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Settembre 2011<br />

Poste Italiane S.p.A. – Spedizione in abbonamento postale<br />

D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art. 1, comma 2 e 3, Aut. C/TE/042/2010<br />

Gioventù bruciata<br />

o s<strong>per</strong>anza <strong>per</strong> <strong>il</strong> futuro?


di Nicola Catenaro<br />

Un impegno<br />

totale<br />

Un ragazzo seduto sulla panchina.<br />

Curvo su se stesso. Soffre. Appare<br />

quasi dis<strong>per</strong>ato. Accanto a lui, c’è una<br />

ragazza. Gli parla, gli posa una mano<br />

sulla spalla, cerca di calmarlo. Dietro<br />

di lei, altri due giovani si parlano e<br />

osservano la scena. Sembrano essere<br />

una sola cosa con chi sta soccorrendo<br />

<strong>il</strong> ragazzo. La foto di co<strong>per</strong>tina ritrae<br />

<strong>per</strong>fettamente i due volti, antitetici,<br />

dell’es<strong>per</strong>ienza esistenziale giovan<strong>il</strong>e.<br />

C’è chi non ce la fa e si lascia andare<br />

(leggi: vivere), c’è chi riesce a guardare<br />

oltre lo steccato e, insieme ad amici e<br />

compagni con i quali condivide valori<br />

e scelte e forma un gruppo, diventa<br />

sostegno <strong>per</strong> chi gli sta vicino.<br />

Da qui la domanda contenuta nel<br />

titolo (“Gioventù bruciata o s<strong>per</strong>anza<br />

<strong>per</strong> <strong>il</strong> futuro?”) che non mette di<br />

fronte ad una scelta interpretativa su<br />

cosa rappresentano i giovani nella<br />

realtà odierna, ma a quella scelta di<br />

campo che gli stessi sono chiamati a<br />

fare, ovvero la scelta di come si vuole<br />

essere. Da questa scelta (lasciarsi<br />

vivere o vivere) dipende <strong>il</strong> futuro di<br />

ciascuno di noi. Chi fa volontariato,<br />

questo, lo sa bene. Perché, in m<strong>il</strong>le<br />

modi e in m<strong>il</strong>le forme diverse, offre<br />

spesso quel sostegno che aiuta a fare<br />

gruppo e a restituire una s<strong>per</strong>anza<br />

a chi non ce la fa. Dalla scuola alla<br />

famiglia, dai piccoli quartieri alle città,<br />

dal chiuso di una stanza all’orizzonte<br />

sconfinato di un cielo a<strong>per</strong>to ai sogni.<br />

Le associazioni di volontariato<br />

che si occupano di giovani sono tante<br />

e molto indaffarate. Perché parlare ai<br />

giovani non è semplice. L’impegno<br />

deve essere totale. A metterci<br />

l’anima, come raccontiamo nelle<br />

pagine di questo numero speciale di<br />

Cuore volontario che vede la luce in<br />

occasione dell’undicesima edizione<br />

del Premio <strong>Volontariato</strong> <strong>Teramo</strong>, sono<br />

in tanti. A loro va <strong>il</strong> nostro pensiero<br />

particolare. La s<strong>per</strong>anza di avere<br />

ancora s<strong>per</strong>anza.<br />

Buona lettura!<br />

L’Anno Europeo del <strong>Volontariato</strong> avanza<br />

carico di preziose iniziative, iniziative dalle<br />

quali sono già scaturite alcune cocenti delusioni.<br />

L’appuntamento di Roma (11-14 luglio) che non<br />

sembra aver suscitato - nella stampa e nelle parti<br />

sociali - l’attenzione s<strong>per</strong>ata, una disciplina postale<br />

agevolata che non agevola nulla, <strong>il</strong> 5x1000 che<br />

stenta ad assicurare gli obbiettivi e – infine - la<br />

riforma delle associazioni, quest’ultima sospinta<br />

dal principio di sussidiarietà, che si è arenata. E tra<br />

i volontari, “nella parte migliore del paese” cosa<br />

accade? Dopo le premesse non dovremmo s<strong>per</strong>are<br />

in risultati eclatanti. Eppure scandagliando <strong>il</strong> no<br />

profit, che non cerca - <strong>per</strong> lo spirito di gratuità -<br />

neppure una retribuzione mediatica, scopriamo che<br />

la crisi non sempre ostacola <strong>il</strong> volontario adulto<br />

o giovane. Anzi da uno studio diffuso dal Csv.<br />

net proprio dal volontariato giovan<strong>il</strong>e emergono<br />

incoraggianti segnali di ripresa. Anche Croce<br />

Rossa (rapp.2010) comunica che la partecipazione<br />

giovan<strong>il</strong>e al volontariato è cresciuta nella misura<br />

del 15%. Notizie sorprendenti, ma negli altri<br />

settori? Risultati meno esaltanti ma comunque<br />

apprezzab<strong>il</strong>i. E nella nostra provincia? Dalle<br />

nostre parti l’O.d.V più vicina ai giovani è lo<br />

scoutismo A.G.E.S.C.I. Grazie all’occhio vig<strong>il</strong>e<br />

dei capi, i ragazzi Agesci o<strong>per</strong>ano sulle orme di<br />

Baden Powel, con principi ancora oggi vincenti<br />

nella rinnovata contestualizzazione sociale ed<br />

armonizzazione con i valori della tradizione<br />

cattolica. Educare con lo sport coinvolgendo la<br />

famiglia, in ciò consiste la missione del <strong>Centro</strong><br />

sportivo Italiano .Un pensiero anche ai laboratori<br />

(con l’Istituto Pascal <strong>Teramo</strong>) di Croce Bianca<br />

Montorio che, come altre Anpas, vive nel disagio<br />

i recenti tagli. Positivi i segnali che provengono dal<br />

Forum di trentacinque attivissime Associazioni di<br />

Giulianova. Per i progetti di scuola e volontariato,<br />

CENTRO SERVIZO PER IL VOLONTARIATO<br />

DELLA PROVINCIA DI TERAMO La<br />

Rivista del NON PROFIT<br />

Aut. Trib. <strong>Teramo</strong> n. 624 del 08/03/2010<br />

Associazione Pro <strong>Volontariato</strong> Abruzzo Onlus A.P.V.A.<br />

Anno 2 n.2 Settembre 2011<br />

Direttore Responsab<strong>il</strong>e<br />

Nicola CATeNARO<br />

Redazione<br />

Catia Di Luigi, Mauro eTTORRe,<br />

Valerio PiChiNi, Armando Di ANTONiO (servizi fotografici)<br />

indirizzo Via Salvo D’Acquisto, 9 Loc. Piano D’Accio · 64100 <strong>Teramo</strong><br />

Tel/Fax 0861.558677 · e-ma<strong>il</strong>: cuorevolontario@csvteramo.it<br />

Progetto grafico e stampa<br />

Mastergrafica di Palumbi N. & Per<strong>il</strong>li g. - <strong>Teramo</strong><br />

l’Editoriale<br />

di Massimo Pichini, Presidente CSV <strong>Teramo</strong><br />

informativa art.13 Dlgs. 196/03 (T.u. privacy), ai sensi della presente norma si comunica che l’interessato<br />

può rifiutare in tutto o parte <strong>il</strong> trattamento dei suoi dati <strong>per</strong>sonali. Tuttavia detto rifiuto potrà causare<br />

impossib<strong>il</strong>ità di proseguire le finalità dell’Ass.ne.<br />

i dati presenti nel ns. archivio sono tratti da pubblici elenchi o comunque comunicati dai lettori e dagli aderenti<br />

alle nostre iniziative. i dati in ns,. possesso sono contenuti su supporto cartaceo o elettronico. Titolare<br />

del trattamento è “Associazione pro <strong>Volontariato</strong> Abruzzo” - <strong>Teramo</strong>.<br />

<strong>il</strong> Banco di Solidarietà di <strong>Teramo</strong> ci comunica<br />

un entusiasmo crescente anche dei genitori<br />

che, talvolta, si lasciano coinvolgere. Sempre<br />

più frequenti le campagne Legambiente di<br />

sensib<strong>il</strong>izzazione al rispetto della natura. Preziosa<br />

l’attività dell’Associazione L’Oro che provoca<br />

i giovanissimi alla cultura. Di pari interesse la<br />

musicheria di Onlus Musicoterapia, senza infine<br />

dimenticare Unicef <strong>Teramo</strong> che con l’Università<br />

da vita a stimolanti corsi multidisciplinari. Dunque<br />

nel no profit ce n’è <strong>per</strong> tutti gusti. Un terzo settore<br />

che, pur promotore d’innovazione sociale, politica<br />

ed economica, sembra tuttavia aver assunto le<br />

sembianze di un Prometeo incatenato. Personaggio<br />

mitologico cugino di Zeus, Prometeo non esita a<br />

sfidare <strong>il</strong> padre degli dei pur di portare solidarietà<br />

agli uomini. Un titano che, <strong>per</strong> condividere la<br />

visione dell’economista Zamagni, è incatenato.<br />

Ecco la domanda. Come sciogliere i lacciuoli che<br />

imbrigliano una creatura altrimenti invincib<strong>il</strong>e?<br />

In tutta franchezza riteniamo che di fronte alle<br />

difficoltà occorra <strong>per</strong>severare e non mollare. Lo<br />

dobbiamo ai nostri ragazzi affinché possano con<br />

<strong>il</strong> loro entusiasmo liberare dall’associazionismo<br />

energie positive. Ma a noi adulti spetta <strong>il</strong> primo<br />

passo, quel salto di gratuità <strong>per</strong>ché siano credib<strong>il</strong>i<br />

le nostre proposte, <strong>per</strong>ché siano credib<strong>il</strong>i le nostre<br />

sfide di crescita. Poiché siamo convinti che “Non<br />

c’è futuro senza solidarietà”, chiosando lo<br />

slogan del raduno di Torino. Ma non solo! Dalla<br />

nostra es<strong>per</strong>ienza, una ulteriore certezza: l’azione<br />

volontaria – anche se questa talvolta sembra<br />

sfuggire all’attenzione del mondo politico - è<br />

preziosa <strong>per</strong>ché custodisce una risposta <strong>per</strong> la nostra<br />

vita, un’es<strong>per</strong>ienza indispensab<strong>il</strong>e e formativa <strong>per</strong><br />

noi ed i nostri figli, es<strong>per</strong>ienza idonea a trasfondere<br />

la capacità di vivere ed affrontare la realtà a<br />

partire da un’opzione positiva,<br />

a partire dalla risco<strong>per</strong>ta di<br />

quelle, potenziandole, esigenze<br />

elementari (desiderio di felicità,<br />

verità, giustizia, bellezza) che<br />

- pur naturali in ciascuno di<br />

noi – sembrano ormai sopite,<br />

benché le stesse rappresentino<br />

la scint<strong>il</strong>la dell’azione umana<br />

e consentano , approfondendo<br />

l’es<strong>per</strong>ienza, di cogliere <strong>il</strong><br />

senso più profondo della nostra<br />

esistenza. Da ciò ricaviamo<br />

che l’interrogativo in co<strong>per</strong>tina<br />

può trovare una risposta se le<br />

associazioni, i volontari, le<br />

istituzioni (la società civ<strong>il</strong>e),<br />

consapevoli della responsab<strong>il</strong>ità<br />

assegnata, sapranno coinvolgere<br />

i giovani con proposte che<br />

sfidino la loro libertà.<br />

Buon anno del <strong>Volontariato</strong> e<br />

auguri ragazzi!


sPEcIalE GIovanI<br />

E volontarIato<br />

da pag. 3<br />

Feroce gioventù<br />

Pag. 4<br />

Pensieri di ragazzo<br />

Pagg. 14 e 20<br />

La testimonianza<br />

di Andrea Muccioli<br />

Pag. 12<br />

Sport e volontariato<br />

Pag. 26<br />

sommario<br />

Editoriale 2<br />

Giovani/IDEE<br />

Giovani disadattati o società disadattata 4<br />

Tanti pezzi unici, ma privi di senso di appartenenza 7<br />

Giovani/ProPostE<br />

A Ca’ Edimar tutti sono educab<strong>il</strong>i 8<br />

Volontari <strong>per</strong> un giorno 10<br />

Quell’attenzione che manca 12<br />

Giovani/ProGEtto scuola E volontarIato<br />

Via del Sole... via dalla pigrizia! 14<br />

Insegnando... s’impara 16<br />

Cittadinanza attiva, solidarietà e costituzione 19<br />

Lo stupore fa conoscere<br />

(pensieri in libertà di ragazzi a contatto con <strong>il</strong> bisogno) 20<br />

«Papà e prof? Li abbiam messi<br />

a fare i volontari» 22<br />

Giovani/oPInIonI<br />

«Scuola e volontariato si può dare di più» 24<br />

«Le associazioni sono una risorsa straordinaria» 25<br />

Giovani/EsPErIEnzE<br />

Storie di sport, amicizia e volontariato 26<br />

Una rete contro <strong>il</strong> disagio giovan<strong>il</strong>e 28<br />

Giovani giornalisti promuovono <strong>il</strong> volontariato? 30<br />

anno Europeo del volontariato<br />

Pensa Europa una risorsa <strong>per</strong> <strong>il</strong> volontariato 31<br />

Un traguardo da cui ripartire 32<br />

Creatività e realismo InO<strong>per</strong>a 34<br />

rubrIchE<br />

la lavagna del non profit<br />

Sono dieci le associazioni in provincia<br />

che fanno progetti con i giovani 36<br />

avviso ai naviganti 38<br />

sport <strong>per</strong> crescere<br />

Giochi senza barriere 40<br />

liberi di cliccare<br />

Emulatori di… mouse 42<br />

arte<br />

Il Prometeo incantenato di Van Baburen 43


Giovani<br />

IDEE<br />

Giovani disadattati<br />

o società disadattata?<br />

Consigliamo un libro del giornalista del Corriere della Sera Cesare Fiumi. Si<br />

chiama “La feroce gioventù” (Dalai Editore). è un puzzle di cronaca. Analizzati<br />

singolarmente, i casi sembrano essere “spaccati” di pura delinquenza ma, se si<br />

mettono insieme i tasselli, si capisce che esiste una gioventù che ha bisogno di metter<br />

fuoco ad un barbone che dorme su una panchina <strong>per</strong> provare “l’ebrezza di esistere”.<br />

Di seguito la scheda del libro e <strong>il</strong> commento del giornalista Rai Andrea Riscassi<br />

IL LIBRO: “La feroce gioventù” di Cesare Fiumi<br />

Una qualsiasi notte italiana. Tre amici litigano <strong>per</strong> un po’ di<br />

fumo e un cappellino non pagato. Per <strong>il</strong> più giovane, ancora<br />

minorenne, è la condanna a morte, eseguita con un’efferatezza<br />

da f<strong>il</strong>m dell’orrore. Si parte da qui, da un feroce episodio<br />

di cronaca del profondo Nord, <strong>per</strong> raccontare – storie alla<br />

mano – la crescita zero di una generazione di spaventosi e<br />

spaventati che sta cambiando i connotati al comune sentire<br />

di un Paese che, senza più maestri e in piena emergenza<br />

educativa, osserva indolente <strong>il</strong> suo declino, rinunciando al<br />

6 | cuore volontario | settembre 2011<br />

suo futuro. Una generazione che stiamo <strong>per</strong>dendo, ragazzi<br />

tra i 15 e i 25 anni che, anche se fa male ammetterlo,<br />

sembrano quasi <strong>il</strong> frutto di una mutazione antropologica.<br />

Un risultato magari non cercato ma che sta bene a tanti, cui<br />

si è giunti penalizzando merito e profitto, <strong>per</strong> non parlare<br />

di istruzione e ricerca: ragazzi allo sbando emotivo storditi<br />

da sogni (destinati a restare tali) di soldi, potere e apparire.<br />

Mine vaganti che prima o poi presenteranno <strong>il</strong> conto a chi se<br />

le è dimenticate.


