contemporaneamente anche un<br />
ricevitore. All’inizio, mentre pensavo<br />
al cercamine, lavoravo su tre onde<br />
radio. Mi accorsi che se con la sonda<br />
veniva esplorata la superficie del<br />
corpo e c’erano delle patologie in<br />
atto, infiammazioni, o altro, una o<br />
più di una di queste tre radionde<br />
veniva assorbita. Non a casaccio,<br />
ma in maniera selettiva, nel senso<br />
che ogni patologia riproduce lo stesso<br />
comportamento della macchina.<br />
Ci ho lavorato ancora e adesso<br />
sono certo che si possono stabilire<br />
tre cose. Una: se il tessuto è sano.<br />
Due: se è patologico. E tre, la macchina<br />
specifica anche se la patologia<br />
oncologica è benigna o maligna,<br />
e se lo stato infiammatorio è cronico<br />
o passeggero». Di questo suo<br />
“aggeggio” – che si ostina a definire<br />
“semplice“ - s’è parlato al congresso<br />
sull’elettromagnetismo avanzato<br />
tenuto nel 20<strong>04</strong> a Pisa, sull’International<br />
Review of the Armed Forces<br />
Medical Services, su European Urology,<br />
poi a Lecce, alla scuola estiva<br />
internazionale del Cnr e sull’ultimo<br />
numero di Tumori, la rivista dell’Istituto<br />
dei tumori di Milano. E’ presto<br />
per dire se anche il Trimprob possa<br />
diventare qualcosa di rivoluzionario<br />
per la medicina, come un tempo<br />
furono i raggi X, ma l’inventore giura<br />
che questo inedito tumor-detector<br />
“funziona bene“. Sostiene che il<br />
tempo sta per dargli ragione, ma<br />
inghiotte ancora bile a proposito di<br />
un’altra sua ricerca: «Sono stato<br />
sempre curioso e nei primi anni<br />
Ottanta collaboravo con un Istituto<br />
universitario di Anatomia Veterinaria.<br />
Facevo ricerche sugli occhi e sui<br />
meccanismi di visione notturna degli<br />
animali dotati di “tappeto lucido”,<br />
cioè di quella struttura che brilla<br />
quando gli occhi di notte vengono<br />
illuminati da un faro. Mi accorsi che,<br />
poiché madre natura non fa niente a<br />
caso, i risonatori in banda ottica del<br />
tappeto lucido rispondevano in R-G-<br />
NELLA NOSTRA FAMIGLIA<br />
B-, lo stesso sistema usato dai tubi<br />
catodici delle televisioni a colori.<br />
Dopo aver fatto alcuni esperimenti<br />
di verifica, comunicai i risultati ottenuti<br />
al direttore dell’Istituto, aggiungendo<br />
che bisognava approfondire<br />
di più. Ma ero certo. I cani e probabilmente<br />
molti altri animali vedono<br />
bene a colori. Il professore, senza<br />
nemmeno prendere in considerazione<br />
il mio percorso di ricerca, mi aveva<br />
in pratica mandato a quel paese,<br />
affermando che nella letteratura<br />
scientifica era scritto che questi animali<br />
vedono in bianco e nero e sono<br />
anche fortemente astigmatici. Ero<br />
quindi fuori strada e il rapporto di<br />
collaborazione si interruppe. Alcuni<br />
anni dopo, in televisione, un telegiornale<br />
scientifico mostrò come gli<br />
scienziati del famoso MIT americano<br />
avevano scoperto che i cani<br />
vedevano a colori e che avevano<br />
pubblicato il loro lavoro di ricerca.<br />
Noi saremmo stati i primi. E’ un episodio<br />
che mi ha in qualche modo<br />
segnato. Talvolta chi ha in mano la<br />
scienza, acquista in potere e perde<br />
