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un filmdi yann arthus-bertrand un strumento didattico per decodificare

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Musica a soggetto, musica descrittiva, musica a programma<br />

Molto prima che compositori lavorassero con registi <strong>per</strong> illustrare, arricchire o rafforzare<br />

<strong>un</strong>’immagine visiva, <strong>un</strong>o sviluppo drammatico o <strong>un</strong>a storia, altri compositori cercarono di<br />

evocare idee, fenomeni naturali, sentimenti o esseri viventi con la loro musica.<br />

Il più antico di questi procedimenti è chiamato madrigalismo, dal nome dei madrigali del<br />

quattrocento, in cui i compositori aggi<strong>un</strong>gevano effetti <strong>per</strong> accompagnare il testo che<br />

stavano mettendo in musica. Questi effetti potevano essere spaziali, come l’acuto <strong>per</strong> le<br />

cose alte, gli angeli, il cielo, i sentimenti nobili, la gioia, etc. Il grave <strong>per</strong> le cose basse,<br />

l’inferno, il male, l’inganno, la tristezza, la morte, etc. Il movimento musicale che spaziava<br />

dal grave all’acuto diventava così carico di significato.<br />

Nella musica strumentale (cioè senza parole), i musicisti hanno anche cercato di imitare la<br />

Natura, descrivendo gli uccelli, i temporali e le tempeste grazie al ritmo, all’orchestrazione,<br />

al timbro e a strumenti specifici. “Le Quattro Stagioni” di Vivaldi ne sono l’esempio più<br />

noto, ma questa tradizione è presente in tutta la storia della musica.<br />

L’ultimo procedimento “evocatore” da prendere in considerazione è quello della musica<br />

chiamata a programma, molto in uso nell’ottocento. Si tratta di <strong>un</strong> genere nel quale la<br />

musica segue generalmente <strong>un</strong> testo, <strong>per</strong> esempio <strong>un</strong>a poesia, <strong>un</strong>’azione, <strong>un</strong>a leggenda,<br />

etc., con lo scopo di descriverlo, amplificarlo, prol<strong>un</strong>garlo o commentarlo.<br />

Nel seguente elenco di compositori e o<strong>per</strong>e, non si è cercato di essere esaustivi, ma si è<br />

voluto illustrare le idee citate sopra, con esempi relativamente noti e accessibili.<br />

Musica del mondo – nel senso di musica tradizionale, classica, “artistica”, folk e<br />

popolare specifica a ogni paese:<br />

• Collezione OCORA – Radio France, edizione Harmonia M<strong>un</strong>di<br />

http://www.radiofrance.fr/radiofrance/kiosque/liste.php?support=11<br />

• CD dell’etichetta Long Distance<br />

http://www.longdistance.fr/<br />

Influenze e citazioni nella musica classica occidentale:<br />

• W. A. Mozart: “Die Entführ<strong>un</strong>g aus dem Serail” (Il ratto dal serraglio)<br />

• Claude Debussy: “Deux Arabesques”, “Marche écossaise”, “Estampes”, “Children’s<br />

corner”, “Six épigraphes antiques”, “Images pour orchestre”, “Syrinx”, etc.<br />

• Maurice Ravel: “Alborada del gracioso” (Aubade del clown), “Ma Mère l’Oye”<br />

(Mamma Oca), “Rapsodie espagnole” (Rapsodia spagnola), “Tzigane”, “Habanera”,<br />

“Boléro” (Bolero), “Shéhérazade”, “Chansons populaires grecques”, “Mélodies<br />

hébraïques” (Melodie ebraiche), “Don Quichotte à Dulcinée”, “L’Heure espagnole”<br />

(L’ora spagnola), etc.<br />

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