Leggi - I Cistercensi
Leggi - I Cistercensi Leggi - I Cistercensi
SANTI E BEATI DELLA BADIA CISTERCENSE DI SANTA MARIA DI SAMBUCINA di Francesco Ceraldi Tra mura dirute e pochi restanti archi in disfacimento, relitto di una barca che ha tanto annosamente navigato, appare oggi la Sambucina Badia Madre dell'Ordine Cistercense nel Meridione d'Italia, monumento d'arte e di fede, a sette km da Luzzi (Cosenza), a 870 metri sul livello del mare. Ed estende ancora, quale quercia dimessa ma non disfatta, le sue memorie sulla valle opima del Crati, fecondata dal nastro argenteo del fiume fino all'antica Sibari ed alle acque del sonante Ionio. Pellegrini d'amore, ricercatori di orme fatidiche, si sono attardati tra i ruderi poeti, storici ed artisti, dal Padula 1 a Paolo Orsi al prof. Marchese 2, per scoprire correnti di pensiero e aneliti di progresso, parlanti attraverso le rovine ... Chi non sa, però, quanto fervore di santità e mistiche ascese, 'quanti esempi di fedeltà religiosa, imbalsamarono del « buon profumo» di Cristo le alture e il Cenobio? Osserva il De Persiis, nella sua storia su Casamari: «Da Sambucina uscirono tanti monaci che avendo dato perfezione a sé) poterono correggere i popoli e renderli migliori» 3 Anche il servo di Dio Card. Ildefonso Schuster Arcivescovo di Milano, in tempi più recenti, da studioso ed asceta qual'era, s'interessava della Sambucina, chiedendo notizie sulla esistenza di reliquie o corpi di Santi, ricavati fra i restanti sopravanzi e le macerie. . In questa Badia voluta da Ruggero II per consolidare la Monarchia Normanna; presso S. Maria Nucis (sec VIII), filiale di uno dei primi monasteri benedettini dell'Italia Meridionale Santa Maria Martina Menna (albori del 550) 4; fin dal 1140-1141, i Cistercensi inviati da San Bernardo di Chiaravalle 5, innalzando Monastero e Chiesa tra la corona dei monti presilani, instaurarono la vita monastica sotto la loro regola, in ardore di pietà ed evangelica operosità. Il sacro tempio venne dedicato alla « Diva dei Cieli » Santa Maria I VINCENZO PADULA,Il Monastero della Sambucina, pubblicato nel 1842. 2 G. MARCHESE, La Badia di Sambucina, Edizioni «Promessa », Lecce 1932. 3 DE PERSIIS, vescovo di Assisi, «Storia di Casamari », p. 58. 4 A. GRADlLONE, Storia di Rossano, Edit. MIT, Cosenza, p. 75. 5 Archivio di Fossanova - Tavole Crono dell'Ordine Cisto - anni 1141-1142. (Per la datazione vd. P. GOFFREDO VITI, Le origini dell'abbazia di S. M. di Sambucina alla luce della critica delle fonti, in «Not. Cisto », VI (1973), pp. 163-185, N. d. R.). - 234-
Assunta, secondo la tradizione apparsa più volte tra i folti sambuchi, reggente tra le braccia il Divino Fanciullo. Notizie ricercate, in parte, da Pietro Scasilio, abate di Sambucina dal 1268 al 1275, completate poi da Cesare Calepino, Priore eletto nell'anno 1624, in un prezioso manoscritto oggi scomparso 6, tramandano nomi, avvenimenti, ricordi della vita di «Santi e Beati» balzati da questo Cenobio giganti ed annosi, a rinverdire la Chiesa e il loro Ordine, somiglianti ai larici superbi ed ai castagni digradanti. Centro irradiante di Santità I primi monaci, discepoli di San Bernardo, furono il Beato