in curiosità».<br />
Non è un caso se il Presidente<br />
della Repubblica, con decreto del 15<br />
luglio 2005, abbia conferito a un tipo<br />
così il grado di Capitano di Fregata<br />
utilizzando la cosiddetta legge Marconi<br />
– quella che servì a far rientrare<br />
l’inventore della radio dall’Inghilterra<br />
e consentirgli di entrare in Marina<br />
per accertati meriti speciali. «Sembra<br />
che sia stata applicata solo cinque<br />
o sei volte», precisa Vedruccio<br />
che – radioamatore, paracadutista,<br />
sommozzatore, ricercatore e adesso<br />
anche Ufficiale di Marina – va fiero<br />
della sua scoperta. E a ragione.<br />
Oggi Trimprob è diffusa in una cinquantina<br />
di ospedali, come il San<br />
Raffaele di Milano, dove opera Carlo<br />
Bellorofonte, e l’Ieo di Umberto<br />
Veronesi. Utilizzata ancora a livello<br />
sperimentale, attende solo di superare<br />
gli ultimi esami. Ma c’è da giurarci:<br />
ce la farà.<br />
Fiamme Gialle 6 / 20<strong>06</strong> 35
NELLA NOSTRA FAMIGLIA<br />
Nozze d’argento<br />
Ha festeggiato il 25° anniversario di<br />
matrimonio:<br />
– Il 24.4.20<strong>06</strong>, il Brig. Carmelo Scribano,<br />
socio della Sezione di Ragusa,<br />
con la consorte Sig.ra Lucia Licita.<br />
Nozze d’oro<br />
I seguenti soci hanno festeggiato il loro<br />
50° anniversario di matrimonio:<br />
– Il 2.4.20<strong>06</strong>, l’App. Antonino Morreale,<br />
socio della Sezione di Genova, e<br />
consorte Sig.ra Teresita Cincinnato.<br />
– Il 7.4.20<strong>06</strong>, l’App. Vito Altieri, socio<br />
della Sezione di Gorizia, e consorte<br />
Sig.ra Solidea Marcolin.<br />
– Il 9.4.20<strong>06</strong>, l’App. Pasquale Mastrocola,<br />
consigliere della Sezione di<br />
Frosinone, e consorte Sig.ra Emidia<br />
Simonelli.<br />
– Il 13.4.20<strong>06</strong>, il Fin. Rino Cinti, socio<br />
della Sezione di Padova, e consorte<br />
Sig.ra Valentina Permeggiani.<br />
– Il 15.4.20<strong>06</strong>, l’App. Pierino Smargiassi,<br />
socio della Sezione di Pescara, e<br />
consorte Sig.ra Vitalina Martinelli.<br />
– Il 16.4.20<strong>06</strong>, il Fin. Paolo Mannoni,<br />
socio della Sezione di Dongo , e consorte<br />
Sig.ra Augusta Mastagli.<br />
– Il 23.4.20<strong>06</strong>, il S.Ten. Stefano Pinzarrone,<br />
socio della Sezione di Roma<br />
1/Nord, e consorte Sig.ra Giuseppina<br />
Barbieri.<br />
– Il 23.4.20<strong>06</strong>.il Fin. Sergio Savoli,<br />
socio della Sezione di Pistoia, e consorte<br />
Sig.ra Anna Maria Niccolai,<br />
– Il 25.4.20<strong>06</strong>, il M.M. Carmelo Rocca,<br />
socio della Sezione di Ragusa, e<br />
consorte Sig.ra Elda Carnemolla.<br />
– Il 26.4.20<strong>06</strong>, il M.A. Enrico De Luciano,<br />
socio della Sezione di Bergamo,<br />
e consorte Sig.ra Pina Scarfia.<br />
– Il 29.4.20<strong>06</strong>, il Sig. Umberto Mussini,<br />
socio simpatizzante della Sezione di<br />
Genova, e consorte Sig.ra Fiorenza.<br />
Nozze<br />
I seguenti soci o loro familiari si sono<br />
uniti in matrimonio:<br />
– Il 3.12.2005, il Fin. Gerolamo Carolini,<br />
socio della Sezione di Gallarate,<br />
con la Sig.na Alla Royenko.<br />
– Il 22.4.20<strong>06</strong>, la Sig.na Tiziana D’Ancona,<br />
figlia del M.O. Berardino, socio<br />
della Sezione di Padova, con il Sig.<br />
