IT5210020 - Regione Umbria - Agricoltura e Foreste

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Piani di gestione dei Siti Natura 2000 nel comprensorio “Trasimeno – Medio Tevere” <strong>IT5210020</strong> - BOSCHI DI FERRETTO – BAGNOLO Sono in ogni caso da sottoporre a Valutazione d’incidenza ambientale: la realizzazione di nuove piste forestali all’interno del SIC; la realizzazione di nuove strade o l’ allargamento di strade esistenti, fatto salvo il ripristino della viabilità in caso di frane o smottamenti; l’allevamento di Artiodattili domestici che possano provocare l’involuzione, la frammentazione, il degrado di praterie, prati-pascoli, prati naturali; la realizzazione di aree di sosta o di pic-nic, comunque attrezzate e destinate allo svago, alla ricreazione e al diporto; i lavori per la realizzazione di infrastrutture a rete realizzati a distanze inferiori a 500 m dai perimetri del SIC; la realizzazione di fabbricati a distanze inferiori a 500 m dai perimetri del SIC; la realizzazione o l’ampliamento di cave, di impianti eolici e di altri impianti energetici con potenza superiore a 1MW, di discariche a distanze inferiore a 1.500 m dai perimetri del SIC. Sono esclusi dall’obbligo di Valutazione di Incidenza, qualora non in contrasto con le presenti Misure di Conservazione: gli interventi definiti dalla Deliberazione di Giunta Regionale n. 613 del 18 Maggio 2004 e ss. mm. ii. – “Linee di indirizzo per l’applicazione dell’art. 5 e 6 del D.P.R. 357/97 e successive modifiche e integrazioni”; gli interventi definiti dalla Deliberazione di Giunta Regionale n.1803 del 25 Ottobre 2005 e ss. mm. ii. – “Linee di indirizzo per l’applicazione dell’art. 5 e 6 del D.P.R. 357/97 e successive modifiche e integrazioni in materia di foreste”; gli interventi già autorizzati con Valutazione d’Incidenza ambientale. AZIONI AZIONI DA DA INCENTIVARE INCENTIVARE All’interno del SIC sono incentivate e promosse le seguenti azioni. La diminuzione dell’uso di fertilizzanti e biocidi in agricoltura. L’adozione di pratiche di lotta integrata per quanto riguarda l’uso di biocidi in agricoltura. Lo sfalcio e la mietitura praticati attraverso modalità compatibili con la riproduzione della fauna selvatica, utilizzando dispositivi di allontanamento posti davanti alle barre falcianti e con andamento centrifugo delle lavorazione. Il mantenimento delle tradizionali attività agricole e zootecniche. MISURE DI CONSERVAZIONE 18
Piani di gestione dei Siti Natura 2000 nel comprensorio “Trasimeno – Medio Tevere” <strong>IT5210020</strong> - BOSCHI DI FERRETTO – BAGNOLO Nelle attività di pioppicoltura e arboricoltura da legno, il mantenimento della vegetazione erbacea durante gli stadi avanzati di crescita dell’arboreto, di strisce non fresate anche durante le lavorazioni nei primi anni d’impianto e di piccoli nuclei di alberi vecchi e morti. Il rilascio delle 3 piante a ettaro di maggiori dimensioni all’interno degli habitat forestali 91MO. Il rilascio delle 5 piante a ettaro di maggiori dimensioni all’interno degli habitat forestali 92A0. Il rilascio delle piante morte in piedi aventi un diametro a 1.30 m maggiore di 20 cm, con un numero massimo pari a 10 piante/ha, all’interno degli habitat forestali 91MO e 92A0. Il rilascio degli individui arbustivi all’interno degli habitat forestali 91MO, 92A0 e 9260 su almeno il 15% delle zone sottoposte a interventi selvicolturali. Il rilascio o l’adeguato trattamento delle specie arboree sporadiche all’interno degli habitat forestali 91MO, 92A0 e 9260 governati a ceduo al fine di aumentarne la diffusione. In particolare dovranno essere salvaguardate le seguenti specie: Tasso, Agrifoglio, Sorbo domestico, Sorbo degli uccellatori, Melo selvatico, Pero selvatico, Ciliegio selvatico. La realizzazione di interventi selvicolturali indirizzati a controllare o diminuire la presenza di conifere rispetto alle latifoglie autoctone, all’interno dei boschi con presenza e/o dominanza di conifere. La mosaicizzazione degli interventi, con alternanza di zone a ceduo, zone ad alto fusto e boschi a evoluzione naturale/guidata. L’avviamento all’alto fusto dei boschi cedui. La rinaturalizzazione dei rimboschimenti a dominanza di specie alloctone. La creazione di fasce di rispetto di almeno 20 m attorno agli habitat forestali, da destinare a libera evoluzione della vegetazione. L’adozione di sistemi di esbosco alternativi all’uso di veicoli a motore. L’allevamento e produzione in vivaio di specie arboree, arbustive ed erbacee autoctone di provenienza locale, con particolare riguardo alle specie estinte, minacciate, vulnerabili, a rischio di scomparsa. La realizzazione e il ripristino di filari e siepi con specie autoctone, in particolare lungo i fossi interpoderali con funzione di fasce tampone e comunque in zone non afferenti agli habitat di interesse comunitario. La conversione di seminativi e di arbusteti non classificati come habitat in prati/pascoli, di collegamento tra gli habitat 3170 e/o 6420, mediante l’impiego di specie autoctone di provenienza locale. MISURE DI CONSERVAZIONE 19
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