Scarica il periodico - Associazione Maggio Eugubino
Scarica il periodico - Associazione Maggio Eugubino
Scarica il periodico - Associazione Maggio Eugubino
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
Periodico dell’<strong>Associazione</strong> <strong>Maggio</strong> <strong>Eugubino</strong> Pro Gubbio - Gubbio Perugia Anno LVII, n. 4 - Agosto 2006 - Sped. in abb. 45% - Legge 662/96, art. 2, comma 20/B, F<strong>il</strong>iale di Perugia
SOMMARIO<br />
4 ATTUALITÀ<br />
5<br />
6<br />
7<br />
8<br />
9<br />
14<br />
18<br />
22<br />
Torneo dei quartieri<br />
Rischio chiusura<br />
La nuova giunta<br />
Non solo Ceri<br />
SENZA PAROLE<br />
L’EUGUBINO Storia Arte Cultura<br />
VITA DELL’ASSOCIAZIONE<br />
VITA CITTADINA<br />
LE NOSTRE COPERTINE<br />
Periodico di attualità, informazione e cultura<br />
dell’<strong>Associazione</strong> <strong>Maggio</strong> <strong>Eugubino</strong> Pro-Loco<br />
Anno LVII, n. 4 – Agosto 2006<br />
In copertina: La Biennale in Piazza S. Giovanni - Ph Paolo Tosti<br />
Direttore Editoriale: Lucio Lupini<br />
Direttore Responsab<strong>il</strong>e: Ubaldo Gini<br />
Realizzazione: L’Arte Grafica<br />
Redazione: Corso Garibaldi, 50 - 06024 Gubbio (Pg)<br />
Tel. e Fax 075 9273912 - CC Postale n. 15463060<br />
Aut. Trib. Perugia n°. 334 del 15/01/1965.<br />
Sped. In abb. Postale 45%,<br />
comma 20/B, legge 662/96, f<strong>il</strong>iale di Perugia.<br />
AMBROGI E BICCHERI FIRME SU L’EUGUBINO<br />
La fretta è sempre cattiva consigliera come si suol dire. Così nell’ultimo numero<br />
de “L’<strong>Eugubino</strong>” la distrazione ha giocato un brutto scherzo ai nostri collaboratori<br />
per l’articolo sull’Altare della Madonna della Misericordia di San Domenico<br />
che è stato redatto da Vincenzo Ambrogi così come <strong>il</strong> testo dell’articolo Caro<br />
mio San Giorgio è stato inviato dalla gent<strong>il</strong>issima Michela Biccheri.<br />
DIFENDIAMO LA NOSTRA CITTÀ<br />
È giusto trattare la città come <strong>il</strong> luogo in cui tutto è permesso?<br />
Da cosa dipende questo atteggiamento?<br />
Scarso senso civico, maleducazione, mancato rispetto dei diritti<br />
e delle sensib<strong>il</strong>ità altrui, congenito riflesso di st<strong>il</strong>i di vita?<br />
Probab<strong>il</strong>mente un po’ di tutto.<br />
Ma assolutamente non va bene.<br />
Gli episodi sono tanti.<br />
I motorini impazzano per strade e vicoli senza alcun rispetto di<br />
limiti e delle norme del codice della strada.<br />
Ci sono adunate, di giovani e non, e fino a qui niente di male,<br />
al termine delle quali però <strong>il</strong> luogo viene lasciato come una<br />
pattumiera; vedansi alcuni vicoli o piazze o <strong>il</strong> parco del Teatro<br />
Romano.<br />
Fioriere, pubbliche e private, panchine ma anche strutture come<br />
le palestre sono oggetto di attacchi di vandalismo. Gratuito ed<br />
incomprensib<strong>il</strong>e.<br />
Certo la vig<strong>il</strong>anza non è sufficiente, ma non si può pensare che<br />
<strong>il</strong> problema sia risolvib<strong>il</strong>e solo con un reggimento di vig<strong>il</strong>i urbani<br />
in servizio giorno e notte, o con l’installazione di telecamere o<br />
con l’aggiunta di cestini per rifiuti. Il problema è più profondo<br />
ed affonda nella vecchia “educazione civica”.<br />
Se non si sentono le cose di tutti come proprie, se non si prende<br />
coscienza che a fianco dei diritti esistono anche i doveri, che non<br />
è permesso tutto ciò che è possib<strong>il</strong>e e “piacevole” la situazione<br />
è destinata solamente a peggiorare.<br />
La civ<strong>il</strong>tà si misura anche dal rispetto nei confronti delle persone<br />
e dal rispetto della cosa pubblica e del patrimonio di tutti.<br />
“La nostra città è la nostra casa!” è lo slogan che abbiamo visto<br />
lanciare da una Amministrazione Comunale, evidentemente<br />
non siamo soli, a volere una città più bella e vivib<strong>il</strong>e. Si ritiene<br />
dunque che gli atti ed atteggiamenti citati siano un grave<br />
indicatore di malessere che debba essere preso seriamente in<br />
considerazione e possib<strong>il</strong>mente risolto con attività di<br />
sensib<strong>il</strong>izzazione.<br />
Parliamone ai cittadini, alle famiglie ed alle scuole, tentiamo di<br />
recuperare <strong>il</strong> giusto senso di “proprietà” della città.<br />
IL PERIODICO VIENE INVIATO A TUTTI I SOCI<br />
DELL’ASSOCIAZIONE MAGGIO EUGUBINO<br />
LE OPINIONI ESPRESSE NEGLI ARTICOLI<br />
IMPEGNANO UNICAMENTE<br />
LE RESPONSABILITÀ DEI SINGOLI AUTORI.
8<br />
ATTUALITÀ<br />
Una città in<br />
piazza<br />
L’<br />
<strong>Associazione</strong> <strong>Maggio</strong> <strong>Eugubino</strong>,<br />
di concerto con i<br />
Quartieri, la Società Balestrieri,<br />
<strong>il</strong> Gruppo Sbandieratori e<br />
l’Amministrazione Comunale, è di<br />
nuovo l’Ente di coordinamento del<br />
Torneo dei Quartieri – edizione<br />
2006.<br />
Numerose le novità che quest’anno<br />
saranno presentate alla manifestazione.<br />
Grazie alla tenacia del <strong>Maggio</strong> <strong>Eugubino</strong><br />
e dei Quartieri si è portata<br />
a conclusione la realizzazione della<br />
prima tranche del parco costumi<br />
del Torneo, iniziata grazie alle risorse<br />
finanziare del progetto S.T.L. di<br />
ormai tre anni or sono.<br />
Gli splendidi costumi sono stati<br />
prodotti su disegni del Prof. Stefano<br />
Luigi Cannelli che si è ispirato ai<br />
TORNEO DEI QUARTIERI<br />
Un’impegno sempre più coinvolgente<br />
di Robert Satiri<br />
dipinti del tardo medioevo eugubino,<br />
restituendo un contesto storiografico<br />
e cronologico alla coreografia della<br />
manifestazione.<br />
La realizzazione è stata affidata<br />
alla Sartoria Teatrale di Monica<br />
Gufoni di Firenze, che vanta nel<br />
settore una esperienza unica, con<br />
realizzazioni che vanno dal Calcio<br />
in Costume di Firenze, a tutte le<br />
maggiori rievocazioni storiche italiane,<br />
alla collaborazioni per i costumi<br />
per le produzioni delle maggiori<br />
Opere teatrali e di avanspettacolo<br />
italiani.<br />
Giuliano Uccellani avrà <strong>il</strong> compito<br />
di curare la regia della manifestazione,<br />
che si snoderà da Piazza<br />
Grande con <strong>il</strong> Corteo Storico che<br />
attraverserà <strong>il</strong> Centro Storico cittadino<br />
toccando le vie e piazze princi-<br />
pali dei Quartieri, per ritornare poi<br />
in Piazza Grande e dare inizio alla<br />
manifestazione che garantirà ad<br />
eugubini e turisti la possib<strong>il</strong>ità di<br />
assistere alle evoluzioni dei drappi<br />
degli Sbandieratori, ai tiri dei Balestrieri<br />
e… ad altro ancora.<br />
La serata si concluderà nelle piazze<br />
dei Quartieri dove le cucine saranno<br />
aperte per gustare le specialità del<br />
territorio ed un buon bicchiere di<br />
vino accompagnerà, in aus<strong>il</strong>io alla<br />
musica, <strong>il</strong> ballo dei convenuti.<br />
Ma non è tutto: nella scorsa edizione<br />
la scommessa era stata quella di<br />
riuscire nel riproporre una manifestazione<br />
che stava ormai rapidamente<br />
procedendo nel senso del definitivo<br />
tramonto.<br />
Gli sforzi sono stati notevoli, ma la<br />
gratificazione incommensurab<strong>il</strong>e!<br />
Questo ci ha corroborati nel proposito<br />
di realizzare qualcosa di più,<br />
che sia la premessa per un Torneo<br />
dei Quartieri, nei prossimi anni,<br />
non di una sola serata, ma di un<br />
momento coinvolgente, festoso,<br />
spensierato, un po’ come tutti ci<br />
aspettiamo la settimana di Ferragosto.<br />
Perché non tutto si esaurisca nella<br />
serata del 14 agosto, sono previste<br />
nei quartieri nei primi due fine settimana<br />
di agosto, 3 serate a tema.<br />
Questo impegno va nel senso di recuperare<br />
un coinvolgente percorso<br />
attraverso e nei Quartieri, mediante
giochi, usi, elementi e caratteri della<br />
cultura medioevale cittadina.<br />
Insomma, anche quest’anno un Torneo<br />
ricco di interesse per tutti, eugubini<br />
o turisti, che vogliamo torni<br />
a coinvolgere attivamente i tanti<br />
concittadini che, spesso durante<br />
l’anno, si dimostrano disponib<strong>il</strong>i,<br />
interessati, non insensib<strong>il</strong>i, alla valorizzazione<br />
della propria Città, delle<br />
sue tradizioni, della sua proposta<br />
culturale e turistica.<br />
Come succede da non molto tempo,<br />
quando manderemo in archivio questa<br />
manifestazione, ci metteremo al<br />
lavoro per progettare quella del<br />
2007, per aggiungere, anno dopo<br />
anno, un’altra tessera al puzzle delle<br />
proposte dell’Estate Eugubina.<br />
