10.06.2013 Views

II parte - Elenco prezzi 2010 (.pdf 6242 KB ) - Grandi Stazioni S.p.A.

II parte - Elenco prezzi 2010 (.pdf 6242 KB ) - Grandi Stazioni S.p.A.

II parte - Elenco prezzi 2010 (.pdf 6242 KB ) - Grandi Stazioni S.p.A.

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

TARIFFA<br />

IT<br />

TARIFFA IT<br />

TARIFFA IT<br />

5001075 CONDIZIONI GENERALI SPECIFICHE PER LA COSTRUZIONE DI IMPIANTI N°34 CATEGORIE IL,<br />

RD. (segue all'avvertenza 5001074)<br />

15. - PROVE DI FUNZIONAMENTO. L'impianto dovrà essere sottoposto a prove di funzionamento e potenzialità, per<br />

cui ad impianto ultimato o a parti dell'impianto ultimate e prima della chiusura delle tracce, e dell'applicazione dei<br />

rivestimenti isolanti, si dovrà procedere alla prova di tenuta a freddo alla pressione di almeno 1,5 (uno virgola cinque)<br />

volte superiore a quella che avrà in esercizio, per un tempo non inferiore alle 12 (dodici) ore. Effettuata positivamente la<br />

prova di tenuta a freddo, si procederà all'applicazione dei rivestimenti isolanti e alla chiusura dei fori e delle tracce.<br />

Successivamente, ad impianto completato, si procederà all'effettuazione della prova di circolazione a caldo. In questa<br />

prova l'acqua nel generatore verrà portata fino alla temperatura di 90 gradi centigradi ed immessa nei circuiti senza<br />

alcuna riduzione di temperatura. La prova dovrà avere la durata ininterrotta di almeno 4 (quattro) ore. Dovranno<br />

nell'occasione essere sottoposti a pro ve di consenso tutte le apparecchiature di sicurezza installate prescritte dalle norme<br />

ISPESL (ex A.N.C.C.). La prova si intenderà positiva se, le dilatazioni termiche non producono perdite nell' impianto o<br />

deformazioni gravi da far presupporre futuri danni all' impianto stesso e se le apparecchiature di sicurezza risultino<br />

funzionanti. Dovrà inoltre verificarsi, secondo quanto prescritto dalla L. 9/1 /1991 n. 10 e D.P.R. 26/8/ 1993 n. 412, il<br />

grado di isolamento dei rivestimenti coibenti delle tubazioni. Durante i mesi di funzionamento invernale dell'impianto,<br />

la Dirigenza provvederà, in diverse riprese, alla constatazione delle tempera ture nei vari locali riscalda ti, tenendo conto<br />

della temperatura esterna, nonché di quella dell'acqua calda di mandata subito a valle della valvola miscelatrice e di<br />

quella di ritorno dal circuito in esame. Di tutte le suddette prove e constatazioni la Dirigenza redigerà verbale in<br />

contraddittorio con l'Appaltatore. Eventuali anomalie o deficienze rilevate, dovranno dalla Dirigenza , essere contestate<br />

all' Appaltatore mediante O.d.S. con l'invito ad eliminarle, a tutta sua cura e spese, nel termine che verrà fissato<br />

neIl'O.d.S. stesso. Le prove e le constatazioni non si riterranno positive fintantoché non verrà accertato dalla Dirigenza<br />

l'avvenuta ottemperanza alle disposizioni impartite e non si potrà pertanto emettere il verbale di ultimazione dei lavori.<br />

16. - COLLAUDO. Il collaudo consisterà nell' accertamento dell'esito positivo delle prove e constatazioni preliminari,<br />

attraverso la presa visione dei relativi verbali, nell'esame dei dati delle varie temperature rilevati dalla Dirigenza durante<br />

il periodo di osservazione e nella effettuazione delle prove di funzionamento e di potenzialità dell' impianto, non ché<br />

nella verifica del rispetto di tutte le caratteristiche e prescrizioni contemplate nel contratto e nelle presenti condizioni,<br />

nello accertamento che i lavori siano stati eseguiti secondo le buone regole dell'arte, nonché nell' espletamento delle<br />

verifiche richieste dall'ar t. 15 del D.P.R. 1052/1977 e dalla Tabella UNI 5364 ed. 1976. Esso verrà effettuato al<br />

massimo nella seconda invernata successiva alla data di ultimazione dei lavori, risultante da apposito verbale, ed in ogni<br />

modo non prima che l'impianto abbia funzionato regolarmente per 75 giorni complessivi. Qualora alla scadenza della<br />

