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Leggi - I Cistercensi

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cessivo; il suo successore, Guglielmo II, venne a morte nel 1242 nella<br />

prigione nella quale lo aveva rinchiuso l'imperatore Federico Il. Sarebbe<br />

stato riservato a Stefano di Lexington di portare a compimento il progetto,<br />

forse accarezzato dai suoi predecessori sul seggio abbaziale di<br />

Clairvaux, di stabilire il Collegio su solide basi.<br />

Per raggiungere il suo scopo, Stefano di Lexington si affiancò uno<br />

die suoi compatrioti, Jean Tolet, il quale, creato cardinale nel 1244,<br />

se ne fece il promotore presso il Papa Innocenzo IV. Con una Bolla,<br />

stesa a Lione e datata 5 gennaio 1245, Innocenzo IV, dopo di aver<br />

fatto l'elogio dell'Ordine, concesse all'Abbate di Citeaux ed agli altri<br />

abbati la facoltà di inviare a Parigi o altrove dei religiosi probi ed intelligenti<br />

per seguire i corsi di teologia, pur continuando a condurre<br />

vita regolare. Si verificò già allora qualche contrattempo? Checché ne<br />

sia, con una seconda Bolla, datata 4 settembre 1245, diretta agli Abbati<br />

di Citeaux, La Ferté, Pontigny, Clairvaux e Morimond nonché a tutti<br />

gli Abbati riuniti in Capitolo Generale, Innocenzo IV espose il suo<br />

desiderio, anzi ordine, di vedere dei cistercensi seguire i loro studi a<br />

Parigi dove avrebbero attinto la scienza da comunicare in seguito ai<br />

loro confratelli. A seguito dell'intervento di Innocenzo IV, il Capitolo<br />

Generale del 1245 prese due importanti provvedimenti la cui formulazione<br />

fu senza dubbio soppesata. « Per la gloria di Dio, l'onore dell'Ordine<br />

e lo splendore della Chiesa Universale », il Capitolo Generale,<br />

pur nel rispetto della libertà degli Abbati, decise di erigere un collegio<br />

teologico almeno in una abbazia per ogni provincia - ita quod ad<br />

minus in singulis provinciis provideatur abbatia una in qua habeatur<br />

studium Theologìae. Il tempo da dedicare agli studi era fissato così:<br />

dalle Calende di ottobre alla Pasqua, dopo la Messa conventuale fino<br />

alla merenda; dalla Pasqua alle Calende di ottobre dopo le Lodi fino<br />

al pranzo (salvo il tempo riservato all'assistenza o alla celebrazione della<br />

Messa), e di nuovo dalla fine dell'Ora di Nona fino alla cena (Statuto del<br />

1245, n. 3). D'altronde, per rispetto verso Sua Santità ed i Cardinali<br />

che, « pro dicto negotio », avevano fatto dei passi, il Capitolo accordò<br />

la facoltà di reggere permanentemente il collegio «per sollicitudinem<br />

Abbatis Claraevallis Parisium iam inceptum ». Nessun Abate sarà d'altronde<br />

obbligato ad inviarvi dei religiosi, ed il mantenimento degli<br />

studenti sarà a carico delle rispettive abbazie (idem n. 4). In tal modo<br />

sembra che il collegio fosse tollerato senza grande entusiasmo. Esso si<br />

sviluppò rapidamente grazie a protezioni dall'alto (Bolla del 19 giugno<br />

1246). Nell'ottobre del 1246 Innocenzo IV autorizzò il collegio<br />

- de gratia speciali - a ricevere dei novizi e dei fratelli conversi.<br />

Ma la casa di San Landry era troppo ristretta. L'Abbate di Clairvaux<br />

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