Come <strong>Maggio</strong> <strong>Eugubino</strong> forse dob-<br />
05 Agosto quartiere di S. Andrea: botteghe medioevali e cena in via Dante<br />
06 Agosto quartiere di S. Giuliano: scacchiere giganti e cena in piazza S. Giovanni<br />
13 Agosto quartiere di S. Martino: pomeriggio con giochi medioevali in piazza Bosone<br />
14 agosto Piazza Grande<br />
ore 18.30:<br />
Corteo Storico Medioevale con partenza da Piazza Grande per le vie del centro storico.<br />
ore 20.30:<br />
Sonata del Campanone ed ingresso del Corteo Storico Medioevale in Piazza Grande.<br />
ore 21.00:<br />
Inizio del Torneo. Al termine della manifestazione feste in Piazza nei rispettivi Quartieri<br />
ATTUALITÀ 5<br />
biamo fare una recriminazione<br />
nell’analisi di quanto realizzato fino<br />
ad oggi: a fronte della partecipazione<br />
popolare, siamo riusciti a coinvolgere<br />
poco gli operatori economici del<br />
settore turistico nel nostro progetto;<br />
speriamo che una giusta sensib<strong>il</strong>izzazione,<br />
insieme ad un impegno e<br />
ad una programmazione dell’Amministrazione<br />
Comunale coerente<br />
con ciò ed un coinvolgimento progettuale<br />
di lunga portata, possano, in<br />
futuro, garantire un maggiore esposizione<br />
propositiva, foriera anche di<br />
un maggiore ritorno in termini di<br />
immagine per la Città, ricchezza<br />
scenografica per la manifestazione<br />
e gratificazione per tutti: associazioni,<br />
<strong>Maggio</strong> <strong>Eugubino</strong> ed operatori<br />
economici.<br />
Torneo dei Quartieri<br />
Appuntamento di prestigio a<br />
Piazza Grande per <strong>il</strong> Torneo<br />
Nazionale della Balestra antica<br />
che vede l'assegnazione del<br />
"collare" d'oro e del titolo a<br />
squadre per le società che fanno<br />
parte della Federazione: Gubbio,<br />
Lucca, San Marino. Massa<br />
Marittima e Sansepolcro. Le<br />
medaglie sono state realizzate<br />
dall'artista eugubino Nello<br />
Bocci. Tutta la giornata di<br />
domenica 5 agosto è dedicata<br />
alla disfida nazionale.
6<br />
Rischio chiusura<br />
La viab<strong>il</strong>ità che Gubbio insegue per<br />
uscire dal suo isolamento secolare,<br />
assomiglia sempre più ad una<br />
immaginaria “tela di Penelope”;<br />
circostanze imprevedib<strong>il</strong>i ed incredib<strong>il</strong>i,<br />
riportano la “trama” all’ordito iniziale<br />
non appena appare ormai vicina la<br />
conclusioni definitive. Per rendersi conto<br />
basta leggere le cronache di questi giorni.<br />
I tempi necessari alla costruzione delle<br />
infrastrutture stradali indispensab<strong>il</strong>i per<br />
avvicinarsi ai grandi “assi” ed agevolare<br />
i tempi di percorrenza verso <strong>il</strong> capoluogo<br />
regionale, tornano ad essere critici ed<br />
incerti. Si ripropongono quali autentiche<br />
emergenze, quindi, quelle che erano state<br />
indicate quali priorità assolute dalla<br />
civica amministrazione e dalle forze<br />
politiche e sociali. L’Ancona-Perugia, parte<br />
integrante del disegno portato avanti<br />
negli anni, la cui validità si lega<br />
all’indispensab<strong>il</strong>e ammodernamento della<br />
“Pian d’Assino” rischia di bloccarsi ad un<br />
VIABILITÀ<br />
I progetti sulle infrastrutture sono come<br />
la “tela di Penelope”<br />
Antonelli,<br />
eugubino onario<br />
“Per l’alto prof<strong>il</strong>o del Suo impegno umano<br />
e pastorale durante <strong>il</strong> mandato episcopale<br />
nella Diocesi di Sant’Ubaldo, svolgendo la<br />
missione apostolica con inconfondib<strong>il</strong>e<br />
autorevolezza e riscuotendo concorde e<br />
rispettosa ammirazione; per avere saputo<br />
comprendere e arricchire lo spirito del<br />
popolo eugubino, apprezzandone <strong>il</strong> genuino<br />
orgoglio per <strong>il</strong> patrimonio architettonico,<br />
artistico, culturale e folkloristico offerto<br />
dalla città; per le doti di intelligenza,<br />
affab<strong>il</strong>ità e discrezione espresse nella acuta<br />
osservazione e interpretazione delle<br />
problematiche religiose e sociali, grazie alle<br />
quali ha continuamente dialogato con<br />
singole persone, gruppi ed istituzioni,<br />
lasciando un segno di ricchezza indeleb<strong>il</strong>e<br />
nella mente e nel cuore degli eugubini”<br />
questa la motivazione letta dal sindaco<br />
Orfeo Goracci della Cittadinanza Onoraria<br />
conferita a Sua Eminenza Cardinale Mons.<br />
ATTUALITÀ<br />
di Giampiero Bedini<br />
“passo” dalla conclusione, all’altezza di<br />
Valfabbrica a causa del contenzioso tra<br />
Anas e la “Grassetto”. Oggetto del<br />
contendere la mancata redazione della<br />
“perizia” sollecitata dall’impresa per<br />
assorbire i maggiori oneri incontrati fino<br />
ad oggi nella costruzione della “galleria”<br />
e non solo. L’incontro svoltosi in Regione<br />
per iniziativa dell’assessore Mascio,<br />
presenti gli enti locali interessati, l’Anas<br />
e la Grassetto stessa, si è dimostrato<br />
Ennio Antonelli. La cerimonia si è svolta<br />
nella sala cons<strong>il</strong>iare del Comune in piazza<br />
Grande, alla presenza di numerose autorità<br />
civ<strong>il</strong>i e religiose e di moltissimi cittadini<br />
che hanno voluto tributare omaggio al “loro”<br />
vescovo. Ad affiancare nel saluto iniziale <strong>il</strong><br />
sindaco in fascia tricolore c’erano l’attuale<br />
vescovo Mario Ceccobelli, <strong>il</strong> predecessore<br />
Pietro Bottaccioli e Gianni Bettelli.<br />
A.M.E.<br />
PHOTOSTUDIO<br />
interlocutorio. L’Anas sostiene di non<br />
poter procedere ad ulteriori adeguamenti,<br />
avendo esaurito la disponib<strong>il</strong>ità che la<br />
legge consente fino ad un massimo del<br />
20% della spesa inizialmente prevista.<br />
Ora si confida sull’apertura di un tavolo<br />
a livello romano, con <strong>il</strong> Ministro Di Pietro<br />
ed i vertici nazionali dell’Anas, ultima<br />
ancora di salvezza per evitare che la<br />
Grassetto tolga <strong>il</strong> disturbo, le maestranze<br />
vengano mandate a casa e la conclusione<br />
dell’arteria, fondamentale per le Marche<br />
e l’Umbria, rinviata di anni, quando <strong>il</strong><br />
traguardo finale, secondo gli esperti,<br />
potrebbe essere tagliato nel giro di pochi<br />
mesi. “Intorno a quel tavolo vogliamo<br />
esserci anche noi - ha dichiarato<br />
l’assessore comunale Graziano<br />
Cappannelli - per tentare di sbloccare<br />
una situazione complessa che si protrae<br />
ormai da troppo tempo, rimarcando<br />
l’importanza strategica che ha in termini<br />
economici, occupazionali, turistici e<br />
infrastrutturali”. Gubbio segue con<br />
apprensione anche le vicende del tratto<br />
Gubbio-Mocaiana della “Pian d’Assino”<br />
che stenta ad essere appaltato, pur<br />
essendo stata firmata la convenzione che<br />
vede la Regione pronta ad anticipare i<br />
soldi all’Anas (una trentina di m<strong>il</strong>ioni di<br />
euro) necessari per i lavori. Si assiste ad<br />
una situazione diffic<strong>il</strong>e da comprendere:<br />
da una parte mancano le risorse<br />
economiche e vanno reperite, dall’altra<br />
ci sono, ma non si trova <strong>il</strong> modo di<br />
spenderle! Intanto <strong>il</strong> territorio sconta<br />
conseguenze pesantissime in termini di<br />
sv<strong>il</strong>uppo e sicurezza.<br />
La nuova Giunta<br />
La nuova giunta comunale con le relative<br />
deleghe è composta da Renato Albo: Vice<br />
Sindaco, Sanità, Personale, problematiche del<br />
Centro Storico, servizi demografici.<br />
Maria Cristina Ercoli: B<strong>il</strong>ancio, tributi,<br />
patrimonio, riorganizzazione uffici comunali,<br />
informatizzazione, cablaggio, pari opportunità,<br />
volontariato e associazionismo. Marino<br />
Cernicchi: Lavori Pubblici e manutenzione,<br />
problematiche delle frazioni. Renzo<br />
Menichetti: Cultura, Turismo, Sport e Tempo<br />
libero. Aldo Cacciamani: Istruzione, politiche<br />
socio educative, politiche giovan<strong>il</strong>i e della 3°<br />
età. Sauro Monacelli: Urbanistico, protezione<br />
civ<strong>il</strong>e, gestione post terremoto. Lucio Panf<strong>il</strong>i:<br />
Servizi ed educazione ambientale, assetto del<br />
territorio, verde pubblico, mob<strong>il</strong>ità alternativa.<br />
Graziano Cappannelli: attività produttive,<br />
sv<strong>il</strong>uppo economico – commercio, politiche<br />
formative finalizzate a nuova occupazione,<br />
rapporti con categorie produttive, agricoltura,<br />
energie rinnovab<strong>il</strong>i, sicurezza dei cittadini.<br />
Gianluca De Gennaro farà parte dello Staff<br />
del Sindaco con incarichi relativi a:<br />
Partecipazione, Economia Solidale,<br />
Cooperazione Internazionale e politiche di<br />
pace.
