Leggi - I Cistercensi
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Ultimi sprazzi<br />
Con Cesare Calepino Priore (1624), torna la Sambucina a novella<br />
vita, ed, allontanati gl'indegni, vi rifiorisce, in certo modo, l'antica<br />
regola cistercense, il tempio ottiene restauro 42. L'opera di rinnovamento<br />
viene continuata dai due ultimi abati: Vittorio Federico (1658) e Giacinto<br />
Anito (1693) luzzesi.<br />
Alla solitudine dell'« antico ritiro» chiede, pure, soave dimora il<br />
principe D. Cesare Firrao, poeta luzzese, per scrivere e raccogliere<br />
preziose notizie sul Cenobio. E in Sarnbucina, nel 1714, trova onorata<br />
sepol tura 43.<br />
Sparse Vestigia<br />
Che resta oggi dell'armonia architettonica della Chiesa e dell'arte<br />
costruttiva del Monastero della Sambucina?<br />
Da lontano, tra il fogliame e le libellule azzurre, appare maestoso<br />
il portale (largo m. 5,10 ed alto m. 6,30) dai singolari motivi di decorazione<br />
indubbiamente di origine locale, assieme a qualche spiccante<br />
arco laterale in disfacimento. Nell'interno della Chiesa, v'é in piedi metà<br />
della navata centrale due archi più piccoli spezzati, i magnifici archi<br />
a sostegno della volta, il transetto e l'abside con le tre monofore eleganti<br />
e severe. La struttura è semplice e pienamente ogivale nello slancio.<br />
Di scultura sopravanza solamente una « mitria » intrecciata ad un<br />
baculo pastorale, collocata posteriormente sul muro esterno dell' attuale<br />
Sagrestia, con l'indicazione dell'anno 1662 e la scritta «D. Vitto Fed.<br />
Ab. F. F. Dominus Vittorius Federicus Abas Fieri Fecit »; due pile di<br />
travertino artisticamente intagliate, un capitello accanto a una nicchia<br />
ogivale (proveniente probabilmente da cenobio precistercense) parco<br />
di ornamenti a foglie di acanto spinoso (1184-1284), un altro di stile<br />
longobardico sotto un'arcata fatiscente. Restano tracce di pittura in due<br />
affreschi raffiguranti la Vergine col Bambino (seduta all'ombra del<br />
Sambuco - sec. XV) e San Bernardo 44. Ed è, infine, del sec. XVII un<br />
41 Notizia ricavata da un documento del 1784 trovato ira le carte dell'abate Longobucco<br />
di Luzzi.<br />
42 Iscrizione sul portale e sul frontale superiore della chiesa: « D. C. C. P. E. E.<br />
1625: DOMINUS CAESAR CALEPINUS PRIOR ECCLESIAM EREXIT ».<br />
43 Nacque il 2 giugno 1648. Poeta, storico, archeologo, accademico cosentino. Scrisse<br />
Le Rime, Lucca, presso Frediani, 1728.<br />
44 Ai piedi dell'affresco un nome: Orlandus Stames, il pittore; ed una data: 1401.<br />
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