seconda invernata successiva alla data di ultimazione dei lavori l'impianto non abbia potuto funzionare per il periodo di<br />

giorni 75 sopra indicato per motivi non dipendenti dall' Appaltatore, si procederà ugualmente all' effettuazione di detto<br />

collaudo. La prova di collaudo della temperatura interna dei locali riscaldati si dovrà possibilmente, eseguire entro i<br />

mesi di Dicembre, Gennaio e Febbraio. In detta prova le temperature interne si rileveranno al centro dei singoli locali, a<br />

m. 1,50 sul piano del pavimento, mentre per la temperatura esterna "T" verrà assunta la media delle temperature<br />

verificatesi durante il periodo delle 24 ore precedenti la prova, in un punto dell'edificio esposto a Nord. (segue)<br />

5001076 CONDIZIONI GENERALI SPECIFICHE PER LA COSTRUZIONE DI IMPIANTI N°35 CATEGORIE IL,<br />

RD. (segue all'avvertenza 5001075)<br />

La temperatura dell'acqua di mandata " t " a valle della valvola miscelatrice, in corrispondenza della temperatura media<br />

esterna nelle 24 ore precedenti la prova, coincidente con quella esterna stabilita dal contratto, non dovrà superare gli 85<br />

gradi C per dare le temperature prefissate. Le modalità di esecuzione del collaudo e le tolleranze sono quelle previste<br />

dalla tabella UNI 5364 già richiamata. In particolare, qualora durante l'effettuazione del collaudo la temperatura esterna<br />

media sia diversa da quella prevista in contratto, ma comunque sempre nei limiti di collaudabilità, in base alla suddetta<br />

tabella UNI 5364, occorre risalire, con il criterio di valutazione riportato nella tabella stessa alla determinazione della<br />

capacità dell'impianto di assolvere la propria funzione, con la temperatura massima dell'acqua di mandata prevista in<br />

contratto, quando all'esterno si verifichi la temperatura minima convenzionale prevista nel progetto. Per agevolare<br />

l'effettuazione delle prove di collaudo di cui sopra, si riportano di seguito i valori della temperatura dell'acqua calda, a<br />

valle della valvola miscelatrice, da adottare durante le prove di collaudo per gli impianti con radiatori o con piastre<br />

radianti. Sulla base di tale temperatura dovrà svolgersi il calcolo di verifica riportato nella tabella UNI 5364. T<br />

temperatura media esterna misurata in un punto a Nord dell'edificio. t = temperatura dell'acqua di mandata a valle della<br />

valvola miscelatrice. (-20 gradi C) T= -20 gradi C t= 85 gradi C T= -18 gradi C t= 82 gradi C T= -16 gradi C t= 79 gradi<br />

C T= -14 gradi C t= 75 gradi C T= -12 gradi C t= 71 gradi C T= -10 gradi C t= 67 gradi C T= - 8 gradi C ( *) t= 63<br />

gradi C (-15 gradi C) T= -15 gradi C t= 85 gradi C T= -13 gradi C t= 82 gradi C T= -11 gradi C t= 79 gradi C T= - 9<br />

gradi C t= 75 gradi C T= - 7 gradi C t= 72 gradi C T= - 5 gradi C t= 69 gradi C T= - 3 gradi C t= 65 gradi C (-12 gradi<br />

C) T= -12 gradi C t= 85 gradi C T= -10 gradi C t= 82 gradi C T= - 8 gradi C t= 78 gradi C T= - 6 gradi C t= 74 gradi C<br />

T= - 4 gradi C t= 71 gradi C T= - 2 gradi C t= 67 gradi C T= 0 gradi C (*) t= 63 gradi C (-11 gradi C) T= -11 gradi C t=<br />

85 gradi C T= -10 gradi C t= 83 gradi C T= - 8 gradi C t= 80 gradi C T= - 6 gradi C t= 76 gradi C T= - 4 gradi C t= 72<br />

gradi C T= - 2 gradi C t= 68 gradi C T= 0 gradi C t= 64 gradi C T= + 1 grado C (*) t= 62 gradi C (-10 gradi C) T= -10<br />

gradi C t= 85 gradi C T= - 8 gradi C t= 81 gradi C T= - 6 gradi C t= 78 gradi C T= - 4 gradi C t= 74 gradi C T= 2 gradi<br />

C t= 70 gradi C T= 0 gradi C t= 66 gradi C T= + 1 grado C (*) t= 64 gradi C (*) Temperatura media esterna oltre la<br />

quale non si deve effettuare il collaudo. (segue)<br />

32

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!