Il 3 luglio, sono salito in Comune<br />
dove si stava celebrando la prima<br />
assise cittadina dopo le ultime<br />
elezioni amministrative, perché volevo<br />
protestare con <strong>il</strong> Sindaco, sveltamente,<br />
sui Ceri che ho visto ridotti a due<br />
all’interno della Bas<strong>il</strong>ica di<br />
Sant’Ubaldo ed al posto di quello di<br />
San Giorgio un candelotto dal sapore<br />
sepolcrale. Una brutta visione che mi<br />
ha profondamente colpito! I Ceri sono<br />
una trinità inscindib<strong>il</strong>e e pertanto<br />
debbono essere tolti tutti e tre quando<br />
c’è necessità di intervento.<br />
Ma <strong>il</strong> Sindaco era impegnato nella<br />
sua concione alquanto dura e così ho<br />
assistito anche agli interventi di vari<br />
consiglieri, del Vice Sindaco Dott.<br />
Albo, Tognoloni, Biancarelli, Smacchi,<br />
Chiocci ed <strong>il</strong> neofita ingegner Bonci,<br />
con interventi alquanto pepati, ma,<br />
anche con problemi veri. Infatti tutti<br />
hanno posto gli accenti sul nuovo problema<br />
della Comunità Montana che<br />
vedrebbe l’esclusione del Comune di<br />
Gubbio e su quell’ “annosissimo” delle<br />
“viab<strong>il</strong>ità” e su quelli che si presenteranno<br />
con <strong>il</strong> trasferimento “alquanto<br />
intelligente”dell’ospedale a Branca.<br />
Nello storico e grandioso palazzo ed<br />
in tutto l’ambiente di Piazza Quaranta<br />
Martiri avverrà un cambiamento per<br />
la vita cittadina sulla quale è bene<br />
porre molta attenzione e per la quale<br />
tutti i cittadini debbono dare un contributo<br />
di idee sulle decisioni che verranno<br />
dagli Amministratori. Un compito<br />
diffic<strong>il</strong>e per chi dovrà assemblare<br />
tutti i desiderata.<br />
Chiocci ha rinnovato la richiesta di<br />
ATTUALITÀ 7<br />
RIFLESSIONI<br />
E <strong>il</strong> “vecchio”<br />
ospedale?<br />
Intanto un candelotto sepolcrale fa perdere<br />
la “trinità”dei Ceri<br />
trasferirvi una scuola. Questa in qualche<br />
modo ricalca quella degli anni ’50<br />
quando furono avanzate idee per un<br />
nuovo e più razionale ospedale. Una<br />
prevedeva appunto <strong>il</strong> trasferimento<br />
del nosocomio presso l’Edificio Scolastico<br />
in via Roma, ma non se ne fece<br />
niente, perché qualche “sapiente” considerava<br />
allora tale cambiamento un<br />
colpo grandioso per l’economia eugubina.<br />
Personalmente mi associo alla<br />
proposta sopracitata però, per le scuole<br />
elementari di via Perugina e di<br />
Sant’Illuminata proprio per ridurre<br />
la presenza di auto che in certe ore<br />
del giorno rendono diffic<strong>il</strong>e <strong>il</strong> traffico<br />
cittadino. Moltissimi scolaretti del<br />
secondo ciclo saranno fac<strong>il</strong>itati nei<br />
percorsi da e per le loro abitazioni.<br />
Con <strong>il</strong> trasferimento del nosocomio a<br />
Branca si presentano altre problematiche<br />
di natura sanitaria e allora prima<br />
di qualsiasi decisione bisognerà<br />
di Pietrangelo Farneti<br />
mettere attenzione sui servizi fisioterapeutici<br />
che oggi vengono praticati<br />
presso la Usl, per tutte le varie analisi<br />
ed anche di primo e pronto intervento.<br />
Mica saremo costretti continuamente<br />
ad andare a Branca per un prelievo<br />
o per qualche altro piccolo incidente?<br />
Siamo tutti stufi dei continui andirivieni<br />
dal medico di famiglia, agli uffici<br />
di prenotazione per poi ritornare ancora<br />
nelle varie farmacie o presso la<br />
Usl che opera distaccata. Se tutti questi<br />
servizi fossero collocati in una<br />
parte del vecchio nosocomio si concorrerebbe<br />
a diminuire i costi che gravano<br />
sull’economia sanitaria e cittadina.<br />
La limitazione che mi impone <strong>il</strong> Direttore<br />
del nostro <strong>periodico</strong> mi vieta<br />
di parlare sulla Comunità Montana:<br />
cari concittadini un altro tiro alla città<br />
di Gubbio, alla faccia delle politiche<br />
regionali, provinciali, comunitarie e<br />
comprensoriali.
8<br />
SENZA PAROLE<br />
CHE FINE FARANNO QUESTI ALBERI?<br />
A.M.E.<br />
L’ALTRA BIENNALE<br />
IN VETRINA<br />
A THANN<br />
A CERI INVERTITI<br />
E.B.<br />
E.B.<br />
A.M.E.<br />
A.M.E.<br />
AVVISO PIÙ O MENO<br />
PUBBLICO<br />
A.M.E.<br />
A.M.E.<br />
A.M.E.
Una diceria su Gubbio<br />
inventata da Cesare Lombroso<br />
di Fabrizio Cece<br />
Anche Cesare Lombroso (1835-1909), <strong>il</strong> celebre psichiatra,<br />
antropologo e criminologo del XIX secolo, ebbe modo di visitare<br />
Gubbio. Lo fece probab<strong>il</strong>mente alla fine dell’Ottocento e, nel<br />
1902, ricordò questa sua “capatina” in occasione di certe sue<br />
considerazioni contro le prese di posizione di<br />
certa nob<strong>il</strong>tà favorevole alla politica coloniale<br />
italiana che mirava all’occupazione, per<br />
esempio, di Tripoli.<br />
Ne “L’Avanti” del 30 apr<strong>il</strong>e 1902 <strong>il</strong> Lombroso<br />
scrisse queste parole:<br />
“Pochi anni fa, passavo qualche giorno in quella<br />
singolarissima città, tutta medievale e<br />
monumentale, che si chiama Gubbio. E’ si<br />
potrebbe dire, una specie di Pompei del medio<br />
evo, dove, in vicinanza agli avanzi di un castello<br />
del Comune che occupa quasi un’intera collina,<br />
trovi una quantità di palazzi monumentali,<br />
quasi vuoti ed in rovina, di una immensa<br />
grandezza; vedi insomma gli avanzi di una<br />
signor<strong>il</strong>e metropoli trasformata in un v<strong>il</strong>laggio,<br />
non senza però i segni di quelle eterne pretese<br />
– ginnasio, liceo, scuola tecnica ecc. – in cui si baloccano e si<br />
rovinano le finanze dei nostri Comuni. Ma quello che mi ha<br />
colpito più di tutto, oltre al s<strong>il</strong>enzio ed al deserto in questa<br />
città, già frà le più popolose, è stato di veder uscire dalle<br />
gelosie chiuse di molti di quei palazzi dei piccoli cestini, nei<br />
quali <strong>il</strong> bottegaio della via poneva qualche pane e qualche<br />
frutto. Avendone domandato alla guida, mi disse che molti<br />
Cesare Lombroso<br />
dei nob<strong>il</strong>i dell’antica città, venuti a male, abitando le rovine<br />
dei loro palazzi in mancanza di altra risorsa, vergognandosi<br />
di lavorare onde vivere meglio ed anche di farsi vedere in<br />
cattivo arnese per le vie, facevano a quel modo le loro provviste,<br />
non usando uscire che di notte per non<br />
mostrarsi laceri e sdruciti...”<br />
Questa parole, com’è ovvio, suscitarono non<br />
poche reazioni in città, tanto che qualcuno,<br />
per protesta, giunse persino a scrivere a<br />
“l’Unione Liberale” di Perugia che, nella<br />
sua rubrica regionale del 10 maggio 1902,<br />
diede ampio spazio alla corrispondenza<br />
eugubina – datata 3 maggio – intestandola<br />
con una delle celebri frasi di Cesare<br />
Lombroso: “genio è pazzia”.<br />
L’anonimo corrisponde eugubino,<br />
stigmatizzando le parole dello psichiatra<br />
torinese, osservò che <strong>il</strong> Lombroso si<br />
trattenne a Gubbio solo poche ore e che fu<br />
probab<strong>il</strong>mente vittima di qualche scherzo<br />
tiratogli da un buontempone eugubino alla<br />
vista di un cestino che scendeva da un’alta<br />
finestra.<br />
Così concluse <strong>il</strong> risentito articolista: “Pure, egregio professore,<br />
qua si mangia si beve e vi si vestono panni e si ride di voi,<br />
come nelle più colte città di Italia; non abbiamo pretese<br />
esagerate eccetto quella di impedire a chicchesia specialmente<br />
a chi non ci conosce o a chi non sa, di denigrarci o di spargere<br />
stupide storielle contro di noi”.