Sigismondo, San Colombano, Sant'Ugone, distaccati dalla badia spagnuola di Moreruola, per ricoprire dispettivamente le mansioni di Abate Priore, Maestro d'architettura e canto gregoriano nella novella fondazione di Santa Maria di Sambucina - Requisita Nucis 7. Tutti si assoggettarono alla costituzione abbaziale, prudente e severa, dettata da Sigismondo nel 1148 8 , E nello stesso anno il primo Abate morì, sepolto nella monumentale chiesa perché « in odore di santità ». San Colombano ebbe nel 1157 il governo dell'Abbazia di Corazzo, prima filiale di Sambucina 9, e Sant'U gone, nel 1167, quello di Santa Maria di Novara in Sicilia, fondata da una colonia Sambucinese, su invito di Re Guglielmo I lO. L'uno e l'altro rifulsero in zelo, purità di costumi ed evangelica povertà. San Colombano passò al cielo, nel 1168, San Ugo nel 1172, ottenendo ambedue riposo nelle chiese delle rispettive Badie. Per quest'ultimo i Novaresi decretarono unanimemente la elevazione agli onori degli altari, venerandolo tuttora quale Patrono. In un documento di Papa Urbano IV, vengono pure designati col titolo di «Beati» i monaci sambucinesi Teodoro, preposto nel 1185 alla badia di Santa Maria della Mattina per riformarla, Aronchino vissuto nell'umiltà della perfezione monastica fino al 1189, Illuminato, volgarizzatore dei «Dialoghi» di San Gregorio Magno. Nel 1152, alla pace del nostro monastero trovò, per primo, serena 6 C. CALEPINO,Breve descrittione del M011astero di Sambucina etc ..., manoscritto. 7 Archivio dell'Abbazia cisto di Pione (Parma) - DI PIETRO, Ricerche storiche Su Novara di Sicilia. 8 Cancelleria di Stato di Palermo. Monoscritto B. 159 - Diplomi Normanni dei sec. XI e XII, fol. 36, infrascritto V. 1. 9 MANRIQUEZ,Annali Cist., Tomo 2 0 , cap. 8 n. 1, fol. 469. IO L. IANAUSCHEK,Originum Cistercensium, Vienna 1887. - 235'-
- Page 1 and 2: • NOTIZIE CISTERCENSI 5-6 SETTEMB
- Page 3 and 4: VITA MONASTICA E IMPEGNO BATTESIMAL
- Page 5 and 6: C'è si tra i monaci e il mondo una
- Page 7 and 8: ............-------------- Lui. «
- Page 9 and 10: suo non ha niente, e che eventualme
- Page 11 and 12: l'Agnello» (Ap 21, 23). « Illumin
- Page 13 and 14: amore che manifesta l'avvento di Cr
- Page 15 and 16: 3. Monaco-Re Cristo ha fatto dei su
- Page 17 and 18: ma già questo fatto mostra quanto
- Page 19: sonali. Essa è realizzata da Dio s
- Page 23 and 24: Guarito miracolosamente da balbuzie
- Page 25 and 26: non concordi, chissà, con San Bern
- Page 27 and 28: S'immerse nello studio dei veggenti
- Page 29 and 30: Ultimi sprazzi Con Cesare Calepino
- Page 31 and 32: grida con la forza del « veltro »
- Page 33 and 34: mettere radici a danno dei loro vic
- Page 35 and 36: iassunto le principali disposizioni
- Page 37 and 38: specifico: la ricerca di Dio, il se
- Page 39 and 40: si mise in relazione con il Capitol
- Page 41 and 42: aliorum cardinalium qui pro dicto s
- Page 43 and 44: zione delle feste di San Domenico e
- Page 45 and 46: Cerimonie di culto Si sa con quale
- Page 47 and 48: Sviluppo della pianta delle chiese
- Page 49 and 50: Fin dal 1188 il Capitolo Generale f
- Page 51 and 52: l'influsso dei Cistercensi si fece
