Introduzione Molti libri narrano storie di re, dei loro regni e degli ...
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Neemia 8 44<br />
Dio e la nostra allegria nel servirlo.<br />
(b) Gli or<strong>di</strong>narono <strong>di</strong> <strong>di</strong>mostra<strong>re</strong> la<br />
<strong>loro</strong> gioia e <strong>di</strong> mette<strong>re</strong> il manto della lode<br />
in luogo d’uno spirito abbattuto (Is 61:3).<br />
Gli <strong>di</strong>edero il permesso, in segno <strong>di</strong> gioia,<br />
<strong>di</strong> festeggia<strong>re</strong> <strong>loro</strong> stessi, <strong>di</strong> mangia<strong>re</strong> e<br />
be<strong>re</strong> meglio <strong>degli</strong> altri giorni: Mangiate<br />
vivande grasse e bevete vini dolci (v. 10).<br />
Tuttavia, occor<strong>re</strong>va farlo: [1] Con carità<br />
verso i poveri: «Mandate delle porzioni a<br />
quelli che nulla hanno <strong>di</strong> p<strong>re</strong>parato per<br />
<strong>loro</strong> (v. 10) affinché la vostra abbondanza<br />
sod<strong>di</strong>sfi i <strong>loro</strong> bisogni e <strong>loro</strong> possano rallegrarsi<br />
con voi e la <strong>loro</strong> stirpe vi bene<strong>di</strong>ca».<br />
A co<strong>loro</strong> che festeggiano, Cristo<br />
<strong>di</strong>sse <strong>di</strong> invita<strong>re</strong> i <strong>loro</strong> vicini poveri (Lu<br />
14. 13). Tuttavia, è un dove<strong>re</strong> soprattutto<br />
durante le feste <strong>re</strong>ligiose, come durante i<br />
<strong>di</strong>giuni <strong>re</strong>ligiosi, che l’anima tua supplisca<br />
ai bisogni dell’affamato (Is 58:7, 10).<br />
La generosità <strong>di</strong> Dio dov<strong>re</strong>bbe <strong>re</strong>nderci<br />
generosi. <strong>Molti</strong> mangeranno vivande<br />
grasse e berranno vini dolci, persino in<br />
eccesso, ma non concederanno mai delle<br />
porzioni, e neppu<strong>re</strong> delle briciole, ai poveri,<br />
tuttavia possono legge<strong>re</strong> il <strong>loro</strong> destino<br />
nella parabola dell’uomo ricco (Lu<br />
16:19ss). Queste persone, però, non<br />
sanno, o non considerano il motivo per<br />
cui Dio gli ha dato delle ricchezze. Si osservi<br />
che non bisogna da<strong>re</strong> soltanto a chi<br />
domanda, ma occor<strong>re</strong> anche dona<strong>re</strong> a chi<br />
non lo chiede. L’uomo nobile forma nobili<br />
<strong>di</strong>segni (Is 32:8), e cerca oggetti <strong>di</strong> carità.<br />
[2] Con pietà e devozione: Il gau<strong>di</strong>o<br />
dell’Eterno è la vostra forza (v. 10). Non<br />
deve esse<strong>re</strong> una gioia carnale, ma santa e<br />
spirituale, il gau<strong>di</strong>o dell’Eterno, la gioia<br />
nella bontà <strong>di</strong> Dio, sotto la guida e il governo<br />
della grazia <strong>di</strong> Dio, una gioia che<br />
nasce dal nostro inte<strong>re</strong>sse nell’amo<strong>re</strong> e<br />
nel favo<strong>re</strong> <strong>di</strong> Dio e dai segni del suo favo<strong>re</strong>.<br />
«È questa la gioia che sarà la nostra<br />
forza, perciò incoraggiala e sarà la tua<br />
forza, Primo per compie<strong>re</strong> gli altri doveri<br />
della festa perché piú si è allegri negli<br />
esercizi <strong>re</strong>ligiosi, piú ne si viene arricchiti.<br />
Secondo, per tutto ciò che occor<strong>re</strong><br />
fa<strong>re</strong> in conformità alla legge <strong>di</strong> Dio appena<br />
ascoltata, poiché la santa gioia<br />
spiana la strada all’obbe<strong>di</strong>enza. Terzo, per<br />
<strong>re</strong>siste<strong>re</strong> ai nemici che tramano contro <strong>di</strong><br />
te. La gioia dell’Eterno è l’arma che permette<br />
<strong>di</strong> <strong>re</strong>siste<strong>re</strong> agli assalti <strong>dei</strong> nostri nemici<br />
spirituali e <strong>di</strong> <strong>re</strong>nde<strong>re</strong> sgra<strong>di</strong>ti al nostro<br />
palato i piaceri con cui il tentato<strong>re</strong> ci<br />
adesca.<br />
2. L’assemblea acconsentí agli or<strong>di</strong>ni<br />
che gli furono impartiti. Smisero <strong>di</strong> piange<strong>re</strong><br />
e si misero a far gran festa (v. 12). Si<br />
noti che si dov<strong>re</strong>bbe semp<strong>re</strong> ave<strong>re</strong> un controllo<br />
tale <strong>di</strong> ogni passione da riusci<strong>re</strong>, in<br />
qualsiasi modo si p<strong>re</strong>senti, a f<strong>re</strong>narla subito<br />
e contenerla quando siamo persuasi<br />
che o è irragionevole, o inopportuna. Chi<br />
padroneggia se stesso cosí val piú del<br />
prode guerriero (Pr 16:32). Si osservi<br />
che:<br />
(a) Dopo aver pianto si rallegrarono. Il<br />
santo cordoglio spiana la strada alla santa<br />
festa. Quelli che seminano con lagrime,<br />
mieteranno con canti <strong>di</strong> gioia (Sl 126:5),<br />
e quelli che t<strong>re</strong>mano davanti alla condanna<br />
della parola trionferanno nelle sue<br />
consolazioni.<br />
(b) Il motivo della <strong>loro</strong> gioia era molto<br />
fondato. Non fecero festa perché avevano<br />
vivande grasse e vini dolci e perché erano<br />
in buona compagnia, ma perché aveano<br />
intese le parole ch’erano state <strong>loro</strong> spiegate<br />
(v. 12). Si noti che: [1] Dispor<strong>re</strong> delle<br />
sac<strong>re</strong> Scrittu<strong>re</strong> e <strong>di</strong> qualcuno che ci aiuti a<br />
comp<strong>re</strong>nderle è una grande bene<strong>di</strong>zione<br />
<strong>di</strong> cui abbiamo numerosi motivi <strong>di</strong> rallegrarci.<br />
Le Bibbie e i ministri sono la gioia<br />
dell’Israele <strong>di</strong> Dio. [2] Meglio si comp<strong>re</strong>nde<br />
la parola <strong>di</strong> Dio, piú se ne trae<br />
conforto. Le teneb<strong>re</strong> delle <strong>di</strong>fficoltà, infatti,<br />
derivano dalle teneb<strong>re</strong> dell’ignoranza<br />
e dell’erro<strong>re</strong>. Quando le parole gli<br />
furono annunciate per la prima volta piansero,<br />
ma quando le comp<strong>re</strong>sero se ne rallegrarono<br />
perché si <strong>re</strong>sero conto delle<br />
p<strong>re</strong>ziose promesse fatte a co<strong>loro</strong> che si<br />
ravvedono e si riformano, e che quin<strong>di</strong><br />
per Israele c’erano delle speranze.<br />
8:13-18<br />
Qui abbiamo:<br />
I. La rinnovata de<strong>di</strong>zione del popolo