Leggi - I Cistercensi
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cale (vds. in « Compendio storico sulla venerazione dei santi cistercensi<br />
nell'Ordine di Citeaux », Raccolta O.C.R. n. VI, VII, VIII, 1939,<br />
1940, 1946, e, stampati a parte, Tilburg, Raccolta, specialmente a p. 31).<br />
Non è nostra intenzione di insistere sul culto tributato agli Abbati di<br />
Citeaux. A Clairvaux erano in venerazione tutti i grandi discepoli di<br />
San Bernardo. Fra i santi personaggi morti nel secolo XIII, sono da<br />
menzionare S. Tibaldo des Vaux-de-Cernay, morto nel 1247, Giovanni<br />
di Montmirail-à-Longpont (t 1217), Alessandro di Foigny, Adamo di<br />
Perseigne (t 1221), Margherita della Séauve, ecc. L'indice del II voI.<br />
dell'opera «Hagiologium Cistercense» riporta due liste relative ai<br />
membri dell'Ordine di Citeaux illustri per la loro pietà e per le loro<br />
virtù, e precisamente gli « Hemmenrodenses » (con gli « Heisterbacenses<br />
») e i « Villarienses ». I primi sono in numero di 15, i secondi<br />
26. Per Buona parte vissero nel secolo XIII. Himmerod e Heisterbach<br />
in Germania, e Villers-en-Brabant furono dei focolai di alta spiritualità.<br />
Nella sua opera « L'agiografia cistercense nella Diocesi di Liegi », Suor<br />
S. Roisin esamina a lungo il valore della « Chronica Villariensis monasterii<br />
» e delle «Gesta sanctorum Villariensium ». Questi documenti<br />
presentano un notevole interesse al fine di farci conoscere il genere di<br />
spiritualità che era in onore non solo nelle grandi abbazie brabantesi<br />
ma presso tutte le comunità cistercensi, sia maschili che femminili delle<br />
quali si possedono delle «Vite », come le abbazie di Aulne, di<br />
La Cambre, di Aywjères, di La Ramée, di Florival, di Val-des-Vierges,<br />
di Nazareth, di Parc-aux-Dames, di Val-des-Roses e di Herkenrode.<br />
« ... Nell'amore spirituale del Verbo fino alla divinità una e trina,<br />
la maggioranza dei monaci, si fermava, è vero, a mezza strada; ma,<br />
se si deve prestar fede alla «Cronaca» ed agli «Atti» di Villers, ve<br />
n'ha uno stuolo ben nutrito che progredirono nella mistica e le « vitae »<br />
limpide, contenute in questi compendi biografici, dimostrano che almeno<br />
quattro «beati» raggiunsero l'onore supremo. Simone d'Aulne, dopo<br />
sette anni di incessanti preghiere, ottenne di contemplare la Divinità<br />
ed ottenne la cognizione della somiglianza fra le anime dei giusti ed il<br />
loro Creatore, come pure una scienza profonda dei più alti misteri della<br />
fede. Abondo e Arnolfo penetrarono negli abissi della Trinità. L'estasi<br />
di Arnolfo, illustrazione perfetta della dottrina bernardiniana, merita di<br />
trattenere la nostra attenzione. Questo converso desiderava, nientedimeno,<br />
che di poter vedere Dio faccia a faccia; Cristo gli apparve nei misteri<br />
dell'Incarnazione e della Redenzione, gli svelò gli splendori della<br />
corte celeste dove stava assisa in trono la Vergine; ma nulla poteva<br />
saziarlo appieno sino a che, infine, Dio gli si rivelò nella sua Essenza<br />
e nelle sue Persone. Quanto al converso Pietro, sembra proprio che<br />
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