Scarica l'itinerario di Terracina - Cultura Lazio
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Regione <strong>Lazio</strong> Comune <strong>di</strong> <strong>Terracina</strong> Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Roma<br />
“La Sapienza”<br />
Itinerari culturali<br />
Tirocini e valorizzazione del territorio<br />
8. Chiesa <strong>di</strong> San Francesco<br />
La chiesa <strong>di</strong> San Francesco, fondata secondo la tra<strong>di</strong>zione dallo stesso<br />
santo <strong>di</strong> Assisi intorno al 1222, sorge dove un tempo si trovava l’antica<br />
acropoli d’età repubblicana. Nel 1705, come è documentato da una visita<br />
apostolica, furono apportate all’e<strong>di</strong>ficio pesanti mo<strong>di</strong>fiche, che ne stravolsero<br />
completamente le forme originarie. Ulteriori rifacimenti si resero<br />
necessari nel 1874, quando nel complesso dei Minori fu trasferito<br />
l’Ospedale Civico, rimastovi fino all’inizio degli anni Novanta<br />
dello scorso secolo. Nel dopoguerra, in seguito ai gravi<br />
danneggiamenti subiti durante l’ultimo conflitto mon<strong>di</strong>ale,<br />
la chiesa fu sottoposta a nuovi restauri.<br />
All’esterno la facciata dell’e<strong>di</strong>ficio è schermata da<br />
un porticato <strong>di</strong> recente costruzione, mentre inserito<br />
fra il presbiterio e il chiostro svetta il campanile<br />
a canna quadrata con copertura conica.<br />
L’interno è a navata unica, sormontata da una<br />
volta a botte ribassata lunettata, scan<strong>di</strong>ta da<br />
coppie <strong>di</strong> nervature <strong>di</strong> rinforzo in corrispondenza<br />
<strong>di</strong> paraste sottostanti. Lungo il corpo longitu<strong>di</strong>nale<br />
della chiesa si aprono tre cappelle per lato, <strong>di</strong><br />
pianta mistilinea e coperte da una volta a vela ellittica<br />
con pennacchi, ad eccezione delle prime due cappelle a nord,<br />
che presentano invece una volta a botte. Il presbiterio è soprelevato e<br />
coperto da una volta a vela ellittica con pennacchi <strong>di</strong> raccordo, che in<br />
corrispondenza dell’altare maggiore presenta un’apertura da cui è visibile<br />
l’arco d’imposta dell’originaria copertura del XIII secolo. Il coro,<br />
unica parte della chiesa men<strong>di</strong>cante conservatosi nelle forme gotiche<br />
originarie, è <strong>di</strong> pianta quadrangolare, chiuso da una volta a crociera<br />
ogivale esapartita impostata su mensoloni.<br />
Nelle pareti del presbiterio sono murate a destra una lastra tombale,<br />
in origine terragna, che per i caratteri paleografici e stilistici sembrerebbe<br />
appartenere ad un conventuale del XV secolo; nella parete<br />
sinistra un tabernacolo per gli olii santi, formato da due colonnine<br />
a spirale sormontate da capitelli a crochets a sostegno <strong>di</strong> un arco<br />
trilobo ogivale, decorato negli angoli superiori da due rosette. Sul<br />
lato destro del coro si trova una bifora archiacuta, probabile<br />
elemento <strong>di</strong> comunicazione fra la chiesa e i vicini<br />
e<strong>di</strong>fici conventuali o, come nel caso dell’abbazia<br />
cistercense <strong>di</strong> San Martino al Cimino (a),<br />
ciborio a muro. All’interno delle arcate si conservano<br />
lacerti <strong>di</strong> affreschi raffiguranti uccelli<br />
e leoni affrontati in ton<strong>di</strong>, databili per lo<br />
stile al XIV-XV secolo.<br />
Un polittico ligneo <strong>di</strong>pinto risalente al XVI<br />
secolo, con Dio padre bene<strong>di</strong>cente fra angeli<br />
nella lunetta e il Presepe nel pannello inferiore<br />
(b), decorava l’altare della prima cappella a destra.<br />
Nella terza cappella <strong>di</strong> sinistra si trovava un <strong>di</strong>pinto<br />
<strong>di</strong> un ignoto artista locale raffigurante un’Immacolata<br />
Concezione del XIX secolo (c). Entrambe le opere furono trasferite<br />
nel 1994 nella cappella <strong>di</strong> san Giuseppe nel duomo <strong>di</strong> San<br />
Cesareo 1 , dove sono oggi visibili.<br />
Nello stesso anno una tela con una Crocifissione (d) del XIX secolo<br />
fu trasportata dalla sacrestia del San Francesco nella cappella<br />
dell’Ospedale Civile Alfredo Fiorini, dove si trova attualmente. Nella<br />
sagrestia si conservava anche un corredo <strong>di</strong> pianete (e) risalenti ai<br />
secoli XIX e XX.<br />
a b<br />
c<br />
d e<br />
Foto SOPR. POLO MUSEALE ROMANO Foto SOPR. POLO MUSEALE ROMANO Foto SOPR. POLO MUSEALE ROMANO<br />
13<br />
Regione <strong>Lazio</strong>, CTR, Volo 1990, 1:10.000<br />
NN. 414070 - 414080 - 414110 - 414120<br />
4<br />
3<br />
2<br />
5<br />
1<br />
9<br />
Foto ARCHIVIO CRD<br />
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12<br />
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7<br />
Foto ARCHIVIO CRD<br />
Diocesi <strong>di</strong> Latina,<br />
<strong>Terracina</strong>, Sezze, Priverno<br />
1. Duomo<br />
2. Chiesa <strong>di</strong> San Giovanni<br />
3. Chiesa del Purgatorio<br />
4. Chiesa <strong>di</strong> Santa Maria<br />
delle Grazie<br />
5. Chiesa della Madonna<br />
della Delibera<br />
6. Chiesa <strong>di</strong> San Domenico<br />
7. Cimitero<br />
8. Chiesa <strong>di</strong> San Francesco<br />
9. Arredo urbano<br />
10. Chiesa dell’Annunziata<br />
11. Chiesa del Santissimo<br />
Salvatore<br />
12. Monumento ai Caduti<br />
13. Chiesa dell’Istituto<br />
Antonelli