storia arte cultura<br />
La “Madonna del Belvedere”<br />
secondo Giuseppe Magni<br />
di Ettore A. Sannipoli<br />
La collezione privata del noto ceramografo eugubino Giuseppe<br />
Magni (1819-1917), ovvero la raccolta di maioliche da lui<br />
decorate comprensiva di opere “a riverbero e colori” con<br />
soggetti aventi “contorni<br />
d’ornato di vario st<strong>il</strong>e”, venne<br />
messa in vendita a Roma nel<br />
1930 dal figlio dell’artista,<br />
Ubaldo. L’unico lavoro che<br />
l’erede intese conservare fu<br />
“la riproduzione della Madonna<br />
del Nelli”, ritenuta da<br />
Pietro Rosati – autore della<br />
Ottaviano Nelli, ‘Madonna del<br />
Belvedere’, dipinto murale. Gubbio,<br />
chiesa di Santa Maria Nuova.<br />
prima nota storico-critica sul<br />
Magni (da cui ricaviamo<br />
queste notizie) – un lavoro “di<br />
insuperab<strong>il</strong>e valore artistico”.<br />
In effetti la ‘Madonna del<br />
Belvedere’ dipinta verso la metà degli anni dieci del Quattrocento<br />
sui muri della chiesa di Santa Maria Nuova in Gubbio,<br />
capolavoro conclamato del pittore tardogotico eugubino Ottaviano<br />
Nelli (notizie dal 1400 al 1446; già morto nel 1449), ben<br />
si prestava ad essere mirab<strong>il</strong>mente ripetuta da un decoratore<br />
nitido, minuzioso e preciso quale era <strong>il</strong> Magni, per l’estrema<br />
cura ornamentale e per la ‘propensione miniaturistica’ proprie<br />
del raffinatissimo dipinto murale.<br />
Ma mai avremmo avuto modo di valutare appieno le effettive<br />
capacità dimostrate da Giuseppe Magni nella riproduzione<br />
di questo capolavoro del gotico fiorito umbro-marchigiano se<br />
la prima versione dell’opera non fosse ricomparsa, grazie<br />
all’intraprendenza di un collezionista locale, proprio nella<br />
città nella quale centovent’anni fa essa era stata realizzata.<br />
Si tratta di un piatto del diametro di 39 centimetri, che non<br />
presenta separazione fra tesa e cavetto e che risulta inserito<br />
in una cornice ottagonale con passe-partout in velluto nero.<br />
E’ firmato e datato in blu sul retro, all’interno del piede ad<br />
anello: “Gubbio / Giuseppe Magni / 1885”. Accanto a una<br />
tavolozza variegata di colori ‘a gran fuoco’, <strong>il</strong> Magni ha usato,<br />
in questo suo eccellente lavoro, gli sfolgoranti lustri rossi e<br />
dorati tipici della tradizione cinquecentesca eugubina.<br />
Nella fascia medio-bassa del piatto appare <strong>il</strong> paradisiaco<br />
consesso di sacri personaggi nato dall’immaginazione dal<br />
Nelli: la Madonna con <strong>il</strong> Bambino benedicente posta tra<br />
Sant’Antonio Abate e – a quanto sembra – San Giovanni<br />
Evangelista, attorniata da angeli musicanti e reggicortina,<br />
sormontata da cherubini e serafini che circondano la figura<br />
a mezzo busto di Cristo nell’atto di incoronare la Madre; al<br />
cospetto del gruppo sacro sono inginocchiati due donatori,<br />
l’uomo accompagnato da Sant’Antonio, la donna da un angelo<br />
custode.<br />
La Vergine è seduta su di un cuscino posato sul pavimento<br />
a formelle quadrate che occupa la parte più bassa<br />
dell’immagine. In alto, invece, dietro le spalle dei sacri personaggi,<br />
si estende un ricchissimo fondale anti-naturalistico<br />
d’impianto crucistellato, tempestato di stelle e animaletti<br />
dorati. Per finire, sul bordo del piatto, è presente una fascia<br />
decorata con tondi e losanghe ‘alla cosmatesca’.<br />
Evidenti risultano alcune modifiche operate dal Magni rispetto<br />
al modello iconografico, anche per adattare l’immagine originaria<br />
(rettangolare, come in genere ogni affresco) al prof<strong>il</strong>o<br />
circolare del piatto. Nel dipinto murale del Nelli da tempo è<br />
assai consunta la base, tanto da non permetterci più di<br />
accertare se la Vergine fosse seduta su un prato fiorito come<br />
comunemente allora accadeva, seguendo i canoni della cosiddetta<br />
Madonna dell’Um<strong>il</strong>tà. Fatto sta che l’artista ottocentesco<br />
ha sostituito <strong>il</strong> presunto prato con un impiantito quadrettato<br />
diffic<strong>il</strong>mente riscontrab<strong>il</strong>e nell’originale. Il Magni ha inoltre<br />
eliminato le due colonnine ritorte presenti ai lati dell’affresco<br />
votivo, ed ha esteso in alto <strong>il</strong> fondale crucistellato, nell’opera<br />
quattrocentesca serrato invece da una bassa trabeazione<br />
simulata.<br />
Queste varianti rispetto all’originale erano forse parzialmente<br />
suggerite all’autore della maiolica da riproduzioni della<br />
Madonna del Nelli che si diffusero sempre di più nel corso<br />
dell’Ottocento, a partire da veri ‘prototipi’ come la cromolitografia<br />
stampata nel 1857, su disegno di Stigford Burr, a cura<br />
Giuseppe Magni, piatto con la ‘Madonna del Belvedere’, ceramica a<br />
lustro, 1885. Perugia, Collezione della Fondazione Cassa di Risparmio<br />
di Perugia.
‘Madonna del Belvedere’,<br />
<strong>il</strong>lustrazione in P. Cenci, Guida di<br />
Gubbio, Gubbio 1912, p. 32.<br />
ra della Società Arundelliana<br />
di Londra. Di particolare<br />
interesse, a questo riguardo,<br />
risulta l’<strong>il</strong>lustrazione pubblicata<br />
nella guida di Gubbio<br />
redatta da monsignor Pio<br />
Cenci nel 1912 (ma evidentemente<br />
si tratta di<br />
un’immagine datab<strong>il</strong>e a<br />
qualche decennio prima): ove<br />
non solo compare un fondo<br />
crucistellato più esteso in<br />
alto rispetto a quanto si osserva<br />
nel dipinto murale, ma<br />
anche un bordo ornato da<br />
cosmatesche non molto dis-<br />
sim<strong>il</strong>i da quelle che anticipano l’orlo del piatto decorato da<br />
Giuseppe Magni.<br />
Si può ipotizzare con ragionevolezza che questo lavoro in<br />
maiolica riscosse subito un notevole successo, tanto da incentivare<br />
delle repliche da parte dell’autore. Due anni dopo, in<br />
occasione del giub<strong>il</strong>eo sacerdotale di Leone XIII (1887), <strong>il</strong><br />
Magni offrì al pontefice un piatto ad iride con <strong>il</strong> ritratto papale,<br />
che si è conservato almeno in due diversi esemplari; contemporaneamente<br />
i Canonici della Cattedrale di Gubbio acquistarono,<br />
per 100 lire, un altro suo piatto con la riproduzione,<br />
appunto, della ‘Madonna del Belvedere’, per donarlo a papa<br />
Pecci e presentarlo all’Esposizione Vaticana che allora si stava<br />
preparando. Proprio al 1887 risale l’unica altra copia finora<br />
rintracciata della Madonna del Nelli sicuramente di mano del<br />
nostro, conservata nel Museo della Ceramica a Lustro ‘Torre<br />
di Porta Romana’ di Gubbio. E’ un piatto quasi del tutto sim<strong>il</strong>e<br />
a quello precedentemente esaminato, anche se qui mancano<br />
gli intensi lustri di oro e di rubino che impreziosiscono<br />
l’esemplare del 1885.<br />
Oltre che all’Esposizione Vaticana del 1888, le riproduzioni<br />
del capolavoro nellesco vennero esibite anche in altre occasioni:<br />
alla Mostra d’Arte Antica e d’Imitazione organizzata a Città<br />
di Castello nel 1893, ove <strong>il</strong> Magni presentò numerose sue<br />
opere, tra cui due piatti con cornici, “uno a riverberi, l’altro<br />
in st<strong>il</strong>e di Orazio Fontana”, riproducenti proprio la ‘Madonna<br />
del Belvedere’ del Nelli (forse gli stessi esemplari che abbiamo<br />
descritto sopra o comunque del tutto sim<strong>il</strong>i ad essi); alla ‘Mostra<br />
giorgesca’ allestita in Gubbio nel 1898, in occasione del quarto<br />
centenario del conferimento della cittadinanza eugubina a<br />
Mastro Giorgio Andreoli; e, per finire, all’Esposizione Agricola-<br />
Industriale di Gubbio nel 1908, ove fu presentato un solo<br />