Prandi Alioscia.<br />
– Il 22.4.20<strong>06</strong>, l’Ing. Roberto Uccellari,<br />
figlio del M.A. Mauro, socio della<br />
Sezione di Bologna, con la Sig.na<br />
Federica Marcheselli.<br />
– Il 22.4.20<strong>06</strong>, il Fin. Luca Vitale, figlio<br />
dell’App. Salvatore, socio della<br />
Sezione di Ragusa, con la Sig.na<br />
Cristina la Spina.<br />
– Il 24.4.20<strong>06</strong>. la Dott.ssa Rosa Giampietro,<br />
figlia del Brig. Leonardo, Presidente<br />
della Sezione di Manfredonia,<br />
con il Sig. Roberto Piccini.<br />
– Il 6.5.20<strong>06</strong>, la Sig.na Adele Anna<br />
Mandraffino, figlia dell’App. Carmelo,<br />
socio della Sezione di Policoro, con il<br />
Sig. Alfredo De Marco.<br />
Anniversari<br />
– Il 2.10.2005, il M.A.c.s. Brunello<br />
Vedruccio, socio della Sezione di<br />
Taranto, e consorte, hanno festeggiato<br />
il loro 51° anniversario di matrimonio.<br />
– Il 20.3.20<strong>06</strong>, il Sig. Santo Pagano,<br />
socio simpatizzante della Sezione di<br />
Messina e consorte Sig.ra Carmela<br />
Ruggeri, hanno festeggiato il loro 35°<br />
anniversario di matrimonio.<br />
– Il 7.4.20<strong>06</strong>, il Fin. Michele Picillo,<br />
socio della Sezione di Genova, e<br />
consorte Sig.ra Anna, hanno festeggiato<br />
il loro 55° anniversario di matrimonio.<br />
– Il 13.4.20<strong>06</strong>, il Brig. Vito Schifano,<br />
consigliere della Sezione di Falconara<br />
Marittima, e consorte Sig.ra Giuseppa<br />
Coppola, hanno festeggiato il<br />
loro 40° anniversario di matrimonio.<br />
– Il 10.5.20<strong>06</strong>, il Sig. Aldo Ligato, socio<br />
simpatizzante della Sezione di Monza<br />
e consorte Sig.ra Gabriella Bossi,<br />
hanno festeggiato il loro 35° anniversario<br />
di matrimonio.<br />
Culle<br />
Sono nati:<br />
– Andrej, figlio del M.A. Mario Bella, in<br />
servizio nel Corpo, e Sig.ra Elena<br />
Chebakova, nipotino del M.A.c.s.<br />
Antonino Bella, socio della Sezione<br />
di Catania, e della consorte Sig.ra<br />
Grazia Licciardello, il 24.3.20<strong>06</strong>.<br />
– Anna, primogenita dei coniugi Arch.<br />
Cristina Boga e Ing. Martino Peschiera,<br />
nipotina del M.A. Germano Boga,<br />
socio della Sezione di Fano, e della<br />
consorte Sig.ra Elena Català, il<br />
12.12.20<strong>06</strong>.<br />
– Aurora, primogenita dei coniugi Sig.<br />
Massimo Lattanzi e Sig.ra Solidea<br />
Brussa, nipotina del V.Brig. Mario<br />
Lattanzi, consigliere della Sezione di<br />
Cividale del Friuli, e della consorte<br />
Sig.ra Lucilla Lesizza, il 6.4.20<strong>06</strong>.<br />
– Camilla, primogenita dei coniugi Sig.<br />
Massimo Mulargia e Sig.ra Lorella<br />
Ridolfi, nipotina del Col. Antonio<br />
Mulargia, socio della Sezione di Lecco,<br />
e della consorte Sig.ra Laura, il<br />
23.4.20<strong>06</strong>.<br />
– Caterina, figlia dei coniugi Sig.ra<br />
Nicoletta Fiordelisi e Sig. Romolo<br />
Zaffi, nipotina del Brig. C. Carlo Fiordelisi,<br />
consigliere e segretario della<br />
Sezione di Ravenna, il 5.4.20<strong>06</strong>.<br />
– Chiara Anastasia, figlia dei coniugi<br />
36 Fiamme Gialle 6 / 20<strong>06</strong>
Sig.ra Giorgia Fossati e Sig. Marco<br />
Gabella, nipotina del M.O. Adriano<br />
Fossati, socio della Sezione di Bologna,<br />
