carteggio dantesco del duca di sermoneta - World eBook Library

CARTEGGIO DANTESCO DEL
DUCA DI SERMONETA
by ANGELO DE GUBERNATIS
Classic Literature Collection
World Public Library.org

Title: CARTEGGIO DANTESCO DEL DUCA DI SERMONETA
Author: ANGELO DE GUBERNATIS
Language: English
Subject: Fiction, Literature
Publisher: World Public Library Association
Copyright © 20, All Rights Reserved Worldwide by World Public Library, www.WorldLibrary.net

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A IJEONE CAETANI
BUONO E INTELLIGENTE GIOVINETTO
QUESTE PAGINE eRE GIJI RICORDANO LE VIRTU DEL NONNO
AUGURANDO CH'EGLI UN GIORNO LE .RINNovr
OFFRE AFFETTUOSAMENTE
ANGELO DE GUBERNATIS

AL LETTORE
II primo cittadino di Roma, clle reco il
l)lebiscito di Roma al re Vittorio Elnanllele,
elnpi della stla gloria Ia propria easa e In
Slla citta natale. Fu grande artista e Dan­
tofilo insigne, e l'llomo di pin vivo ingegno
clle abbia fatto gli o11ori della Citta Eterna
agli i1ltlstri stranieri da oltre mezzo secoIo
in qtla. La nlelnoria di tll1 tal uOlno 11011
l)t10 perire; rna, IJoiche ·volle la fortuna della
nlia vita ell' io 10 avvieil1assi e ell' egli nli
fosse benevolo, eredetti obbligo mio 1aseiare

CARTEGGIO DANTESCO
. ')EIJ ,.
I .' ,i.' I'
A • I I " I . (. lAI\i\.(lj..L.t _ ) ( I. (' : • t t. ,
-" ""'" -,. -
DueA III SERMONETA
. - .
G IAMBA rrTIsrr A GIULIANI
CARLO 'VITTE, ALESSANDRO TORRI
ED ALTRI INSIGNI DANTOFILI
RICORDO BIOGRAFICO
•
DI
• .\NGELO DE GUBERNATIS
ULRICO HOEPLI
LIBRAIO-EDITORE
C:, ])IILANO
NAPOLI PISA
188a
'{j .

110'0 piaeMola rieordo in 1111& )etten molto
.... hM oha Iii dirsne nell' anDO 1868, Ellrioo
..,. ..... te lCl'ittoro acano. In ... , dopo
.ura aiIpG.to intorno alia }fatelda di Dan", e
,.wpwta 1lDa 111& alqaauto ,vana interp.-etaaiODe,
il .Jer, eha, nell' anno 1840, en. stato, per m...
1IYl poIl&ici, illcareerato in Cutel Sani' A.lo, dopo
jlaiot&" aDai, Jeri"": c Scouts questa chir.cehie.
1'UI, COIl cui un profano ardiace metter Ia boeca
IN I cUeconi de' l&aerdoti; ma iI eDlto di Du&e
... Ita Sui' Um.io; cd DDA tingolan ciJ'COlrtanu
.1 We.a i. quea&o momento neDa memori .. per
-' tone anei gia. potato dieiotto anni fa dir que­
... CIOIO alIo a&euo Due. di 8ermonela in loop e
ill IIOmeDto Dote"olo aeaai. OiaoehO doran&e quella
.. "Ulegiatura in C .. &el 8ani'Angelo, vi fu una
Bbbe ill cui In. dato fuoeo alia famoea girandola di
... Pietro, e, neUa mi. eegrcla, potta au nella torre
itlL8ia, penetn'J dopo I' erusione di quel vuleano
n eomndaDte del Corpo dei Pompieri, onde veri­
...... quJehe 1'&&10 matto nOD aveue luciato
,IJi. raYine Della tramoggia, da cui, come Ie la
a.,fi e1:. (0118 Dna cella. di monaca, era goarnita
........ no Ja mia Sneatra. Ora, Be non m'inganna
_ -' .. nOl", iI comandaote d' allora non era alui
1" attual principe Caetani, eieehe la diaputa.
DatBica auebbe pototo fin d. quel tempo

.. , Dil • Qoetbe COlD' era piccolo In Rorna! Lord
., • .., Woller 8cou, Ch&le&ubria.d • ""'Ii .lld r..iliA
ia Bom-; chi .. De aaoelae? Qa.i DOD iii Tive,
...... uon •• La .mocouaeuo "pi ..... iDlm'alka
.... bi ' .. ., .. oIicaciMi .... Ai f'tuterali del re
19'IuIrio:E. .. ole, il Dueadi Sel'lDOUtallta ... vici.no
.. QIa .....
i LaD .. abe DOD finivad'ammil'arel'ordioe
'. ,Aide de. oorteo. n Caetmi rispoIe: c tuna delifl
... pau1ieolari ai eo.tami romaui •• II T4 n " o.
n .lu .... in Rom- ei lOaD pur tanti foreatieri ••
Cal dl rilDl:also U Caetani: c I piecli BODO diveni,
.. II. IOUp" it I •• te ..... .
ODel .. Ii etede .... ahe una delle ragiOlli per Ie
qaali n papato. it darato tanto, foue il .0.0 mento
.v lI&a6 UBI. illitUJione romaua, d' aver preao ra·
.... .". n ... 10 I'VID&no, e eli n6'D: poMlre, per
• ! bit ,..tone madeeim., tru(ormarai. Ogai papa,
qt :'iwcpe_, dne piega ... i aU. neaeaita di que.ta
; _bile iltitusione; per1)io, anohe ammirando
_to I. clotwi .. e Ie virtU del papa Leone XllI,
.u ac-. oredev. ehe fOgli pote8le far nulla per mg·
.... Ie oondi.ioDi del papato. Un gioruo il TeiCovo
partieoiarmentc Teoerato ed amato dal
molto 11 nUOTO papa; alellDO dia.e:
all poiello •• - c S), ri.poae it Daea, e ua
... nell' utuccio del .uo predeceaJOre .•
Ie nhime loe parole, prima di benedire,
•
. alii",. "'01,-, I. CODIION ed i figli, (urono

