Leggi - I Cistercensi

della sua venerazione, o non fu, almeno in parte, la venerazione di cui
fu oggetto subito dopo la morte, ad influire sulla storia e ad influenzare
unilateralmente il giudizio su Bernardo come personaggio storico? La razionalizzazione
teologica del fenomeno della santità è cosa legittima; ma
lo storico non accetta come cosa legittima che la santità gli sia presentata
come un risultato prefissato, risultato che dovrebbe invece scaturire
dalla ricerca su un santo come persona storica.
La seconda relazione fu letta dal prof. Piero Zerbi dell'Università
Cattolica di Milano, e verteva su San Bernardo e il Concilio di Senso
Il relatore, forse il massimo studioso di San Bernardo in Italia, annunciava
un ampio studio sul Concilio di Sens che è in fase di elaborazione
molto avanzata, e si scusava quindi se poteva rimanere deluso chi si attende
un disegno chiarito e definito in tutti i particolari, cosa del resto
comprensibile per il fatto che il breve tempo di una relazione non si
presta a così vasto progetto.
Nonostante questi limiti programmatici, la relazione dello Zerbi
era seguita attentamente e riscuoteva generale ampia soddisfazione.
In essa, al di là della polemica fra due personalità forti ed affascinanti,
si profilava il contrasto tra due metodi, due scuole, addirittura due
mondi di cultura e di spiritualità: quello di Abelardo e quello di Bernardo.
Due mondi che si incontrano e si scontrano drammaticamente
nell'aula di Sens: Bernardo legge i «capitula» incriminati, i vescovi
li condannano, Abelardo replica fulmineo, si appella al Papa e se ne
va immediatamente. A seguito di una massiccia offensiva epistolare
sferrata da Bernardo, il Papa conferma le delibere di Sens, e ordina che
Abelardo venga chiuso in una casa religiosa e i suoi libri siano bruciati.
Il filosofo, stanco e amareggiato, è avvolto dall'abbraccio di Pietro il
Venerabile, abate di Cluny, Bernardo prosegue la sua corsa impetuosa.
Terza relazione: San Bernardo e Gilberto vescovo di Poitiers,
letta da uno studioso di fama internazionale, il prof. Nicolaus Haring
del Pontifical Institute of Medieval Studies di Toronto (Canada).
L'autore trattò l'argomento destreggiandosi con abilità e consumata
esperienza tra le formule trinitarie, le sottili distinzioni, e le precise
definizioni di substantia que e substantia qua, substantia nominis e
qualitas nominis, forma e persona: espressioni queste in parte coniate
da Gilberto, in parte ereditate da Boezio e da Sant'Agostino, che formavano
argomento di dotte discussioni tra le varie scuole teologiche
del secolo XII. È esatto dire il Padre è Dio? ovvero Dio è il Padre?
II processo si tenne a Reims e a Parigi. Sia a Parigi che a Reims
intervenne Bernardo, il quale forse non vedeva l'utilità pratica di
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