esemplare, ben visib<strong>il</strong>e in una fotografia allora scattata<br />
dall’aretino Natale Luci.<br />
Così <strong>il</strong> pubblico del tempo poté più volte ammirare <strong>il</strong> capolavoro<br />
nellesco secondo la personale versione di Giuseppe Magni, <strong>il</strong><br />
quale applicò anche in questo caso i criteri fondamentali che<br />
contraddistinguono <strong>il</strong> suo riconoscib<strong>il</strong>issimo storicismo: riproduzione<br />
meticolosa e calligrafica di celebri modelli dell’arte<br />
italiana – specie di quelli tardogotici, pseudo-rinascimentali,<br />
classicistici del Quattro e del Cinquecento –, ma anche opportuna<br />
capacità di modificare <strong>il</strong> soggetto riprodotto adattandolo<br />
al nuovo contesto (piatto o targa che fosse) in cui esso veniva<br />
ad essere calato. Un insegnamento che risulterà proficuo per<br />
molti decoratori di ceramica a venire: come testimoniano<br />
alcuni piatti con la ‘Madonna del Belvedere’ risalenti ai decenni<br />
Giuseppe Magni, piatto con la ‘Madonna del Belvedere’ (part.), ceramica<br />
a lustro, 1885. Perugia, Collezione della Fondazione Cassa di Risparmio<br />
di Perugia.<br />
iniziali del Novecento, d’incerta attribuzione, o le splendide<br />
targhe con lo stesso soggetto eseguite, oramai nella Gubbio<br />
degli anni trenta, dal grande ma ancora poco indagato ceramografo<br />
Guido Cattozzo.<br />
Bibliografia essenziale<br />
Sulla ‘Madonna del Belvedere’ di Ottaviano Nelli cfr.: E.A. Sannipoli,<br />
Anasyrma?, in “L’<strong>Eugubino</strong>”, a. XLVII (1996), n. 2, pp. 80-81 (con erratacorrige<br />
a p. 124 del numero successivo della rivista); Id., Sui rapporti<br />
artistici tra <strong>il</strong> Nelli e i Salimbeni: <strong>il</strong> Giudizio Universale di Sant’Agostino<br />
a Gubbio e una traccia per Jacopo Salimbeni, in I da Varano e le arti,<br />
a cura di A. De Marchi e P.L. Falaschi, atti del convegno internazionale<br />
(Camerino 2001), Ripatransone 2003, pp. 579-610, speciatim pp. 581-<br />
584 (testi a cui si rimanda anche per la precedente bibliografia).<br />
Su Giuseppe Magni cfr.: F. Cece, E.A. Sannipoli, La ceramica “a lustro”<br />
nell’Ottocento a Gubbio, Firenze 1998, pp. 57-63, 76-77, 105-117, 150-<br />
162, 198-199 (contributo al quale si rimanda anche per la precedente<br />
bibliografia); E.A. Sannipoli, Altri due piatti di Giuseppe Magni, in<br />
“L’<strong>Eugubino</strong>”, a. L (1999), n. 3, pp. 29, 31; C. Giardini, Giuseppe Magni<br />
nella manifattura M<strong>il</strong>iani: le maioliche policrome a lustri metallici, in<br />
La Cattedrale di Fabriano, a cura di B. Cleri e G. Donnini, Fabriano<br />
2003, pp. 212-215; E.A. Sannipoli, Il genio di Oderisi e di Mastro Giorgio.<br />
Due pezzi poco noti di Giuseppe Magni, in “Gubbio Arte”, a. XXII (2004),<br />
n. 1, pp. 27-29; Id., Sei coppe ‘abborchiate’ eugubine del Cinquecento e<br />
un piatto ‘storicista’ di Giuseppe Magni, datt<strong>il</strong>oscritto, 2005.<br />
Sulla ceramica eugubina nella cultura storicistica dell’Ottocento cfr.<br />
Cece, Sannipoli, La ceramica cit.<br />
Su Guido Cattozzo cfr. E.A. Sannipoli, L’ingegno della copia. Due opere<br />
di Guido Cattozzo ed Elpidio Petrignani, in “L’<strong>Eugubino</strong>”, a. LIII (2002),<br />
n. 3, pp. 5-7.<br />
Giuseppe Magni, piatto con la ‘Madonna del Belvedere’, ceramica<br />
policroma, 1887. Gubbio, Museo della Ceramica a Lustro ‘Torre di<br />
Porta Romana’.
storia arte cultura<br />
di Pina Pizzichelli<br />
Biennale<br />
d’autore<br />
E’ stata inaugurata l’8 luglio scorso con un’affollata conferenza<br />
stampa la 24a Biennale di Scultura, nata nel 1958 per una<br />
felice intuizione dell’allora presidente dell’Azienda di<br />
promozione turistica prof. Nicola<br />
Benedetti e del suo staff. Era nata,<br />
allora, come Biennale d’arte del Metallo<br />
e della Ceramica, da tenersi in anni<br />
alterni. Dopo <strong>il</strong> periodo d’oro fino agli<br />
’70 - la maggior parte degli scultori<br />
ceramisti e critici d’arte d’Italia sono<br />
stati a Gubbio come protagonisti- la<br />
biennale ha attraversato alterne<br />
vicende, che comunque le hanno<br />
permesso di arrivare all’edizione<br />
odierna, considerata significativa<br />
“perché è l’anno del suo r<strong>il</strong>ancio, copromossa<br />
ed organizzata dal Comune<br />
e dalla Provincia e realizzata in<br />
collaborazione con la Fondazione<br />
Accademia di Belle Arti “Pietro<br />
Vannucci” di Perugia e la Camera di<br />
Commercio Industria ed Artigianato<br />
e Agricoltura di Perugia.<br />
Il tutto grazie ad un accordo firmato l’anno scorso tra <strong>il</strong><br />
Comune e la Provincia che ha posto fine alla ricerca qualche<br />
volta infruttuosa di sponsor sia pubblici e privati. Perché, è<br />
fac<strong>il</strong>e intuire una manifestazione culturale che vuol essere<br />
di qualità, ha bisogno di finanziamenti, che permettano di<br />
programmare con una certa sicurezza le edizioni future.<br />
“Noi - ha detto l’assessore alla cultura della Provincia<br />
Pierluigi Neri che è stato <strong>il</strong> promotore dell’accordo - non<br />
condividiamo la logica dei contributi dati a caso di volta in<br />
volta, ma proponiamo un investimento programmato nel<br />
tempo esplicitamente in azioni culturalmente di pregio. Un<br />
investimento, come nel caso della Biennale di Gubbio, del<br />
Lirico di Spoleto, del Conservatorio di Musica di Perugia,<br />
dell’Accademia di Belle Arti di Perugia, che dia sicurezza<br />
per l’attività di queste importanti istituzioni<br />
ed iniziative. ”L’accordo tra <strong>il</strong> Comune di Gubbio<br />
e La Provincia prevede la previsione di b<strong>il</strong>ancio<br />
fino al 2009 di 50.000 euro ciascuno all’anno.<br />
Il che non esclude l’apporto, come quest’anno,<br />
di altri enti e sponsor privati.<br />
La Biennale, che chiuderà i battenti <strong>il</strong> 30<br />
settembre prossimo, si articola in tre sezioni:<br />
1- Museo della scultura contemporanea, la<br />
collezione e nuove presenze 2006. 2- Omaggio.<br />
3- Accademie. L’artista nel suo farsi.<br />
L’A.G.<br />
La Biennale è stata realizzata in collaborazione<br />
con la Fondazione Accademia di Belle Arti<br />
“Pietro Vannucci” di Perugia e la Camera di<br />
Commercio di Perugia.<br />
Il costituendo museo raccoglie ogni anno<br />
opere per luoghi aperti (Parco Ranghiasci e per<br />
spazi chiusi in attesa che venga individuato<br />
un luogo idoneo che qualcuno ha individuato
nell’edificio dell’ospedale di Piazza 40 Martiri. Per ora le<br />
opere sono sistemate a Palazzo Ducale sotto gli Arconi del<br />
Palazzo dei Consoli, a Palazzo Pretorio, al Palazzo del Turismo.<br />
1 - Il museo al chiuso comprende la collezione comunale delle<br />
opere acquisite nelle passate edizioni della Biennale, quelle<br />
collocate lo scorso anno e quelle acquisite quest’anno. Nel<br />
Parco Ranghiasci ugualmente sono presenti opere dello scorso<br />
anno e di oggi. Poiché dagli ultimi decenni a questa parte <strong>il</strong><br />
concetto di “scultura si è molto diversificato ed ampliato, <strong>il</strong><br />
museo di Gubbio vuol dare testimonianza anche in questo<br />
campo delle varie forme di esecuzione, dei differenti materiali<br />
usati, dei vari generi st<strong>il</strong>istici fino a quella forma estrema<br />
dell’uso del corpo dello stesso artista, o di modelli come”<br />
scultura vivente” per cui quest’anno si è assistito alle<br />
performance di tre artiste, durante la inaugurazione.<br />
Performance “fissate” poi con la fotografia e diventare quindi<br />
museificate, si dice cosi?<br />