.e ......
CAW'_
• he qaol ..... 10 &or. 0 milo DOD •
UD leIDbo di YaW "camata a fiGnmi.
N .... oommemoruione ebe il Gial_
Sermon,., iateli ,.1"8 ayen il Doea up
detiderio ehe, .otto il aao guADCiaJe di
posto il Dante del Landino, nell' ediaioDe del
cb' egli ann partioolarmnte .&adiato. JI ... ..
ebe qaeeto deeiderio foue noto A ebi 10 ... IP
1D0ribondG, roiche nOb venne .ppagato. EtJ.i
peva, del reato, la Dit1iIlLl Co"un_fA a iHDt. ....
daU' anao .,enteaimo quinto dell' et1 sua; Ilil .. ....
CODOICeYa il telto da lui lepito, ma ancbe ... .
*
",arianti ; di tD&uien ebe non AYeva di eertAt pi6
tOgno di rinfroscal'li la memoria lempra
COD UlI& noon leUlJrD del libro IIlCro; ma
ban una lpecie di colto anehe maceriale pa'
libro, da cui .\"en aUinto 10 lJupreme .....
della lOA vita.
Con tn cbioee doth"ime e
torno .1 meao che aehiude 16 porte
flaale, 000 mol'" ammirll.r.iooe di Carlo Troya,
vilb Eaea i intorno .U. Matelda I neUa
parte che Ii doveaae ncoaoscere Don gik 1a
Lti.do di CaoOMa, ilia la pia regina
OOliuDento trionfale del Duca, clae come fu _
riYelO aD' aftiDi'" di eentimeuto arti.tieo::::::
tMo • oommenta"'1'e, cia DIlUte in poi •

CARTEGGIO DI MICHELANGELO CAETANI
CON
GIAMBATTISTA GIULIANI
Chiarissimo e Rev. mo Padrre
1
II prezioso. do.no. del suo libro della Epistola di
Dante a Can grande, da lei valo.ro.samente interpretata
7 mi e pervenuto. insieme co.n la co.rtesissima
sua lettera, ne saprei dirle appieno quanto
sia 8tato. il gradimento. che io ne ho provato., sia
pel so.ggetto., sia pel mo.do co.me questo. viene da
lei trattato., sia finalmente per quella benignita colla
quale si e compiaciuta farne a me parte. Temo.
8oltanto ch' ella mi faccia forte di troppo maggior
vaIore che io non sono, giudicandomi da lungi daIl'
amo.re che' ho sempre Po.rtato alia Iettura della
Divina Comrned-ia, pin che dalla poca estensione
del mio. ingegno e de' miei studi, fatti piuttosto. per
volutta propria, che per utilita altrui.
4 - DE GUBERNATIS, Carteggio Dantesco, ecc.

DEL DUCA DI SERl\IONETA 51
voro, si e Ia difficolta. di rinvenire ingegI:J.i capaci
della sua intelligenza
Che nel suo lume se medesmo cela.
10 mi vado quindi immaginando, per mio gusto,
che questa lettura della Divina Comrnedia sia per
essere il vero risorgimento italiano, quando apparira
ovnnque fra i nos tri letta ed intesa con amore
intero; « e non con questa moderna favella. »
1\1a si e pur troppo vero quell' avvilimento delle
nostre lettere di che ella mi fa parola nella sua
cortesissima, e questo non so conoscere se sia pure
da credersi in sui finire, tanto ha prevalenza l' uso
moderno universale.
. Queste triste riflessioni fa tte da me fin dai primi
tempi della mia vita morale, sono state in parte
cagione, 'che io abbia poi seguito questi studii per
sola mia privata compiacenza, e intimo gusto, e
non per esterno ornamento, ne per riguardo all' uso
comune, col quale non avrei avuto modo da poterci
8cambievolmente giovare.
DelIo Scolari e di ogni altro nemico della lettera
Dantesca a Cangrande, altro non saprei dire se non
che vi sonG tra gli amici di Dante molti
In cute curanda plus aequo operata juventus
Cui pulchrum fuit in medios dormire dies.
Costoro peraltro curano soltanto la pelle di Dante,
ne si fanno giammai bene addentro nel poema sa- .

.. _,,_ .•
...... ill pie dlviDe,..,.;.ere 01
.uibil"eDte, • a, marM'ialicJ IF meat.
_lea_ • 7 III ... _ e pH I· ana ... OOD. ia ..
• ,' ' ..... Dalla timane • tare dieiro. lei qIi
Aiel di ... JJb' 'luaU la ........ """'1 iab
·jillnao q,Dei. deu. lCaoIa) aui cA' nUT cli.
.. !oro d.i o.taoolo • dare iD imm'ginl ....
.. In aUG tQUA I' abbondaua ierribile che
•• 11 .... muif6luone fiMOSie. dol no
" n&to • del ..... poten ... Quanto poi alle locli
... lei .oempal1it.e at DOilro TeDeADi pet' i lIlOi
II aI til m' •• &re"hnente 1OO1piti, e dalJa au. egre •
'*
... J I iDa ooa taDla sruia c:\eaQriUi ed .ppreu.ati,
d"n DOD polorb dirle, che De 1.0 prova&.o aatiD
.,; .... pereM iI Teoeralli da lunal
hlll''Yi[ telllpO r bo pel mio. aaigUor, amion, e pel
.'nf0r ...... tao. Oade inUo eil.! obe io aacolto
IDA lode mi .. COil huinghevole, como di oou.
.. i pareDdomi il euo .tile, e Ie lua virtu una mi­
• .,aIa. l*h114 del bello antico, abe .plend. tra
II .. We del pato moduno. NOD oceorrG cbe
mohe parole per CQDviueerla del piaeere
... p,....&&o nel loggen eoel elegantemeDt.e
it ...... ore di Wl canto arli.ta, e di un .1 vir­
:..,,,,,, amico, d. una penna COlli nobile, erudita e
1"" Ii e Ia lQa; e di do eU. cleve d.
In cloppi· .. ute ringruiato, pel doppio v ....
bamlo • ario rigll&l'do i dae noi eloqueo&i

