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Introduzione Molti libri narrano storie di re, dei loro regni e degli ...

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...<br />

CAPITOLO 9<br />

Ora che Esdra ne era a capo, si può tranquillamente<br />

suppor<strong>re</strong> che gli affari della comunità andassero<br />

molto bene. Se si considerano i fattori<br />

esterni, il governo era stato benevolo verso il popolo<br />

e non ci si lamentava <strong>di</strong> persecuzioni e opp<strong>re</strong>ssioni;<br />

per quanto riguarda i nemici <strong>degli</strong> Eb<strong>re</strong>i,<br />

o il <strong>loro</strong> cuo<strong>re</strong> aveva cambiato inclinazione, o perlomeno<br />

avevano le mani legate. I <strong>loro</strong> vicini erano<br />

civili, e non si parlava <strong>di</strong> guer<strong>re</strong>, né <strong>di</strong> minacce <strong>di</strong><br />

guerra; non c’era nessuno che li spaventasse e,<br />

considerando che erano pochi, poveri, e soggetti a<br />

un principe straniero, tutto andava a gonfie vele.<br />

Guardando ai fattori interni, non si sentiva parla<strong>re</strong><br />

<strong>di</strong> Baal, o <strong>di</strong> Astarte, né <strong>di</strong> Moloc; non c’erano immagini<br />

scolpite, né idoli, né vitelli d’oro, e neppu<strong>re</strong><br />

alti luoghi (non solo non c’erano altari idolatri, ma<br />

neanche altari separati), ma il Tempio era doverosamente<br />

rispettato e i servizi vi si svolgevano accuratamente.<br />

Non andava tutto bene, però. Persino<br />

negli anni piú puri della chiesa ci sono state delle<br />

corruzioni, e non sarà mai senza ruga o cosa alcuna<br />

simile, finché non sarà una chiesa gloriosa e<br />

ir<strong>re</strong>p<strong>re</strong>nsibile (Ef 5:27). Qui abbiamo:<br />

29<br />

ESDRA<br />

Esdra<br />

Iintroduzione<br />

In questo libro, la cong<strong>re</strong>gazione ebraica appa<strong>re</strong> piuttosto <strong>di</strong>versa da come sembrava.<br />

La sua con<strong>di</strong>zione, infatti, sembra miglio<strong>re</strong> e piú confortevole <strong>di</strong> quella <strong>re</strong>cente<br />

a Babilonia, ma è semp<strong>re</strong> <strong>di</strong> gran lunga inferio<strong>re</strong> alla sua con<strong>di</strong>zione p<strong>re</strong>cedente. Le<br />

ossa secche qui rivivono, ma sotto forma <strong>di</strong> servo (Fl 2:7). Il giogo della cattività è eliminato,<br />

ma sui <strong>loro</strong> colli feriti ne rimangono i segni. Di <strong>re</strong> non si sente piú parla<strong>re</strong>; la<br />

corona gli è caduta dal capo (La 5:16). Israele gode della bene<strong>di</strong>zione <strong>dei</strong> profeti, i<br />

quali ne guidano la <strong>re</strong>staurazione, ma dopo qualche tempo le profezie cessano, fino all’appari<strong>re</strong><br />

del grande profeta e del suo p<strong>re</strong>curso<strong>re</strong>. La storia <strong>di</strong> questo libro narra il<br />

compimento della profezia <strong>di</strong> Ge<strong>re</strong>mia <strong>re</strong>lativa al ritorno <strong>degli</strong> Eb<strong>re</strong>i da Babilonia al<br />

termine <strong>dei</strong> settant’anni, ma è anche un simbolo del compimento delle profezie<br />

dell’Apocalisse <strong>re</strong>lative alla liberazione della chiesa dell’Evangelo dalla Babilonia del<br />

Nuovo Testamento. Esdra conservò il ricordo della grande rivoluzione, trasmettendolo<br />

alla chiesa me<strong>di</strong>ante questo libro. Il suo nome significa aiutante, ed è questo infatti che<br />

fu per quel popolo. Nel capitolo 7 leggiamo un <strong>re</strong>soconto dettagliato riguardo a lui, e<br />

in cui lui stesso entra in azione. Il libro ci fornisce un <strong>re</strong>soconto:<br />

I. Del ritorno <strong>degli</strong> Eb<strong>re</strong>i dalla cattività (vv. 1, 2).<br />

II. Della costruzione del Tempio, nonostante le opposizioni che incontrò (vv. 3-6).<br />

III. Dell’arrivo <strong>di</strong> Esdra a Gerusalemme (vv. 7, 8).<br />

IV. Dell’opera buona che compí, obbligando quelli che avevano sposato donne stranie<strong>re</strong><br />

a ripu<strong>di</strong>arle (vv. 9, 19). Sebbene in questo nuovo inizio la nazione ebraica fosse<br />

esigua, alla fine aumentò conside<strong>re</strong>volmente.<br />

I. Una lamentela p<strong>re</strong>sentata a Esdra per i numerosi<br />

matrimoni con donne stranie<strong>re</strong> (vv. 1, 2).<br />

II. La grande <strong>di</strong>fficoltà in cui Esdra, e quelli<br />

che furono influenzati dal suo esempio, incontrarono<br />

in seguito a queste informazioni (vv. 3, 4).<br />

III. La solenne confessione del proprio peccato<br />

che Esdra fece davanti a Dio, con santo dolo<strong>re</strong> e<br />

vergogna (v. 5-15).<br />

9:1-14<br />

Esdra, come Barnaba quando arrivò a<br />

Gerusalemme e vide la grazia <strong>di</strong> Dio mostrata<br />

ai suoi fratelli, senza dubbio si rallegrò,<br />

e li esortò tutti ad attenersi al<br />

Signo<strong>re</strong> con fermo proponimento <strong>di</strong> cuo<strong>re</strong><br />

(At 11:23). Non vide nulla che non andava<br />

bene (molte corruzioni si celano anche<br />

agli occhi <strong>dei</strong> governatori piú vigili), ma la<br />

sua gioia fu offuscata quando fu informato<br />

che molte persone, e alcuni governanti,<br />

avevano sposato donne pagane, impa<strong>re</strong>ntandosi<br />

con gli stranieri. Si osservi:<br />

I. Qual era il peccato <strong>di</strong> cui erano colpevoli:<br />

Hanno mescolato la stirpe santa

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