Scarica l'itinerario di Terracina - Cultura Lazio
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Regione <strong>Lazio</strong> Comune <strong>di</strong> <strong>Terracina</strong> Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Roma<br />
“La Sapienza”<br />
Itinerari culturali<br />
Tirocini e valorizzazione del territorio<br />
3. Chiesa del Purgatorio<br />
La chiesa fu iniziata a metà ‘700 fuori Porta Maggio, l’antica Porta<br />
Maior <strong>di</strong> epoca romana, nel quartiere urbano <strong>di</strong> Borgo Cipollata,<br />
costituitosi nei secoli XVII-XVIII. L’e<strong>di</strong>ficio sorse sui resti <strong>di</strong> una<br />
preesistente struttura duecentesca intitolata a san Nicola e già in<br />
rovina alla fine del Cinquecento. A partire dal 1733 la Compagnia<br />
della Buona Morte - confraternita <strong>di</strong> laici de<strong>di</strong>ta all’assistenza<br />
dei condannati alla pena capitale - che aveva sede nella<br />
vicina chiesa <strong>di</strong> San Giovanni 2 iniziò a raccogliere<br />
offerte per la costruzione <strong>di</strong> un nuovo tempio,<br />
terminato tuttavia solo nel 1787, come documenta<br />
il cartiglio in facciata. In origine, infatti,<br />
il nome del nuovo e<strong>di</strong>ficio doveva essere<br />
‘dei Suffragi’. I lavori ricevettero un impulso<br />
determinante dall’interesse <strong>di</strong> Pio VI<br />
(Giovanni Angelo Braschi, 1775-1799) per<br />
<strong>Terracina</strong>, car<strong>di</strong>ne del progetto <strong>di</strong> bonifica<br />
delle Palu<strong>di</strong> Pontine. Il papa visitò la nuova<br />
chiesa il 1 maggio 1786.<br />
L’e<strong>di</strong>ficio, collegato al tratto urbano della Via Appia<br />
pre-traianea - l’attuale corso Anita Garibal<strong>di</strong> - da una gra<strong>di</strong>nata,<br />
prospetta su uno slargo che dà ampio risalto alla facciata.<br />
Questa si articola in quattro paraste sormontate da un timpano mistilineo<br />
al cui interno spicca l’imponente raffigurazione della Morte con<br />
falce e clessidra, simbolo della Compagnia. L’immagine è circondata<br />
dall’iscrizione HODIE MIHI CRAS TIBI (oggi a me, domani a te) inserita in<br />
un cartiglio. La composizione generale e la decorazione architettonica<br />
in stucco appartengono al gusto rococò.<br />
Foto SOPR. POLO MUSEALE ROMANO<br />
a<br />
Foto SOPR. POLO MUSEALE ROMANO<br />
b<br />
13<br />
Regione <strong>Lazio</strong>, CTR, Volo 1990, 1:10.000<br />
NN. 414070 - 414080 - 414110 - 414120<br />
4<br />
3<br />
5<br />
La chiesa a pianta centrale con copertura a cupola, unico esempio <strong>di</strong><br />
questo tipo a <strong>Terracina</strong>, è composta da una sala circolare inserita in<br />
un corpo <strong>di</strong> fabbrica quadrangolare, con piccoli ambienti <strong>di</strong> raccordo<br />
agli angoli. Nel corso del XIX secolo furono aggiunti il finto lanternino<br />
e le decorazioni pittoriche trompe-l’œil con raffigurazioni<br />
macabre <strong>di</strong> teschi e scheletri. Alla base della cupola corre l’i-<br />
scrizione SANCTA ET SALUBRIS EST COGITATIO PRO<br />
DEFUNCTIS EXORARE (è un santo e salutare pensiero<br />
pregare per i defunti) tratta dal secondo libro dei<br />
Maccabei, a segnalare la titolazione della chiesa<br />
e la sua funzione.<br />
L’interno, scan<strong>di</strong>to da otto paraste decorate in<br />
finto marmo, conserva parte dell’originario<br />
pavimento in maioliche policrome, un’acquasantiera<br />
a muro, due cantorie e due confessionali,<br />
tutte opere <strong>di</strong> artigianato locale eseguite<br />
nella seconda metà del Settecento, contestualmente<br />
ai lavori <strong>di</strong> costruzione dell’e<strong>di</strong>ficio.<br />
Sull’altare maggiore, in marmo, è conservata una<br />
tela del XVIII secolo raffigurante la Madonna che intercede<br />
per le anime del Purgatorio presso la Trinità (a), attribuita<br />
ad un pittore <strong>di</strong> ambito romano.<br />
Gli altari laterali sono decorati in stucco. Quello <strong>di</strong> sinistra conserva<br />
una tela ottocentesca estremamente deteriorata raffigurante Tobia e<br />
l’angelo (b) <strong>di</strong> autore ignoto. Quello <strong>di</strong> destra custo<strong>di</strong>va un <strong>di</strong>pinto,<br />
poi trafugato, <strong>di</strong> scuola romana rappresentante la Visione <strong>di</strong> san<br />
Francesco <strong>di</strong> Paola (c), datato alla prima metà del secolo XVIII.<br />
Foto SOPR. POLO MUSEALE ROMANO<br />
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c<br />
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7<br />
Diocesi <strong>di</strong> Latina,<br />
<strong>Terracina</strong>, Sezze, Priverno<br />
1. Duomo<br />
2. Chiesa <strong>di</strong> San Giovanni<br />
3. Chiesa del Purgatorio<br />
4. Chiesa <strong>di</strong> Santa Maria<br />
delle Grazie<br />
5. Chiesa della Madonna<br />
della Delibera<br />
6. Chiesa <strong>di</strong> San Domenico<br />
7. Cimitero<br />
8. Chiesa <strong>di</strong> San Francesco<br />
9. Arredo urbano<br />
10. Chiesa dell’Annunziata<br />
11. Chiesa del Santissimo<br />
Salvatore<br />
12. Monumento ai Caduti<br />
13. Chiesa dell’Istituto<br />
Antonelli