La ReCensIOne di andrea Riscassi<br />

«Quando si arriva a uccidere, non si uccide più <strong>il</strong><br />

nemico – l’altro che ti ha “rubato” la ragazza e, di seguito,<br />

la ragazza che lui si è portato via – ma la ragazza che,<br />

lasciandoti, ti “ha rubato” la sicurezza, l’identità, un<br />

malinteso senso di proprietà. E <strong>il</strong> rispetto». Quando in<br />

questi giorni sentendo le cronache sull’ex fidanzato che<br />

ha ucciso la coppia di fratelli a M<strong>il</strong>ano, mi è tornata<br />

alla mente questa <strong>il</strong>luminante frase del collega del<br />

Corriere della sera Cesare Fiumi. Chi in queste ore si<br />

sta domandando quale sia <strong>il</strong> movente di quel, terrib<strong>il</strong>e,<br />

duplice delitto, farebbe bene a fare un salto in libreria a<br />

comprare “La feroce gioventù” (Dalai editore).<br />

È un elenco di tante piccole e grandi violenze che<br />

hanno sconvolto (spesso giusto <strong>per</strong> <strong>il</strong> tempo di un tg) <strong>il</strong><br />

nostro Paese negli ultimi due anni. Tanti delitti senza un<br />

<strong>per</strong>ché, con gli immancab<strong>il</strong>e amici “senza parole” che “non<br />

sanno darsi pace” come recitano i giornalisti seguendo un<br />

copione trito. Fiumi accusa <strong>per</strong> quel che sta succedendo i<br />

genitori che non fanno più i genitori e gli insegnanti che<br />

non fanno più gli insegnanti. Per questi ultimi trova delle<br />

giustificazioni <strong>per</strong> come la politica li ha (mal)trattati negli<br />

ultimi anni: «Una catastrofe educativa di cui portiamo i<br />

segni vistosi, da quando <strong>il</strong> docente, <strong>il</strong> suo ruolo, è stato<br />

prima delegittimato, quindi ridotto a ramo secco da<br />

tagliare, evitando così, recita la leggenda, di aumentare<br />

le tasse. Lasciando in questo modo che insegnanti sempre<br />

più sconsolati e genitori frustrati e incontrollati se la<br />

vedano tra loro nell’ultima, melanconica, feroce lotta<br />

di classe». Per i non-genitori, l’inviato del Corsera non<br />

trova scuse: «Storia di un vuoto. Cognitivo. Emotivo.<br />

Valoriale. Parole e significati considerati oggi ciarpame<br />

educativo che nessuno si prende più la briga di passare,<br />

di tramandare in qualche modo a ragazzi che a vent’anni<br />

sono già un catalogo di autostima arrugginita. Compito<br />

mancato <strong>per</strong> indolenza, <strong>per</strong> una sorta di accidia etica fatta<br />

di “chi me lo fa fare”, “ho tante cose a cui pensare” e<br />

alla fine “lui di arrangerà”. Troppi genitori incapaci<br />

di assumersi la responsab<strong>il</strong>ità di esserlo sul serio, mica<br />

soltanto portando lo stipendio a casa, <strong>il</strong> figlio a scuola e la<br />

famiglia in vacanza».<br />

I ragazzi, allo sbando, diventano così «anaffettivi<br />

e feroci» che passano «ore fatte di niente, passate a<br />

rimuginare le proprie frustrazioni», che finisce <strong>per</strong><br />

diventare una «generazione orfana del concetto di<br />

responsab<strong>il</strong>ità» che finiscono <strong>per</strong> dare fuoco al barbone<br />

o picchiare <strong>il</strong> “marocchino” <strong>per</strong> noia. Con danni<br />

diffic<strong>il</strong>mente quantificab<strong>il</strong>i: «In questa Italia declinante,<br />

interi pezzi di adolescenza e di gioventù si staccano dal<br />

comune sentire, da un’etica condivisa, e se ne vanno alla<br />

Giovani<br />

IDEE<br />

deriva come iceberg, ghiacciati dentro, senza un progetto<br />

e una direzione (da loro) prestab<strong>il</strong>ita. Qui non c’entra la<br />

malavita organizzata, ma una “vita mala”, destrutturata<br />

di ogni condivisione e senza più colonna vertebrale etica,<br />

che si fa branco <strong>per</strong> appoggiarsi a qualcosa quando la noia<br />

di sé procura nausea». La s<strong>per</strong>anza che Fiumi lancia nelle<br />

ultime pagine del suo libro e che raccogliamo è che siano<br />

gli stessi ragazzi a curarsi di questi loro coetanei allo<br />

sbando. Una rivoluzione colorata nel nostro Paese non<br />

potrà che passare da questa cruna dell’ago.<br />

Cesare Fiumi<br />

settembre 2011 | cuore volontario | 7


Giovani<br />

IDEE<br />

8 | cuore volontario | settembre 2011


Tanti pezzi unici, ma privi<br />

di senso di appartenenza<br />

I giovani, in particolare quelli tra 18 e 25 anni, ripiegano esclusivamente su stessi<br />

tutto ciò che riguarda <strong>il</strong> loro futuro, <strong>per</strong>sonale e professionale. La conseguenza è<br />

la crisi del sistema di valori tradizionale. Lo dice una ricerca condotta da un team<br />

di corsisti del Master in Metodi Qualitativi, nato dalla collaborazione tra l’Alta<br />

Scuola Agostino Gemelli dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di M<strong>il</strong>ano<br />

e ASSIRM. A raccontarci l’es<strong>per</strong>ienza è uno degli studenti, Giovanni Ventrelli<br />

di Giovanni ventrelli<br />

I giovani, oggi, non sono consapevoli della possib<strong>il</strong>ità di<br />

poter cambiare <strong>il</strong> mondo con le loro capacità e volontà. Sono<br />

<strong>per</strong>ò ancor meno convinti che sia <strong>il</strong> mondo, <strong>per</strong> forza di cose,<br />

a dover cambiare.<br />

E’ certamente questo uno dei grandi temi emersi nel<br />

corso dell’es<strong>per</strong>ienza di ricerca che, <strong>il</strong> team di corsisti del<br />

Master in Metodi Qualitativi, nato dalla collaborazione tra<br />

l’Alta Scuola Agostino Gemelli dell’Università Cattolica<br />

del Sacro Cuore di M<strong>il</strong>ano e ASSIRM (Istituti di Ricerca<br />

di mercato, sociale e di opinione), ha condotto lo scorso<br />

anno nell’ambito delle attività previste dalla 6° Conferenza<br />

sulla Comunicazione Sociale promossa dalla Fondazione<br />

Pubblicità Progresso.<br />

La classe di Master di cui orgogliosamente ho fatto<br />

parte si è proposta a Pubblicità Progresso come un vero e<br />

proprio Istituto di Ricerca, proponendo un complesso quanto<br />

innovativo disegno di ricerca qualitativa, strutturato in<br />

più fasi, finalizzato ad alcuni obiettivi fondamentali, tutti<br />

inquadrati nell’ambito delle nuove generazioni: comprendere<br />

lo “stato di salute” del patrimonio di valori, nuovi e meno<br />

nuovi, ereditati e trasmessi; individuare i bisogni sco<strong>per</strong>ti e<br />

le aspettative cruciali <strong>per</strong> <strong>il</strong> futuro; esplorare le condizioni<br />

ut<strong>il</strong>i alla generazione del cambiamento e di nuove idee;<br />

identificare i temi, gli st<strong>il</strong>i e le modalità <strong>per</strong> tracciare una<br />

nuova efficace via <strong>per</strong> <strong>il</strong> futuro della comunicazione sociale<br />

in tema di nuove generazioni.<br />

La ricerca ha consentito al nostro team di osservare ed<br />

analizzare in profondità l’universo giovan<strong>il</strong>e, specialmente<br />

Giovani<br />

IDEE<br />

quello compreso nella fascia d’età tra i 18 e i 25 anni. Le<br />

diverse fasi affrontate ci hanno anche <strong>per</strong>messo di interagire<br />

con differenti realtà territoriali (M<strong>il</strong>ano, Roma e Bari)<br />

conferendo un prof<strong>il</strong>o nazionale alla ricerca.<br />

Durante <strong>il</strong> processo di r<strong>il</strong>evazione <strong>il</strong> team ha compiuto<br />

diverse analisi, prevalentemente di tipo qualitativo, a partire<br />

dai 900 messaggi individuali raccolti sui post-it durante <strong>il</strong><br />

road show organizzato da Pubblicità Progresso lo scorso<br />

anno, sino all’organizzazione di focus group e mass group<br />

qualitativi, oltre alla creazione di una web community adhoc<br />

pensata e creata <strong>per</strong> essere <strong>il</strong> f<strong>il</strong> rouge dell’intera ricerca.<br />

I risultati di questo lungo processo durato più di 6 mesi<br />

sono assolutamente eloquenti. E’ diffic<strong>il</strong>e oggi identificare<br />

valori condivisi che generino identificazione e senso di<br />

appartenenza tra i giovani. I termini del pensiero comune<br />

si sono spostati da quello di gruppo, appartenente alla<br />

generazione dei genitori sessantottini, a quello di natura<br />

prettamente individuale e autoriferito. Il giovane, oggi,<br />

ripiega esclusivamente su stesso tutto ciò che riguarda <strong>il</strong><br />

suo futuro, <strong>per</strong>sonale e professionale. La conseguenza è la<br />

crisi del sistema tradizionale di valori della nostra cultura: la<br />

Chiesa, la famiglia e la politica sono istituzioni depotenziate<br />

e prive della credib<strong>il</strong>ità necessaria <strong>per</strong> esercitare <strong>il</strong> loro ruolo.<br />

Insomma, i giovani appaiono e si descrivono come “tanti<br />

pezzi unici”, tenaci e capaci, senza <strong>per</strong>ò una linea di pensiero<br />

comune <strong>per</strong> <strong>il</strong> miglioramento della collettività.<br />

settembre 2011 | cuore volontario | 9


Giovani<br />

propostE<br />

A Ca’ Edimar<br />

tutti sono educab<strong>il</strong>i<br />

A Padova è attivo da anni un centro dell’Associazione Edimar finalizzato<br />

all’accoglienza dei giovani in difficoltà. Una specie di v<strong>il</strong>laggio <strong>per</strong><br />

l’educazione, la formazione e <strong>il</strong> lavoro ricco di spazi di vita rivolti ad<br />

adolescenti e famiglie. Spazi realizzati in un contesto ambientale che<br />

riprende la convivenza che avveniva negli insediamenti rurali. Caratterstica<br />

della vita in Ca’ Edimar è che tutto avviene o<strong>per</strong>ando nella normalità<br />

Ca’ Edimar, in via Due Palazzi 43, Padova, è una struttura<br />

dell’Associazione Edimar, a<strong>per</strong>ta ad adolescenti <strong>per</strong> i quali<br />

sono progettati <strong>per</strong>corsi ut<strong>il</strong>i e appropriati alle esigenze<br />

espresse dalle famiglie e dai ragazzi stessi. Nel contesto di<br />

un’attività di accoglienza e di incontro con adulti disponib<strong>il</strong>i<br />

ad un rapporto positivo, viene favorita la possib<strong>il</strong>ità che<br />

la <strong>per</strong>sona esprima e comunichi la propria es<strong>per</strong>ienza: <strong>il</strong><br />

vissuto, le attitudini, le attese, le esigenze, le difficoltà ...<br />

Caratteristica fondamentale della vita in Ca’ Edimar è<br />

che l’accoglienza avviene o<strong>per</strong>ando nella normalità, dentro<br />

le situazioni con cui ha a che fare un ragazzo (la scuola, <strong>il</strong><br />

tempo libero, gli interessi, le amicizie ...), fondandosi su una<br />

comunità educativa fatta da famiglie, educatori, formatori<br />

e specialisti in varie settori, nonché di volontari - dagli<br />

insegnanti agli artigiani, dalle mamme di casa ai giovani che<br />

fanno compagnia ai ragazzi di Ca’ Edimar - che portano <strong>il</strong><br />

loro contributo e la loro es<strong>per</strong>ienza <strong>per</strong> rendere Ca’ Edimar<br />

bella e ut<strong>il</strong>e <strong>per</strong> chi ci vive e la frequenta ..<br />

Nel 2001 in tale complesso sono nati una casa-famiglia<br />

10 | cuore volontario | settembre 2011<br />

e uno spazio di attività di “Scuola Bottega”, progetto<br />

di orientamento al lavoro <strong>per</strong> adolescenti che avevano<br />

abbandonato la scuola.<br />

Nel 2004, essendo <strong>il</strong> complesso originale insufficiente<br />

<strong>per</strong> <strong>il</strong> numero di richieste di inserimento di adolescenti e<br />

giovani, sia in casa-famiglia sia in attività diurne, è stato<br />

realizzato un ampliamento con la costruzione di tre corpi “a<br />

ferro di cavallo” che, coordinati con i corpi esistenti, hanno<br />

dato vita ad un vero e proprio “v<strong>il</strong>laggio” che richiama<br />

insediamenti rurali a forte valenza relazionale, <strong>per</strong>ché tutti i<br />

corpi “confluiscono” in un “corte centrale”.<br />

Si sono potute così sv<strong>il</strong>uppare una nuova casa-famiglia e<br />

nuove attività formative di cui una, in particolare, ha impresso<br />

una caratteristica originale a tutto l’abitato: la “Scuola di<br />

cucina”, corso di durata triennale che ogni anno prepara<br />

giovani con qualifica regionale di “commis di cucina”.<br />

La parte più recente di Ca’ Edimar è quella di un ulteriore<br />

edificio in cui da settembre 2009 è attiva anche una Scuola<br />

di Panificazione nata dalla collaborazione con <strong>il</strong> Gruppo


Panificatori e Pasticceri della provincia di Padova, afferente<br />

all’ASCOM, nel cui laboratorio di panificazione si producono<br />

ogni giorno decine di ch<strong>il</strong>i di pane distribuiti ai poveri della<br />

città attraverso Associazioni che hanno questo scopo. Tale<br />

edificio ospita anche attività collaterali di educazione al<br />

lavoro (come la creazione di confezioni regalo con pane<br />

artistico), svolte in collaborazione con l’Associazione di<br />

imprenditori “Amici di New Labor” e Officina Musicale: uno<br />

spazio a<strong>per</strong>to a giovani che vogliono vivere l’interesse <strong>per</strong> la<br />

musica in modo serio e appassionato.<br />

Tutta l’es<strong>per</strong>ienza educativa a Ca’ Edimar ha come<br />

punto di sintesi le tre famiglie che, abitando stab<strong>il</strong>mente,<br />

favoriscono un luogo umano vivib<strong>il</strong>e <strong>per</strong> tutti.<br />

Collegati con Ca’ Edimar altri due Centri Educativi:<br />

<strong>Centro</strong> difficoltà di apprendimento, in via Cave 15,<br />

Padova, che offre servizi educativi in caso di disturbi specifici<br />

(lettura, scrittura, calcolo) e difficoltà di apprendimento, al<br />

fine di potenziare le ab<strong>il</strong>ità di base, migliorare <strong>il</strong> metodo di<br />

studio e rimotivare all’impegno scolastico.<br />

<strong>Centro</strong> 2you, in via Pierobon 9bis, Padova, destinato<br />

a realizzare occasioni di centralità e protagonismo dei<br />

giovani dopo i 15 anni, nel loro <strong>per</strong>corso di maturazione<br />

e di socializzazione e finalizzati alla prevenzione di tutte<br />

le forme del disagio giovan<strong>il</strong>e e alla lotta all’abbandono<br />

scolastico. <strong>Servizi</strong> particolarmente importanti sono dati nel<br />

settore metodo di studio e potenzia mento della matematica.<br />

A Ca’ Edimar, al <strong>Centro</strong> Difficoltà di Apprendimento e al<br />

<strong>Centro</strong> 2you, o<strong>per</strong>ano volontari dell’Associazione Edimar,<br />

insieme a o<strong>per</strong>atori e specialisti della Fondazione O<strong>per</strong>a<br />

Edimar e della Coo<strong>per</strong>ativa La Dimora.<br />

In questa pagina e nella<br />

pagina accanto immagini<br />

della sede di Ca’ Edimar<br />

e delle attività che si<br />

svolgono nella struttura<br />

dell’associazione<br />

Giovani<br />

propostE<br />

settembre 2011 | cuore volontario | 11


Giovani<br />

propostE<br />

Volontari <strong>per</strong> un giorno<br />

A M<strong>il</strong>ano una campagna che ha coinvolto cittadini e imprese, un progetto “a<br />

rete” che ha potuto contare sulla collaborazione di tanti soggetti diversi e che è<br />

stato capace non solo di raggiungere le <strong>per</strong>sone (sollecitandole a provare <strong>per</strong><br />

un giorno l’es<strong>per</strong>ienza di essere ut<strong>il</strong>i agli altri) ma anche di sensib<strong>il</strong>izzare le<br />

istituzioni locali. Uno strumento, come testimoniato in questo articolo, efficace<br />

<strong>per</strong> fac<strong>il</strong>itare <strong>il</strong> contatto tra due mondi che spesso faticano ad incontrarsi<br />

di rossella sobrero - Fondatore e Presidente Koinètica<br />

Molte associazioni del Terzo Settore hanno attivato nel 2011,<br />

Anno Europeo del <strong>Volontariato</strong>, iniziative <strong>per</strong> promuovere la<br />

partecipazione dei cittadini e aumentare <strong>il</strong> numero dei volontari.<br />

Solo poche <strong>per</strong>ò hanno ut<strong>il</strong>izzato tutte le potenzialità che la<br />

comunicazione offre <strong>per</strong> fare incontrare domanda (desiderio<br />

delle <strong>per</strong>sone di donare tempo agli altri) e offerta (disponib<strong>il</strong>ità<br />

delle associazioni ad accogliere nuovi volontari).<br />

Un’eccezione è stata Volontari <strong>per</strong> un giorno, la campagna<br />

promossa a M<strong>il</strong>ano da Ciessevi M<strong>il</strong>ano, Forum del Terzo Settore<br />

Lombardia, CSR Manager Network, Fondazione Sodalitas,<br />

Fondazione IULM e progettata da Koinètica e KPMG.<br />

Un progetto a rete - che ha potuto contare sulla collaborazione<br />

di tanti soggetti diversi – capace non solo a raggiungere i<br />

cittadini (sollecitandoli a provare <strong>per</strong> un giorno l’es<strong>per</strong>ienza di<br />

volontariato) ma è anche di sensib<strong>il</strong>izzare imprese e istituzioni<br />

locali.<br />

All’iniziativa - inserita nel programma di attività del<br />

Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali - hanno garantito<br />

<strong>il</strong> proprio sostegno alcuni importanti soggetti attraverso<br />

forme di collaborazione diverse: dalle aziende, che hanno<br />

offerto ai propri dipendenti la possib<strong>il</strong>ità di partecipare alle<br />

attività previste (tra le altre, L’Oreal, ABB, IBM etc.) a diverse<br />

organizzazioni (tra le altre, M<strong>il</strong>ano Altruista, AIM, AIESEC<br />

etc.) che hanno partecipato attivamente alla fase di promozione.<br />

La campagna, partita a giugno e proseguita nei mesi di<br />

luglio e agosto, ha ut<strong>il</strong>izzato web, affissioni, stampa e Relazioni<br />

Pubbliche.<br />

Il sito creato ad hoc www.volontari<strong>per</strong>ungiorno.org è<br />

stato <strong>il</strong> cuore del progetto: le associazioni del Terzo Settore<br />

hanno pubblicato la propria offerta (oltre 8.000 i posti messi<br />

a disposizione); cittadini e imprese, che rappresentano la<br />

domanda, hanno potuto scegliere le attività ritenute <strong>per</strong> loro più<br />

interessanti.<br />

A fine luglio sono state 12.000 le visite al sito, di cui più<br />

di 8.000 sono visitatori unici. Il tempo medio speso sul sito<br />

è di circa 5/6 minuti: una media buona considerato <strong>il</strong> numero<br />

12 | cuore volontario | settembre 2011<br />

elevato di visite e la bassa<br />

<strong>per</strong>centuale di abbandono (solo<br />

<strong>il</strong> 30%). L’area del sito che ha<br />

riscontrato maggior interesse<br />

è quella delle attività dedicate<br />

all’aiuto alla <strong>per</strong>sona. Infine, più di 91.000 le visualizzazioni di<br />

pagina in soli due mesi e mezzo.<br />

Un ruolo importante nella promozione dell’iniziativa è stato<br />

quello dei due social network - LinkedIn e Facebook – che hanno<br />

consentito di aumentare la visib<strong>il</strong>ità della campagna e attivare<br />

<strong>il</strong> passaparola. A luglio la pagina ufficiale di Volontari <strong>per</strong> un<br />

giorno ha raccolto 360 fan e i post sono stati visualizzati più di<br />

53.000 volte. Inoltre, è interessante notare la composizione del<br />

target: 74% donne e <strong>il</strong> restante 23% uomini. Il 53% dei visitatori<br />

è nella fascia di età tra i 25 e i 34 anni.<br />

La campagna ha ut<strong>il</strong>izzato anche uno strumento cap<strong>il</strong>lare,<br />

visib<strong>il</strong>e, di forte impatto quale l’affissione dinamica: sono stati<br />

realizzati infatti manifesti <strong>per</strong> le fiancate tram e cartelli volanti<br />

<strong>per</strong> l’interno vetture.<br />

Inoltre, grazie alla disponib<strong>il</strong>ità di alcuni media, sono<br />

stati concessi spazi gratuiti sulla stampa: Corriere della Sera,<br />

Corriere M<strong>il</strong>ano, City.<br />

Anche <strong>il</strong> lancio della campagna, attraverso un classico<br />

comunicato stampa, ha portato risultati interessanti: 40 uscite<br />

stampa, 2 le interviste radio e 80 siti e portali hanno dedicato<br />

spazio all’iniziativa.<br />

Volontari <strong>per</strong> un giorno si è dimostrato uno strumento<br />

efficace <strong>per</strong> fac<strong>il</strong>itare <strong>il</strong> contatto tra due mondi vicini che spesso<br />

faticano ad incontrarsi: le <strong>per</strong>sone che desiderano mettere a<br />

disposizione parte del loro tempo <strong>per</strong> gli altri ma non sanno<br />

come fare e le organizzazioni non profit che hanno bisogno di<br />

volontari <strong>per</strong> realizzare le attività a favore della collettività.<br />

Volontari <strong>per</strong> un giorno ha <strong>per</strong>messo a tante <strong>per</strong>sone di<br />

capire la ricchezza di questa es<strong>per</strong>ienza. E di diventare volontari<br />

non solo <strong>per</strong> un giorno ma <strong>per</strong> sempre.


