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Scarica l'itinerario di Terracina - Cultura Lazio

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Regione <strong>Lazio</strong> Comune <strong>di</strong> <strong>Terracina</strong> Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Roma<br />

“La Sapienza”<br />

Itinerari culturali<br />

Tirocini e valorizzazione del territorio<br />

11.1 Chiesa del Santissimo Salvatore<br />

Nell’ambito della costruzione del nuovo quartiere <strong>di</strong> Borgo Pio (o ‘La<br />

Marina’), papa Pio VI Braschi (1775-1799) commissionò a Giuseppe<br />

Vala<strong>di</strong>er il progetto <strong>di</strong> un complesso da de<strong>di</strong>care a san Pio V che inglobasse,<br />

in un unico corpo, una chiesa, un convento e una scuola (a). Del<br />

progetto faceva parte anche l’attuale piazza Garibal<strong>di</strong> che, sebbene terminata<br />

solo nel secolo successivo, doveva rappresentare il primo spazio<br />

pubblico moderno della città e l’elemento centrale nella<br />

qualificazione urbana del Borgo Pio.<br />

Come ricordato dalla lapide murata nel pilastro sinistro<br />

al termine della navata centrale, i lavori furono<br />

interrotti dopo la posa in opera della prima<br />

pietra, il 15 maggio del 1795, a causa dell’invasione<br />

napoleonica e della conseguente prigionia<br />

del papa in Francia. Il progetto fu ripreso<br />

soltanto nel 1830 quando la Sacra<br />

Congregazione del Buon Governo incaricò l’architetto<br />

neoclassico <strong>di</strong> origini emiliane Antonio<br />

Sarti <strong>di</strong> e<strong>di</strong>ficare un nuovo tempio de<strong>di</strong>cato al<br />

Salvatore. La chiesa fu consacrata nel 1843. Sebbene<br />

sul timpano compaia la data 1845, i lavori si conclusero<br />

solo nel 1847, coprendo l’intero arco <strong>di</strong> pontificato <strong>di</strong><br />

Gregorio XVI (1831-1846) ricordato, infatti, sopra il portale centrale,<br />

come artefice dell’e<strong>di</strong>ficio. In qualità <strong>di</strong> prefetti della Sacra<br />

Congregazione s’interessarono della fabbrica i car<strong>di</strong>nali Ercole<br />

Dan<strong>di</strong>ni, Agostino Rivarola e Ludovico Gazzoli, mentre si adoperaro-<br />

a<br />

Foto da ROCCI 1996<br />

no finanziariamente per essa i membri della potente famiglia terracinese<br />

degli Antonelli.<br />

Il progetto del Sarti, premiato all’Esposizione Universale del 1864, è<br />

composto da un pronao neoclassico con colonne corinzie e da un interno<br />

a tre navate con cappelle laterali, cupola all’incrocio del transetto e<br />

presbiterio con deambulatorio colonnato in stile neopalla<strong>di</strong>ano.<br />

Esecutore materiale dei lavori fu l’ingegner Luigi Mollari,<br />

sotto la cui supervisione operarono <strong>di</strong>verse maestranze:<br />

squadre <strong>di</strong> sbozzatori e scalpellini per la lavorazione<br />

della locale pietra calcarea utilizzata come<br />

materiale da costruzione e compagnie <strong>di</strong> stuccatori<br />

per le opere <strong>di</strong> finitura degli interni e degli<br />

esterni.<br />

Come <strong>di</strong>mostra un’importante scenografia del<br />

1845, Sarti aveva previsto non solo la realizzazione<br />

<strong>di</strong> sculture angeliche agli angoli del timpano<br />

ma anche la merlatura della zona retrostante<br />

il pronao e l’inserimento <strong>di</strong> due fontane nella<br />

piazza antistante (b). Tali elementi, tuttavia, non<br />

furono mai realizzati. In origine, inoltre, le colonne del<br />

prospetto erano ricoperte da uno strato d’intonaco colorato<br />

che conferiva al calcare un aspetto marmoreo: lo scialbo venne in<br />

seguito rimosso lasciando a vista i rocchi <strong>di</strong> pietra.<br />

Oggi la chiesa del Santissimo Salvatore si presenta ricostruita nelle<br />

parti danneggiate dai bombardamenti della Seconda Guerra Mon<strong>di</strong>ale.<br />

b<br />

13<br />

Regione <strong>Lazio</strong>, CTR, Volo 1990, 1:10.000<br />

NN. 414070 - 414080 - 414110 - 414120<br />

4<br />

3<br />

2<br />

5<br />

1<br />

9<br />

6<br />

10<br />

8<br />

12<br />

11<br />

7<br />

Diocesi <strong>di</strong> Latina,<br />

<strong>Terracina</strong>, Sezze, Priverno<br />

1. Duomo<br />

2. Chiesa <strong>di</strong> San Giovanni<br />

3. Chiesa del Purgatorio<br />

4. Chiesa <strong>di</strong> Santa Maria<br />

delle Grazie<br />

5. Chiesa della Madonna<br />

della Delibera<br />

6. Chiesa <strong>di</strong> San Domenico<br />

7. Cimitero<br />

8. Chiesa <strong>di</strong> San Francesco<br />

9. Arredo urbano<br />

10. Chiesa dell’Annunziata<br />

11. Chiesa del Santissimo<br />

Salvatore<br />

12. Monumento ai Caduti<br />

13. Chiesa dell’Istituto<br />

Antonelli<br />

Foto da ROCCI 1996

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