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Leggi - I Cistercensi

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si mise in relazione con il Capitolo di Notre-Dame che gli concesse<br />

un vigneto sulla strada di San Vittore. Su proposta dei canonici di San<br />

Vittore, fu effettuato uno scambio di questo vigneto con un terreno<br />

nel quartiere di Chardonnet (18 dicembre 1246). In progresso di tempo<br />

furono acquistati altri terreni, in modo che la proprietà immobiliare fu<br />

definitivamente costituita: essa aveva un'estensione di circa quattro<br />

ettari. Ora bisognava costruire. Dei benefattori concessero aiuti (il<br />

vescovo di Langres accordò quaranta giorni di indulgenza a tutti coloro<br />

che con le loro elemosine avessero dato un contributo alla costruzione<br />

del collegio). Gli edifici sorsero nel corso del 1249. Il progetto era quello<br />

classico delle abbazie cistercensi: chiesa rivolta ad oriente e edifici a forma<br />

di grande quadrilatero. In un primo tempo non ci si preoccupò della<br />

chiesa perché urgeva anzitutto dare un alloggio agli studenti. Un<br />

monaco di Clairvaux fu nominato dal suo Abbate Superiore del collegio,<br />

con il titolo di rettore. L'Istituto di Parigi era immediatamente soggetto<br />

all'abbazia di Clairvaux, della quale era parte integrante. È certo, per<br />

testimonianza del cronista Matteo Paris, che l'osservanza regolare vi<br />

era in grande considerazione. Clero e popolo erano concordi nell'elogiare<br />

la fedeltà dei cistercensi di Parigi nella custodia rigorosa della clausura<br />

e nell'osservanza delle altre pratiche della Regola. Il 26 agosto del 1250<br />

una Bolla conferì al collegio di Chardonnet i privilegi della Casa di San<br />

Landry. La Cappella ebbe il dono di un'insigne reliquia: il capo di<br />

San Giovanni Crisostomo. Il Capitolo Generale del 1257 concesse al<br />

collegio, nella ricorrenza della festa liturgica del grande Dottore, un'cfficiatura<br />

di «Due Messe e XII lezioni ». Stefano di Lexington volle<br />

coronare la sua opera procurandole un protettore. 10 trovò nella persona<br />

dello stesso fratello del re (San Luigi): con documento del 3 maggio<br />

1253, Alfonso conte di Poitiers e di Tolosa dichiarò solennemente di<br />

accettare il patronato del Collegio di San Bernardo, assumendosi l'impegno<br />

di versare una rendita annuale di 180 « lire parigine », sufficienti<br />

ad assicurare il mantenimento di venti monaci. Infine una Bolla del 28<br />

gennaio 1254 pose i cistercensi sul piede di parità dei Frati Predicatori<br />

e dei Minori. Il Papa riconosceva loro ufficialmente il diritto di predicare<br />

in pubblico. ogni qual volta ne fossero stati richiesti, e di tenere<br />

i corsi ordinari di teologìa, alla condizione di essere diplomati. Un<br />

documento dell'Università ci informa che su dodici cattedre di teologìa,<br />

sei erano riservate ai religiosi, fra i quali i monaci di Clairvaux sono<br />

menzionati al primo posto. Innocenzo IV confermò inoltre al Collegio<br />

il diritto di accogliere dei novizi (Bolla del marzo 1254) ma venne a<br />

morte nel dicembre dello stesso anno. È l'evento che sembra attendessero<br />

gli oppositori di Stefano di Lexington e della sua innovazione.<br />

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