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Scarica l'itinerario di Terracina - Cultura Lazio

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Regione <strong>Lazio</strong> Comune <strong>di</strong> <strong>Terracina</strong> Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Roma<br />

“La Sapienza”<br />

Itinerari culturali<br />

Tirocini e valorizzazione del territorio<br />

11.2 Chiesa del Santissimo Salvatore<br />

Nella I cappella a destra, detta della Pietà, commissionata intorno al<br />

1915 da Agostino Antonelli al pittore Virginio Monti e alla sua bottega,<br />

già attiva per lo stesso committente nella chiesa della Madonna<br />

della Delibera 5 e in quella dell’Istituto Antonelli 13 , si trovano<br />

<strong>di</strong>pinti ispirati ad episo<strong>di</strong> del Vangelo. Sulla parete sinistra Cristo e l’adultera<br />

e, nella lunetta, Cristo guarisce un paralitico; sulla parete <strong>di</strong><br />

fondo la Resurrezione; alla parete destra la Resurrezione <strong>di</strong><br />

Lazzaro, unica tela datata (1915) e, nella lunetta, Cristo<br />

guarisce un indemoniato; nei pennacchi della cupola,<br />

gli Evangelisti e, sui pilastri, i Dottori della<br />

Chiesa. Entro clipei sono <strong>di</strong>pinti i ritratti dei due<br />

fondatori della <strong>Terracina</strong> moderna, i papi Pio<br />

VI e Gregorio XVI.<br />

Sui pilastri d’ingresso compare lo stemma della<br />

famiglia Antonelli, costituito da uno scudo<br />

coronato all’interno del quale campeggia un tritone<br />

ed una stella cometa. All’interno è conservato<br />

il gruppo scultoreo della Pietà <strong>di</strong> Cincinnato<br />

Baruzzi, <strong>di</strong>scepolo ed erede<br />

a<br />

della bottega <strong>di</strong> Canova. Alla morte<br />

del maestro, nel 1821, il modello in gesso<br />

dell’artista, pensato per la chiesa <strong>di</strong> Saint Sulpice<br />

a Parigi, fu tradotto in marmo lunense dal suo<br />

allievo. La statua fu acquistata nel 1832 per<br />

essere posta sull’altare maggiore della chiesa,<br />

dove rimase fino al 1903.<br />

Al Monti è attribuita anche la tela della<br />

Madonna del Rosario nella III cappella. In<br />

primo piano, le figure <strong>di</strong> san Domenico e <strong>di</strong><br />

santa Teresa ricordano ed evidenziano il legame<br />

storico degli or<strong>di</strong>ni domenicano e carmelitano<br />

con la chiesa.<br />

La IV cappella ospitava, fino al 1991, anno in cui<br />

fu trafugata, una scultura in alabastro raffigurante<br />

una Madonna col Bambino (a) proveniente<br />

dalla <strong>di</strong>strutta chiesetta settecentesca <strong>di</strong> Santa<br />

Maria <strong>di</strong> Porto Salvo, <strong>di</strong> giuspatronato della famiglia<br />

Aiello. Già datata al XIV-XV secolo, era<br />

Foto ARCHIVIO CRD<br />

invece probabilmente una versione settecentesca <strong>di</strong> un modello più antico.<br />

Sull’altare è la tela raffigurante la Trinità con la Madonna e san<br />

Giuseppe, datata al secondo quarto del XX secolo.<br />

La I cappella a sinistra, de<strong>di</strong>cata alla Madonna del Carmine, fu decorata<br />

nei primi anni del XX secolo da Virginio Monti e bottega su commissione<br />

della famiglia Antonelli. Sulla parete sinistra la<br />

Pentecoste e, nella lunetta, la Resurrezione della figlia <strong>di</strong><br />

Giairo; in basso, la Madonna del Carmine e le anime<br />

purganti attribuita a Gabriele Capirchio; sulla<br />

parete <strong>di</strong> fondo Dio Padre tra angeli; sulla parete<br />

destra la Disputa <strong>di</strong> Gesù con i dottori nel<br />

tempio e, nella lunetta, Cristo e il centurione;<br />

in basso, la Madonna del Carmine consegna<br />

lo scapolare a san Simone Stock, attribuita al<br />

Capirchio; nei pennacchi della cupola,<br />

Personaggi biblici e, sui pilastri, Santi.<br />

Nella II cappella, il Sacro Cuore, tela firmata e<br />

datata 1934 dal pittore Angelo Mariani e, nella III<br />

cappella, ancora un’opera del Monti, raffigurante la<br />

Crocifissione, firmata e datata 1912.<br />

Posta sull’altar maggiore nel 1832, la Pietà del Baruzzi fu<br />

sostituita nel 1903 dal Salvatore (b) <strong>di</strong> Raffaele Zaccagnini, modello in<br />

gesso della scultura eretta nello stesso anno sulla vetta del monte<br />

Guadagnolo. Acquistato dall’Antonelli per la chiesa neoclassica, fu<br />

<strong>di</strong>strutto dai bombardamenti (c) ed è oggi sostituito dall’opera con lo<br />

stesso soggetto <strong>di</strong> Pietro Nagni, realizzata nel 1968. Lungo il transetto<br />

e le navate laterali sono collocate le quattor<strong>di</strong>ci stazioni della Via<br />

Crucis, opera <strong>di</strong> Umberto Bartoli (1888 - 1977). Realizzati per la chiesa<br />

tra il 1954 e il 1959, i rilievi, caratterizzati da un forte timbro arcaizzante,<br />

sono ricavati da tronchi <strong>di</strong> legno <strong>di</strong> tiglio.<br />

b<br />

13<br />

Regione <strong>Lazio</strong>, CTR, Volo 1990, 1:10.000<br />

NN. 414070 - 414080 - 414110 - 414120<br />

Foto da SPEZZAFERRO 1998<br />

4<br />

3<br />

2<br />

5<br />

1<br />

9<br />

6<br />

10<br />

8<br />

12<br />

11<br />

c<br />

Foto da SPEZZAFERRO 1998<br />

7<br />

Diocesi <strong>di</strong> Latina,<br />

<strong>Terracina</strong>, Sezze, Priverno<br />

1. Duomo<br />

2. Chiesa <strong>di</strong> San Giovanni<br />

3. Chiesa del Purgatorio<br />

4. Chiesa <strong>di</strong> Santa Maria<br />

delle Grazie<br />

5. Chiesa della Madonna<br />

della Delibera<br />

6. Chiesa <strong>di</strong> San Domenico<br />

7. Cimitero<br />

8. Chiesa <strong>di</strong> San Francesco<br />

9. Arredo urbano<br />

10. Chiesa dell’Annunziata<br />

11. Chiesa del Santissimo<br />

Salvatore<br />

12. Monumento ai Caduti<br />

13. Chiesa dell’Istituto<br />

Antonelli

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