2 - Omaggio. Quest’anno è stata allestita una mostra di<br />
ampie dimensioni come omaggio ad uno dei maestri della<br />
scultura contemporanea Giuseppe Spagnulo. E’ stato preparato<br />
su questo un catalogo.<br />
3 - Questa sezione, oltre a stab<strong>il</strong>ire rapporti con le istituzioni<br />
di alta formazione sia italiane che straniere vuol presentare<br />
i “giovani scultori nel loro farsi”, cioè nel momento dei loro<br />
studi e dell’inizio della propria ricerca poetica.<br />
Ruolo principale è senz’altro quello dell’Accademia di Belle<br />
Arti di Perugia; alcuni suoi allievi sono affiancati da loro<br />
colleghi delle Accademie di Belle Arti di Urbino, Carrara e<br />
Firenze, in un confronto tra le reciproche esperienze.<br />
Gli enti presenti e cioè la Provincia di Perugia ed <strong>il</strong> Comune<br />
di Gubbio insieme alla Camera di Commercio di Perugia<br />
conferiranno al termine premi acquisto ad alcuni dei giovani<br />
artisti presenti.<br />
La Guastuglia<br />
di Ubaldo E. Scavizzi<br />
Per <strong>il</strong> sesto anno consecutivo, presso l’area della Guastuglia,<br />
si sta svolgendo la campagna di scavi condotti<br />
dagli studenti del Corso di Laurea in Scienze dei Beni<br />
A.M.E.<br />
PH. PLUS<br />
Archeologici dell’Università di Perugia, diretti dal Prof.<br />
Gian Luca Grassigli e con la collaborazione del Dott.<br />
Francesco Marcatt<strong>il</strong>i per la gestione diretta del cantiere.<br />
Quest’anno l’area indagata risulta particolarmente<br />
ampia: è stato interamente scoperta la canaletta in<br />
pietra, pressoché completa, che delimita la piazza<br />
individuata nel corso delle campagne precedenti e sono<br />
state ulteriormente scavate le aree adiacenti ad essa<br />
in direzione est e sud; un saggio interno alla piazza<br />
stessa ha permesso <strong>il</strong> ritrovamento di numerosi materiali.<br />
Mentre sul lato orientale non sembra aver dato<br />
frutti la ricerca dell’edificio sacro che doveva affacciarsi<br />
sulla piazza, probab<strong>il</strong>mente a causa della forte spoliazione<br />
dell’area operata a partire dall’alto medioevo, sul<br />
lato meridionale sono state invece rinvenute le fondazioni<br />
di un muro di notevole lunghezza ed una vasca<br />
in cocciopesto pressoché integra. Al momento in cui<br />
andiamo in stampa, i nuovi ritrovamenti devono tuttavia<br />
essere ancora inquadrati con precisione nel contesto<br />
crono-stratigrafico dell’area.<br />
L’area meridionale dello scavo 2006, con al centro<br />
parte della vasca in cocciopesto, non ancora interamente<br />
scavata
8<br />
VITA DELL’ASSOCIAZIONE<br />
Sf<strong>il</strong>eranno per la prima volta. Saranno<br />
<strong>il</strong> fiore all’occhiello del Corte Storico<br />
del Torneo dei Quartieri. Ricerca storica<br />
prima e collaborazione poi hanno fatto<br />
sì che <strong>il</strong> progetto diventasse realtà. Il<br />
Corteo sarà arricchito dai tantissimi<br />
colori dei costumi di dame, cavalieri,<br />
arcieri, popolani, paggetti, musici,<br />
gonfalonieri, gent<strong>il</strong>uomini. La realizzazione<br />
dei bozzetti è stata curata<br />
dall’eugubino Stefano Cannelli per la<br />
manifattura della Sartoria Teatrale di<br />
Firenze. Il progetto è stato portato<br />
avanti dalla nostra <strong>Associazione</strong> e<br />
finanziato dal STL Alto Chiascio con <strong>il</strong><br />
presidente Renzo Menichetti. Per <strong>il</strong><br />
momento si tratta di trenta nuovi<br />
costumi ma <strong>il</strong> progetto integrale prevede<br />
altri costumi per impreziosire sempre<br />
di più la sfida tra i nob<strong>il</strong>i quartieri<br />
eugubini.<br />
COSTUMI D’ARTE PER IL CORTEO STORICO<br />
LE NUOVE<br />
GUALDRAPPE<br />
Nuove gualdrappe per la Festa dei<br />
Ceri di quest’anno.<br />
I ricami sono stati realizzati da<br />
Paola Cainca. La ditta Lioli ha<br />
realizzato <strong>il</strong> confezionamento.<br />
Fanno bella mostra di se gli<br />
stemmi della Città di Gubbio e<br />
quello dell’Università dei Muratori,<br />
curati entrambi nei minimi<br />
dettagli.<br />
GAVIRATI
‹<br />
‹<br />
‹<br />
‹<br />
‹
16<br />
UNA PERSONA STUPENDA<br />
Nenuccio Sollevanti ci ha lasciati dopo<br />
una breve malattia.<br />
Per la nostra <strong>Associazione</strong> è una<br />
perdita dolorosa ed incolmab<strong>il</strong>e. Egli è<br />
stato sempre presente nei Consigli di<br />
Amministrazione e la sua opera<br />
indefessa si è manifestata in tutte le<br />
iniziative, un tempo più numerose ma<br />
particolarmente per quelle a carattere<br />
sportivo. Amava <strong>il</strong> ciclismo e suo era<br />
principalmente <strong>il</strong> merito per la Corsa<br />
dei Cinque Colli; inoltre si è rivelato<br />
nel campo f<strong>il</strong>atelico e numismatico<br />
grande gestore ed organizzatore. Per<br />
una cinquantina di anni ha organizzato<br />
Annulli Postali in occasione della Festa<br />
dei Ceri, contribuendo così a portare<br />
Gubbio nel mondo culturale. Per la sua<br />
opera quotidiana, in continuazione,<br />
accadevano richieste sulla nostra città<br />
con le sue attività e tradizioni. Quasi<br />
mens<strong>il</strong>mente organizzava presso la<br />
nostra sede incontri con f<strong>il</strong>atelici<br />
eugubini e forestieri che potevano così<br />
aggiornarsi con mostre e mercati. Dalla<br />
sua abnegazione è fiorito <strong>il</strong> francobollo<br />
su Gubbio, con <strong>il</strong> “bel San Giovanni”,<br />
edito dalle Poste Italiane con m<strong>il</strong>ioni<br />
di esemplari. Noi, suoi amici e<br />
collaboratori, non eravamo al corrente<br />
di quanto fosse proficua l’attività<br />
f<strong>il</strong>atelica nel campo della cultura<br />
nazionale ed internazionale, alla quale,<br />
da solo, Lui è riuscito suscitando<br />
ammirazione e collaborazione dai centri<br />
VITA DELL’ASSOCIAZIONE<br />
più importanti marchigiani. I nostri<br />
armadi sono “zeppi” di testimonianze<br />
di questa grande volontà spesa per<br />
Gubbio. Anche quest’anno, pur<br />
ammalato, dalla sua dimora, ha voluto<br />
organizzare la mostra f<strong>il</strong>atelica in<br />
occasione della festa dei Ceri con un<br />
annullo particolare dedicato a Saffo<br />
Scavizzi, un altro nostro indimenticato<br />
collaboratore. Ora la sua scrivania con<br />
tutti i suoi carteggi è vuota e sarebbe<br />
un grave peccato perdere i frutti di così<br />
grande lavoro. Gubbio manca di un<br />
altro grande figlio che ha manifestato<br />
in s<strong>il</strong>enzio le sue virtù civiche nelle<br />
Scuole cittadine e l’amore per i Ceri.<br />
Negli anni 40 è stato tra i giovani<br />
organizzatori dei Ceri Mezzani e ha<br />
condotto <strong>il</strong> suo Sant’ Ubaldo in qualità<br />
di Capodieci. A noi mancherà un vero<br />
p<strong>il</strong>astro. Una figura, insomma,<br />
stupenda sotto ogni aspetto; un grande<br />
esempio da non dimenticare mai e<br />
questi attributi, cari Fam<strong>il</strong>iari, siano<br />
di conforto al vostro grande dolore.<br />
Con tutta la nostra solidarietà.<br />
Il <strong>Maggio</strong> <strong>Eugubino</strong><br />
LA LUCE DEL RISORGIMENTO<br />
Città mia città ti ricordi quando fanciulli<br />
ascoltavamo nelle stonate sere<br />
<strong>il</strong> soffiar del vento attraverso<br />
le fessure della porta.<br />
Sorgevano stab<strong>il</strong>i per la loro pietra<br />
le case, ampi palazzi per giocare<br />
vivere la giovinezza<br />
pur con cielo freddo e trasparente.<br />
Oggi ogni epoca passa alla porta<br />
come <strong>il</strong> vento, come la luce<br />
ma l'Italia vide e subì <strong>il</strong> suo tormento<br />
<strong>il</strong> suo Garibaldi volò come <strong>il</strong> Bonaparte.<br />
