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Leggi - I Cistercensi

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Reazione ed opposizione<br />

Secondo il cronista Matteo Paris, Stefano di Lexington fu deposto<br />

dal Capitolo Generale del 1255. E. Kwanten (studio citato p. 159)<br />

respinge questa citazione perché, egli dice, nessuna deliberazione dei<br />

Capitoli Generali ve ne fa allusione. A suo giudizio Stefano si dimise<br />

di propria volontà. È certo che nel 1255 « spossato dalla fatica e dalle<br />

preoccupazioni, dopo aver sofferto di molto, a causa della gelosia<br />

che nei suoi confronti nutrivano certi suoi confratelli, per i successi da<br />

lui conseguiti, e d'altronde animato dal desiderio di finire i suoi giorni<br />

nella tranquillità », Stefano abbandonò il pesante fardello della sua<br />

carica (l'Abbazia di Clairvaux e le sue numerose filiazioni) e si ritirò a<br />

Ourscamp, dove mori il 21 marzo 1260. Ma si deve forse andare<br />

più lontani ed ammettere che una sentenza di deposizione fu pronunciata<br />

contro 1'Abbate di Clairvaux? La Bolla di Alessandro IV il cui testo<br />

fu pubblicato da J. Canivez (« Auctarium D. Caroli de Visch, Bregenz,<br />

1927, p. 70) non è affatto concludente. Il Papa, avendo appreso che<br />

1'Abbate di Clairvaux affaticato dalla sua pesante carica desiderava di<br />

deporre il fardello pastorale al fine di ritrovare il riposo del suo spirito<br />

(« vacaret sibi »), aveva scritto al Capitolo Generale per dichiarare<br />

1'Abbate di Clairvaux, uomo di molto benemerito, inamovibile dalla sua<br />

carica, salvo specialissimo mandato della Santa Sede; tuttavia, di fronte<br />

all'Abbate di Citeaux, che metteva in rilievo i privilegi e il diritto dell'Ordine<br />

nei riguardi della deposizione e successione degli Abati, Alessandro<br />

IV revocò la sua decisione e consenti alla rinuncia dell'Abbate di<br />

Clairvaux. La questione giuridica sollevata da questa Bolla non è<br />

quella della deposizione di un Abbate (la « Carta della Carità» l'aveva<br />

prevista) ma quella di sapere se un abbate possa essere dichiarato inamovibile<br />

dalla S. Sede. D'altronde il solo fatto che la vertenza giuridica<br />

fu sollevata, lascia capire che il movimento di opposizione contro l'Abate<br />

di Clairvaux si era talmente rafforzato da agitare lo spettro di una<br />

deposizione. Desideroso comunque di testimoniare la sua stima al<br />

degno Abbate, Alessandro IV lo designò al governo di una diocesi in<br />

Inghilterra, ma allorché i messi pontifici si presentarono all'abbazia di<br />

Ourscamp, Stefano era moribondo. A Stefano di Lexington si rimproverò<br />

soprattutto di essersi rivolto al Papa senza essere sufficientemente<br />

autorizzato dal consenso dei propri confratelli, come pure di aver forzato<br />

la mano al Capitolo Generale. Per rendersi conto di ciò, è sufficiente<br />

di confron tare i termini usa ti nelle due decisioni del 1245: la<br />

prima che istituisce una scuola teologica in ciascuna abbazia per ogni<br />

provincia; la seconda che « concedeva» « pro reverentia Domini Papae et<br />

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