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31 - Per uno sviluppo ... - Fabbri Editori

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1. un boomerang: <strong>uno</strong><br />

<strong>sviluppo</strong> che si ritorce<br />

contro l’uomo; il<br />

boomerang è propriamente<br />

un’arma da getto<br />

di legno, di origine australiana,<br />

che ha la proprietà<br />

di ritornare al<br />

punto di lancio quando<br />

non colpisce il bersaglio.<br />

2. «vade retro»: espressione<br />

latina che significa<br />

«vai indietro» e si<br />

usa per respingere, allontanare<br />

qualc<strong>uno</strong> o<br />

per manifestare un rifiuto<br />

netto. Qui l’espressione<br />

è riferita al<br />

progresso tecnologico.<br />

3. emancipazione:<br />

conquista di una maggiore<br />

indipendenza, libertà.<br />

4. gerarchica: fondata<br />

su rigidi rapporti di supremazia<br />

e di subordinazione.<br />

3 Esperienze di vita – Scienza e tecnologia: quale futuro?<br />

Piero Angela<br />

<strong>Per</strong> <strong>uno</strong> <strong>sviluppo</strong> «intelligente»<br />

della tecnologia<br />

In questo brano, Piero Angela, noto al grande pubblico per i suoi<br />

programmi televisivi di divulgazione scientifica, affronta il problema<br />

dello <strong>sviluppo</strong> tecnologico.<br />

Dal momento che la tecnologia continuerà ad avanzare, come fare<br />

per difenderci dai rischi che essa comporta?<br />

Questo <strong>sviluppo</strong> sempre più tumultuoso, in cui la tecnologia trasforma,<br />

accelera, innova, modificando le aziende, il modo di produrre,<br />

il modo di lavorare, eccetera, non potrebbe essere in definitiva<br />

un boomerang 1 e ritorcersi contro l’uomo, cioè contro noi stessi?<br />

Questa è una domanda che continuamente la gente pone: perché è<br />

chiara la preoccupazione di un cambiamento che aggiunga magari<br />

quantità ma sottragga qualità alla vita. Il problema è che ness<strong>uno</strong> di<br />

noi è in grado di fermare lo <strong>sviluppo</strong> tecnologico: perché è qualcosa<br />

che cammina per conto suo, attraverso sterminate ramificazioni che<br />

si estendono ormai in tutto il mondo. Sarebbe come voler arrestare<br />

il tempo, o il susseguirsi delle stagioni.<br />

Limitarsi a denunciare i rischi dello <strong>sviluppo</strong> tecnologico non è<br />

quindi sufficiente, perché, comunque, la tecnologia continuerà ad<br />

avanzare (e la gente ad usarla).<br />

Tra l’altro è così che nascono comportamenti contraddittori tra il<br />

«vade retro» 2 tecnologico e l’utilizzo di tutti i suoi vantaggi diretti e<br />

indiretti (cui ness<strong>uno</strong> pensa in realtà di rinunciare).<br />

Quello che si può fare è prender atto di questa situazione e, per<br />

quanto possibile, governarla. Il problema, cioè, è quello di tentare di<br />

conciliare i vantaggi e gli svantaggi di questo <strong>sviluppo</strong>. <strong>Per</strong>ché gli uni<br />

e gli altri sono ormai abbastanza chiari.<br />

Lo <strong>sviluppo</strong> tecnologico ha migliorato l’alimentazione e il reddito,<br />

ha diminuito la mortalità infantile e l’analfabetismo, ha aumentato la<br />

durata della vita e l’assistenza medica, ha accorciato (anzi addirittura<br />

dimezzato) gli orari di lavoro, e ha creato anche circolazione delle<br />

idee, emancipazione 3 , eccetera.<br />

Tutte cose che hanno contribuito a modificare la stessa struttura della<br />

società, che è passata da una forma a piramide (molto gerarchica 4 ,<br />

con una larga base e un piccolo vertice) a una struttura a uovo (con<br />

un vertice meno ristretto, una grande zona intermedia e una zona<br />

bassa che tende a restringersi).<br />

In questo uovo sono sempre meno coloro che lavorano la terra, stanno<br />

diminuendo gli operai, e sono aumentati enormemente coloro<br />

che svolgono lavori cosiddetti a misura d’uomo, cioè insegnamento,<br />

assistenza, informazione, arte, spettacolo, turismo, eccetera.<br />

Rosetta Zordan, Il quadrato magico, <strong>Fabbri</strong> <strong>Editori</strong> © 2004 RCS Libri S.p.A. - Divisione Education<br />

1


5. nefaste: nocive, negative.<br />

3 Esperienze di vita – Scienza e tecnologia: quale futuro?<br />

Questa tendenza potrà continuare, se sapremo utilizzare le nuove<br />

opportunità dello <strong>sviluppo</strong>.<br />

Ma la tecnologia può portare anche con sé i doni avvelenati che conosciamo<br />

bene.<br />

È possibile riuscire ad avere <strong>uno</strong> <strong>sviluppo</strong> equilibrato che permetta<br />

all’uomo di avere i vantaggi della crescita senza pagarli con un prezzo<br />

talora molto alto? Questa è senz’altro una sfida difficile; ma la<br />

possiamo affrontare. A una condizione: di capire con chiarezza quali<br />

sono le direzioni sbagliate.<br />

<strong>Per</strong> questo è necessario che si sviluppi una cultura moderna, che sia<br />

in grado di maneggiare, senza distruggere la casa, i fiammiferi, l’elettricità<br />

o le bombole del gas. O anche solo l’immondizia.<br />

Noi abbiamo nel nostro appartamento innumerevoli cose che possono<br />

distruggerci o avvelenarci, ma non per questo le rifiutiamo:<br />

perché ci sono utili e perché abbiamo imparato a usarle in modo razionale.<br />

Nelle nostre società, invece, ci comportiamo in modo del tutto diverso:<br />

scarichiamo l’immondizia nel salotto, avveleniamo l’acqua potabile,<br />

affumichiamo l’aria in camera da letto, lasciamo che i bambini<br />

giochino con i fiammiferi e con i fili scoperti dell’elettricità in bagno.<br />

In altre parole, gran parte delle conseguenze nefaste 5 della tecnologia<br />

sono dovute in realtà alla stupidità umana e all’incapacità di far<br />

rispettare certe discipline basilari.<br />

Non serve pronunciare il «vade retro» allo scaldabagno o alla tintura<br />

dei capelli o al sacco dell’immondizia: dobbiamo regolarne bene<br />

l’uso.<br />

Difendendoci per esempio dal «selvaggismo» e promuovendo invece<br />

<strong>uno</strong> <strong>sviluppo</strong> intelligente della tecnologia. E facendo anche rispettare<br />

le regole del gioco.<br />

Rosetta Zordan, Il quadrato magico, <strong>Fabbri</strong> <strong>Editori</strong> © 2004 RCS Libri S.p.A. - Divisione Education<br />

(da Quark Economia, Garzanti, Milano, rid.)<br />

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