DEL-DUCA DI SERMONETA 68
par duro alIa mente umana e facilissimo a risolversi
nel giustissimo giudizio della Provvidenza die'
vina, che fa scmpre che Ie cose corrano al loro
diritto fine; ed in questo s"i deve a ragione e ciecamente
confidare, onde aneo gli errori gravi di
alcuni tornino poi in benefizio di tutti.
In mezzo a queste cose nelle quali io non ho parte
veruna, per la Dio grazia, mi piace infinitamente
di essere cos1 favol'ito dalla sua graziosa benevolenza,
alIa .quale con tutto l' affetto sempre piu mi
dichiaro riconoscente ed a lei, quanto p0880, mi
raccomando quale
Rama, it 1° di maggio 1861
Suo obbl. mo dev. mo ammiratore e ser\"itore
MICHELANGELO CAETANI.
Come avra lctto in questa mia lettera essa doveva
esserle recata dal chiarissimo padre Paoli, al
quale avendo tardato per illvolontaria negligenza
a fare Ia visita, quando teste sono stato alIa sua
casa, ho con infinito rincrescimento appreso essere
egli partito da mezz' ora innanzi per imbarcarsi in
Civitavecchia. Per tale mancamento, di cui sono dolentissimo,
ho dovuto prevalermi del corso della nostra
posta, ond' ella avesse questa Iettera; la quale
poi 'con questa giunta viene a supplicarIa, perc he
nella molta sua cortesia voglia scusarnli an cora

a&ailiin ....... i·
preno iI chi.ri_hoo padre raoli,
-.. " maw eoML Mi duole
IIi",. ooeapaio.i e Ie OONee lao ..
mil. ";ta mi hamtO teDGCO al peee
OODfttI Mione. 10 pertaato De he ......... ' .. ,..
molta .irria e la .. riaim. I'da .. ..
perfetwneD&e eris'iaoa eh •• i ..... , ...... ""
mQl&rani per 1II1mpio fn. aoi, OTt ae
bisogno cbe per mHo altro"" A q.e ... _ .....
p lica dole .... ODilee poi, • parer dt
dottriDa, CON 'utle degniulme di
d' imitasioDe ira DOi.
Ella, eb' e pure aim ben' atempte dl
doti, mi .ia iDdulgent.e in perdonanai
I' iaoomodo dt qUeRo miG eoroUarie obt ....
loomarra.i la .ua grA .. ia.
Claiari .. illW p. GiuliuDi
...... .. _1\
Per meuo del no.tro libraio Spitover mi ..
il 'Q.O libro novello Sui nuCod'o di
J)i"ina etm.,,,.;" di DaRtt AligAi.n, e
ha recato SI'Iltiuimo piacere come ana open,
no dODO. 110 let&o e atltdiato gil. ale ...
qoello COD partioollU'Cl compiacena, acnae ......
tocoaDO sempre il vero, togliendo eUa per ..

, DEL DUrA DI SERMONETA 75
cose per contemplarne il loro bello; di queste ella
certalnente e uno de'lnaggiori
Tanto ti prego pitl, gentile spirto,
Non lasciar 180 maguanima tUR impresa.
A lei ed a q uesto suo studiosissimo spiri to offro
tutta la mia stima e la mia sincera aUlicizia quale
11
Suo nff.mo
1\1. CAET ANI.
Frascati, 8 ottobre 1838
Chia'''issin'to eel amatisstnlo p. Giuliani
Dal nostro anlico consigliel"e Witte ebbi la sua
cortesissima lettera, e col medesimo arnico si fece
d,ella salmodla di lei, proclamandola alto Primipio
della Divina Comrnedia. II Witte rimase meco aleune
ore in questo soggiorno tU8culano conversando
sempre del Poem a sacro COlne argomento di nostro
antico ed amoroso studio. Dopo molti anni di assenza
ho ritrovato il 'Vitte tanto pin maturo e piu
addentro nella sentenza e nel dettato del Poema,
che non era gUt dapprima quando il conobbi vago
di cercare principalmente varie lezioni e vari testi
ovunqlle sapesse che ve ne fossero. Sembrami che
la versione da lui fatta poi nell' idioma tedesco 10

GAit. 810 ...... ...,,,.:
"bbia per nece.ita fat&o prooedere COIl pi'
dal cerchio al centro. Comunque lia poi ..
C08& Itupenda vedere come in oltremoDIe
genie di II alto nlore da trattare con taBu.
trina la materia delle DOaire antiche
Ipc880 neglette da tanti dei nOlui moderni
nghi 1010 di cereare dentro e d' intorDo Ja
reeente piena di sterpi con toaeo della
letteratura. Dentro quai tronchi uodOli ed upai
gli spiriti di auton ebe accisero II!. e Ie hao ••
tere. Conceda indulgt:!Dza a qUElIta mi •• 1,,.. .... 10
provvisa per Amore della Didna eom.eMca,
I' aft'etto che io porto al maggior cUltore
nella persona SUR. L' ho dBttata all'
aeppe Poggioli. che mi hR fatto eor&ele
quell" faUa a lei di recC1'lte "",.' ••• rI.
venire in sua C8BlL eon !!Juo gran ctispiatet'e.
lono i soli conforti per lo))porlare la terribiW
io(ermi&a, ebo roi toglie aDche illOllievo .....
pria lJCl"ittura cogti amici. Ella oecnpa it pa'"
elevato fra questi nell' ammirazionc ebe io 1.
(elllO invaghito tanto deU. virtU aua quoto
Del dolce Blil nno.o ch' io 000.
Per tali eagioni mi credn lempre ....... 11 ....
SilO .11".- alIiIe
MJCHt:L.t.1I0BLO C., ..

DEL DUCA DI SERMONETA 79
ferta promessa del vostro commento (1). L' opera
per certo sara degna di voi e del nostro Poeta.
Mi duoIe oltremodo apprendere' come voi dobbiate
.astenervi in questa momento dal venir qui
fra noi. Auguro che questa vostra venuta sin
Con miglior telnpo e con miglioloe stella.
Lo scrivente segretario yi ringrazia della vostra
cortese memoria e vi si raccomanda unitamente al
vostro amicissimo
l\IICHELANGELO CAETANI.
14
1Jfio chiarissimo a1nico,
Roma, 23 marzo 1870
A nuovi favori nuovi ringraziamenti e congratulazioni,
a venda io ricevuto il vostro dono prezioso,
che io aspettava gia, del ventisettesimo canto del
(1) COlnmento agli u,ltimi sei Oanti del Purgatorio; Bologna,
1860. In questo Comrnento i1 Giuliani 8' indufse a ritenere
che la Matelda, rammentata sui fine della Cantica
del Purgatot"io, non deve essere altra, che la celebre 1\Jatelda
di Canossa, Marchesa di Toscana. E cio con tro la
stessa opinione del Caetani, alia quale s' era in prima accostato.

