Leggi - I Cistercensi
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Non è nostra intenzione di riproporlo. Ci limiteremo ad insistere sull'importanza<br />
di quest'opera ai fini della comprensione della mistica<br />
cistercense. «Sotto l'apparenza delle gesta cavalleresche, scrive A.<br />
Pauphilet, vi è esposta la grande avventura dell'uomo. È un quadro della<br />
vita cristiana, quale poteva osservarla, o sognarla, una coscienza del<br />
secolo XIII. «(Studio sul mistero del Santo Graal, Parigi, 1921, p. 26).<br />
Quest'avventura deve condurre l'uomo fino al vertice dell'amore divino.<br />
D'altronde vi si può distinguere l'aspetto ascetico e quello mistico ».<br />
L'autore del" Mistero di Graal" aveva avuto questa intuizione profonda:<br />
che il monaco ed il cavaliere perseguiva la stessa finalità»<br />
(P. Ireneo in « Collect. » op. cito p. 330). Infatti il monaco è «cavaliere<br />
di Cristo », «miles Christi ». Il verbo «militare» è menzionato<br />
sette volte nella Regola di San Benedetto, che convince il monaco a<br />
dar mano alle gloriose armi dell'obbedienza. La vita dell'uomo sulla<br />
terra è un combattimento (Job. VII, 1), e la vita eterna è un regno da<br />
conquistare a prezzo di strenua lotta. TI grande pericolo che insidia il<br />
monaco è quello di credersi « un arrivato ». « Se l'opera della conversione,<br />
dice ancora P. Ireneo, perde il suo gusto di avventura, se « L'al<br />
di Là » cessa di essere presente, 11 monaco corre il rischio di diventare ben<br />
presto un onesto funzionario dell'Altissimo, che abbandona semispento<br />
il suo desiderio di perfezione. A immagini di torpore, di noia e<br />
di pigrizia si devono sostituire immagini di battaglia e di vittora.<br />
È perché sapeva ciò, che l'autore del «Graal» ha voluto conferire<br />
alla vita cistercense tutta l'attrattiva di una eroica conquista» (ib. p.<br />
332). « Il mistero di GraaI » gli ricorda l'invito del Maestro, che è al<br />
tempo stesso invito ed ordine: «Amice ascende superius ». (Luc. XIV,<br />
10). - Ma c'è di più. Riprendendo l'idea-madre, il filo conduttore di<br />
Pauphilet, di conoscere cioè l'influenza di Citeaux, E. Gilson analizza<br />
la spiritualità peculiare del «Mistero », mettendola a confronto con<br />
quella di San Bernardo, concludendo con un'illuminazione intellettuale,<br />
per mezzo del « Mistero del Graal », della stessa dottrina bernardiniana<br />
dell'Amore divino. In uno studio magistrale, Myrrha Lotborodine dimostra<br />
che il « Mistero» si riferisce non tanto alla mistica affettiva di<br />
San Bernardo, quanto a quella più « intellettualistica » di Guglielmo di<br />
Saint-Thierry. « Il mistero» si attua attraverso una serie di illuminazioni<br />
che fanno procedere l'anima nella conoscenza dei misteri della Fede fino<br />
a giungere alla manifestazione dello stesso Dio Trino. Questa ascesa<br />
mistica si realizza attraverso tre grandi tappe, come onde crescenti e che<br />
si frammischiano: I. « Corbénic », castello del « Graal », prima riconpensa<br />
« gratis data» per i lavori e le pene, concomitata dal fiorire della<br />
Grazia nella gioia, «Corbénic» dove si sviluppa la grandiosa liturgia<br />
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