I sentimenti degli eroi si compresero<br />
nel sangue nelle nuove case, nella dura pietra.<br />
Non cercherò fiori di un tempo passato<br />
che storicamente ci rivelò la realtà<br />
della vita. Erano tempi che la piccola Italia<br />
con ombra eccessiva ed amore<br />
come un impasto di libertà, di soavità<br />
segnò le più belle pagine della sua vera unità.<br />
Dante Ambrogi
8<br />
VITA CITTADINA<br />
GUBBIO SUMMER<br />
FESTIVAL<br />
“Gubbio Summer Festival 2006”<br />
si è presentato al grande pubblico<br />
con una grande proposta culturale.<br />
Lo hanno sottolineato <strong>il</strong><br />
sindaco Orfeo Goracci,<br />
l’assessore alla cultura Renzo<br />
Menichetti, <strong>il</strong> direttore organizzativo<br />
Francesco De Zan e<br />
l’assistente alla direzione artistica<br />
Katia Ghigi. Il sindaco Goracci<br />
ha sottolineato l’importanza<br />
e la qualità del Festival.<br />
Katia Ghigi ha spiegato che<br />
l’edizione 2006 di “Gubbio Summer<br />
Festival”, con la direzione<br />
artistica di Stefano Pagliani è<br />
stata caratterizzata da Masterclasses<br />
tenute da maestri di<br />
chiara fama internazionale, da<br />
concerti e recital cui hanno partecipato<br />
anche i migliori allievi<br />
dei corsi. Tra le novità: <strong>il</strong> coinvolgimnento<br />
dei centri di Sig<strong>il</strong>lo<br />
e Costacciaro ed un gemellaggio<br />
con alcuni dei Festival più importanti<br />
d’ Italia.<br />
STAGIONE<br />
DI PROSA ESTIVA<br />
Presentata dall’assessore alla<br />
cultura Renzo Menichetti e dal<br />
direttore del Teatro Stab<strong>il</strong>e<br />
dell’Umbria Franco Ruggieri la<br />
XLVI stagione degli spettacoli<br />
classici. Cinque gli spettacoli<br />
rappresentati dal 14 luglio al 12<br />
agosto al Teatro Romano. Il 1<br />
agosto “Non è vero, ma ci credo….”,<br />
commedia in due atti di<br />
Peppino De F<strong>il</strong>ippo interpretato<br />
e diretto da Luigi De F<strong>il</strong>ippo, si<br />
chiude sabato 12 agosto con “Un<br />
curioso accidente” di Carlo Goldoni<br />
con Mario Scaccia, Debora<br />
Caprioglio per la regia di Beppe<br />
Arena. Per informazioni ulteriori:<br />
I.A.T. di Gubbio Servizio Turistico<br />
Associato telefono 075<br />
9220693 fax 075 9273409.<br />
GUBBIO NO BORDERS<br />
5 agosto:<br />
Francesca Sortino, P.zza Bosone,<br />
ore 21,15<br />
6 agosto:<br />
Sez. cinema “Ultimo Tango a<br />
Parigi”, palazzo Ducale, ore<br />
21.15<br />
7 agosto: Paf Trio, P.zza Bosone,<br />
ore 21.30<br />
9 agosto:<br />
Javier Girotto & Aries Tango,<br />
P.zza Bosone, ore 21.30<br />
10 agosto:<br />
Sez. Terra Mia: Balletto di Gubbio,<br />
Teatro Comunale, ore 21.30<br />
11 agosto:<br />
Kenny Wheller & Colr Jazz Orchestra,<br />
Teatro Romano, ore<br />
21.30<br />
13 agosto:<br />
Sez. Satira: Riondino & Vergassola,<br />
Teatro Romano, ore 21.30<br />
15 agosto:<br />
Antonella Ruggiero, Teatro Romano,<br />
ore 21.30<br />
16 agosto:<br />
“Fratello Blues”: Sound Blues<br />
Band, P.zza Oderisi, ore 21.30<br />
17 agosto:<br />
Premiata Forneria Marconi,<br />
Piazza Grande, ore 21.30.<br />
Info e prevendita: Iat (tel.075<br />
/9220693), Fotolibri, Bar Europa.<br />
PASSEGGIATA DI<br />
FINE ESTATE<br />
Si sta convenendo per la fine<br />
dell'estate una camminata<br />
dall'Arco di San Marziale al<br />
Parco Ranghiasci che terminerà<br />
con una merenda serale allietata<br />
da musiche danzanti. Per una<br />
migliore riuscita occorre dare<br />
già pronotazione presso la sede<br />
dell'<strong>Associazione</strong> (Tel.<br />
075/9273912).
ABBONAMENTI ANNUALI<br />
adulti euro 26<br />
ridotti euro 20<br />
(fino a 18 anni e oltre 60 anni)<br />
e inoltre speciali prezzi famiglie
20<br />
PROTOCOLLO D’INTESA<br />
E’ stato firmato a Nola <strong>il</strong> protocollo<br />
di intesa tra la città di Gubbio,<br />
rappresentata dall’assessore alla<br />
cultura Renzo Menichetti, e le città<br />
di Nola, Palmi, Sassari e Viterbo,<br />
cinque comuni accomunati da feste<br />
di r<strong>il</strong>evante interesse etnoantropologico,<br />
storico, religioso e<br />
culturale, caratterizzate dalla<br />
presenza di macchine a spalla: la<br />
Varia di Palmi, i Ceri di Gubbio, la<br />
Macchina di Santa Rosa di Viterbo, i<br />
Gigli di Nola e i Candelieri di Sassari.<br />
Le delegazioni istituzionali dei comuni<br />
si erano già incontrate più volte,<br />
l’ultima proprio a Gubbio <strong>il</strong> 14 maggio<br />
di quest’anno quando si è formalizzato<br />
<strong>il</strong> protocollo di intesa con lo scopo di<br />
rinsaldare i legami tra le città delle<br />
Macchine a spalla al fine di<br />
promuovere progetti di sv<strong>il</strong>uppo e di<br />
interscambio. «Dai vari comuni infatti<br />
- La commenta l’assessore alla cultura<br />
Menichetti - è stata riconosciuta la<br />
necessità di approfondire lo studio<br />
interdisciplinare relativo a tali<br />
manifestazioni e di diffondere la loro<br />
conoscenza a livello nazionale ed<br />
internazionale. L’intento è di celebrare<br />
e valorizzare <strong>il</strong> patrimonio culturale<br />
e paesaggistico dei centri in cui queste<br />
VITA CITTADINA<br />
feste vengono celebrate dando valore<br />
a comunità che hanno contribuito alla<br />
storia, alla cultura e all’arte del nostro<br />
Paese».<br />
IN BICI DA GUBBIO<br />
A THANN<br />
Una folta delegazione eugubina era<br />
presente nella cittadina alsaziana di<br />
Thann in occasione dell’”Accensione<br />
dei Tre Pini” in onore di S. Ubaldo<br />
guidata dal Vescovo Ceccobelli. Per<br />
l’amministrazione comunale erano<br />
presenti gli assessori Aldo Cacciamani<br />
e Sauro Monacelli a testimoniare i<br />
saldi vincoli di amicizia che legano<br />
storicamente le due città gemellate<br />
fin dal secondo dopoguerra. Per questa<br />
occasione larga eco per l’impresa di<br />
due ciclisti eugubini Sauro Fiorucci<br />
e Nicola Messere, partiti da Gubbio<br />
<strong>il</strong> 21 giugno per raggiungere Thann<br />
<strong>il</strong> giorno della cremazione dei tre pini.<br />
I due ciclisti, che hanno percorso gli<br />
ultimi ch<strong>il</strong>ometri insieme ai ciclisti<br />
di “Amicale Cycliste Thann”.<br />
S. GIOVANNI DA LODI<br />
GUBBIO- La diocesi di Gubbio ha<br />
deciso delle celebrazioni per<br />
solennizzare <strong>il</strong> nono centenario della<br />
morte di San Giovanni da Lodi,<br />
avvenuta <strong>il</strong> 7 settembre 1105 a<br />
Gubbio, dove era stato nominato<br />
Vescovo da pochi mesi (1104). Le sue<br />
spoglie sono custodite e venerate nella<br />
Cattedrale eugubina, in una delle<br />
cappelle laterali. Nato a Lodi Vecchio,<br />
è stato allievo pred<strong>il</strong>etto di San Pier<br />
Damiani, tanto da seguirlo nella<br />
esperienza eremitica presso l’eremo<br />
di Fonte Avellana, appartenuta fino<br />
al 1819 alla diocesi eugubina. Da<br />
Vescovo incoraggia ed avvia alla vita<br />
sacerdotale un giovane che frequenta<br />
la canonica di S. Secondo, nel quale<br />
intravede subito doti e virtù davvero<br />
rare: si tratta di Ubaldo Baldassini,<br />
futuro Vescovo e patrono di Gubbio.<br />
Le celebrazioni, secondo <strong>il</strong> programma<br />
<strong>il</strong>lustrato dal Vescovo Mons. Mario<br />
Ceccobelli, sono cominciate <strong>il</strong> 28 luglio<br />
con la “ricognizione del corpo” (l’ultima<br />
è stata fatta nel 1906); inizierà poi<br />
un pellegrinaggio con tappe a<br />
Cantiano (18 al 30 agosto), Scheggia<br />
e Pascelupo (1-3 settembre), Gubbio<br />
(3-10 settembre, Chiesa di San<br />
Francesco). In programma anche un<br />
convegno su S. Giovanni da Lodi a<br />
cura dell’Università degli studi di<br />
Perugia (21-22-23 settembre).
