Leggi - I Cistercensi
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accoglienza Gioacchino da Fiore 11, bello di fama e di figura dominante.<br />
Reduce pellegrino di terra Santa vi dimorò un anno 12, e poi Frate religioso<br />
più volte stette in comunione con Monaci sambucinesi, ch'egli<br />
candidamente dichiarò «più angeli che uomini», nitidi come il fiore<br />
del sambuco intorno 13.<br />
Di Gioacchino sono assai note le vicende mistiche e storiche.<br />
Qui basta ricordare che in Sambucina alimentò potentemente lo spirito<br />
esuberante avido di orazione, mortificazione, contemplazione, mai tralasciando<br />
l'angelica sua celebrazione della Messa, ricca di amore e<br />
lacrime 14. La castità fu la pupilla dei suoi occhi 15. Governando in fine<br />
l'Abbazia il secondo « pater abbas» Antonio, nella quiete indisturbata<br />
della Sambucina, centro florido di studi e preghiera, l'anno 1160, trovò<br />
pure riposo Pietro Lombardo, « Magister sententiarum », dopo la rinunzia<br />
all'arcivescovado di Parigi 16,<br />
Fulgori d'injule<br />
Due sacre infule s'intrecciano, ora, all'albero maestoso della Sambucina.<br />
Due intelligenze elette, due santi, due pastori d'anime: il<br />
beato Luca Campano, arcivescovo di Cosenza, ed il beato Bernardo,<br />
vescovo di Cerinzia. Di Luca, distinto per bontà di costumi, amore allo<br />
studio, spiccata tendenza all'architettura, v'è molto da dire. Vestll'abito<br />
cistercense a Casamari (1180), ove servì nell'ufficio di « scriba » Gioacchino<br />
da Fiore, e fu abate della Comunità « in val di Crati» nel 1197,<br />
caro « per dottrina e santità» al Papa Innocenzo III ed all'imperatore<br />
Enrico VI.<br />
Realizzò, subito, in linee austere e nuove la Chiesa ed il convento<br />
danneggiati da recenti scosse telluriche.<br />
Il G. DE LAURO,Magni dioinique Prophetae ..., Napoli 1660; A. SABA,Storia della<br />
Chiesa, voI. II, p. 439.<br />
12 G. GRECO, Cbronologia [oacbim Abbatis, p. 37, riportata dal bollandista Daniele<br />
Papebroch, negli «Acta Sanctorum », VII mali, p. 98 b.<br />
13 Luca Campano, scriba di Gioachino, «Beati Joachim Vitae Sjnopsis ». in «Acta<br />
Sanctorum », Venezia 1739, pp. 444-445.<br />
14 D. PAPEBROCH,Acta Sanctorum, voI. VII, maii, Anversa 1668, p. 93.<br />
IS F. UGHELLI, Italia Sacra, Venezia 1716, tomo IX, col. 206.<br />
16 MORONI,Dizionario, vol. 94, p. 89; MANRIQUEZ,Annali <strong>Cistercensi</strong>, tomo VI, a.<br />
1160, p. 7.<br />
11 La Badia di Acquaformosa (1197) trova si a 750 m. di altezza, in dioc, di Lungro.<br />
Nel 1247 detta Abbazia fondò lungo l'Appennino meridionale calabrese S. Sosti, il celebre<br />
Santuario di S. Maria del Pettoruto, anche oggi fiorente (Archivio Vaticano - Bolla di<br />
Innocenzo IV).<br />
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