e della consorte Sig.ra Angela<br />
Possi, il 28.4.20<strong>06</strong>.<br />
– Daniele Mele, nipotino dell’App. Lelio<br />
Semeraro, socio della Sezione di<br />
Taranto, l’8.3.20<strong>06</strong>.<br />
– Davide Musci, nipotino dell’App. Cristiano<br />
Savino, socio della Sezione di<br />
Margherita di Savoia, il 9.2.20<strong>06</strong>.<br />
– Eleonora, secondogenita del Dott.<br />
Giulio e dell’Avv.ssa Rossella Proietti,<br />
nipotina del M.A.c.s. Giovanni<br />
Proietti, socio della Sezione di<br />
Pistoia, e della consorte Sig.ra Maria,<br />
il 20.3.20<strong>06</strong>.<br />
– Francesca, nipotina del Brig. C. Raffaele<br />
Rinaldi, socio della Sezione di<br />
Treviso, il 22.4.20<strong>06</strong>.<br />
– Gabriele, figlio dell’App. Andrea Callegari,<br />
in servizio nel Corpo e Sig.ra<br />
Piera Spalletta, nipotino del Brig.<br />
Giuseppe Callegari, socio della<br />
Sezione di Bologna e della consorte<br />
Sig.ra Anna Troiani.<br />
– Giaira, figlia dei coniugi Sig.ra Giulia<br />
Nuzzi e Sig. Santamaria, nipotina del<br />
M.A.c.s. Santo Nuzzi, socio della<br />
Sezione di Policoro, e consorte<br />
Sig.ra Teresa, il 18.4.20<strong>06</strong>.<br />
– Gianluigi, secondogenito dei coniugi<br />
Sig. Angelo Risi e Sig.ra Francesca<br />
Pacitti, nipotino del Brig. C. Luigi<br />
Risi, sindaco della Sezione di Cassino<br />
e della consorte Sig.ra Maria Marrocco,<br />
il 24.4.20<strong>06</strong>.<br />
– Giovanni Battista, primogenito dei<br />
coniugi Sig. Raffaele Columbu e<br />
Sig.ra Flavia Deriu, nipotino del Fin.<br />
Sebastiano Deriu, Presidente della<br />
Sezione di Bosa, il 20.3.20<strong>06</strong>.<br />
– Giulia, primogenita dei coniugi Sig.<br />
Federico Poli e Sig.ra Maria Stella<br />
Pinna, nipotina del M.O. Giovanni<br />
Pinna, socio della Sezione di Bologna,<br />
e della consorte Sig.ra Giovan-<br />
na Golino, il 6.4.20<strong>06</strong>.<br />
– Giulia, primogenita della Dott.ssa<br />
Rosanna Curtarelli e Dott. Edmondo<br />
Di Pietro, nipotina del M.A.c.s. Ernesto<br />
Di Pietro, socio della Sezione di<br />
Pescara e Consigliere <strong>Nazionale</strong><br />
Anfi, e della consorte Sig.ra Maria<br />
Vaccari, il 25.4.20<strong>06</strong>.<br />
– Lorenzo, figlio dei coniugi Sig.ra Linda<br />
Sabatini e del M.C. Francesco<br />
Bonavera, in servizio nel Corpo,<br />
nipotino del Brig. C. Palmiro Bonavera,<br />
socio della Sezione di Civitavecchia,<br />
e della nonna materna Sig.ra<br />
Carla Leonzi, il 3.2.20<strong>06</strong>.<br />
– Marco, figlio dei coniugi Sig.ra Laura<br />
Soave e Sig. Antonio Benevento,<br />
nipote del V.Brig. Silvano Soave,<br />
Presidente della Sezione di Tortona,<br />
l’11.4.20<strong>06</strong>.<br />
– Marianna Morelli, nipotina del Fin.<br />
Ermes Cusan, consigliere della<br />
Sezione di Mondovì, il 28.3.20<strong>06</strong>.<br />
– Mattia, primogenito dei coniugi Sig.<br />
Angelo Cortellucci e Sig.ra Cristina<br />
Callegari, nipotino del M.C. Fernando<br />
Cortellucci, e Brig. Giuseppe Callegari,<br />
entrambi soci della Sezione di<br />
Bologna, il 29.10.2005.<br />
– Mauro Maurizio, figlio dei coniugi Sig.<br />
Domenico Tulipano e Sig.ra Antonella<br />
Stella, nipotino del Brig. C. Mauro<br />
Tulipano e del Fin. Nicola Stella,<br />