DEL DUCA DI SERMONETA 81
continuazione de'vostri lavori e delle vostre grazie
immaginando gia udire bellissime cose nei seguenti
canti 81 pieni di gioie allegoriche e letterarie. Le
vicende del Carro misterioso danno argomento a
dir cose che molto somigliano aIle presenti. Dopo
qUBBte parole di colore oscuro, riapro i1 discorso a
fare il piu chiaro e grato ricordo dell' amorevole accoglienza
da voi usata verso mio figlio in quest' ultima
sua visita fiorentina. Egli e lietissimo di avervi
aInmirato dappres80 come gia. faceva meco da lungi.
Siate pur certo di easer ugu.almente amato ed ammirato
dal vostro
Air,mo
1\1. CAETANI.
15
Chiaris8imo signor P'fOfe88()re
e mio onorando amico
L' amorevole accoglienza a me fatta da voi e dai
giovani maestri che sono i discepoli della vostra
seuoIa, e· stata di si vi va compiacenza. per l' animo
mio, ossequioso verso di voi, e dei vostri studi, da
farmi dire col sommo Poeta nostro,
Che fino a qui non fa alcuna cosa,
Che mi legasse con sl dolci vinci.
Nel dipartirmi quindi da voi e dai valorosi
messaggi a me inviati dalla gentile vostra sono-
6. - DE GUBERNATIS, Carteogio Dantesco ecc.

DEL DUCA DI SERMONETA 85
favella si fa pin assai lombardo che toscano e pin
amoroso delle naove lettere che delle antiche nostre.
V oi con infiammata cortesi a nella lettera vostra
avete mostrato a 8ufficienza, come non si possa
fare la ragione aIle cose dell' Alighieri, se non da
chi per lungo studio e grande amore si e abituato
a pensare con 1& mente di lui. Molte piu
cose vorrei dire, se non fosse per lettera, che riservo
per nostra conversazione al mio ritorno in
Firenze. Intanto continuate i vostri nobili studii,
con tanto valore e perseveranza da voi si felicemente
seguiti, e per questi e per i vostri amici
conservatevi sano com' e vivo desiderio del
18
Mio ottimo e pregiato amico,
V ostro aft'. mo
CAETANI.
Boma, 19 novembre 1878
Mentre mi si continuava la lettura del vostro
libro, mi e giunta Ia vostra lettera gratissima invitandomi
ad ascoltare quanto voi con pienissima
intelligenza dichiarate in pin capitoli intorno alIa
mente di Dante in quel suo libro De Vulgari Eloquio,
siccome pure cio che rettamente giudicate nel
•

81
voatro oapitolo di quello Dc
ebe . ltri mei poel. meglio- Iii voi de
dell' nDO ahe deU' altro libro di DaD"'
La modern. trasformazione di ogni_ ....
politico ebe religiOIO a ritrOIO calle • qae,llo
cava il gilllto e severo inteudimento del DO , 0
latto Alighieri. Quindi e ebe i rattori e .e,ueI
cOIle Duove di questo tempo 0 DOD IODD ..
rivolti .Uo ,tudio di Dante, 0 10 banDO ......
ignofanaa 0 malizia per {anelo COIDpacoo •
pUce, nell' opera lore. COD insenaalO •• , ....... lII0I;
mOfltruoaa conrn..ione degU afl'eUi del xm
con quei del XIX. Dante voila iuegn .... pi
preeeUi del parlare ai volgari d'Italia, M
rnai prendere de Joro Ie Dorme ......
tre etili, percili iJ propotito di &low
tori di fare voeabolario autorevole di
voeabolo del volgo e it medeeimo ebe
bruno la legge naturale del bello. CoIl pare
D, Monarehia Dante vuols l'Imperato .. _l1li
e pal'imenli vuole it Pontefice, • paro eli "'.'
nel governo dell. Chieaa, IDA separato dal
ciyiJe, ambedue dipendenti ed uniti, in ad.IIIIj
Ill. divina volontA. Percio male inteeero
tali tedeachi che vollero riporre Dante DIll •••
rologio ptoted.ute qual precnnore di
ogoi modo laaeiando oiaaeuDo •
... i lieto eli ooDgiuugermi con voi
ti

DEL DUCA DI SERMONETA 87
nostra, nulla curando Ia solitudine a cui ci mena
il nostro aft'etto ed il nostro secoio.
19
Mio otti'Tl1o ed illust're amico,
Tutto vostro
l\I. CAETANI.
Roma, 21 novembre 1878
Sono ben lieto di ritrovarmi seguace delle vostre
dottrine per quel cortese assenso giuntomi pur ora,
con 13 vostra amorevolissima letters. Questa pertanto
8' inizia, a ragione, dolente, per la diabolica
tragedia avvenuta in questi giorni per opera certa
di chi non si studia a formare i suoi' morali come
noi vorremmo nella Divina Commedia. II mondo
odierno e quel bambolino che muor di fame e caccia
via la balia. Lasciando lui per venire a noi, nella
domanda che mi fate di Manfredi di Vico ho a
dirvi che in tempi di mia vita e di mia vista, anzi
che fOBSi in questa oscura mia calamita, quando
pin fervente vigeva in me l' amore mio supremo
pel sommo nostro poeta e maestro, ebbi a notare
molte vane parole scritte ds vari, per affermare il
tempo nel quale Dante scrisse il suo Convito. E
perche in questa e detto a quel tempo essere Pre-

DEL DUCA DI SERMONETA 91
piena dei piu cari sentimenti di religione e di amicizia.
Questa mi ha ritrovato in Roma non avendo
potuto recarmi in Firenze, come era proposifo di mia
moglie, a cagione di una ostinata itterizia che mi
condanna a soggiacere ai medici ed alie medicine.
II malinconico morbo, avendo turbato la digestione,
113 per tal modo dimagrato me da emulare Forese,
Bonagiunia e quegli altri amici nostri della sesta
cornice di Purgatorio. SI tosto come potro verremo
eon mia moglie in Firenze, dove rimarremo fino al
novembre, con lusinga a quel tempo di un vostro
ritorno a noi.
Intanto godetevi Ia patria e i vostri cari e conaervatemi
sempre la dotta e preziosa vostra ami-
. .
ClZla
Qual non si trova in questa mortal marea,
se non fra pochissimi, e percio tanto piu preziosa
al vostro
dev.mo ed affezionato
1\f. CAETANI.