- Page 53 and 54: abbia raggiunto questa fusione dell
- Page 55 and 56: nome che merita una speciale menzio
- Page 57 and 58: a ciò che la scienza della cavalle
- Page 59 and 60: giungerà mai a conquistare n « Gr
- Page 61 and 62: del «Graal », officiata dai figli
- Page 63 and 64: lo credo che non si badasse molto a
- Page 65 and 66: di portar pannolini, coppe, bacini,
- Page 67 and 68: o vanità delle vanità, non più v
- Page 69 and 70: capaci, Dio, con giusto fallimento,
Assunta, secondo la tradizione apparsa più volte tra i folti sambuchi,<br />
reggente tra le braccia il Divino Fanciullo. Notizie ricercate, in parte,<br />
da Pietro Scasilio, abate di Sambucina dal 1268 al 1275, completate<br />
poi da Cesare Calepino, Priore eletto nell'anno 1624, in un prezioso<br />
manoscritto oggi scomparso 6, tramandano nomi, avvenimenti, ricordi<br />
della vita di «Santi e Beati» balzati da questo Cenobio giganti ed<br />
annosi, a rinverdire la Chiesa e il loro Ordine, somiglianti ai larici<br />
superbi ed ai castagni digradanti.<br />
Centro irradiante di Santità<br />
I primi monaci, discepoli di San Bernardo, furono il Beato Sigismondo,<br />
San Colombano, Sant'Ugone, distaccati dalla badia spagnuola<br />
di Moreruola, per ricoprire dispettivamente le mansioni di Abate Priore,<br />
Maestro d'architettura e canto gregoriano nella novella fondazione di<br />
Santa Maria di Sambucina - Requisita Nucis 7. Tutti si assoggettarono<br />
alla costituzione abbaziale, prudente e severa, dettata da Sigismondo<br />
nel 1148 8 , E nello stesso anno il primo Abate morì, sepolto nella<br />
monumentale chiesa perché « in odore di santità ».<br />
San Colombano ebbe nel 1157 il governo dell'Abbazia di Corazzo,<br />
prima filiale di Sambucina 9, e Sant'U gone, nel 1167, quello di Santa<br />
Maria di Novara in Sicilia, fondata da una colonia Sambucinese, su invito<br />
di Re Guglielmo I lO. L'uno e l'altro rifulsero in zelo, purità di costumi<br />
ed evangelica povertà. San Colombano passò al cielo, nel 1168, San<br />
Ugo nel 1172, ottenendo ambedue riposo nelle chiese delle rispettive<br />
Badie. Per quest'ultimo i Novaresi decretarono unanimemente la elevazione<br />
agli onori degli altari, venerandolo tuttora quale Patrono.<br />
In un documento di Papa Urbano IV, vengono pure designati col<br />
titolo di «Beati» i monaci sambucinesi Teodoro, preposto nel 1185<br />
alla badia di Santa Maria della Mattina per riformarla, Aronchino<br />
vissuto nell'umiltà della perfezione monastica fino al 1189, Illuminato,<br />
volgarizzatore dei «Dialoghi» di San Gregorio Magno.<br />
Nel 1152, alla pace del nostro monastero trovò, per primo, serena<br />
6 C. CALEPINO,Breve descrittione del M011astero di Sambucina etc ..., manoscritto.<br />
7 Archivio dell'Abbazia cisto di Pione (Parma) - DI PIETRO, Ricerche storiche Su Novara<br />
di Sicilia.<br />
8 Cancelleria di Stato di Palermo. Monoscritto B. 159 - Diplomi Normanni dei sec.<br />
XI e XII, fol. 36, infrascritto V. 1.<br />
9 MANRIQUEZ,Annali Cist., Tomo 2 0 , cap. 8 n. 1, fol. 469.<br />
IO L. IANAUSCHEK,Originum <strong>Cistercensi</strong>um, Vienna 1887.<br />
- 235'-