entrambi soci della Sezione di Trani,<br />
il 26.4.20<strong>06</strong>.<br />
– Noemi Lucia, primogenita dei coniugi<br />
Sig. Roberto Giarrusso e Sig.ra Anna<br />
Romeo, nipotina della Sig.ra Carmen<br />
Fanò ved. del Brig. Romeo, socia<br />
della Sezione di Cremona.<br />
– Silvia, figlia dei coniugi Sig.ra Olimpia<br />
Maria Melcarne e Sig. Loreto<br />
Capogna, nipotina del Brig. C. Vito<br />
Melcarne, socio fondatore della<br />
Sezione di Manfredonia, e della consorte<br />
Sig.ra Rosanna Galati, il<br />
19.4.20<strong>06</strong>.<br />
NELLA NOSTRA FAMIGLIA<br />
Lauree<br />
Si sono recentemente laureati:<br />
– M.llo Marco Bianchi, in servizio nel<br />
Corpo, figlio del M.A. c.s. Pietro,<br />
socio della Sezione di Bologna, in<br />
“Economia e Commercio” presso l’Università<br />
di Bologna, con ottimo punteggio.<br />
– Gen. C.A. Francesco Cimmino, socio<br />
della Sezione di Pescara, in “Scienze<br />
della Sicurezza Economico Finanziaria”<br />
presso l’Università di Roma Tor<br />
Vergata.<br />
– Sig.na Ida Coco, figlia del Luogotenente<br />
Antonino, socio della Sezione<br />
di Manfredonia, in “Giurisprudenza”<br />
presso l’Università di Macerata, con il<br />
punteggio di 102/110.<br />
– Sig.na Daniela D’Aversa, figlia del<br />
V.Brig. Donato, socio della Sezione<br />
di Policoro, in “Lingue e Letteratura<br />
Straniera” presso l’Università di<br />
Salerno, con il punteggio di 110/110<br />
e lode – bacio accademico e pubblicazione<br />
della tesi.<br />
– Sig.na Domenica Evangelista, figlia<br />
del Brig. Stefano, socio della Sezione<br />
di Bari, in “Lingue e Letteratura Straniera”<br />
presso l’Università di Bari, con<br />
il punteggio di 110/110 e lode.<br />
– Sig.na Letizia Fedele, figlia del Col.<br />
Mario, consigliere della Sezione di<br />
Locri, in “Scienze Motorie” presso<br />
l’Università di Palermo, con il punteggio<br />
di 110/110 e lode.<br />
– Sig. Gian Paolo Giannoccaro, figlio<br />
del Brig. C. Gaetano, socio della<br />
Sezione di La Spezia, in “Scienza<br />
dell’Amministrazione” presso l’Università<br />
di Siena, con il massimo punteggio.<br />
– Sig.na Rita Graceffa, figlia del Brig.<br />
C. Calogero, socio della Sezione di<br />
Agrigento, in “Chimica” presso l’Università<br />
di Palermo, con ottimo punteggio.<br />
Fiamme Gialle 6 / 20<strong>06</strong> 37
NELLA NOSTRA FAMIGLIA<br />
– Sig.na Elisa Lerede, figlia del Brig.<br />
Angelo, socio della Sezione di<br />
Mestre, in “Scienze Psicologiche”<br />
presso l’Università di Padova, con il<br />
punteggio di 110/110.<br />
– Sig. Alessandro Madeddu, figlio dell’App.<br />
Antonio, socio della Sezione di<br />
Iglesias, in “Lettere” presso l’Università<br />
di Cagliari, con il punteggio di<br />
108/110.<br />
– Sig.na Simona Malandra, figlia del<br />
M.M. Mario, socio della Sezione di<br />
Chieti, in “Psicologia” presso la Università<br />
locale, con il massimo dei<br />
voti.<br />
– Sig.na Elisa Mallocci, figlia del Brig.<br />
Giulio, socio della Sezione di Belluno,<br />
in “Ingegneria per l’Ambiente e il<br />
Territorio” presso l’Università di Trento,<br />
con il punteggio di 103/110.<br />
– M.C. Giuseppe Manta, in servizio nel<br />
Corpo, figlio del M.A. Raffaele, socio<br />
della Sezione di Genova, in “Scienze<br />