..
CARTEGGIO
DEL
DUCA DI SERMONETA
CON
ANGELO DE GUBERNATIS

DEL DUCA DI SERMONETA 107
avvenire, di cui nessuno pUel immaginare quale sia
per essere l'intendimento e quale l' ordine morale
che dovra governarlo di comune consenso. II naturalunno,
il pantei8mo, 10 81)iritismo, sono parole
novissime, rna non son cose Ie quali abbiano potenza
da porre freno \ aUa natura ferina che regna
senza dubbio, dentro l' animo umano, spogliato di
coscienza. Ella mi scusi se io sono' uscito dal tema
che rni era proposto, quale si era quello di rinno·
yare a lei infiniti ringraziamenti per tanto suo generoso
affetto e per quella vera consolazione che rni
procura la sua amicizia, che, non a Mia scienza, rna
bensl a aua'sola cortesia, io debbo attribuire; se
la cecita e il dol ore della mia solitudine non mi
togIiesse il muovermi, sarei 8011ecito a visitarla e
meglio ringraziarla a bocca, che non so fare dettando
questa, che yarra solo a confermarle tutta la
mia grande riconoscenza ed ammirazione qllale
Chiar. fRO ed onorando amico,
9
Suo obbl. mo aW. mo
CAETANI.
Roma, 1 ottobre 1874
Dalla graziosa f} cordiale sua lettera rilevo la
continuazione de'suoi amabili sentimenti a mio riguardo.
Vengo con questa, a farlene i maggiori

DEL DUCA DI SERMON ETA 109
tulandomi seco 101"0, della prosperita di loro famiglia,
e fo voti sincerissimi per 1& loro felicita,
confermandomi sempre
10
Chia1- .fIlO e gentilissimo proje8so're,
Ohbl. 010 Duv. mo AW. roo
1\1. CAETANI.
La conoscenza dell'illustre professore Teodoro
Busslaieff, elle la sua molta eprtesia ha voluto procurarmi,
m' invita a renderne a lei il dovuto ringraziamento.
II mio gradimento e 8tato tanto maggiore,
mentre, conversando con esso, mi ha fatto
palese il suo affetto per la Divina Com,nedia e 10
studio da lui fattone qui in Roma, nel tempo andato
con un professore Massi e con altri studiosi
,
di mia antica conoscenza. E grande compiacenza
incontrare tra gli oltramontani tanto amore per
questo nostro glorioso libro, rna questa sarebbe d'assai
maggiore se non avesse a rafl'rontare quella negligenza
che si ha fra noi, per questa studio abbandona
to a pochi solitarii eontemplanti. Innanzi che
termini questa mese io verro a Firenze, e avro
ancora il piacere di rinnovare i miei ringrazia­
Inenti a lei, e dirle molte piu cose che non si contengano
per lettera. Senza molta fatica ho potnto

110 CARTEGGIO DANTESCO
evitare una nuova elezione per la futura Camera.
Non avendo potenza a procurarc il bene, non ho
pazienza per assistere al male, che tu ttodi si
opera dai numerosi malfattori. II mio spirito ed il
mio corpo trovansi COBI afl'ranti da tante aventure
provate in se e contemplate in altrui, che mi fa
desiderare un qualche movimento, fuori di questa
luogo, non potendolo avere fuori della persona.
Questa mia viaita a Firenze, m' impromette ancora
la dotta conversazione col nostro amico professore
Giuliani, che io credo essere il supremo
Ammiraglio della nave Dantesca. Ad esso mando
in precedenza, per sua grazia, i miei piu aifettuosi
saluti, ed a lei rinnovo ogni espressione di ammirazione,
di riconosoenza e di particolare affetto
Roma, S novembre 1874
1\1. CAETANI.

..
CARTEGGIO
DI
VARII DANTOFILI
COL
DUOA DI SERMONETA

.,
DEL nUCA DI SERl\IONETA 117
111ogo d' aggiungere parola. Bene mi sara lecito,
guardando alIa cortesia singolarissima dell' Eccellenza
vostra verso di me, vantarmi d' essere di lei
Eccellenza)
devotiss. ed obbligat. servitore
FORTUNATO CAVAZZONI PEDERZINI.
3
Modena, 4 dicembre 1857
..
i\. vrei forse dovuto rispondere subito alIa sua
graziosissima del 26 passato; ma ho creduto che
Ie possa piacere assai s' io 10 facessi dopo d' avere
avuto, in proposito del nuovo lavoro dell'Eccellenza
vostra, il sentimento del prof. Parenti, e con questa
assicurato anche il mio parere.
. Sappia dunque l' E. V. che ad amendue noi di
pieno Rccordo sembra chela sostituzione della Beata
Matelda regina d'Alemagna alIa contessa Matilde,
nel noto luogo della Com'lnedia, sia cosa ragionatissima,
e dimostrativa della profondissima intelligenza
che l' Eccellenza vostra ha del divino poema.
Ce ne· congratuliamo pertanto con easo lei di tutto
cuore, e la riJIgraziamo quanta possiamo di non
averci dimenticati nella distribuzione de' suoi favori.
10 poi particolarmente voglio congratularmicon
lei medesima anche per la forma e per 10 stile

