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Introduzione Molti libri narrano storie di re, dei loro regni e degli ...

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Invio <strong>di</strong> due spie a Gerico 13<br />

1 Re 2:8-21<br />

Davide, figliolo d’Isai: E tutta la terra sia<br />

ripiena della sua gloria (Sl 72:19, 20). Non<br />

possiamo chiude<strong>re</strong> le nost<strong>re</strong> p<strong>re</strong>ghie<strong>re</strong> con<br />

una sintesi miglio<strong>re</strong> <strong>di</strong> questa: Pad<strong>re</strong>, glorifica<br />

il tuo nome (Gv 12:28).<br />

III. Salomone incarica solennemente il<br />

suo popolo a persevera<strong>re</strong> nel compimento<br />

del proprio dove<strong>re</strong> verso Dio. Dopo aver<br />

parlato a Dio in <strong>loro</strong> favo<strong>re</strong>, adesso parla<br />

al popolo da parte <strong>di</strong> Dio, perché solo chi<br />

è <strong>re</strong>so addolcito con la p<strong>re</strong><strong>di</strong>cazione può<br />

aspettarsi risultati migliori con la p<strong>re</strong>ghiera.<br />

Al momento <strong>di</strong> separarsi, la sua<br />

esortazione è: «Sia dunque il cuor vostro<br />

dato interamente all’Eterno, al nostro<br />

Dio (v. 61). Sia la vostra ubbi<strong>di</strong>enza completa,<br />

non ridotta, integra, senza simulazioni,<br />

costante, senza cadute». Questa è il<br />

compimento dell’Evangelo.<br />

8:62-66<br />

Abbiamo letto in p<strong>re</strong>cedenza che<br />

Giuda e Israele mangiavano e bevevano,<br />

ed erano molto contenti all’ombra delle<br />

<strong>loro</strong> viti e <strong>dei</strong> <strong>loro</strong> fichi (cfr. 1 R 4:25).<br />

Qui li ve<strong>di</strong>amo contenti come allora, nei<br />

cortili <strong>di</strong> Dio: adesso riconoscono che<br />

sono ve<strong>re</strong> le parole <strong>di</strong> Salomone riguardo<br />

alle vie della Sapienza, e cioè che son vie<br />

<strong>di</strong>lettevoli (Pr 3:17).<br />

I. Erano grandemente gioiosi e contenti<br />

ment<strong>re</strong> assistevano ai servizi nella<br />

casa <strong>di</strong> Dio, infatti lí Salomone:<br />

1. Offrí un gran sacrificio (ventiduemila<br />

buoi e centoventimila peco<strong>re</strong>), abbastanza<br />

da esauri<strong>re</strong> le risorse <strong>di</strong> bestiame<br />

dell’intera nazione, se questa non fosse<br />

stata una terra davvero fertile e copiosa. I<br />

pagani si ritenevano molto generosi<br />

quando offrivano sacrifici a centinaia (li<br />

chiamavano ecatombi), ma Salomone li<br />

superò: ne offrí a migliaia. Quando Mosè<br />

de<strong>di</strong>cò il suo alta<strong>re</strong>, gli animali per il sacrificio<br />

<strong>di</strong> ringraziamento furono in tutto<br />

180 fra: giovenchi, e montoni, capri e<br />

agnelli (Nu 7:88). Allora il popolo era povero,<br />

ma ora che il <strong>loro</strong> benesse<strong>re</strong> era aumentato,<br />

ci si aspettava molto <strong>di</strong> piú da<br />

<strong>loro</strong>. Dove Dio semina in abbondanza,<br />

deve pu<strong>re</strong> raccoglie<strong>re</strong> in abbondanza.<br />

Tutti quei sacrifici non furono offerti in<br />

un solo giorno, ma durante i vari giorni<br />

della festa. T<strong>re</strong>nta buoi al giorno venivano<br />

serviti sulla tavola <strong>di</strong> Salomone, ma all’alta<strong>re</strong><br />

<strong>di</strong> Dio ne andavano a migliaia.<br />

Sono poche le persone inclini a spende<strong>re</strong><br />

piú per la propria anima che per il proprio<br />

corpo. È probabile che Salomone offrisse<br />

al popolo la carne <strong>dei</strong> sacrifici <strong>di</strong> ringraziamento,<br />

che apparteneva a chi offriva il<br />

sacrificio. Cristo cibava quanti lo seguivano.<br />

L’alta<strong>re</strong> <strong>di</strong> bronzo non era abbastanza<br />

grande da contene<strong>re</strong> tutti quei sacrifici.<br />

Pertanto per l’occasione furono<br />

cost<strong>re</strong>tti a offrirne molti nella parte <strong>di</strong><br />

mezzo del cortile (v. 64). Secondo alcuni<br />

si fecero su altari <strong>di</strong> terra o <strong>di</strong> pietra costruiti<br />

per l’occasione e abbattuti alla fine<br />

della cerimonia solenne; secondo altri invece<br />

semplicemente a terra. Chi vuole esse<strong>re</strong><br />

generoso nel servi<strong>re</strong> Dio, non deve<br />

esse<strong>re</strong> f<strong>re</strong>nato dalla mancanza <strong>di</strong> spazio o<br />

<strong>di</strong> occasioni per farlo.<br />

2. Tenne una festa, la Festa <strong>dei</strong><br />

Tabernacoli, a quanto pa<strong>re</strong>, dopo la festa<br />

della De<strong>di</strong>cazione. Le due feste durarono in<br />

tutto quattor<strong>di</strong>ci giorni (v. 65), eppu<strong>re</strong> nessuno<br />

<strong>di</strong>sse: Ah, che fatica (Ml 1:13)!<br />

II. Si portarono a casa quella gioia e contentezza.<br />

Dopo esse<strong>re</strong> stati congedati, bene<strong>di</strong>ssero<br />

il <strong>re</strong> (v. 66), lo applau<strong>di</strong>rono, lo ammirarono<br />

e lo ringraziarono da parte della<br />

cong<strong>re</strong>gazione, e poi se n’andarono alle <strong>loro</strong><br />

tende allegri e col cuo<strong>re</strong> contento, tutti se<strong>re</strong>ni<br />

e sod<strong>di</strong>sfatti. La bontà <strong>di</strong> Dio era il motivo<br />

della <strong>loro</strong> gioia, e anche per noi dov<strong>re</strong>bbe<br />

esse<strong>re</strong> semp<strong>re</strong> cosí. Si rallegrarono<br />

per la bene<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> Dio sia sulla famiglia<br />

<strong>re</strong>ale che sul <strong>re</strong>gno. Allo stesso modo noi dov<strong>re</strong>mmo<br />

anda<strong>re</strong> a casa rallegrandoci per i dec<strong>re</strong>ti<br />

santi, e dov<strong>re</strong>mmo anda<strong>re</strong> per la nostra<br />

strada rallegrandoci della bontà <strong>di</strong> Dio verso<br />

il Signor Gesú (<strong>di</strong> cui Davide, suo servo, ne<br />

era figura, nell’avanzamento e nell’instaurazione<br />

del suo trono, in conformità al patto <strong>di</strong><br />

<strong>re</strong>denzione) e verso tutti i c<strong>re</strong>denti, la sua<br />

Israele spirituale, per la <strong>loro</strong> santificazione e<br />

consolazione, secondo il patto <strong>di</strong> grazia. Se<br />

su questa terra non ci rallegriamo del continuo,<br />

la colpa è solo nostra.

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