Giovani<br />

propostE<br />

IL SEMINARIO<br />

Qual è <strong>il</strong> valore della<br />

comunicazione sociale?<br />

stimolare la<br />

partecipazione<br />

Qual è <strong>il</strong> valore della comunicazione sociale? Rossella<br />

Sobrero, a <strong>Teramo</strong> <strong>per</strong> <strong>il</strong> convegno sul tema organizzato<br />

dal CSV grazie ad una sinergia con l’Università di <strong>Teramo</strong><br />

e all’iniziativa dell’es<strong>per</strong>to di relazioni pubbliche<br />

Stefano Cianciotta, ha detto la sua in maniera chiara: «Il<br />

valore è quello di raggiungere le <strong>per</strong>sone, coinvolgerle<br />

e stimolarle <strong>per</strong> esempio a provare l’es<strong>per</strong>ienza<br />

del volontariato. È chiaro che bisogna arrivare con<br />

i messaggi giusti e usando i canali giusti rispetto ai<br />

diversi target. Se ci rivolgiamo ai giovani, bisognerà<br />

usare ovviamente più <strong>il</strong> web e attivare la loro attenzione<br />

attraverso eventi particolari con linguaggi che sentano<br />

più vicini al loro mondo. Se ci rivolgiamo <strong>per</strong> esempio agli<br />

anziani, dobbiamo considerare le loro difficoltà, <strong>per</strong> cui<br />

possiamo usare locandine, volantini, scritti in maniera<br />

adeguata e con parole semplici <strong>per</strong> valorizzare <strong>il</strong> loro<br />

possib<strong>il</strong>e apporto <strong>per</strong> rendere così <strong>il</strong> territorio sempre<br />

più attivo sul fronte del volontariato <strong>per</strong>ché la coesione<br />

sociale si fa anche grazie alle <strong>per</strong>sone che donano <strong>il</strong><br />

loro tempo <strong>per</strong> gli altri». Una spiegazione convincente.<br />

Ma quali errori non bisogna fare nella comunicazione<br />

sociale? «Non bisogna – ha detto Sobrero - lanciare<br />

un messaggio che dica troppe cose. Bisognerebbe<br />

imparare dalla comunicazione commerciale che un<br />

unico messaggio chiaro, diretto e semplice è molto più<br />

efficace che non voler dire tante cose. Ciò che sembra<br />

infatti a noi fac<strong>il</strong>e e scontato non è detto che da chi riceve<br />

<strong>il</strong> messaggio sia altrettanto decodificab<strong>il</strong>e. Un errore, a<br />

volte, è anche quello di pensare che un messaggio possa<br />

valere <strong>per</strong> tutti o credere che tutti capiscano fino in fondo<br />

<strong>il</strong> valore di ciò che <strong>il</strong> volontariato fa. Siamo noi a doverci<br />

porre <strong>il</strong> problema se gli altri capiscano e non pensare<br />

che gli altri intuiscano <strong>il</strong> valore di ciò che facciamo».<br />

La comunicazione deve insomma essere considerata,<br />

ha concluso Sobrero, «uno strumento trasversale<br />

e progettuale sia <strong>per</strong>ché tutti, all’interno di<br />

un’organizzazione di volontariato, devono essere<br />

considerati portatori di messaggi positivi, sia nel senso<br />

che le organizzazioni strutturate o che si avvalgono di<br />

professionisti all’interno o che acquisiscono competenze<br />

all’esterno possono strutturare progetti meglio<br />

organizzati. Il problema <strong>per</strong>ò è quello di considerare la<br />

comunicazione parte stessa del servizio che io faccio e<br />

non a valle del progetto. Se attivo un servizio doposcuola<br />

<strong>per</strong> i bambini immigrati, non posso dire: lo attivo e dopo<br />

lo comunico, ma devo strutturare <strong>il</strong> progetto mettendoci<br />

sin dall’inizio la mia capacità di comunicarlo».<br />

settembre 2011 | cuore volontario | 13


Giovani<br />

propostE<br />

Andrea Muccioli circondato dai collaboratori della comunità di San Patrignano<br />

Quell’attenzione che manca<br />

Di droga si parla meno. Eppure ogni anno sono immesse sul mercato mondiale<br />

da 800 a 1000 tonnellate di droghe di sintesi, i consumatori di stupefacenti sono<br />

40 m<strong>il</strong>ioni e l’età d’incontro con la droga si è ormai attestata sui 13-14 anni. In<br />

Italia la comunità di San Patrignano porta avanti da anni progetti di prevenzione<br />

cercando di creare, come spiega Andrea Muccioli, nuove forme e nuovi modi<br />

<strong>per</strong> raggiungere <strong>il</strong> cuore dei giovani afflitti da problemi di tossicodipendenza<br />

di andrea Muccioli*<br />

Di droga si parla sempre meno. E<br />

ancora meno si fa <strong>per</strong> contrastare la sua<br />

diffusione e offrire serie opportunità<br />

di prevenzione del suo consumo e di<br />

recu<strong>per</strong>o alle <strong>per</strong>sone che la usano.<br />

Sembra quasi che questo problema, che<br />

ha caratterizzato gli ultimi trent’anni<br />

di storia del nostro Paese, sia stato in<br />

qualche modo risolto o non ci riguardi<br />

più direttamente. Per i tossicodipendenti<br />

da eroina esistono i servizi pubblici,<br />

che dispensano a piene mani metadone<br />

e psicofarmaci, “rimedio” spesso<br />

peggiore del male <strong>per</strong>ché non fa altro<br />

* Già responsab<strong>il</strong>e Comunità San Patrignano<br />

14 | cuore volontario | settembre 2011<br />

che cronicizzare <strong>il</strong> disagio, allontanando<br />

anche di molti anni <strong>il</strong> tossicodipendente<br />

dalla scelta di recu<strong>per</strong>arsi. Per gli altri, i<br />

nostri figli che magari a 13 anni fumano<br />

spinelli o prendono pastiglie, non c’è<br />

problema; quelli no, non sono “drogati”:<br />

sono ragazzi normali. E la società in cui<br />

vivono fa di tutto <strong>per</strong> farli sentire così.<br />

Oggi si finge di preoccuparsi tanto di<br />

prevenzione, ma negli ultimi anni li<br />

abbiamo martellati in ogni modo con<br />

messaggi sulle droghe “libere e leggere”,<br />

di successo e bellezza a qualunque costo.<br />

Abbiamo strizzato l’occhio compiaciuti<br />

alla cultura dello sballo, pensando<br />

erroneamente che ciò potesse aiutarci a<br />

rimuovere <strong>il</strong> problema.<br />

Allora una logica conseguenza<br />

che, mai come in questi ultimi anni, la<br />

dipendenza da sostanze sia diventato<br />

un fenomeno di massa. Secondo le<br />

Nazioni Unite, ogni anno sono immesse<br />

sul mercato da 800 a 1000 tonnellate<br />

di droghe di sintesi, i consumatori di<br />

stupefacenti sono, in tutto <strong>il</strong> mondo, 40<br />

m<strong>il</strong>ioni e l’età d’incontro con la droga si<br />

è ormai attestata sui 13/14 anni. Questi


dati ci dicono una cosa molto semplice: <strong>il</strong><br />

problema droga riguarda, ormai, m<strong>il</strong>ioni<br />

di famiglie. La stragrande maggioranza<br />

di esse è portata a sottovalutarlo fino<br />

a quando non si manifesta in tutta la<br />

sua drammaticità: solo allora i genitori<br />

si rendono conto del disastro cui<br />

stanno andando incontro e cercano,<br />

tardivamente, di correre ai ripari. Di<br />

chi è la responsab<strong>il</strong>ità di questa cecità,<br />

di questa incapacità di riconoscere <strong>il</strong><br />

naturale malessere degli adolescenti<br />

e fare in modo che non si trasformi in<br />

emarginazione? Di tutti noi, o meglio di<br />

ognuno di noi. Ogni volta che rinunciamo<br />

ad ascoltare nostro figlio, ogni volta che<br />

gli sbattiamo in faccia la nostra abissale<br />

distanza dalle sue esigenze e dai suoi<br />

bisogni più profondi. Ogni volta che ci<br />

mostriamo incapaci di essere <strong>per</strong> lui<br />

un esempio concreto di disponib<strong>il</strong>ità,<br />

onestà, sensib<strong>il</strong>ità, stiamo lavorando<br />

<strong>per</strong>ché si allontani da noi e da se stesso,<br />

lo spingiamo a voler essere un altro<br />

o a non volere essere nulla. Per lui noi<br />

siamo o dovremmo essere la parte più<br />

credib<strong>il</strong>e e importante dei suoi rapporti.<br />

Ciò da cui trarre fiducia, sicurezza,<br />

motivazioni <strong>per</strong> affrontare <strong>il</strong> mondo e<br />

la vita. Troppo spesso siamo invece una<br />

rappresentazione pallida o fasulla di<br />

valori e ideali che interpretiamo in modo<br />

formale e vuoto, senza alcuna coerenza.<br />

Persi come siamo a rincorrere i nostri<br />

egoistici sogni benessere o di potere,<br />

tacitiamo la nostra coscienza di genitori<br />

con <strong>il</strong> comodo alibi che lo facciamo<br />

<strong>per</strong> loro, <strong>per</strong>ché abbiano quello che noi<br />

non abbiamo avuto, ma poi deleghiamo<br />

<strong>il</strong> rapporto con <strong>il</strong> nostro figlio e la sua<br />

educazione, la sua serenità, al computer,<br />

ad internet, al telefonino: sempre a<br />

qualcosa o qualcun altro. E’ qui, in questo<br />

preciso momento, che nasce quel disagio<br />

profondo, che molto spesso sfocia nella<br />

tossicodipendenza. Spesso noi della<br />

comunità abbiamo l’amara, frustrante<br />

sensazione di svuotare l’oceano con un<br />

cucchiaio. Lungo e diffic<strong>il</strong>e è <strong>il</strong> tempo<br />

necessario a ricostruire <strong>il</strong> delicato,<br />

frag<strong>il</strong>e tessuto dell’animo umano<br />

devastato da tante sofferenze, solitudini,<br />

errori, mentre ogni giorno che passa tanti<br />

ragazzi rinunciano a vivere nascondendo<br />

le proprie paure nella fuga della droga.<br />

Per questo, in comunità siamo da<br />

sempre impegnati in progetti e iniziative<br />

di prevenzione. Lo facciamo lavorando<br />

insieme alle agenzie educative, con le<br />

famiglie e con la scuola. Ogni anno<br />

migliaia di studenti con i loro insegnanti,<br />

visitano la nostra comunità e conoscono<br />

altri ragazzi che la droga l’hanno<br />

vissuta sulla propria pelle e sanno<br />

come sia fac<strong>il</strong>e cascarci dentro e quanto<br />

sia, invece, diffic<strong>il</strong>e tirarsene fuori.<br />

Pensiamo che offrire la testimonianza<br />

concreta dell’es<strong>per</strong>ienza vissuta ogni<br />

giorno in luoghi come San Patrignano,<br />

offrirla a chi oggi sta <strong>per</strong> iniziare ad<br />

usare stupefacenti, sia un modo efficace<br />

di aiutarlo a non rischiare di bruciarsi la<br />

vita con gli stupefacenti.<br />

Siamo coscienti di quanto ciò possa<br />

essere diffic<strong>il</strong>e. Abbiamo ben presente la<br />

necessità di accostarsi ai ragazzi in modo<br />

a loro comprensib<strong>il</strong>e e credib<strong>il</strong>e. Così,<br />

negli ultimi anni, abbiamo creato nuove<br />

forme e nuovi modi <strong>per</strong> raggiungerli<br />

con i nostri messaggi e costruire un<br />

rapporto, una relazione con tutti loro.<br />

Abbiamo realizzato questi spettacoli<br />

teatrali, convinti che l’emozione del<br />

racconto, i sentimenti che si provano di<br />

fronte alla storia di qualcuno con cui<br />

riesci a identificarti, siano strumenti<br />

di straordinaria efficacia. Abbiamo<br />

anche usato le nuove tecnologie <strong>per</strong><br />

raggiungere sempre più <strong>per</strong>sone. Creato<br />

format di comunicazione multimediali<br />

e learning object, spettacolo teatrali, o<br />

<strong>il</strong> progetto “Wefree” e li abbiamo messi<br />

a disposizione di chiunque li voglia<br />

ut<strong>il</strong>izzare.<br />

Ed i protagonisti di tutto questo sono<br />

giovani che parlano ad altri giovani.<br />

Ragazzi e ragazze, tra i 18 e i 25 anni,<br />

che hanno vissuto e su<strong>per</strong>ato <strong>il</strong> problema<br />

della tossicodipendenza e offrono ai loro<br />

coetanei la testimonianza rappresentata<br />

dal loro <strong>per</strong>corso di vita. Un gruppo di<br />

ragazzi scelti <strong>per</strong> essere rappresentativi<br />

dell’intero universo giovan<strong>il</strong>e,<br />

provenienti da contesti sociali e culturali,<br />

che rendono sempre possib<strong>il</strong>e una<br />

fac<strong>il</strong>e identificazione con chi li ascolta.<br />

Semplice e diretta comunicazione tra<br />

pari. Usiamo un linguaggio diretto, privo<br />

di retorica e di fac<strong>il</strong>i moralismi. Nessuno<br />

che pontifica o giudica. Solo <strong>per</strong>sone<br />

Giovani<br />

propostE<br />

che si offrono agli altri, con la forza e la<br />

sincerità di ciò che si è e di ciò che si è<br />

stati.<br />

E nei progetti che abbiamo realizzati<br />

negli ultimi anni ci siamo posti anche<br />

altri due obiettivi. Il primo, capire<br />

cosa pensano, cosa sanno, della droga<br />

i giovani e quanto vicino o dentro<br />

alla loro vita siano gli stupefacenti.<br />

Il secondo, verificare se ciò che gli<br />

diciamo è compreso. Soprattutto, se e<br />

come modifica <strong>il</strong> loro pensiero e i loro<br />

atteggiamenti. Infatti, siamo convinti<br />

della necessità di valutare sempre<br />

efficacia e ut<strong>il</strong>ità di quanto facciamo.<br />

I risultati di questo <strong>per</strong>corso ci<br />

confortano: i giovani non hanno voglia<br />

di droga, chiedono solo che noi adulti gli<br />

offriamo i motivi <strong>per</strong> restarne lontani.<br />

La droga è un rischio cui sono esposti<br />

la maggior parte dei nostri adolescenti.<br />

Ma, troppo spesso, moltissimi di loro sono<br />

lasciati soli di fronte a questo problema.<br />

Nessuno li informa dei rischi che corrono<br />

drogandosi. Famiglie e scuola non ne<br />

parlano e i mezzi d’informazione offrono<br />

notizie contraddittorie o considerate non<br />

credib<strong>il</strong>i. Di più i ragazzi lamentano<br />

mancanza di modelli, di riferimenti,<br />

di qualcuno cui rivolgere le proprie.<br />

In due parole ci chiedono educazione<br />

ed educatori. Esattamente ciò che da<br />

vent’anni a questa parte gli stiamo<br />

offrendo sempre di meno.<br />

Ma basta ripartire dalla volontà di chi<br />

educa e alla sua volontà di trasmettere<br />

non solo sa<strong>per</strong>e, competenze, capacità,<br />

ma anche “sa<strong>per</strong> essere”, <strong>per</strong> offrire<br />

presenza, sentimenti, emozioni,<br />

condivisione. Esattamente quanto<br />

dobbiamo fare <strong>per</strong> riprendere a educare<br />

alla vita e tenere lontani dalla droga i<br />

nostri ragazzi.<br />

settembre 2011 | cuore volontario | 15


Giovani<br />

proGEtto scuola E volontarIato<br />

Via del Sole...<br />

via dalla pigrizia!<br />

Si è conclusa con una festa l’es<strong>per</strong>ienza del progetto “Aprire gli occhi, liberare<br />

la felicità”. Le associazioni aderenti (Anffas, Archeoclub, Caritas, <strong>Centro</strong> Dono di<br />

Maria, <strong>Centro</strong> Madre Teresa, Ecologica G, Mensa San Francesco, Unitalsi, Via del<br />

Sole in collaborazione con <strong>Centro</strong> <strong>Servizi</strong> <strong>per</strong> <strong>il</strong> <strong>Volontariato</strong> e Agesci), hanno dato<br />

la possib<strong>il</strong>ità a 60 studenti di vivere una significativa es<strong>per</strong>ienza di volontariato.<br />

Ecco cosa ci hanno raccontato ragazzi e volontari dall’associazione “Via del Sole”<br />