11. OA.&iEIIO ...... l1li
dell' Alighieri; e VorllOt Del tempo
merle it deaiderio e I. _peranza the io U*

DEL DUCA Dr SERMONETA 125
-con lui; ed e percio che nel dirigergli i miei cara ttcri
080 di pregarl0 a salntare in mio nome i di
lui figli, il· suo fratello Don Filippo e Piero Sode-. \
rini che incamminato (a quanto intendo) per la carriera
teatrale mi porge speranza di rivederlo a
Firenze.
Prego poi il Duca di Sermoneta a rammentarsi
-che ha un amico e servo in Firenze, che si ascriverebbe
a pregio di essergli di utilita e di obbedire ai
suoi comandi; e che questa servo ed amico suo chia-
.
maSI per nome
]'irenze, 9 ottobre 1852
Eccellenza !
7
LUIGI PASSERINI.
Pochi giorni prima della mia partenza mi pcrvenne
il bellissimo suo dono delle tavole illustrative
per la Divina Commedia non meno grato per l' interno
valore del dono che per la gentilezza di chi
10 diede. Credo veramente che sia cosa, se non impossibile,
almena diffieilissima di porre con maggior
chiarezza sotto l' oechio del lettore la {abbrica dell'
universo, quale I'ideo Dante per seena del suo
poema. Non conosco aneora il lavoro plagiario del

H'
Lami; Ip8I'O peNt dt
. ........... all ... eli __
Biapuio iaolbe I' Boc. V. di
oho h& _to colIo Soh ..... H
.. me dire&&e ee u" ah.m ..... "Ttl.., ..
Mi permeUa di acchiaderle il
Dao.,.. edizione eli Daate, cbe, eNSllr
di DOD poehi amici alemlDDi e di.. Ii
HDO finalm.eote dee;.o eli (ue.
.to prospetto, DOD Ii trau.,va cbe di
I'idea (ondamentale del ianI'D, i
nOD etallO fi ... ti, e Don 10 lOBO uepfv ..
It
Ii prNcel1eTO tre eodici, eha ..........
autorevoli oeeapano un grade diltiD&o,
poteae preteadere che voramtntie
tutti gli altri.
11unghi miei lavori 8opra. lID
di cOOiei mi hanno provato ella il
,i. d. anDover.rei ira i pio corretti, e di IooIIIii
genu ina. Br.merei dan que di molto eM
trovar modo di aggiungerlo per quarto
finor& da me prescotti. Jl mi. detto cld
fu ltampato dat Fantumi, queUo di BerIiM
mie mani, ., i'.Unale mio viaggio ha per
eopiar e .. ttamente il codiee di filippo
riguardo del codice Gaetani ltD aocur&IO'
pottebbe tenet Ie veei di una copia, ..
Roato dovrebbe eeael' f.Uo colla

DEL DUCA' DI SERMONETA 181
Incarico inoltre il signor Jeep del confronto del
terzo canto nei codici romani non ancora riscontrati.
Sono i seguenti: Vaticano 7566; Ott. 2373; Corsini
610; Albani, 2 0 ; Barberini tutti; Borghese, Chigi
L. IV, 109; L. VI, 212; L. VII, 251 e 253; L. VIII,
294; Comm. Protti defunto (due); CoI1.° Romano;
Conv. o di S. Pantaleo. Sono persuaso che anche per
questi lavori Ie direzioni ed il patrocinio di V. Ecc.
saranno di somma importanza per il signor Jeep.
Pregandola di ossequiare caldamente da parte mia
il signor Duca suo fratello mi segno con somma venerazione
dell' Eccellenza Vostra
dev,mo servitore
Eccellenza !
9
CARLO WITTE.
Halle, 22 ottobre 1858
Prima di tutt' altro· mi credo in dovere di ringraziarla
sinceramente di quanto ha fatto per il
luio figliuolo. La sia persuasa che Ie molte cortesie
tlsategli in casa di V. Ecc. gli sono state di grandissimo
conforto nel duro frangente, al quale fu sottoposto.
La prego dunque di continuargli i di lei
favori, e di accoglierlo ancbe in seguito colla solita
sua bonta.

DEL DUCA DI SERMONETA 143
2
Ptreg. mo e riS1Jet.t1&O Sign 0'1' Duca,
.
Poche parole per dirle, che gUt s' e levato un
grido di piacere e d' ammirazione per la sua bella
scoperta intorno ad Enea. Un mio giovane amico,
il quale sa portare il nome de' Trevisani degnamente,.
mi ha scritto una lettera Sl1 tale scoperta,
e fatto vedere quanta ella giovi'" all' intelligenza
di tutto il Poema. Se a lei piacesse di leggerla
glieIa manderei. Non avrebbe in tal caao che a
scrivermi per la posta, e sara questa il modo pitl
facile e spedito di comunicazione per recare un
mio desiderio ad effetto; che, cioe, si ripubblichi
1a sua scrittura intorno ad Enea e vi si soggiunga
Ia lettera del Trevisani.
La sua scoperta, qui e tenuta non solamente per
vera, ma per consolante.
Se 1a principessa Lancellotti ha ricevuto una mia
lettera, ha dovuto dirle 0 farIe dire, c.he io Ie avrei
scritto, mio pregiatissimo signor Duca, quando avrei
ricevuto una carta da inviar1e. Ora io Ie fo questa
invio Botto fascia per la posta, ed e la pagina 457
del mio secondo Torno del Cod-ice diplomat-ico, che
sara terminato fra un mese. Avro ben io· il piacere
d' inviarne a lei una copia, ed un' altra al
signor Duca di Rignano, che ossequio. Se l'affare
•

1lI0
rttDJe? Dopo tau" amiMja,
Dante a rioordar 'la_to Jatto
10 dimOlU'o cbe, da.8 6uoao i ... 111
di Romena; l' UDO am_ deI"'Pt.-.
d ... .n. T.11a eli FUoue ""'
.. tore dell. mODeta (vero 0
nel131 '1, ed en lDU'ito di
de' FutoliDi, lodato Del
Sculi, Olio ri,pettabili.imo
manioa ho voJuto far 1UI poco di
lei. lIi pare, pensando • lei, ahe
chc minuto cacciato fllon d,n.
e di queato ribaldo Codieo, che ai
vorroi dirta, ma Ie torrei momenti
studii luoi c par gli &O'&1'i della na
lIi come ucolto t OOD gran
ourare da lei. Continui dUDIlP8,
opera e ereda. cbe Dinno b.
luoi e tanta vaghcZ&& della au
Al quale gion direi coatantemente,
di ri.petto
Suo doI":-..w.­
Cnt,()
Napoli, '1 Giapo 18:'3.

