Scarica l'itinerario di Terracina - Cultura Lazio
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Regione <strong>Lazio</strong> Comune <strong>di</strong> <strong>Terracina</strong> Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Roma<br />
“La Sapienza”<br />
Itinerari culturali<br />
Tirocini e valorizzazione del territorio<br />
6. Chiesa <strong>di</strong> San Domenico<br />
Secondo la tra<strong>di</strong>zione, fu lo stesso san Domenico, <strong>di</strong> passaggio a<br />
<strong>Terracina</strong>, a fondare la chiesa che da lui prende il nome.<br />
Probabilmente è stato invece Alberto da <strong>Terracina</strong>, vescovo <strong>di</strong> Fon<strong>di</strong><br />
dal 1289 al 1300, a fare e<strong>di</strong>ficare la chiesa e il convento per l’or<strong>di</strong>ne<br />
men<strong>di</strong>cante, alla fine del XIII secolo. Fu scelta una forma semplice<br />
nell’impianto e priva <strong>di</strong> decorazioni sfarzose, conforme ad un<br />
gusto mutuato forse dalle fondazioni cistercensi.<br />
Il complesso fu retto dai domenicani fino al 1667,<br />
ma già nel 1652 papa Innocenzo X aveva soppresso<br />
il convento, a causa delle scarse ren<strong>di</strong>te.<br />
La comunità tornò a fiorire nel 1778 e la chiesa<br />
fu restaurata e abbellita, per cadere nuovamente<br />
in abbandono nel 1873, quando i<br />
monaci vennero definitivamente allontanati<br />
e i loro beni espropriati. Le strutture abitative<br />
in <strong>di</strong>suso si degradarono progressivamente,<br />
fino alla attuale rovina.<br />
L’aspetto originario della chiesa è stato alterato<br />
nel tempo da numerosi rifacimenti, ma il restauro<br />
attuato nel 1952-57 dall’architetto Giuseppe Zander ha<br />
portato al parziale ripristino delle forme me<strong>di</strong>evali, apprezzabili<br />
soprattutto all’esterno.<br />
La chiesa presenta una semplice facciata a capanna, un tempo arricchita<br />
da un portico <strong>di</strong> cui rimane una parziale impronta; il portale, ora tamponato,<br />
è sormontato dal protiro pensile (a) che incornicia una lunetta secondo<br />
una tipologia non canonica per le chiese conventuali dei secoli XII e<br />
XIII, ma simile piuttosto alle soluzioni del romanico pugliese e campano.<br />
L’elegante rosone (b) ad archetti intrecciati trova i confronti più prossimi<br />
in esempi del basso <strong>Lazio</strong>, quali Santa Maria in Flumine a<br />
Ceccano, San Lorenzo ad Amaseno e l’Abbazia <strong>di</strong> Valvisciolo.<br />
L’antico campanile, che ospitava una campana bronzea del 1334, è<br />
stato sostituito da una nuova torre campanaria nel 1717.<br />
L’interno dell’e<strong>di</strong>ficio (d), ad aula, coperto da capriate lignee, presenta un<br />
pavimento dalla forte pendenza che conduce al transetto, ora alterato dall’aggiunta<br />
<strong>di</strong> due cappelle. Lo spazio del coro, con terminazione rettilinea<br />
aperta su tre cappelle, era forse originariamente coperto<br />
con volte a crociera, come sembrano suggerire le colonne<br />
addossate ai pilastri <strong>di</strong> sostegno, ora prive <strong>di</strong> funzione;<br />
si conservano ancora i capitelli me<strong>di</strong>evali,<br />
scolpiti con motivi vegetali (c). La chiesa era<br />
anticamente ornata da sculture e affreschi, <strong>di</strong> cui<br />
non restano che rare tracce sulla parete in controfacciata,<br />
databili ai secoli XIII e XIV.<br />
È andata perduta anche la settecentesca<br />
decorazione in stucco policromo, che esisteva<br />
ancora all’inizio del secolo scorso, come<br />
documenta una fotografia del 1912 (e).<br />
a b<br />
c<br />
d<br />
13<br />
Regione <strong>Lazio</strong>, CTR, Volo 1990, 1:10.000<br />
NN. 414070 - 414080 - 414110 - 414120<br />
4<br />
3<br />
2<br />
e<br />
5<br />
1<br />
9<br />
6<br />
10<br />
8<br />
12<br />
11<br />
Foto ARCHIVIO FOTOGRAFICO COMUNE DI TERRACINA<br />
Foto ARCHIVIO CRD Foto ARCHIVIO CRD Foto G. CORSO Foto G. CORSO<br />
7<br />
Diocesi <strong>di</strong> Latina,<br />
<strong>Terracina</strong>, Sezze, Priverno<br />
1. Duomo<br />
2. Chiesa <strong>di</strong> San Giovanni<br />
3. Chiesa del Purgatorio<br />
4. Chiesa <strong>di</strong> Santa Maria<br />
delle Grazie<br />
5. Chiesa della Madonna<br />
della Delibera<br />
6. Chiesa <strong>di</strong> San Domenico<br />
7. Cimitero<br />
8. Chiesa <strong>di</strong> San Francesco<br />
9. Arredo urbano<br />
10. Chiesa dell’Annunziata<br />
11. Chiesa del Santissimo<br />
Salvatore<br />
12. Monumento ai Caduti<br />
13. Chiesa dell’Istituto<br />
Antonelli