Leggi - I Cistercensi

tante sottigliezze grammaticali, e a un certo punto dichiarò: quidquid
est in dea deus est, tutto ciò che è in Dio è Dio, ma Gilberto non
accettò questo principio. E quando Bernardo asseri: Sono convinto che
alta essenza o natura di Dio divenne incarnata, Gilberto accettò la proposizione
a patto che vi si aggiungesse ma nel Figlio. Di Gilberto
furono condannati quattro errori: egli si sottomise alla decisione del
papa presente al processo e ritornò alla sua diocesi cum ordinis integritate
et honoris plenitudine.
La relazione affidata al prof. Giles Constable dell'Università di
Harvard (USA) aveva per oggetto Cluny, Citeaux, La Chartreuse: San
Bernardo e la diversità delle forme di vita religiosa nel secolo XII.
n relatore faceva rilevare la tendenza insita nel monachesimo del secolo
XII a spaccarsi secondo linee di preoccupazioni e di interessi individualistici
e a presentarsi non più organizzato secondo un unico modello
o ideale. Le varie forme di vita religiosa che appaiono allora, corrispondono
a diverse necessità spirituali, per cui Cluny si distingue per la
preghiera liturgica, Citeaux per il lavoro manuale, La Chartreuse per
la vita solitaria, Grandmont per la povertà evangelica, Prémontré per il
ministero sacerdotale.
Bernardo fu tra i primi a difendere la legittimità delle varie forme
di vita religiosa; e pur deplorando le dispute tra i diversi gruppi di
monaci, paragonò la Chiesa alla principessa « vestita di abiti variegati»
del salmo 44, al mantello di molti colori senza cucitura di Giuseppe, alla
casa di Dio, unica ma con molte mansioni. Ciò, almeno in teoria.
Perché in pratica San Bernardo fu convinto che il metodo cistercense
fosse migliore di ogni altro: tanto che, come scrive il Dimier, si è
tentati di credere che a volte egli non sia lungi dal pensare che non
esiste salvezza al di fuori di Clteaux.
La relazione affidata al prof. Derek Baker dell'Università di Edimburgo
(Inghilterra) sviluppava uno dei tanti episodi della vita della
Chiesa nel secolo XII, in cui San Bernardo si trovò protagonista:
l'elezione del vescovo di Y ork,
Alla morte del vecchio vescovo Thurstan, tre tentativi di elezione
fallirono per varie cause. n quarto tentativo cadde su Fitzherbert, decano
del capitolo di York, uomo dai contorni non ancora ben chiariti: da
una parte accusato di simonia, di incontinenza, di usurpazione, dall'altra
canonizzato da Onorio III nel 1226. A Fitzherbert, sebbene già eletto,
investito, consacrato, da una fazione contraria fu opposto Henry de
Murdac, cistercense. La disputa di York assunse dimensioni europee:
San Bernardo vi svolse un ruolo di primo piano a favore di Murdac,
avvantaggiato per il fatto che sulla cattedra di Pietro sedeva in quegli
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