Noi, ragazzi voloNtari di via<br />

del Sole<br />

Ormai <strong>il</strong> nostro anno scolastico è<br />

terminato ed ora viviamo la nostra vita<br />

come prima.<br />

Tutto sembra uguale, come l’estate<br />

dell’anno scorso, sappiamo che sembra<br />

una sciocchezza dirlo, ma noi ci sentiamo<br />

cambiati grazie all’es<strong>per</strong>ienza del<br />

volontariato che ci ha visto protagonisti<br />

con l’associazione “Via del Sole” <strong>per</strong><br />

aiutare chiunque avesse bisogno…poi<br />

così non lontano dal nostro uscio.<br />

Ora facciamo le stesse cose che facevamo<br />

prima, solo che le facciamo in un modo<br />

e con uno sguardo diverso, abbiamo<br />

“a<strong>per</strong>to gli occhi e liberato la felicità”.<br />

Apprezziamo alcune piccole cose che<br />

prima sembravano sfuggirci.<br />

L’anno prossimo sicuramente vogliamo<br />

continuare su questa strada <strong>per</strong> avere<br />

la possib<strong>il</strong>ità di essere sempre attivi<br />

nel campo del volontariato, <strong>per</strong> aiutare<br />

tutti…e non meno <strong>per</strong> “aiutarci a<br />

crescere”<br />

L’es<strong>per</strong>ienza con “Via del Sole” ci ha<br />

insegnato molte cose, ma sopratutto ci ha<br />

fatto divertire e con noi nel sorriso ed un<br />

pizzico di naturale necessaria “follia”,<br />

un sacco di ragazzi e ragazze che non<br />

conoscevamo, con i quali abbiamo subito<br />

legato e stab<strong>il</strong>ito amicizia e condivisione<br />

di emozioni.<br />

Pensiamo che l’es<strong>per</strong>ienza sia stata unica<br />

nel suo genere ma da ripetere, <strong>per</strong>ché<br />

ci ha <strong>per</strong>messo di cercare, trovare <strong>per</strong><br />

16 | cuore volontario | settembre 2011<br />

poi dare, ma allo stesso tempo ricevere<br />

emozioni davvero belle.<br />

Un piccolo gesto, un abbraccio, un<br />

sorriso, può cambiare la giornata di una<br />

<strong>per</strong>sona, rendergliela migliore di quella<br />

che sarebbe stata e tutto questo con<br />

davvero poco…non è poco!<br />

Quanto appare diffic<strong>il</strong>e in realtà<br />

“Liberare <strong>il</strong> sorriso”!?! Se tutti ci<br />

impegnassimo appena un pò in questo<br />

senso, crediamo che <strong>il</strong> mondo potrebbe<br />

accogliere <strong>il</strong> nostro disagio, ampliare<br />

comunicazioni ed accorciare distanze<br />

con l’altro alla ricerca di un contatto,<br />

sentendo chiunque nostro “caro amico”.<br />

Abbattere <strong>il</strong> muro dei pregiudizi è sfida<br />

da raccogliere e a cui partecipare..<br />

come una in una “genuina” partita fra<br />

contendenti nuovi o “sconosciuti” in<br />

gioco che non cercano necessariamente<br />

la vittoria o <strong>il</strong> predominio..<br />

Ci siamo avvicinati a questa iniziativa<br />

nella nostra scuola che ha aderito al<br />

progetto “Aprire gli occhi ... liberare<br />

la Felicità” <strong>per</strong>ché ci veniva lasciata<br />

libera scelta di partecipare o meno e di<br />

scegliere con quale delle 10 associazione<br />

di volontari partecipare.<br />

Riflettendo ed ascoltando proposte,<br />

abbiamo scelto l’associazione “Via<br />

del Sole Volontari Giulianova”, sia<br />

<strong>per</strong> come ci era stata <strong>il</strong>lustrata sia<br />

<strong>per</strong> <strong>il</strong> primo impatto che ci ha dato<br />

che è stato magnifico, <strong>per</strong>ché anche<br />

essendo un’associazione “giovane”, è<br />

attiva già su tutto <strong>il</strong> nostro territorio<br />

e si è dimostrata negli appuntamenti<br />

grintosa e con prospettive <strong>per</strong> <strong>il</strong> futuro<br />

e con dei volontari pieni di desiderio di<br />

aiutare <strong>per</strong>sone al meglio delle proprie<br />

possib<strong>il</strong>ità.<br />

Con l’associazione ci siamo sempre<br />

tenuti in contatto durante l’anno<br />

telefonicamente, verbalmente, ma anche<br />

e tuttora tramite i Social Network.<br />

Per concludere cogliamo occasione<br />

<strong>per</strong> ringraziare le <strong>per</strong>sone che ci hanno<br />

seguito durante <strong>il</strong> nostro primo “viaggio”<br />

nel mondo del volontariato.<br />

IN ALTO IL CUORE!<br />

“via del Sole”… via dalla<br />

pigrizia!”, la teStimoNiaNza<br />

dell’aSSociazioNe<br />

Arrivare ai ragazzi delle scuole <strong>per</strong><br />

vie rese oscure dall’indifferenza e<br />

dalla fretta, dai luoghi comuni e dalle<br />

priorità della vita concreta, dalla<br />

incomunicab<strong>il</strong>ità generazionale e dai


media soporiferi e condizionanti, non è<br />

fac<strong>il</strong>e, ma sicuramente appetib<strong>il</strong>e come<br />

“mission...a volte apparentemente…<br />

impossible”.<br />

Via del Sole ha ambizione di trasmutar<br />

i valori contemporanei calamità di<br />

sopraffazioni e di interessi materiali, in<br />

Valori Antichi, quelli della Tradizione,<br />

del dialogo fra <strong>per</strong>sone lontane a volte<br />

appena pochi passi.<br />

Nasciamo con s<strong>per</strong>anze e credenze, con<br />

prospettive di realizzazione positiva<br />

e ce le fanno credere fino all’impatto<br />

con diversità di esistenza. Siamo stati<br />

coinvolti, avvolti, in maniere p<strong>il</strong>otate<br />

dal benessere ed abbiamo dimenticato<br />

“<strong>il</strong> sapor del bel niente”, della pausa,<br />

della riflessione, dell’ascolto.<br />

“Nel niente più di quel che è <strong>per</strong>messo<br />

o di ciò che resta” (al diversamente<br />

ab<strong>il</strong>e o all’anziano), vogliamo invece<br />

cercar tanto se non tutto. Via del Sole<br />

è irruente nel sorriso e nella Gioia ed<br />

in questo non chiede scusa e <strong>per</strong>messo.<br />

Questo e non altro, s<strong>per</strong>iamo abbiano<br />

intuito i ragazzi della scuola a cui<br />

abbiamo presentato “irritualmente” <strong>il</strong><br />

nostro sguardo, destando in loro voglia<br />

di esprimersi poi così non sopite e<br />

vinte…e forse hanno capito.<br />

“Aprire gli occhi… liberare la<br />

Felicità” <strong>per</strong> noi, tutor di divertenti<br />

circostanze, non è stato e non sarà mai<br />

un progetto (<strong>per</strong> quanto di efficace<br />

effetto comunicativo), ma una sfida,<br />

una ennesima provocazione lanciataci<br />

dalla noia e dalla pigrizia del mondo<br />

cosi detto civ<strong>il</strong>e, da vincere.<br />

I ragazzi di “Via del Sole” hanno<br />

“annusato <strong>il</strong> senso della nostra<br />

investitura, esser Principi del Dialogo”.<br />

Certo avranno da forzare tempi tolti<br />

ad attività meno “impattanti” (comodo<br />

PC di casa e passeggiata elasticizzata<br />

ripetuta sul corso), avranno da colmare<br />

profonde esigenze di sorrisi fra<br />

coetanei e famigliari…ma crediamo ce<br />

la faranno, <strong>per</strong>ché selettivi nelle scelte,<br />

sapranno col tempo, chi veramente<br />

cercare <strong>per</strong> accompagnarsi.<br />

Foto di gruppo dei partecipanti al progetto “Aprire gli occhi liberare la felicità”.<br />

In alto a sinistra Grazia Corini (presidente del Forum delle Associazioni giuliesi)<br />

e, a destra un momento delle attività<br />

Giovani<br />

proGEtto scuola E volontarIato<br />

Abbiamo trovato <strong>per</strong> loro (<strong>per</strong> noi!)<br />

nuovi compagni, meno formati<br />

alle tendenze, alle mode, alle<br />

consumistiche esigenze (i disab<strong>il</strong>i<br />

e gli anziani), <strong>il</strong> tempo ci dirà se ci<br />

saranno “nuovi veri fidanzamenti fra<br />

i nostri scolari e loro ricerca del vero e<br />

semplice, del contatto senza chiedersi<br />

<strong>per</strong> chi e cosa rende”.<br />

Via del Sole non ha ambizione di voler<br />

scontare peccati o evitare penitenze<br />

(buonismo di maniera del volontariato<br />

prestato all’occorrenza). Via del Sole<br />

è St<strong>il</strong>e di Vita e di condotta, amab<strong>il</strong>e<br />

e “folle” lotta alla al pietismo o alla<br />

carità “pelosa”.<br />

Via del Sole, se non ci tradiamo (tradir<br />

se stessi è <strong>il</strong> più grave dei reati), dovrà<br />

insegnar ai propri piccoli “soldati” (ai<br />

giovani…a noi stessi!) che l’arma del<br />

sorriso e dell’abbraccio…sempre….<br />

può renderci “diversi…ma diversi<br />

veramente”!<br />

IN ALTO IL CUORE.<br />

settembre 2011 | cuore volontario | 17<br />

GIULIANOVA


Giovani<br />

proGEtto scuola E volontarIato<br />

Insegnando... s’impara<br />

All’interno del progetto “Aprire gli occhi, liberare la felicità”, ecco la<br />

testimonianza dei volontari del <strong>Centro</strong> Aggregativo <strong>per</strong> ragazzi “Madre<br />

Teresa”. Un’es<strong>per</strong>ienza altamente formativa sia <strong>per</strong> i componenti<br />

dell’associazione sia <strong>per</strong> i ragazzi. «Cominciando <strong>per</strong> giocare, si finisce<br />

<strong>per</strong> diventare parte del gioco. Se ci aspettavamo di giocare nel ruolo<br />

di insegnanti, abbiamo finito la partita come alunni. E abbiamo vinto»<br />

di Giulia di Pietrantonio e sara Marinucci, sara Mahjoub<br />

18 | cuore volontario | settembre 2011<br />

Sopra: un intenso primo piano di Madre Teresa. Nella pagina accanto,<br />

un’immagine del porto di Giulianova Lido


Nel settembre del 2010, l’Associazione “Madre<br />

Teresa Onlus”, insieme ad altre 8, ha presentato <strong>il</strong><br />

progetto “Aprire gli occhi...liberare la felicità” alle<br />

scuole su<strong>per</strong>iori, allo scopo di sensib<strong>il</strong>izzare i giovani<br />

ad un’attività altruista e purtroppo poco pubblicizzata:<br />

<strong>il</strong> VOLONTARIATO.<br />

Se in un primo momento, allettati dal punto di<br />

credito che si poteva conseguire con un minimo<br />

di 20 ore, <strong>il</strong> progetto sembrava interessante,<br />

successivamente si è rivelato un’es<strong>per</strong>ienza positiva<br />

ma anche formativa sia sul piano morale che educativo.<br />

Tredici di noi sono stati indirizzati al <strong>Centro</strong><br />

Aggregativo <strong>per</strong> ragazzi “Madre Teresa”, <strong>il</strong> nostro<br />

compito consisteva nell’aiutare i ragazzi delle<br />

elementari e delle medie nello studio: far ripetere<br />

la paginetta di storia, le tabelline, le coniugazioni<br />

verbali, spiegare le nozioni base. Quella che sembrava<br />

una semplice attività da maestrine, si è rivelata,<br />

invece,un vero e proprio “gioco formativo” e quindi<br />

un’inaspettata occasione di crescita soprattutto a<br />

livello umano.<br />

Venire a contatto con ragazzi provenienti da<br />

realtà problematiche,totalmente lontane da quella che<br />

comunemente conosciamo come “Fashion Life”, da<br />

un quartiere diffic<strong>il</strong>e, quale l’Annunziata, o da paesi<br />

stranieri, non ha fatto altro che dis-omologare le<br />

nostre menti e farci rimettere in discussione.<br />

In poco tempo siamo divenuti <strong>il</strong> punto di riferimento<br />

dei ragazzi che ci cercavano e ci si litigavano appena<br />

arrivavamo, guidati sempre dal “capo-mamma”,<br />

Maria Giorgini, la direttrice del <strong>Centro</strong>. Si capiva che<br />

i ragazzi avevano bisogno di un riferimento, qualcuno<br />

che insegnasse loro a distinguere <strong>il</strong> bene dal male, <strong>per</strong><br />

poi scegliere da soli la propria strada.<br />

E senza rendercene conto, in questi sei mesi,<br />

durante i quali abbiamo trascorso molto tempo con<br />

loro e gli educatori del <strong>Centro</strong>, siamo diventate noi<br />

tale modello.<br />

Non è stato, quindi, solo un aiuto allo studio.<br />

Abbiamo dato ai bambini la nostra disponib<strong>il</strong>ità,<br />

<strong>il</strong> nostro affetto, abbiamo scherzato con loro, ci<br />

siamo messe in gioco, spesso tornando bambine<br />

e ponendoci al loro stesso livello <strong>per</strong> capire le loro<br />

difficoltà e riscoprire anche delle nozioni scolastiche<br />

che, nel corso degli anni, avevamo <strong>per</strong>so di vista o<br />

accantonato.<br />

Ci siamo trovate anche in situazioni diffic<strong>il</strong>i: zuffe<br />

tra ragazzi, spesso volava qualche parola di troppo,<br />

allusioni razziste e offensive, lì <strong>il</strong> nostro compito<br />

diventava decisamente più impegnativo, allora<br />

Giovani<br />

proGEtto scuola E volontarIato<br />

dovevamo elaborare dei lavori di gruppo a cui tutti,nessuno<br />

escluso, potessero partecipare, apprezzando la compagnia<br />

del “diverso”.<br />

Sicuramente di grande effetto è stata la messa in scena<br />

di un musical che ha <strong>per</strong>messo a 20 ragazzi, molto diversi<br />

tra loro, di stare insieme con entusiasmo, fino a fine giugno.<br />

Abbiamo organizzato dei giochi di squadra come “ruba<br />

bandiera” o la pallavolo e, d’inverno, giochi da tavolo come<br />

<strong>il</strong> Monopoli.<br />

E’ stato bello tornare bambini, usare la fantasia e la<br />

pazienza, tutto questo con entusiasmo e motivazione<br />

...un patrimonio inestimab<strong>il</strong>e, impossib<strong>il</strong>e da acquistare<br />

con soldi o con altri beni materiali, ma solo con questo<br />

tipo di es<strong>per</strong>ienza che contiamo di proseguire anche un<br />

altr’anno.<br />

settembre 2011 | cuore volontario | 19<br />

GIULIANOVA


Giovani<br />

proGEtto scuola E volontarIato<br />

20 | cuore volontario | settembre 2011<br />

Studenti, insegnanti e partecipanti al Progetto Scuola di Montorio,<br />

posano <strong>per</strong> una foto ricordo davanti all’obiettivo


Cittadinanza attiva,<br />

solidarietà e costituzione<br />

Il Progetto Scuola e <strong>Volontariato</strong>, a Montorio, ha suggerito agli studenti del<br />

Pascal una riflessione che andasse oltre i ritmi di una società dove bisogna<br />

“consumare” più che vivere attraverso le relazioni. Una sfida che i ragazzi<br />

hanno raccolto ben volentieri cominciando a dialogare con la comunità<br />

reale. Quella che vive nel loro territorio. Un’es<strong>per</strong>ienza che ha restituito<br />

a tutti i partecipanti la voglia di conoscenza e di una ricerca “globale”<br />

di catia di luiGi<br />

Il volontariato può entrare a pieno titolo nelle scuole<br />

e nella didattica come un’altra forma di conoscenza e di<br />

sa<strong>per</strong>e? La risposta è sì. A garantircelo è Anna Gianfelici,<br />

docente dell’Istituto Tecnico Commerciale e <strong>per</strong> <strong>il</strong> Turismo<br />

“Blaise Pascal” di Montorio, promotrice insieme a Rita<br />

Pigliacelli, Anna Foglia, Annamaria Di Mercurio, Giovanna<br />

Martini, con <strong>il</strong> supporto del dirigente scolastico Piero Natale<br />

e della presidente della Croce Bianca di Montorio Adele<br />

Guerrieri, del progetto “Cittadinanza attiva, solidarietà<br />

e costituzione”, realizzato in collaborazione con <strong>il</strong> CSV di<br />

<strong>Teramo</strong>.<br />

Di fronte ad una società dove bisogna “consumare” più<br />

che vivere attraverso le relazioni, la scuola ha pensato di far<br />

“sostare” a riflettere i più giovani attraverso l’es<strong>per</strong>ienza<br />

del volontariato. Una sfida che i ragazzi del Pascal hanno<br />

raccolto ben volentieri cominciando a dialogare con la<br />

comunità reale, nel territorio, con una domanda di sa<strong>per</strong>i<br />

complessi.<br />

Un’es<strong>per</strong>ienza che ha sicuramente restituito ai ragazzi<br />

la voglia di conoscenza, diventando una s<strong>per</strong>imentazione<br />

straordinaria di ricerca globale, che ha <strong>per</strong>messo a ciascuno<br />

di essere protagonista del proprio territorio, poiché si vive<br />

nel globale, studiando nel locale, e che nello stesso tempo<br />

ha dato a molti la possib<strong>il</strong>ità di misurarsi con realtà che<br />

non conoscevano. È così che i ragazzi del Pascal – come ci<br />

ha raccontato Anna Gianfelici - hanno prima animato gli<br />

anziani ospiti della casa di riposo “De Benedictis” di <strong>Teramo</strong>,<br />

