Leggi - I Cistercensi
Leggi - I Cistercensi
Leggi - I Cistercensi
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
Oggi molti storici tendono ad essere più severi nei suoi riguardi.<br />
È possibile un giudizio equanime? I suoi scritti contengono elementi<br />
sufficienti per un'analisi psicologica? Il relatore tenta di studiare alcuni<br />
comportamenti del santo che rivelino i suoi conflitti interiori, per<br />
vedere se e in quale misura egli ha saputo risolverli. La sicurezza' che<br />
alle volte Bernardo ostentava nel risolvere alcune fra le maggiori<br />
« crisi» del suo tempo, era vera sicurezza, o non era forse una innata<br />
timidezza che metteva subito in azione un meccanismo di difesa e lo<br />
portava ad agire per reazione, fino a renderlo aggressivo nell'affermare<br />
la propria autonomia? È possibile stabilire, e in che senso, una evoluzione<br />
nello sforzo di conciliare il suo temperamento con il suo ideale?<br />
Ha saputo Bernardo utilizzare tutti i dinamismi psichici di un uomo<br />
di carne e di sangue, integrandoli nell'ideale che si è prefisso? Sembra<br />
di poter dire che Bernardo ha realizzato questa integrazione, anche se<br />
essa gli richiese uno sforzo continuo e non fu mai completamente raggiunta.<br />
In questo campo, la riuscita consiste nello sforzo e suppone<br />
l'accettazione dell'insuccesso. Bernardo era cosciente di non essere perfetto:<br />
non' solo lo sapeva, ma lo diceva, lo scriveva, e voleva che lo<br />
si sapesse. La santità non sopprime i contrasti. Bernardo conobbe l'applauso<br />
delle folle e l'approvazione dei grandi. Ma ciò per cui ha<br />
mostrato di essere un santo fu la conoscenza delle proprie deficienze e<br />
la fedeltà nel seguire Cristo nonostante queste.<br />
Il prof. Ettore Paratore dell'Università di Roma, affrontando la<br />
sua relazione su San Bernardo scrittore, non si perita di affermare che<br />
l'aspetto preminente della personalità di San Bernardo è appunto quello<br />
di maestro di stile, tanto che (aggiunge il relatore citando J. Leclercq)<br />
« si è tentati di pensare non ad una predicazione orale, ma ad un lavoro<br />
di composizione letteraria, di redazione». La struttura linguistica,<br />
stilistica, espressiva, i suoi modi compositivi, il suo originalissimo stile,<br />
resero il santo un maestro incomparabile del suo secolo, un modello<br />
preciso e ben individuabiIe nella storia del latino medievale. Dopo aver<br />
lamentato la mancanza a tutt'oggi di uno studio sistematico della lingua<br />
e dello stile di Bernardo, il relatore afferma, forse troppo apoditticamente,<br />
che il nostro santo non ha apportato alcun arricchimento effettivo<br />
della problematica teologica, ma la sua importanza è nel poderoso<br />
sviluppo del restauro della disciplina ecclesiastica: da ciò nasce lo<br />
straripamento, la prevalenza assoluta dei valori oratori nella sua attività<br />
di scrittore. Nell'abate di Chiaravalle, il compiacimento per i più<br />
raffinati ritrovamenti espressivi trova accenti di cosi attento e sottile<br />
calcolo da persuaderei che l'autore dovesse spesso abbandonarsi all'allettamento<br />
degli artifici formali. II prof. Paratore passa quindi ad esami-<br />
- 294-