dell’Amministrazione e dell’Organizzazione”<br />
presso l’Università di Torino.<br />
– Sig. Alessio Marzioni, figlio dell’App.<br />
Raul, socio della Sezione di Predazzo,<br />
in “Giurisprudenza” presso l’Università<br />
di Trento, con ottimo punteggio.<br />
– Sig.na Caterina Mele, figlia del Brig.<br />
C. Salvatore, socio della Sezione di<br />
Bergamo, in “Scienze Biologiche”<br />
presso l’Università di Milano, con il<br />
punteggio di 110/110 e lode.<br />
– Sig.na Irene Mele, figlia del Brig. Salvatore,<br />
socio della Sezione di Corigliano<br />
Calabro, in “Belle Arti” presso<br />
l’Accademia di Genova, con il punteggio<br />
di 108/110.<br />
– Sig. Marco Miglionico, figlio del M.C.<br />
Vito, socio della Sezione di Sanremo,<br />
in “Disciplina Arte Musica e Spettacolo”<br />
presso l’Università di Torino,<br />
con il punteggio di 1<strong>04</strong>/110.<br />
– M.C. Francesco Morrone, socio della<br />
Sezione di Campobasso, in “Giurisprudenza”<br />
presso l’Università del<br />
Molise di Campobasso, con ottimo<br />
punteggio.<br />
– Sig.na Luisa Mugheddu, figlia del<br />
M.A. Giuseppe, socio della Sezione<br />
di Cagliari, in “Psicologia” presso l’Università<br />
di Cagliari, con il punteggio<br />
di 110/110 e lode.<br />
– Sig.na Romina Narzisi, figlia del Brig.<br />
Cirino, socio della Sezione di Brunico,<br />
in Scienze della Formazione Primaria”<br />
presso l’Università di Bolzano<br />
con il punteggio di 110/110.<br />
– Sig.na Alessia Panero, figlia del M.A.<br />
Domenico, segretario della Sezione<br />
di Brescia, in “Scienze della Formazione<br />
Primaria” presso l’Università di<br />
Brescia, con ottimo punteggio.<br />
– Dott. Adriano Pietrosanto, figlio del<br />
Luogotenente Antonio, socio della<br />
Sezione di Napoli, la seconda laurea<br />
in “Biotecnologie Mediche”.<br />
– Sig.na Luisa Pilo, figlia del Brig. Baldino,<br />
socio della Sezione di Brunico,<br />
in “Lingue e Letteratura Straniera”<br />
presso l’Università di Pisa, con il<br />
punteggio di 110/110 e lode.<br />
– Sig. Pierangelo Porti, figlio dell’App.<br />
Guido, socio della Sezione di<br />
S.Benedetto del Tronto, in “Ingegneria<br />
Meccanica” presso l’Università di<br />
Ancona, con il punteggio di 110/110<br />
e lode.<br />
– Sig. Elisa Raimonda, figlia del M.A.<br />
Salvatore, Presidente della Sezione<br />
di Trapani, in “Giurisprudenza” con il<br />
punteggio di 105/110, presso il Polo<br />
Didattico di Trapani dell’Università di<br />
Palermo.<br />
– Sig. Salvatore Santoro, figlio del Brig.<br />
C. Antonio, socio della Sezione di<br />
Corigliano Calabro, in “Giurisprudenza”<br />
presso l’Università di Perugia,<br />
con il punteggio di 1<strong>04</strong>/110.<br />
– Sig.na Annarita Solina, figlia del M.A.<br />
m. Teodoro, socio della Sezione di<br />
Gallipoli, in “Scienze della Progettazione<br />
e Organizzazione dei Servizi<br />
Sociali” presso l’Università di Lecce,<br />
con ottimo punteggio.<br />
Tristia<br />
Sono deceduti i seguenti soci o loro<br />
congiunti:<br />
– Dott. Gabriele ARTESE, fratello del<br />
M.A. Pietro, Presidente della Sezione<br />
di Ancona, il 26.4.20<strong>06</strong>.<br />
– M.M. Francesco BAMBACE, socio<br />
della Sezione di Torino, il 29.3.20<strong>06</strong>.<br />