DEL DUCA DI SERMONETA 151
Ptreg. mo e trispet. mo signor D'llca,
10 non vorrei perdonare a me stesso il mio lungo
silenzio, do po Ia sua lettera del 29 p. p. giugno,
aecompagnatasi col dono gentile d' una letter a del
prof. Venturi sulla falsita di quell a del frate Ilario
del Corvo, se non avessi avuto sempre nell"animo
di ringraziarla nel punto in cui mi fosse tornato
possibile d'offerirle il terzo e penultimo tomo del
mio Codice dl:plo1natico Longoba1·do. 1\1a questa, ehe
di giorno in giorno mi sembrava una vieina speranza,
s' e differi ta pi u assai ehe io non crcdeva.
Eeeo la cagione sempre rinaseente della mia colpa,
ed eeco il bisogno che ho di chiedergliene il perdono.
Son pochi giorni daeehe il tomo terzo, molesto ed
invereeondo per la sua:' mole, ha" veduto Ia Iuee.
Ne ho passato una copia per lei al signor Duea
di Rignano, ed io la prego d' aeeettarla di buon
grado, ed anzi di tenerla come un' in tereedi trice
del perdono che imploro, pcr';aver tardato cotanto
a renderle quante maggiori grazie da me si poteva
c sapeva. In attE?stato della mia gratitudine ho vo­
Iuto qui accluderle una scrittura d' un uom·o che
tutti piangiamo, in difesa dell'autcntieita della Iettera
di Frate Ilario. Essa e del conte Giovanni

DEL DUCA DI SERMONETA 155
Mio 'rispettabile signo'r Duca,
6
Questa volta non avrei saputo perdonare a me
stesso' d' aver indugiato a rispondere alia sua gentilissima
e dottissima lettera del 23 p. p. maggio,
ed a ringraziarla de' due esemplari delle sue Tavole
Dantesche, recate in Napoli dal Principe d'AItomonte,
se aleune febbri estive non mi avessero
travagliato ed impedito d' aprir solamente 18 Divina
Commedia. Ora che son guarito, vengo a domandarle
perdono del mio silenzio, ed a farle i pin
. vivi ringraziamenti pel caro dono de' due esemplari
delle sue Tavole.
10 sempre piu m'invaghisco di studiarle, ne credo
che alcuD altro lavoro possa rendere pill piani ed
agevoli all' universaIe, gli stndii' suI sacro poema.
E pero la mia osservazione suI passaggio dell' Acheronte,
la quale, in verita, po tea sembrar molto severa,
io la teneva non per una critica, rna per un
omaggio; quasi l' animo mio volesse meglio e pin
ampiamente persuadersi del merito dell' opera, quando
pur vi fosse un qualche piccolo neo. A forza di cercare,
trovai quel fatto dell'Acheronte, intorno al
quale, io Ie voglio sommettere la mia opinione, dopo
aver letto Ie gravi, concludenti risposte, contenute
nella sua lettera.

CARTEGGIO
DI
GAETANO TREVISANI
COL
DUO! DI SERMONETA
•

DEL DUCA DI SERMONETA 163
Onorandissi-nlo signo19 D-uca}
2
AlIa sua lettera del 22 luglio, io rispondo il
12 agosto, ed ella, cosl buono e benevolo verso di
me, non se ne sara dispiaciuto.
Ella gilt sa qual perdita abbiamo fatto noi tutti,
che ha fatto l' I talia, anzi l' Europa, e dal suo dolore,
che certamente e stato vivo, avra fatto ragione
del mio, cbe per venti anni non mai interrotti
sono stato sempre ai fianchi del. grande uomo che
ora non e piu, ed era il suo confidente e depositario
di tutti i suoi segreti, di tutte Ie sue aspirazioni.
Iddio ha cosi voluto, rna per quanto io mi sforzo di
rassegnarmi a'suoi voleri, il dolore mi ha tal mente
oppresso, che io son fuori di me e piango sempre,
ne avea mai pianto in mia vita.
Spero, colla posta ventura, poterle rimettere il
tcrzo ed ultimo paragrafo sulla Matelda, gia scritto
•
e consegnato al Dio'ra'lna dai principii di Iuglio.
Appena che saro piu tranquillo faro ristampare i
tre paragrafi e glie ne rimettero un nurnero di copie.
Ora sono occupato a scrivere alcune notizie biografiche
del comun amico, per quanto se ne potra
. .
scrl vere qUI.
La ringrazio delle cortesi parole che mi scrive
pel mio sesto articoio. Con altra occasione glie ne

CARTEGGIO
DI
ALESSANDRIO TORRI
COL
DUCA DI SERMONETA
/
I

CARTEGGIO DI ALESSANDRO TORRI
Eccellenza,
COL
DUCA DI SERMON ETA
1
Essendo stato assente di qui alcune settimane
non potei risponder subito alla riveritissima sua d'un
mese fa in punto, anche perche avendola comunicata
all' arnico Enrico Mayer, ne aspettavo un riscontro
che infatti trovai a casa nel mio ritorno.
Eccoglielo dun que in copia (1), nel quale V. E.
(1) Copia.
OarissiJno Torri,
Livorno, 19 ottobre 1858
Grazie della vostra letters d'ier r altro, e di quella co­
Inunicatami dal Duca di Sermoneta, che vi loestituisco. Vi
prego di ringraziarlo per quanta dice di me e di queUe renliniscenze,
Ie quali, benche dolorose in ploincipio, pur cangian
natura col tempo, talche fa verificato per me il detto Virgiliano:
:Forsan et haec olim 1nelninisse juvabit! Ora poi,

