Introduzione Molti libri narrano storie di re, dei loro regni e degli ...
Introduzione Molti libri narrano storie di re, dei loro regni e degli ...
Introduzione Molti libri narrano storie di re, dei loro regni e degli ...
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
Esdra 10 36<br />
La conquista <strong>di</strong> Gerico<br />
<strong>di</strong> giustifica<strong>re</strong> o trova<strong>re</strong> delle attenuanti<br />
per il peccato, anche se alcuni suoi pa<strong>re</strong>nti<br />
erano colpevoli; anzi, nella causa del suo<br />
Dio <strong>di</strong>ce <strong>di</strong> suo pad<strong>re</strong> e <strong>di</strong> sua mad<strong>re</strong>: «Io<br />
non li ho visti», come fece Levi (De 33:9).<br />
Forse la straniera che aveva sposato suo<br />
pad<strong>re</strong>, era stata con lui una matrigna ingiusta<br />
e aveva fatto del male alla famiglia,<br />
perciò Scecania p<strong>re</strong>sumeva che le alt<strong>re</strong><br />
avessero fatto la stessa cosa, e questo lo<br />
<strong>re</strong>se ulteriormente sollecito a schierarsi<br />
contro questa corruzione. Se fosse stato<br />
cosí, questa non fu l’unica volta che <strong>dei</strong> risentimenti<br />
privati venivano usati dalla<br />
Provvidenza <strong>di</strong>vina per servi<strong>re</strong> il bene<br />
della comunità.<br />
2. Incoraggiò se stesso e gli altri a spera<strong>re</strong><br />
che, anche se la situazione era <strong>di</strong>fficile,<br />
si poteva rime<strong>di</strong>a<strong>re</strong>: Non<strong>di</strong>meno rimane<br />
ancora, a questo riguardo, una speranza<br />
a Israele (v. 2); d’altronde dove poteva<br />
esserci speranza se non in Israele?<br />
Co<strong>loro</strong> che non appartengono a questa<br />
confederazione, infatti, sono considerati<br />
senza speranza (Ef 2:12). La situazione è<br />
triste, ma non <strong>di</strong>sperata; la malattia è<br />
grave, ma non inguaribile. C’è speranza<br />
che il popolo sia riformato, la colpa riparata,<br />
e il contagio fermato; e cosí le punizioni<br />
che il peccato si merita potranno esse<strong>re</strong><br />
evitate e tutto andrà bene. Rimane ancora<br />
una speranza (v. 2): una volta che la<br />
malattia è stata scoperta, è già mezza curata.<br />
Ora che è stato dato l’allarme, il popolo<br />
comincia a <strong>re</strong>ndersi conto del male e<br />
a dolersene; sembra che su <strong>di</strong> <strong>loro</strong> sia stato<br />
mandato uno spirito <strong>di</strong> ravve<strong>di</strong>mento e per<br />
questo tutti si umiliano davanti a Dio; rimane<br />
ancora una speranza che Dio ci perdoni<br />
e abbia misericor<strong>di</strong>a <strong>di</strong> noi. La valle<br />
d’Acor (che significa “<strong>di</strong>fficoltà”) è la<br />
porta <strong>di</strong> speranza (Os 2:15); il peccato che<br />
ci p<strong>re</strong>occupa veramente, infatti, non ci<br />
condurrà alla rovina. Rimane ancora una<br />
speranza perché Israele ora è amministrata<br />
da un governato<strong>re</strong> prudente, pio e zelante<br />
come Esdra. Si noti che:<br />
(a) Nei momenti <strong>di</strong> tristezza occor<strong>re</strong><br />
osserva<strong>re</strong> ciò che è a nostro vantaggio e<br />
ciò che ci ostacola.<br />
(b) Persino quando ci si sente enormemente<br />
colpevoli davanti a Dio, ci sono<br />
buone speranze <strong>di</strong> ottene<strong>re</strong> misericor<strong>di</strong>a.<br />
(c) Quando il peccato è svelato e ci si<br />
addolora per esso, e quando si fanno <strong>dei</strong><br />
passi avanti verso una riforma, persino i<br />
peccatori debbono esse<strong>re</strong> incoraggiati.<br />
(d) Persino i gran<strong>di</strong> santi devono accetta<strong>re</strong><br />
con gratitu<strong>di</strong>ne i consigli opportuni e<br />
il conforto <strong>di</strong> co<strong>loro</strong> che sono molto inferiori<br />
a <strong>loro</strong>, come fece Esdra con Scecania.<br />
3. Consigliò <strong>di</strong> p<strong>re</strong>nde<strong>re</strong> subito <strong>dei</strong><br />
provve<strong>di</strong>menti affinché si <strong>di</strong>vorziasse<br />
dalle mogli stranie<strong>re</strong>. La situazione è<br />
chiara: gli errori commessi, per quanto<br />
possibile, debbono esse<strong>re</strong> rime<strong>di</strong>ati. Il sincero<br />
ravve<strong>di</strong>mento è proprio questo.<br />
Facciamo un patto col nostro Dio impegnandoci<br />
a rimanda<strong>re</strong> tutte queste donne<br />
e i figliuoli nati da esse (v. 3). Esdra, sebbene<br />
sapesse che questo era l’unico modo<br />
per por<strong>re</strong> rime<strong>di</strong>o al misfatto, forse non lo<br />
considerò <strong>re</strong>alizzabile e si <strong>di</strong>sperò per aver<br />
lasciato che il popolo lo commettesse, e<br />
questo, come si legge nel capitolo p<strong>re</strong>cedente,<br />
lo gettò in confusione. Scecania,<br />
però, avendo piú rapporti <strong>di</strong> lui con il popolo,<br />
gli assicurò che, se si fossero adoperati<br />
con saggezza, la cosa sa<strong>re</strong>bbe stata fattibile.<br />
Anche per noi oggi è certo che il<br />
peccato debba esse<strong>re</strong> eliminato, e che occorra<br />
<strong>di</strong>vorzia<strong>re</strong> da esso con la determinazione<br />
<strong>di</strong> non volerci ave<strong>re</strong> piú niente a che<br />
fa<strong>re</strong>, anche se ci è caro come una moglie<br />
che riposa sul nostro seno, o come un occhio<br />
destro o un braccio destro, altrimenti<br />
non possono esserci né perdono, né pace.<br />
Ciò che è stato ottenuto ingiustamente non<br />
può esse<strong>re</strong> mantenuto giustamente, ma<br />
deve esse<strong>re</strong> <strong>re</strong>stituito. Tuttavia, nel caso in<br />
cui ci si metta con gl’infedeli sotto un<br />
giogo che non è per noi (2 Co 6:14), il<br />
consiglio <strong>di</strong> Scecania, che in quell’occasione<br />
fu cosí buono, non pot<strong>re</strong>bbe esse<strong>re</strong><br />
seguito. I matrimoni <strong>di</strong> questo tipo, infatti,<br />
sebbene siano peccaminosi e non debbano<br />
ave<strong>re</strong> luogo, non sono nulli. Quod fieri<br />
non debuit, factum valet – Ciò che non<br />
av<strong>re</strong>bbe dovuto esse<strong>re</strong> fatto, una volta<br />
fatto, deve dura<strong>re</strong>. La nostra <strong>re</strong>gola