<strong>per</strong> poi “regalare” un sorriso ai diversamente ab<strong>il</strong>i con i<br />

quali hanno trascorso diversi pomeriggi cantando, ballando<br />

e realizzando piccoli manufatti che sono stati regalati alle<br />

famiglie ospiti dei moduli abitativi provvisori (map). Senza<br />

dimenticare gli anziani di Montorio di fronte ai quali i<br />

“giovani docenti” hanno letto, spiegato e commentato alcuni<br />

articoli della Costituzione. Ma sentiamo le loro voci dirette<br />

sulle es<strong>per</strong>ienze fatte, cominciando con Marco Valleriani,<br />

19 anni dell’Istituto Tecnico Commerciale, visivamente<br />

ancora teso <strong>per</strong> la lezione appena tenuta ad un gruppo di<br />

Giovani<br />

proGEtto scuola E volontarIato<br />

anziani. «Questi incontri sicuramente favoriscono l’incontro<br />

attivo tra generazioni promuovendo e supportando iniziative<br />

di scambio e collaborazione intergenerazionale».<br />

Per Davide Giannuzzi, 18 anni dell’Istituto Tecnico<br />

Commerciale, quella fatta con i ragazzi disab<strong>il</strong>i è stata<br />

un’es<strong>per</strong>ienza forte. «Mi ha fatto crescere indubbiamente,<br />

confrontarmi e lavorare con ragazzi che hanno dei problemi.<br />

Realizzare delle croci in legno con chicchi di lenticchia con<br />

F<strong>il</strong>ippo o con altri mi ha reso felice. Ho dato un po’ del mio<br />

tempo ma in cambio ho ricevuto tanto». Ma Davide non è<br />

l’unico ad aver trascorso tutte le domeniche pomeriggio del<br />

mese di maggio nei locali del <strong>Centro</strong> di aggregazione, partner<br />

importante del progetto, insieme ai diversamente ab<strong>il</strong>i. Con<br />

lui c’erano anche altri compagni di scuola, come Ilaria<br />

Zuccarini, 16 anni dell’istituto Tecnico Turistico. «Vicino a<br />

questi ragazzi ho capito che i nostri problemi adolescenziali<br />

non sono più tali.<br />

Ci sono cose più importanti nella vita e non ce ne<br />

rendiamo conto. Ecco, questa es<strong>per</strong>ienza mi ha fatto crescere<br />

e mi ha insegnato che nella vita si può donare qualcosa agli<br />

altri. Mi ha insegnato altri valori importanti. Si può essere<br />

ad esempio amico anche di chi non è come noi e non ha le<br />

nostre stesse ab<strong>il</strong>ità. E’ stata un’es<strong>per</strong>ienza molto bella che<br />

sicuramente sola non avrei mai fatto. Il merito va ai nostri<br />

prof che ci hanno creduto <strong>per</strong> primi e ai ragazzi della Croce<br />

Bianca che hanno lavorato accanto a noi». Ilaria parla di<br />

un’es<strong>per</strong>ienza nuova, bella, che pensa proprio di ripetere <strong>per</strong><br />

continuare a godere di quel sorriso che le si imprime sulla<br />

bocca quando sta con chi è meno fortunato.<br />

Ai ragazzi del Pascal si sono uniti anche i giovani<br />

volontari della Croce Bianca di Montorio, che hanno<br />

preso parte attiva e animato i laboratori dei diversamente<br />

ab<strong>il</strong>i. «Una collaborazione spontanea – come ha spiegato<br />

Adele Guerrieri – che ha visto i nostri volontari come<br />

co-protagonisti del progetto, contagiati da sentimenti,<br />

entusiasmi, idee e attività».<br />

settembre 2011 | cuore volontario | 21<br />

mONTOrIO


Giovani<br />

proGEtto scuola E volontarIato<br />

Lo stupore fa conoscere<br />

(pensieri in libertà di ragazzi<br />

a contatto con <strong>il</strong> bisogno)<br />

Un pugno nello stomaco. A volte, quando ci si scontra con la dura realtà, si rischia<br />

di prendere qualche batosta. Eppure, confrontarsi con la realtà fa bene se ad<br />

esserne nutrito è lo spirito e non solo <strong>il</strong> corpo. Una finalità di questo tipo ha avuto <strong>il</strong><br />

progetto del CSV di <strong>Teramo</strong> “Lo stupore fa conoscere”, che ha coinvolto i ragazzi<br />

dell’Istituto tecnico commerciale “Vincenzo Comi” in un “<strong>per</strong>corso di solidarietà,<br />

volontariato e scuola”, un <strong>per</strong>corso pensato e realizzato “<strong>per</strong> educare ed educarsi”...<br />

...Povertà ed esclusione sociale i temi trattati nel<br />

progetto, con un’analisi conoscitiva dei bisogni reali e dei<br />

problemi connessi, al fine di stimolare i ragazzi ad essere<br />

“strumenti attivi di partecipazione sociale”.<br />

Anche soltanto preparare pacchi di alimenti da donare<br />

alle famiglie – come hanno fatto i ragazzi alla fine del<br />

<strong>per</strong>corso educativo con l’aiuto dei volontari e degli<br />

o<strong>per</strong>atori delle associazioni - può essere un valido aiuto <strong>per</strong><br />

gli altri ma anche <strong>per</strong> se stessi quando, tramite l’es<strong>per</strong>ienza<br />

22 | cuore volontario | settembre 2011<br />

diretta, si fanno propri i valori della partecipazione attiva.<br />

Conoscere i bisogni, conoscere <strong>il</strong> bisogno (innato) di<br />

donare una parte di sé agli altri. Questa è l’es<strong>per</strong>ienza<br />

del volontariato, che i ragazzi hanno saputo ben recepire<br />

ed interpretare come si legge nella bacheca (nemmeno<br />

troppo virtuale) che abbiamo allestito <strong>per</strong> raccogliere i<br />

loro pensieri al termine del progetto. Ve li offriamo, così<br />

come ci sono <strong>per</strong>venuti (abbiamo inserito in corsivo nomi<br />

di fantasia dove mancavano), in tutta la loro purezza.<br />

Sopra, la sede dell’Istituto tecnico commerciale Vincenzo Comi


Ho fatto <strong>il</strong> volontario al banco della<br />

solidarietà e negli scout. Penso che sia<br />

un’es<strong>per</strong>ienza favolosa da fare e da<br />

sistemare nel bagaglio della propria<br />

vita. Continuerò sicuramente <strong>per</strong>ché<br />

ci tengo moltissimo ad aiutare altre<br />

<strong>per</strong>sone meno fortunate di me.<br />

MiCHele P.<br />

Ognuno pensa a se stesso, convinto<br />

di avere problemi molto gravi e non<br />

sapendo che ci sono <strong>per</strong>sone che<br />

possono dirsi fortunate se riescono<br />

a mangiare… e che la sera pregano<br />

<strong>per</strong>ché <strong>il</strong> giorno successivo<br />

sia migliore! e magari quel che noi<br />

desideriamo <strong>per</strong> <strong>il</strong> nostro domani è<br />

un cellulare, un’automob<strong>il</strong>e ed altre<br />

cose materiali che non ci possono<br />

cambiare veramente la vita né<br />

arricchire <strong>il</strong> cuore.<br />

Madelyn F.<br />

Solidarietà significa aiutare <strong>il</strong> prossimo,<br />

dare un qualcosa a quelle <strong>per</strong>sone<br />

che non hanno niente. Quella di<br />

og gi è stata una bellissima es<strong>per</strong>ienza,<br />

non solo <strong>per</strong>ché abbiamo aiutato<br />

le <strong>per</strong>sone meno fortunate ma anche<br />

<strong>per</strong>ché abbiamo sco<strong>per</strong>to un lato di<br />

noi stessi che forse alcuni di noi non<br />

conoscevano ancora. la solidarietà è<br />

<strong>per</strong> gli altri… ma anche <strong>per</strong> noi!<br />

MaSSiMO<br />

Mi è piaciuta quest’es<strong>per</strong>ienza <strong>per</strong>ché<br />

so che sto aiutando gente che non ha<br />

neanche da mangiare e mi sento ut<strong>il</strong>e<br />

<strong>per</strong>ché sto facendo del bene. Mi sto<br />

divertendo e s<strong>per</strong>o di poter continuare!<br />

GiOvanna<br />

Quest’es<strong>per</strong>ienza mi ha fatto capire<br />

che bisogna aiutare <strong>il</strong> prossimo: ci sono<br />

infatti <strong>per</strong>sone che non si possono<br />

<strong>per</strong>mettere di mangiare e con un piccolo<br />

mio gesto possono farlo…<br />

GiuSePPe<br />

<strong>il</strong> volontariato mi ha sempre affascinato<br />

e questa es<strong>per</strong>ienza la rifarei<br />

tutti i giorni. Mi fa sembrare tipo robin<br />

Hood che rubava ai ricchi <strong>per</strong> dare<br />

ai poveri. Facendo questa es<strong>per</strong>ienza,<br />

riesco a sentirmi ancora più me stessa.<br />

aiutare gli altri serve a capire che<br />

noi siamo un po’ più fortunati… tutti<br />

dovrebbero farlo anche soltanto <strong>per</strong><br />

dieci minuti!<br />

Maria<br />

Questa es<strong>per</strong>ienza è stata molto<br />

significativa e mi ha aiutato a capire<br />

la situazione di molte famiglie,<br />

anche vicine a noi, che a volte non<br />

riescono ad acquistare neanche<br />

un pacco di pasta. Questo<br />

volontariato è ut<strong>il</strong>issimo <strong>per</strong>ché,<br />

se è vero che purtroppo non si<br />

riesce a combattere e sconfig gere<br />

la povertà, si può in questo modo<br />

combattere l’egoismo…<br />

PaOla<br />

Questa es<strong>per</strong>ienza mi ha fatto<br />

capire tante cose: mi ha insegnato a<br />

condividere; mi ha insegnato a capire<br />

che anche la cosa più semplice come<br />

<strong>il</strong> mangiare <strong>per</strong> molti è diffic<strong>il</strong>e; mi<br />

ha insegnato che anche <strong>il</strong> più piccolo<br />

aiuto, come quello che abbiamo dato<br />

noi, è ut<strong>il</strong>e <strong>per</strong> creare una grande<br />

cosa. aiutare è sinonimo di ricevere,<br />

poiché aiutando riceviamo non cose<br />

materiali bensì sentimenti ed emozioni.<br />

Cosa c’è di meglio di regalare un sorriso<br />

a quelle <strong>per</strong>sone che, pur vivendo<br />

di poco, sono felici anche <strong>per</strong> la più<br />

piccola cosa?<br />

CHiara d. C.<br />

È stato bello aver aiutato in<br />

così poco tempo tante famiglie<br />

bisognose…<br />

laura<br />

Giovani<br />

proGEtto scuola E volontarIato<br />

settembre 2011 | cuore volontario | 23<br />

TErAmO


Giovani<br />

proGEtto scuola E volontarIato<br />

«Papà e prof?<br />

Li abbiam messi<br />

a fare i volontari»<br />

L’iniziativa del CSV, che da tre anni coinvolge i ragazzi della San Giuseppe di <strong>Teramo</strong><br />

nel progetto Scuola e <strong>Volontariato</strong>, ha contagiato anche genitori ed insegnanti.<br />

Messi da parte i rispettivi ruoli, anche loro hanno sco<strong>per</strong>to la gioia (provata dai<br />

rispettivi figli e alunni) di poter regalare un po’ di tempo a chi ha bisogno. E così,<br />

dopo la preparazione dei pacchi di cibo da parte dei bambini, è avvenuta la<br />

consegna ad o<strong>per</strong>a degli adulti. Ecco <strong>il</strong> racconto che ci hanno offerto due testimoni…<br />

24 | cuore volontario | settembre 2011


Daniele Di Lorenzo, laureato in<br />

ingegneria, impiegato, da semplice papà è<br />

diventato papà volontario. Come è accaduto?<br />

«Sono stato coinvolto nelle iniziative dai miei<br />

figli, che partecipavano a scuola al progetto<br />

di raccolta cibo <strong>per</strong> <strong>il</strong> Banco Alimentare,<br />

quindi anche io ora faccio parte di quei<br />

volontari che, una volta al mese, consegnano<br />

i pacchi di generi alimentari alle famiglie<br />

bisognose». Una bella storia. Nata dalla voglia<br />

di solidarietà che solo <strong>il</strong> volontariato riesce<br />

a trasmettere in maniera contagiosa. È nata<br />

anche una amicizia con queste <strong>per</strong>sone, che<br />

mi ha arricchito <strong>per</strong>ché, sinceramente, non<br />

pensavo che ci fossero queste situazioni così<br />

drammatiche». E invece, purtroppo, sono<br />

tanti e a volte sorprendenti i casi diffic<strong>il</strong>i. «Gi,<br />

ci sono <strong>per</strong>sone che hanno bisogno di tutto e<br />

vivono in situazioni davvero disagiate. Sono<br />

contento che da parte della mia famiglia si<br />

possa fare qualcosa».<br />

«Certo, in effetti può sembrare strano<br />

– prosegue Daniele - che i figli abbiano<br />

suggerito l’es<strong>per</strong>ienza al padre, come è<br />

avvenuto nel mio caso, <strong>per</strong>ò in effetti spesso<br />

non ci rendiamo conto, nel benessere,<br />

che magari <strong>il</strong> vicino di pianerottolo ha una<br />

situazione economica non troppo positiva.<br />

Cos’altro si può fare? Secondo me questa<br />

es<strong>per</strong>ienza può essere estesa a tutte le scuole.<br />

Tutti sono sensib<strong>il</strong>i, magari non lo sanno. Non<br />

costa niente, mentre si fa la spesa, acquistare<br />

un pacco di pasta in più o una scatola di<br />

tonno in più. L’aspetto umano, <strong>il</strong> contatto…<br />

sono queste le cose positive, non è certo lo<br />

scatolone che risolve i problemi…»<br />

Giovani<br />

proGEtto scuola E volontarIato<br />

È un’insegnante, fa con impegno la<br />

mamma ed ora è anche volontaria. Stiamo<br />

parlando di S<strong>il</strong>via Iuliani, che (nel suo ruolo<br />

di docente) è una delle coordinatrici del<br />

progetto…. Come è diventata volontaria? «I<br />

ragazzi preparavano nella sede del Banco di<br />

solidarietà i pacchi, noi adulti <strong>per</strong> andare oltre<br />

abbiamo deciso di consegnarli. Per ora siamo<br />

io ed un papà, ma altri genitori sono in lista.<br />

Noi non potevamo mandare i bambini nelle<br />

case, sarebbe stata un’es<strong>per</strong>ienza troppo<br />

forte. Così lo facciamo noi e poi raccontiamo<br />

loro tutte le fasi e i ragazzi sono molto contenti.<br />

Il progetto è nato tre anni fa con <strong>il</strong> CSV, che ci<br />

ha fatto conoscere <strong>il</strong> mondo del volontariato e<br />

chi sono i volontari e, quindi, abbiamo deciso<br />

di diventare noi stessi volontari partecipando<br />

alla colletta direttamente nei su<strong>per</strong>mercati<br />

e preparando i pacchi. Anche a scuola<br />

abbiamo realizzato una colletta alimentare e<br />

tutti sono stati generosi e molto bravi. Cosa<br />

ci insegna questa es<strong>per</strong>ienza? Ci dà molta<br />

carica, ci fa vedere i nostri ragazzi in un<br />

altro modo, conosciamo di loro altri aspetti e<br />

non solo quelli legati ai doveri scolastici. Li<br />

conosciamo proprio bene, è un’es<strong>per</strong>ienza<br />

bellissima e ci unisce tantissimo».<br />

TErAmO


Giovani<br />

opInIonI<br />

«Scuola e volontariato<br />

si può dare di più»<br />

Daniela Magno, dirigente scolastico dell’Ufficio Studi di <strong>Teramo</strong>,<br />

propone un progetto che renda concreta la collaborazione tra Ufficio<br />

scolastico e CSV e porti <strong>il</strong> volontariato in classe. «Stiamo vivendo un<br />

momento fondamentale di impulso e di grande convergenza istituzionale<br />

attorno ai temi della solidarietà. Dobbiamo lavorare nell’immediato<br />

futuro <strong>per</strong> la stesura di un piano sistematico a carattere provinciale»<br />

di daniela MaGno - dirigente scolastico ufficio studi ambito territoriale di teramo<br />

Non è un caso se ho preso a prestito<br />

<strong>il</strong> titolo di questo mio contributo dal<br />

Convegno Nazionale che si svolse a<br />

Torino nel 2003, momento cruciale<br />

nel cammino che la Scuola italiana<br />

ha intrapreso nell’educazione alla<br />

convivenza civ<strong>il</strong>e e alla solidarietà.<br />

Ritengo che anche nella nostra<br />

realtà provinciale stiamo vivendo un<br />

momento fondamentale di impulso e<br />

di grande convergenza istituzionale<br />

attorno ai temi della solidarietà, della<br />

partecipazione responsab<strong>il</strong>e, della<br />

“cittadinanza mult<strong>il</strong>ivello”.<br />

Da un’es<strong>per</strong>ienza “forte” vissuta<br />

insieme al C.O.A.B.AR, Comitato<br />

O<strong>per</strong>ativo <strong>per</strong> l’Abbattimento delle<br />

Barriere architettoniche, che è sfociata<br />

nell’organizzazione del Convegno<br />

“Oltre ogni barriera” tenutosi a <strong>Teramo</strong><br />

<strong>il</strong> 3 dicembre 2010, sono emerse alcune<br />

considerazioni di fondo:<br />

- le varie Istituzione presenti<br />

sul territorio, dalla Prefettura alla<br />

Questura, dalla Provincia al Comune,<br />

dall’Ufficio scolastico Provinciale all’<br />

Associazionismo, sono pronte <strong>per</strong> fare<br />

“rete”, <strong>per</strong> mettere a disposizione delle<br />

Scuole professionalità, strumenti e<br />

risorse e <strong>per</strong> promuovere e sostenere<br />

26 | cuore volontario | settembre 2011<br />

la diffusione della cultura del<br />

volontariato;<br />

- gli studenti vogliono essere<br />

coinvolti, a patto che <strong>il</strong> loro sia un<br />

coinvolgimento attivo, a patto che<br />

siano i protagonisti delle varie scelte,<br />

a patto che si faccia pratica di una<br />

cittadinanza responsab<strong>il</strong>e, a patto che si<br />

dia credib<strong>il</strong>ità e visib<strong>il</strong>ità ai loro organi<br />

di rappresentanza, come la Consulta, i<br />

rappresentanti di Istituto, ecc. ecc.;<br />

- l’importanza del ruolo di<br />

coordinamento e di “collante” del<br />

CSV, che fac<strong>il</strong>ita la comunicazione,<br />

la circolazione delle es<strong>per</strong>ienze e la<br />

documentazione delle stesse.<br />

Nella ferma consapevolezza che la<br />

dimensione del volontariato ha piena<br />

titolarità nel contesto scolastico, sia<br />

<strong>per</strong>ché attraversa trasversalmente le<br />

varie discipline, sia <strong>per</strong> l’indiscutib<strong>il</strong>e<br />

valenza orientativa, sia <strong>per</strong> l’intrinseco<br />

valore formativo, si propone <strong>per</strong> <strong>il</strong><br />

prossimo futuro la stesura di un Piano<br />

sistematico a carattere provinciale, che<br />

abbia come punto di partenza la stipula<br />

di un Protocollo di intesa tra l’Ufficio<br />

Scolastico e <strong>il</strong> CSV .<br />

Si potranno così regolamentare<br />

aspetti cruciali e prioritari quali:<br />

• l’inserimento di iniziative di<br />

volontariato all’interno del Piano<br />

dell’Offerta Formativa;<br />

• le modalità di diffusione della<br />

Carta di Intenti sul volontariato e<br />

la scuola;<br />

• la definizione di criteri <strong>per</strong><br />

l’attribuzione di crediti formativi;<br />

• <strong>il</strong> monitoraggio delle iniziative<br />

di volontariato nelle Scuole e la<br />

promozione di reti di scopo;<br />

• l’organizzazione di <strong>per</strong>corsi<br />

formativi <strong>per</strong> i docenti;<br />

• l’incentivazione degli sportelli<br />

“Scuola e volontariato”;<br />

• l’organizzazione di stage formativi;<br />

• l’attribuzione di compiti specifici<br />

alla Consulta provinciale degli<br />

studenti;<br />

• la s<strong>per</strong>imentazione del<br />

“Passaporto del volontariato”, una<br />

certificazione delle competenze<br />

maturate dagli studenti attraverso<br />

le es<strong>per</strong>ienze di volontariato.<br />

Abbiamo, quindi, <strong>il</strong> quadro<br />

normativo che ci sostiene, abbiamo le<br />

Istituzioni dalla nostra parte, abbiamo<br />

la giusta dose di passione e spirito di<br />

iniziativa e allora…“Avanti tutta!”.