112 c,o\aiatlefO .......
discorlO Del canto XXV del
in vista I'Alemanna regina lIatelda
peratoro OUone. I lIodi al"gomeati che V • .I.
dalla picna COl108cenza deOe Itorie
guidarono rettamente aUa conchWou alae
pOlO, cd ormai Don v' ha cbi poua ouUa
in contrario, a meno cbe non voglia ........
Dante !,Ina contradizioao di priDeipii; poioW,
avcrc altamente inveito contro la doDaaioae
dn C08tnntino a p"pa Siiveatro, nOD era
che beatifica81!1O la donna fautrice del partIto'
c tuUs ligi&. 11.1 Ponte6ce Gregorio at
chiamnndolo erede de' vlUlti IDoi
duo dialoghi, COll molta cleganu e
proccdono in Lclt'ordino, 6 n'e gradevole e til ..
snnte In Icttnrn.
Sicchc, dcgni8simo di
I'E. V. do. cui 10 vicne ben mcriiato
aver lovnta aW Alighieri tina macchia eb. Sa
flee8ione degli anticbi c dei moderni
avenngli &dd088&t4.
Nt'.! vo' tacerlc ch' io pure trascotreDdo
debita I\VvertenZ:L I' indicato paaso
accomodato 6norl\ flllA. opinione tom ....
male atabilitn. Laoude, ancbe Del mio
debbo rcn

DEI., DUCA DI SERMONET A. 173
spettoso vengo ad augurarle felicissimo il nuovo
anna con seguito d' altri molti non meno prosperi,
pregandola di Innntenermi nella preziosa grazia
sua e di averlni sempre
•
Dell' E. V. III.rna
Dev. mo sinc. mo servitore
ALESSANDRO TORRI.
Di Pisa, 24 dicembre 1857
Eccellenza,
3
I gentili e cari saluti. dell' E. V. venutimi per
mezzo del comune amico prof. Giannini, mi furono
in certo modo un rimprovero di non aver finora
adempiuto all' obbligo di rispondere alIa compitissima
sua del 10 novembre decorso .. lo non porro
innanzi scuse per 81 seonvenevole ritardo, che la
prego di perdonarmi, avendovi contribuito pareechie
distrazioni non volontarie, ed anche tre settimane
di non lieve incomodo infiammatorio, nel
passato gennaio, che mi tenne ill arretrato di cor- •
rispondenze e d' altre occupazioni.
A vevo pure dal signor Mayer l' incarico di ricambiare
alIa cortese memoria di V. E. per lui, e
dirle che apprezzo debitamente Ie sagaci di lei osservazioni
suII' argomento della l\fatildc; ma che
nel do]ore della perdita repentina del maggior suo
figliuolo, giovanetto di bellissime speranze, non pote
appliearsi a veruno studio relativo, ne ad altri.

Eccellenza,
DEL DUCA DI SERMONETA 175
4
Quando mi giungeva il riveritissimo di lei foglio
30 gennaio scorso, io mi trovavo a letto per un
fiero attacco . inHammatorio ai bronchi, e che mi
travaglio pure ripetutamente durante l' inverno e
la primavera, impedendomi cosi ogni applicazione,
e facendomi perfino mancare al debito di rispondere
a varie lettere, fra Ie quali anche la predetta
sua rimase senza riscontro.
E sebbene per l' accennato motivo (ora felicemente
cessato in. virtu di quest' aria e dei bagni
di mare) io possa lusingarmi della indulgenza di
lei per cosiffatto ritardo, mentre ero ancbe in obbligo
di ringraziarla delle favoritemi copie del suo
pregevolissimo scritto intorno alla l\Iatelda di Dante,
tuttavia sono a pregarla di perdonarmi l'involontnrio
mancamento, e di piu aggiungere la grazia
di qualche altra copia dell' opuscolo anzidetto, di
cui posi in desiderio alcuni amici miei studiosi dell'Alighieri,
avendo io gia fatto uso simile di queUe
ehe prccedentemente mi furono largite dalla cortesia
di lei, d' una delle quali ho presentato in suo
nome 1a Valdarnese, che se ne professa obbligatissima.
Quanto poi aIle cose troppo gcntili ch' ella
• •

•
176 CARTEGGIO DANTESCO
si degno esprimere a riguardo mio, non POS80 che
attibuirle alia somma bonta dell' animo suo, per
cui non cessero mai d' essere con viva gratitudine
e ri verenza osseq uiosa
Dell' E. V. Ill. ma Ch. rna
.
Dev. mo sinc. mo servitore
Di Livorno, 26 maggio 1858
Eccellenzlt,
...
{)
ALESSANDRO TORRI
che fra pochi giorni sara
di ritorno a Pisn.
Reduce ier l' altro da Livorno, in soddifacente
salute (della qual notizia fo cenno avanti tutto a
V. E., veggendo dal riveritissimo suo fogiio 3 corrente,
l'interessamento ehe Ie piace prendere a mio
rignardo), trovai qua il piego eontenente Ie nO 10
copie della sua Jlatelda, di cui si degno essermi
liberale. Venuto da nle il vetturino che ebbe l'incarico
di portarmele, e chiestomi il prczzo del porto
in viaggio, io mi ricusai di pagarglielo, ayendomi
ella scritto ehe 10 riceverei g1-atis; e di questo mio
rifiuto credo bene di ragguagliarla ad ogni buon
fine. Questa nuove copie saranno da me distribuitc
ad altri amici studiosi cIte ne Inostrarono desiderio,
C01l1e faro dcgli articoli del signor Trevisani sullo

DEL DUCA DI SERMONETA 179
e raccomandandomi alIa preziosa sua grazia, ho
l' onore di confermarmi pieno di stima e di osseq
uio rispettoso
Dell'E. V. Ill.rna
Di Pisa, 9 ottobre 1858
Dev. mo obbl. mo servitore
ALESSANDRO TORRI.
•

,:'
'. ,
INDICE
... \1 lettore ..................................... Page 7
Carteggio Dantesco del Duca di Sermoneta........ . . 9
Carteggio del Duca di Sermoneta con Giambattista
Giuliani. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .. 49
, Carteggio del Duca di Sermoneta con Angelo De Gu-
bernatis. . . . . . . . . . .. ............................ 95
Carteggio di v8rii Dantofili col Duca di Sermonet3.. .. 11 S
Carteggio di Carlo Troya col Duca di Sermoneta .•... 141
Carteggio di Gaetano Trevisani col Duca di Sermoneta. .. 161
Carteggio di Alessandro Torri col Duca di Sermoneta. 169

The End.
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