– Gen. Carlo BERTOCCHI, di anni 96,<br />
Presidente Onorario della Sezione di<br />
Treviso, il 27.4.20<strong>06</strong>.<br />
– Fin. Vittorio BLASUTTI, socio della<br />
Sezione di Trieste, il 25.3.20<strong>06</strong>.<br />
– M.O. Antonio BUA, socio della Sezione<br />
di Verona, il 4.4.20<strong>06</strong>.<br />
– Ten. Cav. Uff. Nicolò CANFAILLA,<br />
socio della Sezione di Verona, il<br />
17.4.20<strong>06</strong>.<br />
– M.M.A. c.s. Alberto CANOVA, socio<br />
della Sezione di Savona, il<br />
18.4.20<strong>06</strong>.<br />
– M.M.A. Antonio CAPUANO, socio<br />
della Sezione di Riccione, il<br />
16.3.20<strong>06</strong>.<br />
– Brig. Angelo CARUSO, socio della<br />
Sezione di Pavia, il 13.4.20<strong>06</strong>.<br />
– Sig. Salvatore CATALANO, padre<br />
del Sig. Stefano, socio della Sezione<br />
di Agrigento, il 26.4.20<strong>06</strong>.<br />
– Sig. Giovanni COLANERI, fratello del<br />
M.M.A. Cosimo Nicola, consigliere<br />
della Sezione di Isernia, il 20.4.20<strong>06</strong>.<br />
– Dott. Adriano COSTANTINI, coniuge<br />
della Sig.ra Elda Riosa, socia simpatizzante<br />
della Sezione di Como, il<br />
16.4.20<strong>06</strong>.<br />
38 Fiamme Gialle 6 / 20<strong>06</strong>
– App. Paolo CRISTIANI, di anni 62,<br />
socio della Sezione di L’Aquila, il<br />
14.4.20<strong>06</strong>.<br />
– Sig. Salvatore DAMATO, padre del<br />
M.M.m. Antonio, socio della Sezione<br />
di Falconara Marittima, il 30.12.2005.<br />
– Sig.ra Giuseppina DE ANGELIS,<br />
madre del V.Brig. Mario Lattanzi,<br />
socio della Sezione di Cividale del<br />
Friuli, il 12.4.20<strong>06</strong>.<br />
– Sig.ra Cecilia DE LUCA, consorte del<br />
Fin. m. Amedeo Salerno, socio della<br />
Sezione di Ischia, il 21.4.20<strong>06</strong>.<br />
– Sig.ra Donata DE PARDO, suocera<br />
del M.C. Giuseppe Cirillo in servizio<br />
nel Corpo e socio della Sezione di<br />
Cairo Montenotte, il 6.1.20<strong>06</strong>.<br />
– Sig. Antimo DI DONATO, suocero<br />
del Luogotenente Giovanni Pietrangelo,<br />
socio della Sezione di Isernia, il<br />
14.4.20<strong>06</strong>.<br />
– Sig.ra Antonietta DI NICOLA, consorte<br />
del Brig. Michele Costantino,<br />
socio della Sezione di Foligno. Il<br />
28.3.20<strong>06</strong>.<br />
– Sig.ra Adelina DI PAOLO, madre del<br />
Brig. C. Pasqualino Scatozza, socio<br />
della Sezione di Rimini, il 18.4.20<strong>06</strong>.<br />
– Sig.ra Gorizia FATTORI, suocera<br />
dell’App. Giacomo Lanfranchi, socio<br />
della Sezione di Ferrara, il<br />
10.4.20<strong>06</strong>.<br />
– Brig. Ludovico FERRARI, socio della<br />
Sezione di Firenze, il 5.2.20<strong>06</strong>.<br />
– App. Valerio FERRARI, di anni 78,<br />
socio della Sezione di Sacile, il<br />
12.4.20<strong>06</strong>.<br />
– Sig.ra Clotilde GHETTI, madre del<br />
M.M. Adriano Ballestracci, socio della<br />
Sezione di La Spezia, l’8.4.20<strong>06</strong>.<br />
– Sig.ra Agnes GORFER, suocera dell’App.<br />
Dario Vescovi, socio della<br />
Sezione di Biacesa, il 30.3.20<strong>06</strong>.<br />
– Brig. Fiorentino GUERRIERO, socio<br />
della Sezione di Nocera Inferiore, il<br />
19.4.20<strong>06</strong>.<br />
– Fin. Antonio LANFRANCHI, socio<br />
della Sezione di Como, il 12.2.20<strong>06</strong>.<br />
– M.llo Nazzareno MAIOLATESI, socio<br />