«Le associazioni sono<br />

una risorsa straordinaria»<br />

L’assessore alla Pubblica Istruzione e alle Politiche giovan<strong>il</strong>i del Comune<br />

di <strong>Teramo</strong>, Piero Romanelli, parla dell’importanza del patto non scritto tra<br />

organizzazioni ed enti. Soprattutto <strong>per</strong> i riflessi che ha sui giovani: «Il passaggio<br />

fondamentale sta nell’avvicinare gli adolescenti al volontariato. Oltre ad<br />

abituare i ragazzi, quello che è importante è che, accostandoli, indirettamente si<br />

avvicinano le famiglie. E in questo modo riusciamo a prevenire i disagi minor<strong>il</strong>i»<br />

di catia di luiGi<br />

In un afoso pomeriggio estivo di<br />

agosto al tavolo di un bar abbiamo<br />

incontrato Piero Romanelli, assessore<br />

del comune di <strong>Teramo</strong> con delega alla<br />

pubblica istruzione e alle politiche<br />

giovan<strong>il</strong>i, <strong>per</strong> avere un quadro un po’<br />

più chiaro del rapporto fra mondo del<br />

volontariato, giovani e istituzioni a<br />

<strong>Teramo</strong>. Ed è partendo dai giovani<br />

che Romanelli ha denunciato la<br />

mancanza di fondi. «Per attuare un<br />

minimo di politiche giovan<strong>il</strong>i – ha<br />

esordito –bisognerebbe avere un<br />

budget. E in questo momento di crisi la<br />

disponib<strong>il</strong>ità economica che abbiamo<br />

la usiamo <strong>per</strong> le scuole. Ma d’altronde<br />

quando parliamo di politiche giovan<strong>il</strong>i,<br />

non possiamo fare a meno di guardare<br />

al mondo della scuola».<br />

Fortunatamente <strong>per</strong> l’assessore<br />

comunale <strong>il</strong> volontariato qui a <strong>Teramo</strong><br />

ha un rapporto equ<strong>il</strong>ibrato con le<br />

istituzioni, continua a vivere in mezzo<br />

alla gente, nelle strade, nelle strutture<br />

sociali, tra le famiglie, con le antenne<br />

ben dritte, con <strong>il</strong> cuore collegato; quel<br />

volontariato che denuncia le difficoltà<br />

ma che, non limitandosi alla denuncia,<br />

si impegna con azioni e attività<br />

concrete; quel volontariato che cerca<br />

<strong>il</strong> rapporto con <strong>il</strong> settore pubblico, che<br />

ne ha bisogno, ma che si rapporta con<br />

lo stesso da pari a pari, pur nella sua<br />

diversità, in una collaborazione che<br />

legittima entrambi e che, soprattutto,<br />

va a beneficio delle comunità.<br />

L’assessore alla Pubblica Istruzione del<br />

Comune di <strong>Teramo</strong>, Piero Romanelli<br />

«Pur non avendo i fondi <strong>per</strong><br />

sostenere <strong>il</strong> volontariato – ha spiegato<br />

Romanelli – cerchiamo di essere<br />

presenti dal punto di vista logistico,<br />

magari dando la disponib<strong>il</strong>ità dei<br />

locali, del trasporto o di altro. E’ poi<br />

<strong>il</strong> CSV a fare un lavoro straordinario».<br />

Il passaggio fondamentale <strong>per</strong><br />

l’assessore alle politiche giovan<strong>il</strong>i<br />

sta nell’avvicinare gli adolescenti<br />

al volontariato «oltre ad abituare i<br />

ragazzi, quello che è importante è<br />

che, accostandoli, indirettamente si<br />

avvicinano le famiglie. E in questo<br />

modo riusciamo a prevenire i disagi<br />

minor<strong>il</strong>i. Il volontariato, dunque, in<br />

quanto espressione diretta delle realtà<br />

del territorio e delle singole comunità,<br />

non può sottrarsi al compito di<br />

riallacciare relazioni e ristab<strong>il</strong>ire forme<br />

di collegamento, non solo <strong>per</strong> erogare<br />

servizi ma anche <strong>per</strong> contribuire allo<br />

Giovani<br />

opInIonI<br />

sv<strong>il</strong>uppo di una cittadinanza attiva».<br />

Di sollecitazioni fortunatamente<br />

ne arrivano tante, <strong>per</strong> l’assessore<br />

comunale, soprattutto da parte delle<br />

associazioni presenti su <strong>Teramo</strong><br />

e frazioni «grazie poi alla stretta<br />

collaborazione con altri assessorati,<br />

come quello agli eventi di Guido<br />

Campana, alle politiche europee<br />

di Giovanni Luzii o all’assessorato<br />

regionale al lavoro di Paolo Gatti<br />

riusciamo a dare delle risposte. Ci<br />

vogliono le idee insomma, poi noi<br />

siamo a<strong>per</strong>ti a tutte le possib<strong>il</strong>ità.<br />

Certo – ha concluso - se non ci fosse<br />

<strong>il</strong> mondo del volontariato tante cose<br />

non le faremmo. E’ importante questo<br />

patto non scritto tra volontariato,<br />

istituzioni e politica in modo che si<br />

possa veramente o<strong>per</strong>are tutti <strong>per</strong> un<br />

mondo migliore».<br />

settembre 2011 | cuore volontario | 27


Giovani<br />

EspErIEnzE<br />

Storie di sport,<br />

amicizia e volontariato<br />

Interessante l’es<strong>per</strong>ienza di una cinquantina di ragazzi che, in occasione della<br />

Coppa Interamnia, hanno dato una mano al <strong>Centro</strong> Sportivo Italiano affinché<br />

ogni cosa, nell’organizzazione di uno degli eventi sportivi più attesi dell’anno,<br />

andasse <strong>per</strong> <strong>il</strong> verso giusto. «Aggregare ed educare alla vita attraverso lo<br />

sport» la mission del Csi come ci racconta <strong>il</strong> presidente provinciale, Angelo<br />

De Marcellis: «Rendersi ut<strong>il</strong>i <strong>per</strong> le squadre straniere è stato entusiasmante»<br />

di catia di luiGi<br />

Giovani volontari offresi. E’ quanto è accaduto a <strong>Teramo</strong>,<br />

la scorsa estate in occasione della 39° Interamnia World Cup,<br />

quando una cinquantina di ragazzi e più si sono presentati<br />

nella sede del <strong>Centro</strong> Sportivo Italiano (CSI) di via Nicola<br />

Palma <strong>per</strong> dare una mano organizzativa alla manifestazione.<br />

È così che storie di sport, di amicizia e di volontariato si<br />

sono intrecciate sui campi di pallamano allestiti tra le vie del<br />

28 | cuore volontario | settembre 2011<br />

centro storico, dove ininterrottamente dalle 7.30 del mattino<br />

fino a tarda notte tanti ragazzi, armati di entusiasmo, si sono<br />

prestati volontariamente nelle mansioni più disparate.<br />

«È stato un lavoro di equipe – confessa Angelo De<br />

Marcellis, giovane presidente provinciale del CSI – che ha<br />

coinvolto davvero tanti ragazzi. Rendersi ut<strong>il</strong>i <strong>per</strong> le squadre<br />

straniere, stare con loro è stato entusiasmante <strong>per</strong> i nostri


agazzi, che <strong>per</strong> sette giorni si son svegliati la mattina<br />

prestissimo <strong>per</strong> andare a letto dopo le due di notte.<br />

Nonostante le poche ore di sonno avevano una carica<br />

dentro e un’energia da vendere. All’inizio siamo partiti<br />

con un’esigua base di volontari che è la nostra, quella<br />

che abbiamo nel CSI, poi attraverso <strong>il</strong> passaparola<br />

sono arrivati davvero tanti volontari, riuscendo a<br />

centrare ancora una volta <strong>il</strong> nostro obiettivo: aggregare<br />

ed educare alla vita attraverso lo sport».<br />

Per tutta la durata dell’evento, la sede provinciale del<br />

CSI è stata così luogo di coordinamento dei volontari<br />

e di gestione della parte sportiva dell’Interamnia, che<br />

ha potuto contare sul sorriso e la disponib<strong>il</strong>ità di tanti<br />

volti giovani. «Del resto – aggiunge De Marcellis –<br />

tutta la nostra attività si regge sul volontariato, come<br />

i campionati che organizziamo sull’intero territorio<br />

provinciale, da Martinsicuro a S<strong>il</strong>vi Marina, passando<br />

<strong>per</strong> Isola del Gran Sasso, rivolti a ragazzi e adulti. La<br />

nostra mission è quella di aiutare i giovani ad andare<br />

oltre, ad abbandonare gli egoismi e ad affrontare la<br />

strada della condivisione, della s<strong>per</strong>imentazione del<br />

limite, della conoscenza di sé».<br />

IL CENTRO SPORTIVO ITALIANO<br />

Il <strong>Centro</strong> Sportivo Italiano (CSI) é<br />

un’associazione senza scopo di lucro, fondata<br />

sul volontariato, apolitica, che promuove<br />

lo sport come momento di educazione, di<br />

crescita, di impegno e di aggregazione<br />

sociale, ispirandosi alla visione cristiana<br />

dell’uomo e della storia nel servizio alle<br />

<strong>per</strong>sone e al territorio.<br />

Tra le più antiche associazioni di promozione<br />

sportiva del nostro paese, <strong>il</strong> Csi risponde ad<br />

una domanda di sport non solo numerica ma<br />

qualificata sul piano culturale, umano e sociale.<br />

Da sempre i giovani costituiscono <strong>il</strong> suo<br />

principale punto di riferimento, anche se le<br />

attività sportive promosse sono rivolte ad ogni<br />

fascia di età.<br />

Educare attraverso lo sport è la mission del<br />

CSI. Questo è ormai consolidato nella prassi e<br />

nella coscienza dell’associazione a tutti i livelli.<br />

Lo sport inteso dal CSI può anche essere<br />

uno strumento di prevenzione verso alcune<br />

particolari patologie sociali quali la solitudine,<br />

le paure, i timori, i dubbi, le devianze dei più<br />

giovani.<br />

Giovani<br />

EspErIEnzE<br />

Nella pagina accanto, volontari del CSI e, nel riquadro,<br />

<strong>il</strong> presidente provinciale Angelo De Marcellis.<br />

Sopra, instantanee dall’album della Coppa Interamnia 2011<br />

settembre 2011 | cuore volontario | 29


Giovani<br />

EspErIEnzE<br />

Il Progetto: “Educazione:<br />

parliamone insieme”, elaborato<br />

dall’Associazione “Amici del progetto<br />

Uomo” di Roseto degli Abruzzi e<br />

finanziato con fondi protocollo intesa<br />

fondazioni bancarie e volontariato, è in<br />

pieno corso di svolgimento.<br />

L’Associazione “Amici del Progetto<br />

Uomo”, ente capof<strong>il</strong>a del progetto, ha<br />

come partners l’Associazione “Amici<br />

del Progetto Uomo 2” di Sant’Egidio<br />

alla Vibrata, <strong>il</strong> liceo ginnasio “Saffo”<br />

di Roseto degli Abruzzi, l’istituto<br />

omnicomprensivo “Benedetto Croce”<br />

di Sant’Egidio alla Vibrata e si avvale<br />

del supporto dell’Associazione “Il<br />

Sentiero” di S<strong>il</strong>vi e della su<strong>per</strong>visione<br />

del <strong>Centro</strong> di Solidarietà di Pescara.<br />

Nel comitato di p<strong>il</strong>otaggio,<br />

Una rete contro<br />

<strong>il</strong> disagio giovan<strong>il</strong>e<br />

A Roseto è in corso <strong>il</strong> progetto “Educazione: parliamone insieme”<br />

dell’associazione “Amici del Progetto Uomo”, i cui protagonisti sono ragazzi,<br />

genitori ed insegnanti. Gli obiettivi dell’iniziativa sono quelli di ridurre <strong>il</strong><br />

fenomeno dell’abbandono scolastico, contrastare l’abuso di alcool e droghe<br />

da parte degli adolescenti, potenziare le capacità educative della famiglia,<br />

favorire spazi di aggregazione sociale, creare una coscienza partecipativa<br />

30 | cuore volontario | settembre 2011<br />

costituito con lo scopo di coordinare,<br />

implementare e monitorare le<br />

attività progettuali, sono presenti le<br />

Amministrazioni Comunali di Roseto<br />

degli Abruzzi e di Sant’Egidio alla<br />

Vibrata ed i responsab<strong>il</strong>i dei Sert di<br />

Giulianova e di Nereto.<br />

Il progetto ha come obiettivo<br />

generale la prevenzione del disagio<br />

giovan<strong>il</strong>e attraverso la costruzione di<br />

una rete pubblica-privata.<br />

I protagonisti sono: i giovani, i<br />

genitori e gli insegnanti.<br />

La finalità è quella di costruire una<br />

rete pubblico-privata di prevenzione;<br />

ridurre <strong>il</strong> fenomeno dell’abbandono<br />

scolastico; contrastare l’abuso di alcool<br />

e droghe da parte degli adolescenti;<br />

potenziare le capacità educative della<br />

famiglia; favorire spazi di aggregazione<br />

sociale <strong>per</strong> giovani/adolescenti; creare<br />

una coscienza partecipativa dei giovani<br />

alla vita civ<strong>il</strong>e, sociale e culturale della<br />

propria comunità.<br />

Tema centrale di questo <strong>per</strong>corso è,<br />

dunque, quello di affrontare <strong>il</strong> problema<br />

del disagio attraverso interventi<br />

innovativi di prevenzione primaria<br />

tesi a r<strong>il</strong>anciare <strong>il</strong> valore fondante<br />

dell’educazione come risposta concreta<br />

al problema stesso.<br />

Nei due Centri di ascolto delle<br />

associazioni di Roseto e di Sant’Egidio<br />

si sono svolte le fasi progettuali, che a<br />

fine <strong>per</strong>corso hanno dato vita ad una<br />

unica rappresentazione condivisa.<br />

La prima di esse è stata l’attivazione<br />

dello sportello di consulenza


Ragazzi “volontari” durante alcune fasi dell’iniziativa promossa<br />

dall’associazione “Amici del Progetto Uomo”<br />

degli insegnanti che si prefigge la<br />

realizzazione di un laboratorio con<br />

una duplice funzione: momento di<br />

formazione e <strong>per</strong>corso es<strong>per</strong>ienziale.<br />

La formazione consiste nel trattare<br />

argomenti di grande interesse quali:<br />

“Il disagio giovan<strong>il</strong>e”, “L’intelligenza<br />

emotiva”, “La relazione con se<br />

stessi”, “La relazione con gli altri”,<br />

“Essere o fare l’educatore”. Il <strong>per</strong>corso<br />

es<strong>per</strong>ienziale è invece un lavoro di<br />

conoscenza reciproca, di condivisione<br />

e di riflessione.<br />

L’altra fase del progetto<br />

“Educazione: parliamone insieme” è<br />

stata l’attivazione dello sportello di<br />

consulenza ai genitori di adolescenti<br />

– giovani ed ha previsto anch’essa la<br />

realizzazione di un laboratorio <strong>per</strong><br />

genitori. In esso si sono realizzati una<br />

serie di incontri di gruppo sui seguenti<br />

temi: “Che cos’è l’adolescenza”, “Il<br />

rapporto genitori – figli adolescenti”,<br />

“La comunicazione inter<strong>per</strong>sonale”,<br />

“Il disagio giovan<strong>il</strong>e”, “Le dipendenze<br />

patologiche e una serie di gruppi di<br />

auto – mutuo – aiuto.<br />

Per ultima, solo in ordine<br />

descrittivo, la fase significativa del<br />

Progetto “Educazione: parliamone<br />

insieme” in cui è stata attivata la<br />

costituzione dei gruppi di auto – mutuo<br />

– aiuto con adolescenti – giovani che<br />

opportunamente formati possono<br />

diventare punto di riferimento <strong>per</strong> i<br />

propri pari. Tale es<strong>per</strong>imento va sotto<br />

<strong>il</strong> nome di “Peer Education” e rende<br />

<strong>il</strong> progetto “Educazione: parliamone<br />

Giovani<br />

EspErIEnzE<br />

insieme” innovativo sul piano<br />

metodologico.<br />

Il progetto nella sua interezza è<br />

ideato e si articola in due <strong>per</strong>iodi di<br />

dodici mesi ciascuno.<br />

A conclusione del primo anno, i<br />

tre laboratori, insieme, hanno allestito<br />

una mostra chiamata: “L’essenziale<br />

è invisib<strong>il</strong>e agli occhi”. Un <strong>per</strong>corso<br />

interattivo dove i visitatori erano<br />

invitati ad entrare con <strong>il</strong> corpo, con<br />

la mente e con <strong>il</strong> cuore nelle varie<br />

postazioni. Protagonisti di questa<br />

es<strong>per</strong>ienza sono stati i ragazzi che,<br />

accogliendo br<strong>il</strong>lantemente i visitatori<br />

intervenuti, hanno rappresentato<br />

ogni lavoro realizzato spiegandone<br />

<strong>il</strong> processo che lo ha generato ed i<br />

contenuti trattati.<br />

settembre 2011 | cuore volontario | 31


Giovani<br />

EspErIEnzE<br />

Giovani giornalisti<br />

promuovono la solidarietà?<br />

Le belle storie faticano a passare in televisione. Meglio un barboncino che deve<br />

mettersi a dieta che un povero che non riesce ad arrivare a fine mese. I professionisti<br />

dell’informazione dicono che un cane obeso fa più ascolti di un povero. Sarà<br />

così o c’è sotto dell’altro? E come cresce la nuova leva dei giornalisti? “Cuore<br />

