Introduzione Molti libri narrano storie di re, dei loro regni e degli ...
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potesse collabora<strong>re</strong> a facilita<strong>re</strong> le cose<br />
nella propria città, qui si riferisce:<br />
1. Chi erano le persone che si impegnarono<br />
a gesti<strong>re</strong> la cosa e a p<strong>re</strong>senta<strong>re</strong> <strong>re</strong>golarmente<br />
le cause ai commissari: Ionatan e<br />
Iazia (v. 15), due uomini attivi. Se fossero<br />
sacerdoti o persone comuni, non ci è dato<br />
saperlo; probabilmente erano gli uomini<br />
che avevano avanzato la proposta (vv. 13,<br />
14) e quin<strong>di</strong> erano i piú adatti a metterla in<br />
pratica. Furono <strong>loro</strong> affiancati due onesti<br />
Leviti affinché li aiutassero. Il dott.<br />
Lightfoot, però, interp<strong>re</strong>ta la cosa <strong>di</strong>versamente:<br />
solo (o nonostante) Ionatan e Iazia<br />
si opposero (come si legge nell’originale -<br />
v. 15), appoggiati dai due Leviti, o alla<br />
cosa in sé, o alla strategia elaborata.<br />
Sa<strong>re</strong>bbe stato strano, infatti, che un’opera<br />
del gene<strong>re</strong> fosse stata portata avanti senza<br />
incontra<strong>re</strong> opposizioni.<br />
2. Chi erano i commissari che conducevano<br />
l’opera. Esdra era il p<strong>re</strong>sidente, e con<br />
lui c’erano alcuni capi famiglia (v. 16),<br />
che spiccavano per la <strong>loro</strong> sapienza e il<br />
<strong>loro</strong> zelo per quest’opera. Erano fortunati<br />
a esse<strong>re</strong> capeggiati da un uomo come<br />
Esdra; senza le sue istruzioni, infatti, non<br />
av<strong>re</strong>bbero potuto compie<strong>re</strong> bene l’opera,<br />
ma anche Esdra non av<strong>re</strong>bbe potuto portarla<br />
a termine senza il <strong>loro</strong> aiuto.<br />
3. Per quanto tempo vi si de<strong>di</strong>carono.<br />
Cominciarono a tener adunanza il primo<br />
giorno del decimo mese (v. 16), cioè solo<br />
<strong>di</strong>eci giorni dopo che era stata fatta la proposta<br />
(v. 9), e terminarono in t<strong>re</strong> mesi (v.<br />
17). Si impegnarono molto, altrimenti non<br />
av<strong>re</strong>bbero potuto risolve<strong>re</strong> cosí tante cause<br />
in cosí poco tempo. Si può suppor<strong>re</strong>, infatti,<br />
che tutti co<strong>loro</strong> che erano imputati<br />
fossero giustamente interrogati riguardo ai<br />
motivi per cui non si erano separati e, giu<strong>di</strong>cando<br />
in base ad altri casi, se le mogli<br />
erano seguaci della <strong>re</strong>ligione ebraica non<br />
occor<strong>re</strong>va separarsi; il caso, perciò, richiedeva<br />
grande attenzione.<br />
4. Chi erano le persone colpevoli <strong>di</strong><br />
questo crimine. Qui sono <strong>re</strong>gistrati i <strong>loro</strong><br />
nomi, per la <strong>loro</strong> vergogna perpetua. <strong>Molti</strong><br />
sacerdoti de’ figliuoli <strong>di</strong> Jeshua (v. 18), il<br />
Sommo Sacerdote, furono riconosciuti<br />
39<br />
Esdra 10<br />
colpevoli, nonostante la legge p<strong>re</strong>vedesse<br />
in modo particola<strong>re</strong> che, per p<strong>re</strong>serva<strong>re</strong><br />
l’ono<strong>re</strong> <strong>dei</strong> <strong>loro</strong> matrimoni, essendo santi,<br />
non dovevano sposa<strong>re</strong> donne profane (Le<br />
21:7). Co<strong>loro</strong> che av<strong>re</strong>bbero dovuto insegna<strong>re</strong><br />
la legge agli altri, furono i primi a<br />
violarla, e con il <strong>loro</strong> esempio incoraggiarono<br />
gli altri a fa<strong>re</strong> lo stesso. Tuttavia,<br />
avendo perso la <strong>loro</strong> innocenza, fecero<br />
bene a ritratta<strong>re</strong> e da<strong>re</strong> l’esempio ravvedendosi.<br />
Infatti promisero, dando la mano<br />
(v. 19) <strong>di</strong> separarsi dalle mogli stranie<strong>re</strong><br />
(alcuni ritengono che si impegnarono a<br />
farlo con le mani sollevate), e si comportarono<br />
nel modo stabilito per ottene<strong>re</strong> il<br />
perdono, p<strong>re</strong>sentando il montone p<strong>re</strong>visto<br />
dalla legge come sacrifizio <strong>di</strong> riparazione<br />
(Le 6:6). Riconobbero cosí la propria<br />
colpa e la <strong>loro</strong> mancanza, implorando<br />
umilmente perdono. Gli uomini menzionati<br />
che avevano sposato donne stranie<strong>re</strong><br />
sono circa 113, e alcuni <strong>di</strong> <strong>loro</strong> avevano<br />
avuto <strong>dei</strong> figli da queste (v. 44); questo in<strong>di</strong>ca<br />
che quelli che avevano avuto figli da<br />
<strong>loro</strong> non erano molti, poiché Dio non<br />
aveva benedetto il matrimonio <strong>re</strong>ndendolo<br />
fruttuoso. Se i figli fossero stati ripu<strong>di</strong>ati<br />
insieme alle madri, come propose<br />
Scecania, non ci è dato saperlo. A quanto<br />
pa<strong>re</strong>, però, non successe, ma è probabile<br />
che le mogli ripu<strong>di</strong>ate fossero mantenute,<br />
a seconda del <strong>loro</strong> rango. Ci si aspette<strong>re</strong>bbe<br />
che a quel punto questo peccato<br />
fosse stato cor<strong>re</strong>tto completamente, ma si<br />
verificò <strong>di</strong> nuovo (Ne 13. 23; Ml 2:11),<br />
poiché in queste corruzioni si incor<strong>re</strong> facilmente<br />
e inconsapevolmente, ma non è<br />
facile purificarsene. I migliori riformatori<br />
possono soltanto compie<strong>re</strong> le <strong>loro</strong> ope<strong>re</strong>,<br />
ma quando il Redento<strong>re</strong> in persona verrà<br />
da Sion; Egli allontanerà da Giacobbe<br />
l’empietà (Ro 11:26, 27).