della Sezione di Jesi, l’8.4.20<strong>06</strong>.<br />
– App. Priamo MAMELI, padre del<br />
Brig. Francesco, socio della Sezione<br />
di Milano, il 9.3.20<strong>06</strong>.<br />
– V.Brig. Paolo MANGIAGLI, socio della<br />
Sezione di Firenze, il 14.4.20<strong>06</strong>.<br />
– Sig.ra Cristina MARCHICA, suocera<br />
del M.A. Franco Luigi Carta, socio<br />
della Sezione di Pescara, il<br />
24.4.20<strong>06</strong>.<br />
– App. Luciano MARIANO, socio della<br />
Sezione di Lecce, il 21.4.20<strong>06</strong>.<br />
– Sig.ra Albina MARROCU, madre del<br />
M.A. Francesco Cisci, segretario della<br />
Sezione di Mondovì, il 16.4.20<strong>06</strong>.<br />
– App. Carlo MATTEUCCI, socio della<br />
Sezione di Frosinone, il 21.4.20<strong>06</strong>.<br />
– M.A. Sebastiano MESTO, socio della<br />
Sezione di Udine, il 25.3.20<strong>06</strong>.<br />
– Sig. Ettore MICOZZI, fratello del<br />
M.C. Mario, consigliere della Sezione<br />
di Lido di Ostia, il 17.4.20<strong>06</strong>.<br />
– Fin. Basilio MORTULA, socio della<br />
Sezione di Portoferraio, il 2.3.20<strong>06</strong>.<br />
– Dott. Paolo MULARGIA, fratello del<br />
Col. Antonio, socio della Sezione di<br />
Lecco, il 19.4.20<strong>06</strong>.<br />
– Sig. Nicola NAPOLITANO, fratello<br />
del M.A. Vincenzo, socio della Sezione<br />
di Genova, il 30.11.2005.<br />
– Sig.ra Ada PASQUINI, suocera del<br />
Brig. C. Osvaldo Fontana, Vice Presidente<br />
della Sezione di L’Aquila, il<br />
12.4.20<strong>06</strong>.<br />
NELLA NOSTRA FAMIGLIA<br />
– Sig.ra Ivana PENITENTI, consorte<br />
del M.C. Salvatore Accardo, socio<br />
della Sezione di Varese, il 29.3.20<strong>06</strong>.<br />
– Sig. Gabriele RABOTTINI, suocero<br />
del Sig. Gabriele Dioguardi, socio<br />
simpatizzante della Sezione di<br />
Pescara, il 3.4.20<strong>06</strong>.<br />
– App. Antonino RANDAZZO, di anni<br />
80, socio della Sezione di Forlì, il<br />
9.4.20<strong>06</strong>.<br />
– Sig.ra Maria RUZZA, suocera del<br />
Ten. Federico Sisti, socio della<br />
Sezione di Ceprano, il 5.4.20<strong>06</strong>.<br />
– Fin. Sergio RENGO, socio della<br />
Sezione di Trieste, il 4.11.2005.<br />
– Sig.ra Maria Addolorata ROMA,<br />
madre del Brig. C. Giuseppe Ciniero,<br />
socio della Sezione di Ostuni, il<br />
25.3.20<strong>06</strong>.<br />
– Sig. Pasquale RUTIGLIANO, fratello<br />
del Brig. C. Diego, consigliere e<br />
segretario della Sezione di Bitetto, il<br />
25.4.20<strong>06</strong>.<br />
– Fin. Federico SAMORI’ di anni 102,<br />
socio della Sezione di Forlì, il<br />
10.4.20<strong>06</strong>.<br />
– Sig.ra Concetta SEGUIDA, madre<br />
dell’App. Bernardo La Rosa, socio<br />
della Sezione di Gorizia, il 31.1.20<strong>06</strong>.<br />
– M.M. Battistino SIMONETTI, Vice<br />
Presidente della Sezione di Lodi, il<br />
20.3.20<strong>06</strong>.<br />
– Sig.ra Jone TRAPASSO, consorte<br />
del Brig. Biagio Dursi e madre del<br />
Prof. Giovanni Dursi, entrambi soci<br />
della Sezione di Lanciano, il<br />
21.4.20<strong>06</strong>.<br />
– App. Giuseppe VALENTINETTI, di<br />
anni 99, socio della Sezione di<br />
Pescara, il 29.3.20<strong>06</strong>.<br />
Ai familiari degli Estinti il nostro<br />
sentito cordoglio.<br />
Fiamme Gialle 6 / 20<strong>06</strong> 39