Volontario” ha raccolto le impressioni di due giovanissimi cronisti del master di<br />

giornalismo dell’università di <strong>Teramo</strong>. Ecco che cosa ci hanno detto, anzi scritto<br />

MeDIa e vOLOntaRIatO:<br />

un COnnuBIO DIFFICILe<br />

Argomenti che riguardano attività di solidarietà al<br />

servizio delle <strong>per</strong>sone meno fortunate e bisognose fanno<br />

ancora troppa fatica a guadagnare la ribalta sulle testate<br />

giornalistiche. Poco, troppo poco lo spazio concesso al<br />

volontariato. Un sottobosco che avrebbe bisogno di maggiore<br />

visib<strong>il</strong>ità <strong>per</strong> informare le <strong>per</strong>sone sulle innumerevoli attività<br />

che fanno parte di questo mondo e magari coinvolgerle sempre<br />

più. Proprio <strong>per</strong>ché è la mancanza di volontari che spesso<br />

determina l’arenarsi dei lavori delle varie associazioni. Eppure<br />

basterebbe piccolissimo impegno. E’ proprio in quest’ambito<br />

che i mezzi di comunicazione potrebbero svolgere <strong>il</strong> compito<br />

fondamentale di sensib<strong>il</strong>izzare le <strong>per</strong>sone, evidenziando le<br />

problematiche reali e <strong>il</strong>lustrando le dinamiche che regolano<br />

un’associazione di volontariato.<br />

La mancanza di questa tipologia di informazioni genera,<br />

soprattutto nelle realtà locali più piccole, una diffidenza<br />

verso chi si mette gratuitamente al servizio degli altri;<br />

e quindi una campagna informativa a 360 gradi sarebbe<br />

certamente d’aus<strong>il</strong>io <strong>per</strong> <strong>il</strong> settore. Non solo i media <strong>per</strong>ò,<br />

sono anche le associazioni stesse a doversi presentare al<br />

pubblico in maniera professionale e trasparente <strong>per</strong> ottenere<br />

maggior consenso. E <strong>per</strong> attirare maggiormente l’attenzione<br />

dei mezzi di informazione sarebbe auspicab<strong>il</strong>e una taratura<br />

specifica del messaggio tale da renderlo appetib<strong>il</strong>e ai media,<br />

che dinanzi ad una presentazione professionale saranno più<br />

propensi alla diffusione dello stesso. In un mondo dove sesso,<br />

sangue e soldi la fanno da padrone in quanto a “notiziab<strong>il</strong>ità”,<br />

<strong>per</strong> <strong>il</strong> settore del volontariato c’è ancora da lottare duramente<br />

<strong>per</strong> provare a conquistare un po’ di audience.<br />

Antonello Di Lella<br />

Studente del master di giornalismo di <strong>Teramo</strong><br />

32 | cuore volontario | settembre 2011<br />

IL LavORO InvIsIBILe<br />

Che nOn ChIeDe nIente<br />

Ci passano a fianco, li incrociamo <strong>per</strong> strada, ci sono<br />

seduti accanto durante i viaggi in autobus. Sembrano storie<br />

come tante altre, ma dietro quelle facce a volte si nascondono<br />

situazioni diffic<strong>il</strong>i, conti correnti in rosso, figli da mantenere<br />

con uno stipendio che non basta. La povertà è un male<br />

s<strong>il</strong>enzioso, che attanaglia chi la vive. Ma basterebbe scostarsi<br />

un attimo dal quotidiano, dalle statistiche che pur sembrano<br />

impietose ma rischiano di rimanere asettiche, <strong>per</strong> toccare<br />

con mano quel male s<strong>il</strong>enzioso. Ho deciso di incontrare i<br />

volontari di <strong>Teramo</strong>.<br />

La loro passione forse vive al di fuori dei riflettori, <strong>il</strong><br />

loro lavoro viaggia nei meandri di una società che sembra<br />

non voler vedere la povertà. Ecco, la povertà non è solo<br />

materiale, ma è anche povertà di idee e forse questo lo si<br />

dimentica troppo spesso. Probab<strong>il</strong>mente è <strong>il</strong> non chiedere<br />

nulla in cambio l’animus di chi muove gli o<strong>per</strong>atori del<br />

<strong>Centro</strong> <strong>Servizi</strong>. Pane, pasta, olio, vestiti. Solo nella provincia<br />

di <strong>Teramo</strong> <strong>il</strong> Banco di Solidarietà distribuisce 350 pacchi al<br />

mese alle famiglie più svantaggiate. Il volontario non giudica<br />

l’altro ma lo sostiene nel cammino lasciandogli tutta la<br />

responsab<strong>il</strong>ità della scelta finale. Quella scelta che cambia la<br />

vita, la stessa che <strong>il</strong> volontario ha fatto: quella di trovare <strong>il</strong><br />

modo, sempre, di aiutare gli altri.<br />

Rino Feliciani<br />

Studente del master di Giornalismo di <strong>Teramo</strong>


Pensa Europa<br />

“una risorsa <strong>per</strong> <strong>il</strong> volontariato”<br />

di erManno di bonaventura - Presidente csv chieti<br />

Il Consiglio dell’Unione europea,<br />

con la Decisione del 27 novembre 2009<br />

ha proclamato <strong>il</strong> 2011 come “Anno<br />

europeo delle attività di volontariato<br />

che promuovono la cittadinanza attiva”,<br />

definendo <strong>il</strong> volontariato come “una<br />

delle dimensioni fondamentali della<br />

cittadinanza attiva e della democrazia,<br />

nella quale assumono forma concreta<br />

valori europei quali la solidarietà e<br />

la non discriminazione e in tal senso<br />

contribuirà allo sv<strong>il</strong>uppo armonioso<br />

delle società europee” (GU UE L17 del<br />

22 gennaio 2010).<br />

PENSA EUROPA - “Think<br />

Europe”: una risorsa <strong>per</strong> <strong>il</strong> volontariato”<br />

è l’evento conclusivo del calendario<br />

degli eventi che i Centri di <strong>Servizi</strong>o<br />

<strong>per</strong> <strong>il</strong> <strong>Volontariato</strong> abruzzesi hanno<br />

inserito nel calendario comune <strong>per</strong><br />

l’Anno Europeo del <strong>Volontariato</strong>.<br />

Il 17 dicembre presso l’aeroporto<br />

d’Abruzzo, a Sambuceto, si svolgerà<br />

la seconda edizione del convegno sulle<br />

opportunità offerte dai programmi<br />

europei alle organizzazioni del terzo<br />

settore di cui <strong>il</strong> variegato mondo del<br />

volontariato rappresenta uno degli<br />

i csv abruzzesi nell’anno europeo del volontariato<br />

attori principali.<br />

L’evento risponde ad uno dei<br />

principali obiettivi che la Comunità<br />

europea intende <strong>per</strong>seguire nell’Anno<br />

Europeo del <strong>Volontariato</strong> e cioè quello<br />

di aumentare la visib<strong>il</strong>ità e quindi la<br />

conoscenza delle attività di volontariato<br />

nell’UE e delle iniziative realizzate dai<br />

soggetti del Terzo Settore, ponendo al<br />

centro la comunità - creatrice di legami<br />

sociali - e <strong>il</strong> territorio, quali ambiti in<br />

cui si accrescono relazioni solidali e<br />

partecipative, concretizzando in questo<br />

modo <strong>il</strong> modello sociale europeo.<br />

Nel dettaglio “Pensa Europa”<br />

sarà articolato in un convegno, tre<br />

laboratori di progettazione europea e<br />

una festa finale pensata e organizzata in<br />

collaborazione con le organizzazioni<br />

del nostro territorio.<br />

Ecco i contenuti dell’evento:<br />

• <strong>il</strong> convegno “Per <strong>il</strong> volontariato<br />

un’opportunità di nome Europa”.<br />

L’Anno europeo del <strong>Volontariato</strong><br />

nasce dalla volontà di incoraggiare e<br />

sostenere - in particolare attraverso<br />

lo scambio di es<strong>per</strong>ienze e di buone<br />

pratiche - gli sforzi della Comunità,<br />

degli Stati membri, delle autorità locali<br />

e regionali <strong>per</strong> creare nella società civ<strong>il</strong>e<br />

condizioni favorevoli al volontariato.<br />

Il convegno, con partecipazione di<br />

<strong>il</strong>lustri relatori, ha lo scopo di favorire<br />

una conoscenza ampia sull’accesso<br />

ai finanziamenti europei, con una<br />

panoramica su quanto avviene nelle<br />

altre regioni<br />

• i laboratori di progettazione<br />

mirano a favorire la conoscenza dei<br />

bandi europei, ad acquisire nuove<br />

ab<strong>il</strong>ità e conoscenze sulla progettazione<br />

condivisa con altre odv e partner<br />

istituzionali e, infine, ad elaborare idee<br />

progettuali <strong>per</strong> ottenere finanziamenti.<br />

Guidati da tutor qualificati, i<br />

partecipanti potranno elaborare un<br />

vero progetto da presentare a livello<br />

europeo, sui temi della cittadinanza<br />

attiva europea, la mob<strong>il</strong>ità dei volontari<br />

e i gemellaggi tra le città<br />

• la festa finale, che inizierà intorno<br />

alle 19.30, <strong>il</strong> cui programma è ancora<br />

in fase di definizione, sarà <strong>il</strong> momento<br />

conclusivo della giornata.<br />

settembre 2011 | cuore volontario | 33


i csv abruzzesi nell’anno europeo del volontariato<br />

di Gianvito PaPPalePore - Presidente csv l’aqu<strong>il</strong>a<br />

Lo scorso 16 luglio alle ore 11<br />

L’Aqu<strong>il</strong>a ha finalmente visto aprire le<br />

porte della sua Casa del <strong>Volontariato</strong><br />

e dell’Associazionismo. Un momento<br />

tutt’altro che simbolico in una città<br />

che, pur tra molte incertezze e notevoli<br />

difficoltà, prova a stento a ritrovare<br />

sé stessa. Difficoltà che si rendono<br />

manifeste anche e soprattutto a livello<br />

sociale, dove la forte disgregazione,<br />

diretta conseguenza del pesante<br />

smarrimento nell’immediata fase<br />

post-sisma, fatica ad essere messa<br />

alle spalle da una popolazione sempre<br />

più preoccupantemente spenta ed<br />

assuefatta. Come giustificare altrimenti<br />

lo scarso coinvolgimento degli aqu<strong>il</strong>ani<br />

nelle manifestazioni e nelle pubbliche<br />

assemblee, che solo pochi mesi fa<br />

facevano registrare massicce presenze?<br />

Una tendenza preoccupante questa<br />

degli ultimi tempi, che ha conosciuto<br />

34 | cuore volontario | settembre 2011<br />

Un traguardo<br />

da cui ripartire<br />

comunque in questo 16 luglio un<br />

momento di rottura e di risveglio, in<br />

una giornata che resterà <strong>per</strong> molto<br />

tempo nella mente di chi l’ha vissuta in<br />

prima <strong>per</strong>sona.<br />

E’ diffic<strong>il</strong>e quantificare quanti,<br />

tra rappresentanti di associazioni<br />

locali o semplici cittadini aqu<strong>il</strong>ani,<br />

uniti ai tantissimi esponenti del Terzo<br />

Settore e dei Centri di <strong>Servizi</strong>o <strong>per</strong><br />

<strong>il</strong> <strong>Volontariato</strong> giunti da tutta Italia,<br />

abbiano provato ad avvicinarsi alla sala<br />

polivalente della Casa che, con i suoi<br />

“soli” cento posti a sedere, non è proprio<br />

riuscita a contenere una tale folla<br />

imprevista nei numeri, ma graditissima<br />

<strong>per</strong> l’entusiasmo dimostrato. Un<br />

entusiasmo nei confronti di una<br />

struttura che fin dal primo giorno ha<br />

voluto così testimoniare alla città le sue<br />

potenzialità e le sue prospettive.<br />

Nata inizialmente con <strong>il</strong> proposito<br />

di fornire una risposta “abitativa”<br />

all’esigenza di strutture che ha purtroppo<br />

accomunato molte associazioni rimaste<br />

senza una sede a seguito del sisma del<br />

6 apr<strong>il</strong>e 2009, la Casa del <strong>Volontariato</strong><br />

e dell’Associazionismo è oggi un<br />

luogo priv<strong>il</strong>egiato dove diverse realtà<br />

possono incontrarsi, confrontarsi ed<br />

intrecciare rapporti di collaborazione e<br />

di progettazione comune.<br />

Su una su<strong>per</strong>ficie complessiva di<br />

oltre 1500 mq, <strong>il</strong> complesso sorge<br />

in una zona nevralgica della città,<br />

diventata un vero e proprio polo di<br />

servizi <strong>per</strong> <strong>il</strong> cittadino (con sindacati,<br />

banche, università, centri commerciali<br />

e quant’altro), ed è costituito da due<br />

blocchi indipendenti. Il primo, la<br />

Casa del <strong>Volontariato</strong>, è a sua volta<br />

articolato in cinque spazi funzionali:<br />

la sede del CSVAQ; ambienti attrezzati<br />

e sale <strong>per</strong> riunioni ed attività di


Le immagini dell’inaugurazione della Casa del <strong>Volontariato</strong> a L’Aqu<strong>il</strong>a<br />

formazione <strong>per</strong> le Organizzazioni di<br />

<strong>Volontariato</strong>; una sala polivalente <strong>per</strong><br />

conferenze, proiezioni ed iniziative<br />

pubbliche; uno spazio <strong>per</strong> i giovani<br />

e le loro attività; una foresteria con<br />

quattordici posti letto destinata ad<br />

ospitare studenti, partecipanti a campi<br />

di lavoro e di ricerca <strong>per</strong> scambi<br />

nazionali ed internazionali sui temi<br />

del volontariato. Il secondo, la Casa<br />

dell’Associazionismo, si costituisce<br />

di ambienti attrezzati destinati ad<br />

ospitare dieci diverse realtà locali:<br />

180 Amici, ARCI, AUSER, AVULSS,<br />

Banca Etica, <strong>Centro</strong> Studi Gioacchino<br />

Volpe, L’Impronta, Nuova Acropoli<br />

AIB, Percorsi e VAS. Associazioni<br />

e organizzazioni di varia natura che<br />

condivideranno uno spazio comune<br />

dove poter collaborare ed intrecciare<br />

nuove relazioni. Una struttura da loro<br />

scelta e fortemente voluta, frutto di un<br />

impegno e di uno sforzo finanziario<br />

sostenuto in prima <strong>per</strong>sona e con<br />

proprie raccolte fondi.<br />

Raccolta fondi non ancora<br />

terminata quella di CSVAQ e CSVnet<br />

<strong>per</strong> la Casa del <strong>Volontariato</strong>: struttura<br />

resa possib<strong>il</strong>e finora non solo grazie<br />

ai preziosi contributi di tante realtà<br />

private (quali Associazione Fondazioni<br />

di Origine Bancaria, Banca d’Italia<br />

L’Aqu<strong>il</strong>a, Centri di <strong>Servizi</strong>o <strong>per</strong> <strong>il</strong><br />