È ARRIVATA LA CICOGNA<br />
È arrivato Antonio a rallegrare la Famiglia<br />
Cozzari. Alla piccola sorellina Giulia a mamma<br />
Cristiana ed al babbo Stefano gli auguri della<br />
nostra associazione.<br />
Fiocco rosa in casa Mercadini per la nascita<br />
di Elena. Alla gent<strong>il</strong>e sposa Alessia ed al collega<br />
Luca i rallegramenti della nostra redazione.<br />
FIORI D’ARANCIO<br />
Paolo Rosati e<br />
Stefania Staccioli<br />
si sono sposati<br />
nella Chiesa<br />
Cattedrale di<br />
Gubbio. Auguri<br />
vivissimi<br />
Alessandro Giacometti<br />
e Patrizia<br />
Capponi si sono<br />
uniti in matrimonio.<br />
Al Capitano del<br />
Gubbio e all’ex<br />
pallavolista, ai<br />
paratenti tutti<br />
tantissimi auguri.<br />
VITA CITTADINA 21<br />
Stefano Marinelli Andreoli e Veronica Ambrogi<br />
si sono uniti in matrimonio nella Chiesa<br />
Cattedrale di Gubbio ed hanno poi festeggiato<br />
a V<strong>il</strong>la Benveduti circondati dall’affetto di<br />
parenti ed amici.<br />
Marco Gaggiotti<br />
e Roberta<br />
Bedini si sono<br />
felicemente<br />
sposati nella<br />
Chiesa di S.<br />
Maria della<br />
Piaggiola.<br />
Tantissime<br />
felicitazioni.<br />
NOMINE E LAUREE<br />
Enrico Passeri è <strong>il</strong> nuovo presidente del Rotary<br />
Club di Gubbio A passargli la “campana” l’ex<br />
presidente Mario Menichetti.<br />
Il Dr. Cristiano Orlandi è <strong>il</strong> nuovo presidente del<br />
Rotaract per <strong>il</strong> distretto di Gubbio. Succede alla<br />
presidenza di Giudy Pacelli.<br />
Rinnovo delle cariche al Lions Club Gubbio Host.<br />
Dopo un annata impegnativa e ricca di iniziative,<br />
per l’anno lionistico 2006/07, è stato confermato<br />
Presidente Gino Brischi, Vice Presidente Luigi<br />
Panata, Segretario Ezio Maria Caldarelli,<br />
Tesoriere Franco Spogli, Censore Tullio Trippetti<br />
e Cerimoniere Gianfrancesco Chiocci.<br />
Marcello Rogari è <strong>il</strong> nuovo Presidente<br />
dell’<strong>Associazione</strong> Famiglie Quaranta Martiri.<br />
Laura Tomarelli è <strong>il</strong> Vice Presidente mentre<br />
Giorgio Sollevanti è <strong>il</strong> segretario. Consiglieri:<br />
Frqancesco Bartolini, Vincenzo Cacciamani,<br />
Giuliano Minelli, Antonio Pannacci e Guglielmina<br />
Roncigli.Sono stati nominati revisori Massimo<br />
Minelli, Luciano Bedini e Marino Rossi.<br />
Si è br<strong>il</strong>lantemente laureato in Scienze della<br />
Formazione-corso in Scienze della professionalità<br />
all’Università degli Studi di Perugia Gianluigi<br />
Traversini discutendo la tesi “E-learning come<br />
strumento del cambiamento della formazione in<br />
azienda”. Relatore Prof.ssa Floriana Falcinelli;<br />
controrelatore Prof. Lanfranco Rosati.<br />
S<strong>il</strong>via Oganof si è laurata con 110 e lode in<br />
comunicazione d'impresa, marketing e pubblicità<br />
presso l'Università Lumsa di Roma discutendo<br />
la tesi "ifarmaci OTC e la comunicazione nel<br />
punto vendita in farmacia". Relatore Prof. Mauro<br />
Covino. Alla figlia del nostro socio Maurizio<br />
Oganof gli auguri della nostra redazione.
22<br />
LE NOSTRE COPERTINE<br />
Impegno<br />
A noi del Consiglio Direttivo<br />
del “MAGGIO EUGUBINO”<br />
che per <strong>il</strong> prossimo triennio siamo<br />
stati ancora chiamati o confermati,<br />
a seguito delle elezioni<br />
svoltesi nei giorni 25 e 26 apr<strong>il</strong>e,<br />
per continuare l'attività<br />
dell'<strong>Associazione</strong>, qualcuno può<br />
obiettare: “ma chi ve lo fa fare?”...<br />
È proprio vero: chi ce<br />
lo fa fare? Tuttavia, lo facciamo.<br />
Con entusiasmo, con impegno<br />
ed anche con sacrifìci. Perché<br />
molti di noi dedicano varie<br />
ore della propria giornata sottraendole<br />
al lavoro e alla professione,<br />
per organizzare<br />
“qualche cosa” che riteniamo<br />
ut<strong>il</strong>e per Gubbio. Saremo<br />
senz'altro degli <strong>il</strong>lusi, dei sognatori;<br />
ma a questo mondo, è anche<br />
bello qualche volta vivere<br />
un po' di <strong>il</strong>lusioni o sognare<br />
soprattutto quando i risultati di<br />
certe <strong>il</strong>lusioni recano ut<strong>il</strong>ità e<br />
vantaggi alla comunità.<br />
Noi non abbiamo la presunzione<br />
di ritenerci persone indispensab<strong>il</strong>i<br />
per "fare qualche cosa,<br />
di ut<strong>il</strong>e nello specifico settore<br />
che la nostra <strong>Associazione</strong>,<br />
sorta nel<br />
lontano 1949, deve<br />
perseguire come è<br />
stab<strong>il</strong>ito nel suo Statuto:<br />
siamo stati incaricati<br />
da varie decine<br />
di persone (i Soci del<br />
“<strong>Maggio</strong> <strong>Eugubino</strong>”)<br />
a seguito di libere e<br />
democratiche elezioni,<br />
di portare avanti ancora<br />
per tre anni <strong>il</strong><br />
programma che prevede<br />
iniziative tendenti<br />
a recare per Gubbio<br />
indubbi vantaggi immediati<br />
o immediatamente<br />
futuri, ma comunque<br />
tutti proiettati<br />
anche alla realizzazione<br />
di problemi che<br />
dalla unione concorde<br />
di varie forze e persone<br />
potranno venire risolti nella<br />
completa validità di intenti.<br />
Naturalmente, incorreremo<br />
in errori, perché errare è<br />
una prerogativa di ogni uomo.<br />
Tenteremo, tuttavia, di farlo <strong>il</strong><br />
meno possib<strong>il</strong>e.<br />
Chiediamo, così, la collaborazione<br />
di tutti: delle Autorità, in<br />
primo luogo; degli Enti vari che<br />
rappresentano i settori della<br />
vita cittadina e regionale, degli<br />
eugubini, dei Soci tutti vicini e<br />
lontani ai quali chiediamo comprensione,<br />
aiuto morale e materiale.<br />
Prenderemo come esempio la<br />
meritoria opera svolta da coloro<br />
che ci hanno preceduto: sentiamo<br />
<strong>il</strong> dovere di ricordare,<br />
per tutti, due figure che hanno<br />
determinato e improntato della<br />
loro opera un'epoca nella vita<br />
della nostra <strong>Associazione</strong>:<br />
Mons. Origene Rogari e Mario<br />
Rosati. Quelli senz'altro furono<br />
gli anni più intensi e significativi<br />
per <strong>il</strong> "<strong>Maggio</strong> <strong>Eugubino</strong>,,;<br />
momenti di alti ideali e di febbr<strong>il</strong>e<br />
attività.<br />
Noi non potremo uguagliare<br />
quanto è stato compiuto da chi<br />
ci ha preceduto, ma siamo spinti<br />
dalla consapevolezza di non<br />
demeritare affatto la fiducia o<br />
le simpatie di moltissime persone<br />
per <strong>il</strong> “<strong>Maggio</strong> <strong>Eugubino</strong>”.<br />
MESSAGGIO<br />
DEL VESCOVO<br />
Sono lieto di salutare la Chiesa particolare di Gubbio, alla<br />
quale <strong>il</strong> Signore mi manda come vescovo.<br />
Ho già una certa esperienza dell'ambiente eugubino, avendo<br />
insegnato per tre anni nel liceo classico di Gubbio. Mi è<br />
rimasta l'impressione di tanta gente cordiale, simpaticamente<br />
vivace, generosa e disponib<strong>il</strong>e ad aiutare <strong>il</strong> prossimo. Sono<br />
fiducioso che anche la fede e la comunità cristiana possano,<br />
con la grazia del Signore, vivere e sv<strong>il</strong>upparsi intensamente<br />
tra di voi.<br />
Conosco personalmente alcuni sacerdoti, amici carissimi,<br />
pieni di spirito cristiano e sensb<strong>il</strong>ità umana; so che anche<br />
gli altri membri del presbiterio diocesano sono persone<br />
degnissime. Spero di poter attuare con tutti loro una vera<br />
comunione di vita fraterna e di servizio pastorale.<br />
Saluto i religiosi, le religiose e tutte le persone di speciale<br />
consacrazione, ringraziandoli per la loro presenza tanto<br />
significativa e necessaria alla vita della Chiesa.<br />
Ai laici, che partecipano con impegno e responsab<strong>il</strong>ità alle<br />
attività ecclesiali, do piena fiducia e prometto una costante<br />
premurosa atten-zone.<br />
Ai malati, ai deboli, agli indifesi, ai poveri, agli emarginati,<br />
a coloro che si sentono peccatori sono legato da profonda<br />
soldarietà: cercherò di trovarmi accanto a loro nei modi<br />
che mi saranno possib<strong>il</strong>i.<br />
Verso i non cattolici e non credenti, che sono aperti all'amore<br />
degli uomini e alla ricerca della verità, nutro sincera stima.<br />
Mi sento disponib<strong>il</strong>e non solo al dialogo con essi, ma anche<br />
alla più cordiale amicizia.<br />
Alle pubbliche autorità, che lavorano in vista di una libera<br />
e ordinata convivenza civ<strong>il</strong>e, assicuro <strong>il</strong> pieno rispetto della<br />
loro specifica competenza e una leale e convinta<br />
collaborazione per <strong>il</strong> bene di tutti.<br />
Vengo a Gubbio, nel nome di Gesù Cristo, per essere<br />
servitore della comunità cristiana, e per servire, insieme<br />
con essa, tutti gli uomini con i quali ci è dato di vivere. Non<br />
cerco onori né vantaggi personali; sarò felice se potrete<br />
accorgervi, dai fatti concreti, che quello del vescovo è un<br />
servizio fraterno, nel quale Dio vi da un segno del suo amore.<br />
Mi affido alla vostra preghiera, alla materna protezione di<br />
Maria SS.ma, alla intercessione degli Apostoli, di S. Ubaldo<br />
e di tutti i santi della chiesa eugubina. Invoco sopra di me<br />
e sopra di voi la benedizione del Signore.<br />
Todi, 6 giugno 1982, Festa della SS.ma Trinità<br />
ENNIO ANTONELLI<br />
Vescovo eletto di Gubbio