Leggi - I Cistercensi

del «Graal », officiata dai figli di Giuseppe d'Arimatea, con l'apparizione
di Cristo e, come quadro finale, la rinnovazione della Cena degli
Apostoli (Rivelazione della Presenza Reale nel Sacramento). II. «La
nave di Salomone », stupendo rigòglio di simboli che uniscono l'antico
ed li nuovo Israele, nave indistruttibile costruita per il Principe della
Saggezza con il legname del paradiso terrestre, nave che è la Chiesa, e
recante a bordo la Vergine Reale, nave che fluttua verso la Gerusalemme
Celeste (Rivelazione dell'Incarnazione e della Redenzione perpetuate
tramite la Chiesa). III. « Sarraz », la Gerusalemme Celeste, il Palazzo
Spirituale, culla del « Graal », dove Gallad dopo un'ultima prova e dodici
mesi di orante attesa contempla, durante la Messa che viene celebrata
in onore della Madre di Dio, Mediatrice che unisce la terra al cielo,
« ciò che lingua non può dire, né cuore immaginare », e muore rendendo
a Dio la propria anima che gli Angeli trasferiscono in Cielo. « In
galaad, e per suo mezzo, si placa, nel cuore dell'Età di Mezzo, I'inestinguibile
nostalgia e si perfeziona la promessa scritturale destinata quaggiù
a tutti i puri di cuore: la « Visio Dei », con l'ingresso nella gloria
della universale « Comunione dei Santi» (M. Lot-Borodine in « I grandi
segreti del Santo Graal », pubblicati in «La luce del Graal, Studi e
Testi sotto la direzione di Renato Nelli, Parigi, 1951, pp. 151-174).
Opera di rara potenza evocativa, «Il Mistero del Graal», romanzo
cistercense, merita un posto speciale nel contesto dei grandi capolavori
mistici.
(Traduzione dal francese di P. FULVIO ANDREOTTI, O. Cist.)
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