un filmdi yann arthus-bertrand un strumento didattico per decodificare
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5 - Messaggio D: “È troppo tardi <strong>per</strong> essere pessimisti.”<br />
5.1 Citazioni: “Abbiamo pochissimo tempo <strong>per</strong> cambiare. Come può questo secolo sopportare<br />
il peso di 9 miliardi di esseri umani se ci rifiutiamo di prenderci la responsabilità di tutto ciò che<br />
soltanto noi abbiamo fatto? (Sequenza 16)<br />
“Il prezzo <strong>per</strong> le nostre azioni è alto. Altri pagano senza esser stati attivamente coinvolti. Ho<br />
visto campi <strong>per</strong> rifugiati grandi come intere città allargarsi nel deserto. Quanti uomini, donne e<br />
bambini verranno lasciati indietro domani? (Sequenza 16)<br />
“Dobbiamo sempre costruire mura <strong>per</strong> rom<strong>per</strong>e le catene della solidarietà umana, separare<br />
popolazioni e proteggere la felicità di alc<strong>un</strong>i dalla miseria degli altri? È troppo tardi <strong>per</strong> essere<br />
pessimisti. So che <strong>un</strong> singolo umano può abbattere qualsiasi muro.” (Sequenza 17)<br />
“È il momento di essere <strong>un</strong>iti. Ciò che importa non è ciò che se ne è andato, ma ciò che resta.<br />
Abbiamo ancora metà delle foreste del mondo, migliaia di fiumi, laghi e ghiacciai e migliaia di<br />
specie vive e vegete. Sappiamo che le soluzioni oggi sono a portata di mano. Tutti abbiamo il<br />
potere di cambiare. Allora che cosa stiamo aspettando? (Sequenza 17)<br />
“Scrivere cosa succede dopo dipende da noi.” (fine cartello)<br />
5.2 Approfondire la comprensione<br />
- A cosa ti fanno pensare queste frasi?<br />
- Quali effetti stilistici vengono usati, nella fase finale del film,che parlano direttamente al<br />
pubblico?<br />
- In che modo questo movimento – il più politico, nel senso standard del termine – riesce a<br />
toccarci senza mettersi contro di noi?<br />
- Cogliere l’utilizzo delle parole “tu”, “io”, “noi”. (L’uso di “tu” e l’uso ricorrente di “io”creano <strong>un</strong><br />
rapporto più intimo con lo spettatore, <strong>per</strong> convincerlo e coinvolgerlo meglio, fino ad arrivare<br />
all’uso di “noi” alla fine.)<br />
- Cosa significa l’uso del leitmotiv “io ho visto…” e che effetto fa? (Il creatore del film assume e<br />
incarna la figura positiva del testimone, del messaggero che avverte del <strong>per</strong>icolo.)<br />
- Idem <strong>per</strong> “È troppo tardi <strong>per</strong> essere pessimisti.”<br />
- A quali slogan ti fanno pensare queste frasi? (“I have a dream" di Martin Luther King, “Yes we<br />
can” di Barack Obama, “We need you”, ecc.)<br />
- Prender nota di tutto ciò che, negli ultimi dieci minuti del film, indica il desiderio di convincerci<br />
e incoraggiare le nostre azioni (il testo, il tono della voce fuori campo, l’accelerazione, la<br />
musica, il modo in cui le immagini veicolano il messaggio. Trovare le qualità che rendono<br />
questa com<strong>un</strong>icazione positiva.)<br />
- Qual è l’ultima immagine del film? (la stessa dell’inizio) Perché questa scelta? La<br />
rappresentazione della Terra intera rafforza il messaggio introduttivo e conclusivo del film:<br />
l’effetto della separazione e della distanza di essere <strong>un</strong> osservatore sia rispetto a ciò che<br />
pensiamo che rispetto a ciò che vediamo.<br />
- Come si può descrivere la posizione in cui ci mette il film? (attore e oggetto dell’argomento<br />
discusso, responsabile ma mai solo, <strong>un</strong> anello di <strong>un</strong>a catena… “So che <strong>un</strong> solo umano può…”)<br />
Cyril SEASSAU (Ligue de l’enseignement)<br />
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