Leggi - I Cistercensi
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classico ed originale dipinto che rappresenta l'Assunzione ed i dodici Apostoli, attribuito a Luca Giordano perché presenta le qualità caratteristiche del grande pittore napoletano. In sagrestia si trova pure un bell'armadio di stile quattrocentesco per arredi sacri, costruito in castagna, opera di artigianato locale. Sosta Se il pellegrino avrà pena d'attardarsi tra questi fatidici ricordi, sentirà sicuramente il melodico concetto delle armonie della fede intrecciarsi alle bellezze della terra e del cielo ... Con la potenza dello spirito che domina la materia, l'animo percorrerà mentalmente i secoli, mirando in ogni epoca spuntare dalle macerie avvolte di sterpi e coltre d'erbe selvagge, le inflorescenze bianche dell'ideale che non muore ... Corre oggi, in fondo alla valle del Crati, il treno ansante e snodasi l'autostrada brulicante di macchine; sepolti in una vita di tecnica e consumo, gli uomini non guardano più le alture. Il Santo col cuore in cielo pare un anacronismo, una stonatura d'altri tempi. .. Eppure dal gemito dei disoccupati, dalle spire stringenti d'una gioventù sfrenata e moribonda nello sguardo, dalle lotte, dalle rapine, e dai suicidi, una invocazione sale: e le mille mani protese e minacciose chiedono a Dio, alla sventura, alla stessa materia il Santo, più umano, più giusto, annunziante su, dai Cenobi dispersi, la pace e il lavoro, il perdono ... Gli archi restanti, solenni, sfidanti il tempo, porgono un invito aperto all'abbraccio; quell'arte che è vita, pazienza, respiro dell'anima, sembra una mano sporgente e decisa a fermare la corsa insipida dell'indifferenza al bello ... La voce del Profeta che benedettino o cistercense o florense, prese avvio dalla Sambucina e qui concepì una rinascita « memore forza ed amor novo spiritante »: il beato Gioacchino da Fiore, dalle cime assorte e dalla cortina di verde che la protegge, torna a riproporre il suo « verbo» di attesa ... È una voce anelante, un rimprovero alla « mala cupidigia », in quest'ora di crepuscoli umani, un fascino immateriale alla bestia degli istinti che l'esistenzialismo chiama progresso e civiltà. Gioacchino da Fiore, che a Dante fornì il simbolismo fecondo della terza cantica 45, 45 F. ERMINI, Il simbolismo del Paradiso Dantesco, p. 7. - 244-
grida con la forza del « veltro » 46 assieme al poeta del Paradiso: « Uomini siate, e non pecore matte» 47 perché l'uomo abbandoni Circe e s'innamori ancora di Beatrice! 46 Inf. c. l°, 10l. 47 Parad. c. v=, 80. • - 245-
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Apostoli, attribuito a Luca Giordano perché presenta le qualità caratteristiche<br />
del grande pittore napoletano. In sagrestia si trova pure un bell'armadio<br />
di stile quattrocentesco per arredi sacri, costruito in castagna,<br />
opera di artigianato locale.<br />
Sosta<br />
Se il pellegrino avrà pena d'attardarsi tra questi fatidici ricordi,<br />
sentirà sicuramente il melodico concetto delle armonie della fede<br />
intrecciarsi alle bellezze della terra e del cielo ... Con la potenza dello<br />
spirito che domina la materia, l'animo percorrerà mentalmente i secoli,<br />
mirando in ogni epoca spuntare dalle macerie avvolte di sterpi e coltre<br />
d'erbe selvagge, le inflorescenze bianche dell'ideale che non muore ...<br />
Corre oggi, in fondo alla valle del Crati, il treno ansante e snodasi<br />
l'autostrada brulicante di macchine; sepolti in una vita di tecnica e consumo,<br />
gli uomini non guardano più le alture. Il Santo col cuore in<br />
cielo pare un anacronismo, una stonatura d'altri tempi. ..<br />
Eppure dal gemito dei disoccupati, dalle spire stringenti d'una<br />
gioventù sfrenata e moribonda nello sguardo, dalle lotte, dalle rapine,<br />
e dai suicidi, una invocazione sale: e le mille mani protese e minacciose<br />
chiedono a Dio, alla sventura, alla stessa materia il Santo, più<br />
umano, più giusto, annunziante su, dai Cenobi dispersi, la pace e il<br />
lavoro, il perdono ...<br />
Gli archi restanti, solenni, sfidanti il tempo, porgono un invito<br />
aperto all'abbraccio; quell'arte che è vita, pazienza, respiro dell'anima,<br />
sembra una mano sporgente e decisa a fermare la corsa insipida dell'indifferenza<br />
al bello ...<br />
La voce del Profeta che benedettino o cistercense o florense, prese<br />
avvio dalla Sambucina e qui concepì una rinascita « memore forza ed<br />
amor novo spiritante »: il beato Gioacchino da Fiore, dalle cime assorte<br />
e dalla cortina di verde che la protegge, torna a riproporre il suo<br />
« verbo» di attesa ...<br />
È una voce anelante, un rimprovero alla « mala cupidigia », in<br />
quest'ora di crepuscoli umani, un fascino immateriale alla bestia degli<br />
istinti che l'esistenzialismo chiama progresso e civiltà. Gioacchino da<br />
Fiore, che a Dante fornì il simbolismo fecondo della terza cantica 45,<br />
45 F. ERMINI, Il simbolismo del Paradiso Dantesco, p. 7.<br />
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