Avv. Eugenio Antonio Correale Chiunque svolga una delle ... - Anaci
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Non a caso, l’articolo quattro della nuova normativa, occupandosi <strong>delle</strong> associazioni dei professionisti che potranno essere c ostituite e<br />
che costituiranno il sistema portante <strong>delle</strong> nuove professioni, specifica che:<br />
“le associazioni professionali di cui all'articolo 2 e le forme aggregative <strong>delle</strong> associazioni di cui all'articolo 3 pubblican o nel proprio<br />
sito web gli elementi informativi che presentano utilità per il consumatore, secondo criteri di trasparenza, correttezza, veridicità ”.<br />
Addirittura è stato specificato che:<br />
“nei casi in cui autorizzano i propri associati a utilizzare il riferimento all'iscrizione all'associazione qual e marchio o attestato di<br />
qualità e di qualificazione professionale dei propri servizi, anche ai sensi degli articoli 7 e 8 della presente legge, osser vano anche le<br />
prescrizioni di cui all'articolo 81 del decreto legislativo 26 marzo 2010, n. 59”.<br />
Occorre quindi occuparsi principalmente del diritto di chi esercita professioni non ordinistiche di costituire associazioni a carattere<br />
professionale di natura privatistica, fondate su base volontaria, senza alcun vincolo di rappresentanza esclusiva, con il fine di valorizzare le<br />
competenze degli associati e garantire il rispetto <strong>delle</strong> regole deontologiche, agevolando la scelta e la tutela degli utenti nel rispetto <strong>delle</strong> regole<br />
sulla concorrenza.<br />
Errano coloro che asseriscono che le associazioni possano prevedere vincoli di rappresentanza esclusiva.<br />
Le funzioni preminenti <strong>delle</strong> associazioni di professionisti saranno quelle “di valorizzare le competenze degli associati e garantire il rispetto<br />
<strong>delle</strong> regole deontologiche, agevolando la scelta e la tutela degli utenti nel rispetto <strong>delle</strong> regole sulla concorrenza” che l’<strong>Avv</strong>ocato Belli, in<br />
ottimo elaborato che sarà pubblicato sulle nostre riviste articola nelle finalità di:<br />
- promuovere la formazione permanente dei propri iscritti;<br />
- adottare un codice di condotta professionale;<br />
- vigilare sui comportamenti degli aderenti;<br />
- promuovere percorsi di certificazione di qualità;<br />
- definire le sanzioni disciplinari;<br />
- promuovere organismi e forme di tutela dei diritti dei consumatori tra cui lo sportello di riferimento per il cittadino -<br />
consumatore.<br />
Le associazione dei professionisti saranno soggetti di diritto privato, ma con funzioni che andranno ben oltre tale orizzonte , talché<br />
è fatto obbligo che gli statuti e le clausole associative <strong>delle</strong> associazioni professionali garantiscono la tra sparenza <strong>delle</strong> attività e<br />
degli assetti associativi, la dialettica democratica tra gli associati, l'osservanza dei princìpi deontologici, nonché <strong>una</strong> st ruttura<br />
organizzativa e tecnico-scientifica adeguata all'effettivo raggiungimento <strong>delle</strong> finalità dell'associazione.<br />
Non vi è chi non veda che <strong>Anaci</strong> non ha alcun problema a confrontarsi con tali prescrizioni, poiché sin dalle origini lo statu to della<br />
Associazione si è imposto regole e si è proposto finalità ampiamente in linea con l’odierno dettato normativo.<br />
La nostra Dirigenza ha già da tempo promosso i Progetti che perfettamente possono armonizzarsi con la nuova normativa.<br />
Addirittura, può dirsi che la stessa sensibilità che la dirigenza <strong>Anaci</strong> ha mostrato ab origine perfettamente si coniuga con i nuovi<br />
compiti e con le nuove funzioni, non più semplicemente volontaristiche, poiché necessariamente da rispecchiare nel disposto di<br />
legge.<br />
Ovviamente, non tutto può essere già perfettamente calibrato e aderente all’ordinamento che neppure è entrato in vigore.<br />
Senza scendere nelle mille pieghe che i temi prefigurati propongono, ci si limiterà a ricordare che i principii propri del codice d el<br />
consumo e della tutela del consumatore trovano sfogo in specifiche prescrizioni, <strong>delle</strong> quali si dovrà valutare la concreta in cidenza.<br />
A mo’ d’esempio si ricorderà la nozione di “foro del consumatore” e la faticosa elaborazione che si è formata sul punto.<br />
La legge prescrive che gli statuti associativi garantiscono trasparenza <strong>delle</strong> attività e degli assetti associativi, dialettic a democratica<br />
tra gli associati, l’osservanza dei principi deontologici e <strong>una</strong> struttura organizzativa adeguata alle finalità dell’associazi one.<br />
Inoltre, le associazioni debbono promuovere la formazione permanente dei propri iscritti e adottano un codice di co ndotta (art. 27<br />
bis del Codice del Consumo). Vigilano sulla condotta professionale dei loro associati e stabiliscono le sanzioni<br />
derivanti dalla violazione del codice di condotta.<br />
Nessun dubbio che, nella sostanza, non vi sia <strong>una</strong> sola prescrizione che già non sia stata riflessa in misura notevole nel tessuto<br />
<strong>delle</strong> regole associative.<br />
Una serena ed ulteriore verifica potrà essere condotta, per completare, o anche solo per migliorare il quadro già congruo e<br />
soddisfacente.<br />
Gli elementi nuovi sono tanti e sarebbe assurdo che il nuovo ruolo (sarebbe meglio dire “il nuovo ufficio”) al quale l’Associazione<br />
viene chiamata non richieda alcun adeguamento.<br />
Si può essere tranquilli anche su tale fronte.<br />
L’adeguamento per <strong>Anaci</strong> sarà molto meno faticoso che per altri.<br />
Il Ministero dello Sviluppo Economico sarà referente per confronti e per indicazioni che allo stato sarebbe davvero prematuro<br />
cercare di determinare con <strong>una</strong> qualunque aspirazione alla completezza.