Scarica l'itinerario di Terracina - Cultura Lazio
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Regione <strong>Lazio</strong> Comune <strong>di</strong> <strong>Terracina</strong> Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Roma<br />
“La Sapienza”<br />
Itinerari culturali<br />
Tirocini e valorizzazione del territorio<br />
10. Chiesa dell’Annunziata<br />
La chiesa, costruita nella prima metà del XIII secolo, rappresentava<br />
nel Me<strong>di</strong>oevo la parrocchia dell’antico Borgo Murato, fuori<br />
Porta Albina. Più tar<strong>di</strong>, nel 1473, pur rimanendo sotto la giuris<strong>di</strong>zione<br />
del Comune <strong>di</strong> <strong>Terracina</strong>, fu assegnata in beneficio da papa<br />
Sisto IV della Rovere (1471-1484) al presbitero Nicola<br />
Trumbatore. Ma fu solamente a partire dal 1537 che, con l’affidamento<br />
della chiesa ai Celestini prima e ai Carmelitani<br />
poi, si procedette alla costruzione <strong>di</strong> un monastero,<br />
probabilmente collegato alla chiesa da una porta<br />
sul suo lato sinistro, ma oggi scomparso.<br />
Essendo in gravi con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> degrado, nel<br />
1705 l’e<strong>di</strong>ficio subì un intervento <strong>di</strong> ristrutturazione,<br />
come mostrano alcuni particolari<br />
della decorazione architettonica ancora oggi<br />
visibile, per essere poi definitivamente<br />
abbandonato già prima dell’ultima guerra.<br />
L’elemento più significativo dell’intero e<strong>di</strong>ficio<br />
è rappresentato dall’architrave del portale,<br />
sostenuto da due mensole fogliate, e decorato<br />
lungo tutta la superficie da un intreccio <strong>di</strong> tralci<br />
viminei in rilievo, che fuoriesce dalle bocche <strong>di</strong> due animali<br />
fantastici posti alle estremità. La decorazione è sormontata da<br />
un’iscrizione in caratteri gotici con il nome dell’autore: MAGI[STER]<br />
A[N]DREAS DE PIPERNO ME FECIT. Si tratta <strong>di</strong> uno scultore originario<br />
<strong>di</strong> Priverno noto soltanto per aver eseguito il portale <strong>di</strong> questa chiesa,<br />
probabilmente intorno al terzo o quarto decennio del XIV secolo,<br />
e con risultati piuttosto attardati, data la <strong>di</strong>pendenza compositiva<br />
dell’opera dall’archivolto centrale del portico del duomo (b e c)<br />
a b<br />
c<br />
13<br />
Regione <strong>Lazio</strong>, CTR, Volo 1990, 1:10.000<br />
NN. 414070 - 414080 - 414110 - 414120<br />
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nella stessa Priverno (attribuito alla metà del secolo XIII). Un<br />
esempio molto vicino, caratterizzato dalla stessa semplicità <strong>di</strong><br />
linea, si ritrova nuovamente a Priverno, nella chiesa <strong>di</strong><br />
Sant’Antonio (a), che conserva un architrave firmato nel 1336 da<br />
un certo Toballo de Ianni, affine, anche nei caratteri epigrafici,<br />
all’opera <strong>di</strong> Andrea.<br />
Alla facciata appartiene anche un piccolo campanile a<br />
vela, la cui campana bronzea è custo<strong>di</strong>ta nel locale<br />
Museo Civico.<br />
All’interno (d) l’e<strong>di</strong>ficio mostra ancora il suo<br />
originario impianto gotico a navata unica con<br />
il presbiterio, leggermente rialzato, introdotto<br />
da un grande arco a sesto acuto e coperto<br />
da una volta a crociera ogivale, in cui si<br />
riconoscono tracce degli affreschi duecenteschi<br />
con medaglioni <strong>di</strong>pinti sugli spicchi<br />
della volta. Lacerti <strong>di</strong> affreschi si conservano<br />
inoltre nelle due piccole cappelle con altare,<br />
anch’esse rialzate, che si aprono lungo la parete<br />
sinistra, e in corrispondenza dei semplici altari in pietra<br />
che si addossano alla parete destra. Gli altari erano un<br />
tempo de<strong>di</strong>cati tra gli altri a san Carlo Borromeo, san Biagio, san<br />
Crescenzio, san Rocco e alla Vergine del Monte Carmelo. La de<strong>di</strong>ca<br />
<strong>di</strong> quest’ultimo, un tempo decorato da un’opera raffigurante la<br />
Madonna del Carmelo, san Michele Arcangelo e il <strong>di</strong>vo Alberto<br />
dell’Or<strong>di</strong>ne del Carmelo, è da mettere in relazione con la presenza<br />
in questo luogo dell’Or<strong>di</strong>ne dei Carmelitani, attestata dagli inizi<br />
del XVIII secolo. Il tetto a capriate è stato restaurato nel 1989.<br />
Foto ARCHIVIO CRD Foto SOPR. POLO MUSEALE ROMANO Foto SOPR. POLO MUSEALE ROMANO Foto I. G. DANIELE<br />
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Diocesi <strong>di</strong> Latina,<br />
<strong>Terracina</strong>, Sezze, Priverno<br />
1. Duomo<br />
2. Chiesa <strong>di</strong> San Giovanni<br />
3. Chiesa del Purgatorio<br />
4. Chiesa <strong>di</strong> Santa Maria<br />
delle Grazie<br />
5. Chiesa della Madonna<br />
della Delibera<br />
6. Chiesa <strong>di</strong> San Domenico<br />
7. Cimitero<br />
8. Chiesa <strong>di</strong> San Francesco<br />
9. Arredo urbano<br />
10. Chiesa dell’Annunziata<br />
11. Chiesa del Santissimo<br />
Salvatore<br />
12. Monumento ai Caduti<br />
13. Chiesa dell’Istituto<br />
Antonelli