<strong>Volontariato</strong>, Compagnia di Gesù,<br />

Fondazione Cassa di Risparmio della<br />

provincia dell’Aqu<strong>il</strong>a, Fondazione<br />

Round Table Italia e Vita Consulting<br />

- Ph<strong>il</strong>ip Morris) e pubbliche (Comune<br />

di Pescara ed Osservatorio Nazionale<br />

del <strong>Volontariato</strong> presso Ministero del<br />

Lavoro e delle Politiche Sociali), ma<br />

soprattutto di 569 tra singoli cittadini e<br />

piccole realtà non profit italiane.<br />

Molto è stato fatto, tanto resta ancora<br />

da fare. La prossima sfida di CSVAQ,<br />

CSVnet e tutte le associazioni aqu<strong>il</strong>ane<br />

è ora quella di dare concretezza alle<br />

tante idee che hanno reso possib<strong>il</strong>e<br />

questo traguardo, affinché la Casa del<br />

<strong>Volontariato</strong> e dell’Associazionismo<br />

possa diventare davvero «un nuovo<br />

centro di aggregazione che aiuterà la<br />

popolazione a progettare e mettere in<br />

atto obiettivi comuni oltre a rafforzare<br />

quel sentimento di “comunità” che da<br />

sempre caratterizza gli abruzzesi»,<br />

come ha sottolineato <strong>il</strong> Sottosegretario<br />

di Stato alla Presidenza del Consiglio<br />

dei Ministri, On. Gianni Letta, in una<br />

lettera inviata ai Presidenti Pappalepore<br />

e Granelli.<br />

Un traguardo che quindi è in realtà<br />

una partenza, in vista di una rinascita<br />

e di un riscatto della società civ<strong>il</strong>e<br />

aqu<strong>il</strong>ana.<br />

settembre 2011 | cuore volontario | 35


i csv abruzzesi nell’anno europeo del volontariato<br />

Creatività e realismo<br />

InO<strong>per</strong>a<br />

di Mauro Moretti - Presidente csv Pescara<br />

“Creatività coraggiosa, realismo<br />

audace”: è questo <strong>il</strong> titolo<br />

della prossima edizione di<br />

InO<strong>per</strong>a, l’evento organizzato<br />

da Net Companies e promosso<br />

da Compagnia delle O<strong>per</strong>e<br />

Abruzzo Molise, Confindustria<br />

Pescara, Confcoo<strong>per</strong>ative<br />

Abruzzo, Api Pescara Chieti e<br />

Regione Abruzzo, in programma<br />

sabato 15 e domenica 16<br />

ottobre prossimi. Giunta alla<br />

sesta edizione, InO<strong>per</strong>a è un’iniziativa<br />

unica in Abruzzo, in<br />

quanto si rivolge non solo alle<br />

imprese profit, ma anche al variegato<br />

mondo del terzo settore,<br />

nella certezza che non è la<br />

forma a fare la differenza, ma<br />

<strong>il</strong> valore di ciò che l’uomo crea:<br />

un prodotto, un servizio, una<br />

relazione.<br />

36 | cuore volontario | settembre 2011<br />

Non a caso, anche nelle precedenti<br />

edizioni la presenza del<br />

volontariato è sempre stata significativa,<br />

a testimoniare che<br />

la creatività, la passione, la professionalità<br />

non sono prerogativa<br />

di chi o<strong>per</strong>a <strong>per</strong> creare profitto,<br />

ma sono es<strong>per</strong>ienze anche<br />

di chi si mette gratuitamente al<br />

servizio dell’altro. Del resto, <strong>il</strong><br />

titolo di quest’anno è quanto<br />

mai azzeccato: creatività e realismo,<br />

infatti, sono da sempre<br />

caratteristiche anche delle tante<br />

<strong>per</strong>sone che fanno volontariato.<br />

E lo fanno con grande creatività:<br />

quante o<strong>per</strong>e sanno stupire<br />

<strong>per</strong> la bellezza e l’originalità<br />

di soluzioni proposte, e quante<br />

o<strong>per</strong>e sanno dimostrare di fare<br />

tutto questo con intelligenza,<br />

senza “deviare” da ciò che la<br />

realtà suggerisce.<br />

Tale creatività è sempre coraggiosa,<br />

specialmente in un<br />

contesto storico diffic<strong>il</strong>e come<br />

quello attuale, fatto di minori<br />

risorse, e sfide diffic<strong>il</strong>i. Ecco<br />

<strong>per</strong>ché tale coraggio deve andare<br />

di pari passo proprio con<br />

l’audacia di un realismo che<br />

deve continuare a contraddistinguere<br />

ogni o<strong>per</strong>a di volontariato:<br />

continuare, nonostante<br />

tutto e tutti, a credere nel valore<br />

di ciò che si fa, rimanendo ancorati<br />

alla realtà. Per tutto questo,<br />

siamo certi che la presenza<br />

del volontariato alla prossima<br />

edizione di InO<strong>per</strong>a sarà consistente.<br />

Quanti avranno la voglia e<br />

<strong>il</strong> desiderio di accogliere questa<br />

sfida, allora, potranno scegliere<br />

la formula che più risponde alle<br />

proprie esigenze, <strong>per</strong> incontrare


In questa pagina e in quella accanto, alcune immagini dell’edizione precedente di InO<strong>per</strong>a<br />

<strong>il</strong> mondo profit non in subalternità<br />

ma con la certezza che profit<br />

e non profit, insieme, costruiscono<br />

<strong>il</strong> bene comune. Tali formule<br />

sono riep<strong>il</strong>ogate sul sito<br />

www.in-o<strong>per</strong>a.net, dove prossimamente<br />

saranno annunciati<br />

anche i convegni che andranno<br />

a irrobustire un evento che<br />

quest’anno vede <strong>il</strong> coinvolgimento,<br />

a livello di partnership,<br />

di cinque realtà importanti, tra<br />

cui la stessa Regione Abruzzo,<br />

segno di una condivisione di<br />

obiettivi che non può che fare<br />

bene al clima politico e sociale<br />

che contraddistingue <strong>il</strong> nostro<br />

territorio.<br />

Rimaniamo convinti della<br />

bontà di tale iniziativa. Rimaniamo<br />

convinti che valga la<br />

pena partecipare e, <strong>per</strong> questo,<br />

continueremo ad aggiornare <strong>il</strong><br />

volontariato locale sull’evoluzione<br />

dell’evento.<br />

settembre 2011 | cuore volontario | 37


lavagna del non profit<br />

sono dieci le associazioni in provincia<br />

Nell’anno del <strong>Volontariato</strong> Europeo la redazione ha ritenuto opportuno<br />

segnalare quelle associazioni che nella nostra provincia gestiscono, anche in<br />

partnership con altre organizzazioni, progetti con i giovani.<br />

A.P.V.A. Onlus via Salvo D’Acquisto, 9 - 64100 <strong>Teramo</strong><br />

Presidente: Massimo Pichini, tel. 0861/55.86.77<br />

(orari segreteria: lun/ven 9,00-13,00 /15,00 – 19,00)<br />

e – ma<strong>il</strong> csvte@insinet.it - web: www.csvteramo.it<br />

In a<strong>per</strong>tura, <strong>per</strong> una esigenza alfabetica, l’Associazione pro volontariato<br />

Abruzzo. In seguito alla sua costituzione, A.P.V.A. assume la gestione del <strong>Centro</strong><br />

servizi <strong>Volontariato</strong> <strong>Teramo</strong> ed è con questo nome che è maggiormente conosciuta.<br />

Occorre ricordare che i volontari di A.P.V.A. si sono sempre battuti <strong>per</strong> garantire<br />

alle giovani generazioni opportunità di crescita. Da qui la nascita di progetti di<br />

Scuola e <strong>Volontariato</strong>, progetti che ormai da alcuni anni coinvolgono gli alunni<br />

dell’Istituto comprensivo Savini - San Giuseppe di <strong>Teramo</strong>. Certamente parliamo<br />

di ragazzi molto giovani ma con i quali - questa è l’opinione di A.P.V.A - è più<br />

fac<strong>il</strong>e raggiungere gli obbiettivi: contribuire a trasformare i giovanissimi studenti<br />

di oggi nei cittadini attivi e responsab<strong>il</strong>i di domani.<br />

Banco di Solidarietà di <strong>Teramo</strong> Onlus<br />

sede: c/o <strong>Centro</strong> <strong>Servizi</strong> <strong>Volontariato</strong> via S. D’Acquisto, 9 - 64100 Te<br />

Magazzino: via De Vincentiis (dietro Istituto V. Comi)<br />

Presidente: Mauro Ettorre, tel. 0861/55.86.77<br />

e –ma<strong>il</strong>: badisote@libero.it - web: www.bancodisolidarieta.it<br />

Sorta, come la sorella di Roseto, <strong>per</strong> volontà di un piccolo gruppo di<br />

affiatati amici che decidono di formalizzare la loro azione caritativa conferendo<br />

alla stessa la forma di Onlus, l’associazione Banco di Solidarietà vuole rispondere<br />

alla necessità del bisogno alimentare nel nostro territorio. Fra i progetti<br />

segnaliamo: “Lo stupore fa conoscere”, un momento formativo finalizzato a<br />

sensib<strong>il</strong>izzare i ragazzi dell’Istituto Vincenzo Comi sul fenomeno della povertà<br />

e dell’esclusione sociale. Nella giornata del 28 maggio 2011 i ragazzi hanno<br />

partecipato con i volontari del Banco ad una colletta alimentare straordinaria. Ma<br />

non basta. L’es<strong>per</strong>ienza direttamente vissuta viene integrata da convegni e mostre<br />

con lavori artistici e tutti miranti ad ottenere una efficace ricaduta sul territorio.<br />

Non potevamo, inoltre, ignorare nell’associazionismo con e <strong>per</strong> i giovani<br />

C.S.I. - <strong>Centro</strong> Sportivo Italiano sede <strong>Teramo</strong> via Nicola Palma, 34 - 64100<br />

<strong>Teramo</strong> (orari segreteria lun/ven 9,00-11,00)<br />

sede di nereto Piazza Cavour.<br />

(orari segreteria merc. 15,30-17,30)<br />

Presidente: Angelo De Marcellis e – ma<strong>il</strong> presidente@csiteramo.it<br />

segreteria@csiteramo.it - web: www.csiteramo.it<br />

Il C.S.I. è un’associazione no profit fondata su un volontariato che promuove,<br />

nell’ambito della visione cristiana, lo sport come momento di crescita, impegno<br />

e aggregazione sociale. Stiamo parlando di una delle più antiche associazioni di<br />

promozione sportiva del nostro paese in cui i giovani costituiscono <strong>il</strong> principale<br />

punto di riferimento. In altre parole <strong>il</strong> <strong>Centro</strong> si prefigge di educare attraverso<br />

lo sport, una peculiarità questa che ha <strong>per</strong>messo di ottenere <strong>il</strong> riconoscimento<br />

C.O.N.I. Trai numerosi ricordiamo <strong>il</strong>” “progetto culturale sportivo, “<strong>il</strong> circolo<br />

culturale in parrocchia” ed infine lo “Strengthering Fam<strong>il</strong>es Program” (S.F.P.)<br />

che pone la famiglia al centro. Particolare menzione merita l’attività di supporto<br />

che <strong>il</strong> <strong>Centro</strong> ha prestato anche quest’anno ed in occasione della 39° edizione del<br />

Torneo di pallamano Coppa Interamnia, durante la quale tanti generosissimi<br />

studenti hanno risposto con entusiasmo, rinunciando ad una parte delle vacanze,<br />

all’appello del <strong>Centro</strong>.<br />

Croce Bianca teramo sezione di Montorio via Q. Celli c/o Distretto<br />

Sanitario di base 64046 – Montorio al Vomano<br />

Presidente: Adele Guerrieri, tel. 0861/59.24.00<br />

e – ma<strong>il</strong>: crocebiancamontorio@libero.it web: www.crocebianca.net<br />

Associazione di volontariato di pubblica assistenza ovvero A.N.P.A.S., federazione<br />

38 | cuore volontario | settembre 2011<br />

di soggetti che, come già Croce Rossa e Misericordie, esercitano la pubblica<br />

assistenza. In altre parole un vero patrimonio del servizio sanitario. Tra le attività<br />

di Croce B.M si segnalano i frequenti corsi <strong>per</strong> volontario soccorritore. Una<br />

particolare attenzione la merita <strong>il</strong> recente progetto “Laboratori di cittadinanza<br />

partecipata”, attivato con gli studenti dell’Istituto Pascal <strong>Teramo</strong> sezione di<br />

Montorio guidati da capaci docenti e sostenuti - in qualità di partners - dal Banco<br />

di Solidarietà di Montorio e dall’Associazione Monte D’Oro.<br />

Forum delle Associazioni di Giulianova<br />

via Ippolito Nievo, 70 - 64021 Giulianova.<br />

Referente: Grazia Corini, cell. 347/22.45.057<br />

e – ma<strong>il</strong>: gr.corini@inwind.it<br />

Nato nel 2004 voluto ed ancora oggi sostenuto dall’Amministrazione comunale, <strong>il</strong><br />

Forum conta ben trentacinque diverse associazioni. Due anni fa, in collaborazione<br />

con Madre Teresa, Dono di Maria, Agesci, Archeoclub, EcologicaG, Anffas,<br />

Unitalsi, Via del Sole, Caritas, Mensa S Francesco e Avuls, <strong>il</strong> Forum ha organizzato<br />

<strong>il</strong> progetto “Aprire gli occhi… liberare la felicità”. Obbiettivo del progetto<br />

consiste nel porre al centro dell’azione <strong>il</strong> mondo giovan<strong>il</strong>e, nella convinzione che<br />

tra <strong>il</strong> mondo del volontariato e i giovani possa attuarsi uno scambio virtuoso: si<br />

offre un indirizzo alla ricerca di senso del giovane da una parte, si riscuote dal<br />

giovane nuova linfa ed entusiasmo, dall’altra. Questo progetto scaturisce da un<br />

idea di Don Vinicio Albanesi, responsab<strong>il</strong>e della Comunità di Capodarco (FM), e<br />

si rivolge a ragazzi della scuola III, IV e V su<strong>per</strong>iore i quali sono invitati a fare una<br />

es<strong>per</strong>ienza di volontariato in una delle associazioni aderenti al progetto.<br />

Obbiettivi dell’es<strong>per</strong>ienza proposta sono:<br />

- educare alla gratuità;<br />

- diffondere la conoscenza e la cultura del volontariato.<br />

Il <strong>per</strong>ché del titolo.<br />

1) Aprire gli occhi <strong>per</strong> comprendere altre realtà;<br />

2) liberare la felicità, quella di coloro che, nel gesto libero<br />

e gratuito, serviamo.<br />

Infatti quando doniamo <strong>il</strong> nostro tempo in questi gesti di altruismo troviamo<br />

risposte e soluzioni <strong>per</strong> noi stessi. Le associazioni coinvolte hanno, con <strong>il</strong> supporto<br />

del Csv, realizzato un video nel quale hanno parlato delle loro attività. Infine <strong>il</strong><br />

lavoro è stato presentato agli studenti del Liceo Scientifico M. Curie, dell’Istituto<br />

Alberghiero V. Crocetti di Giulianova e del Liceo classico Saffo di Roseto. E i<br />

risultati, nell’annualità 2010-2011, sono stati alquanto lusinghieri. Ben settanta<br />

i ragazzi coinvolti anche di diverse nazionalità. Il positivo riscontro è garanzia<br />

della bontà del progetto, quest’ultimo proponib<strong>il</strong>e anche <strong>per</strong> <strong>il</strong> futuro.<br />

Legambiente - Terre del Cerrano.<br />

Presidente Michele Cassone via Trieste, 5 S<strong>il</strong>vi Marina (Te)<br />

tel e fax : 085/949.23.22 cell: 347/00.72.988<br />

e – ma<strong>il</strong>: info@torredelcerrano.it - web nazionale: www.legambiente.it<br />

web regionale: www.legambienteabruzzo.it<br />

Il Circolo nasce a S<strong>il</strong>vi <strong>il</strong> 13 febbraio 2009 sulla spinta di una forte esigenza,<br />

avvertita da un gruppo di <strong>per</strong>sone, di difendere l’unico vero patrimonio dell’uomo,<br />

l’ambiente. L’associazione ha come unico obbiettivo un mondo migliore. Ed è<br />

proprio in tale contesto che va ad inserirsi <strong>il</strong> progetto “Ricostruire cultura”,<br />

quest’ultimo scaturito dal Bando <strong>per</strong> la progettazione sociale emergenza Abruzzo”.<br />

Inoltre Legambiente Terre del Cerrano si è fa – <strong>per</strong>iodicamente - promotore di<br />

preziose iniziative come con “sOs emergenza spiaggia”, la ripulitura del 27<br />

marzo scorso all’interno della preziosa Area protetta del Cerrano, ove ci si è<br />

avvalsi della collaborazione di altre realtà ambientaliste quali Anteo, Italia nostra,<br />

Fratello mare., Lega navale, Lipu, Marevivo, Soa, Touring club, Wwf e Asi,<br />

oltreché di un nutrito gruppo di cittadini specie giovani, questi ultimi fortemente<br />

motivati e desiderosi di preservare l’integrità di un incantevole sito. Ed è proprio<br />

con i giovani e <strong>per</strong> i giovani che Legambiente ha ideato la “Festa dell’Albero”,<br />

una delle campagne fra quelle che maggiormente rendono protagonisti i bambini.<br />

Infine , tra le belle iniziative anche “Spiagge e fondali puliti Clean Up the Med<br />

2011”, progetto che nel mese di maggio ha visto coinvolte, lungo le spiagge da


lavagna del non profit<br />

che fanno progetti con i giovani<br />

Alba Adriatica a Vasto, diverse realtà municipali e scolastiche.<br />

Di particolare interesse <strong>il</strong> cammino di<br />

Musicoterapia Abruzzo Onlus con un punto o<strong>per</strong>ativo anche nella nostra<br />

città: sede: via Melarangelo, 30 64100 <strong>Teramo</strong><br />

Referente (<strong>per</strong> <strong>Teramo</strong> e S. Benedetto del T):<br />

Sandra Masci contatti.: 368/75.64.119<br />

Blog: associazione musicoterapia.wordpress.com<br />

Noti , sin da tempi remotissimi, i benefici che si ottengono, anche in caso di<br />

Alzheimer, dall’ascolto di un brano musicale. Soprattutto quando si applicano<br />

particolari tecniche: la musicoterapia. Si pensi al felice ut<strong>il</strong>izzo, <strong>per</strong> oltre due<br />

secoli, dell’organo a canne presso l’Ospedale di S Spirito in Saxia in Roma.<br />

Come ai riscontri positivi nelle tendopoli aqu<strong>il</strong>ane che questi particolari volontari<br />

- o<strong>per</strong>ando con altri soggetti no profit - hanno ottenuto sui bambini provati dal<br />

sisma del 2009. E <strong>per</strong> finire <strong>il</strong> “progetto Musicheria”, <strong>per</strong>corso ludico compiuto<br />

attraverso <strong>il</strong> linguaggio del corpo e gli st<strong>il</strong>i espressivi sia individuali che collettivi.<br />

Uno sguardo all’Associazione Culturale di <strong>Volontariato</strong> “L’ORO”.<br />

L’Associazione organizza due Corsi <strong>per</strong> ragazzi dai 16 ai 20 anni.<br />

I Corsi “Elementi di Scrittura Creativa” e “Elementi di Giornalismo”<br />

alterneranno momenti teorici a esercitazioni pratiche. I materiali di base e le<br />

dispense vengono forniti dall’Associazione.<br />

Presidente: Carla Trippini (vice presidente Luca Cialini)<br />

Sede sociale: c/o CsvTe via Gambini, 16 - 64100 <strong>Teramo</strong><br />

contatti: 347/051.24.79 – 328/963.35.44<br />

e – ma<strong>il</strong>: associazioneloro@gma<strong>il</strong>.com - web: www.associazioneloro.blogspot.com<br />

sCOut. Lo scoutismo nasce nel 1907. In Italia è presente in diverse<br />

associazioni. Nella nostra provincia è proposto da: A.G.E.S.C.I. e M.a.s.C.I.,<br />

quest’ultima rivolta agli adulti.<br />

a.G.e.s.C.I. ovvero Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani. Sodalizio<br />

cattolico giovan<strong>il</strong>e che conta più di 177.000 soci e si prefigge di contribuire, sia<br />

nel tempo libero come nelle attività extra -scolastiche, alla formazione dei ragazzi<br />

secondo <strong>il</strong> metodo di Baden Powel, metodo adattato alla realtà italiana. Il 1974<br />

la sua nascita dalla fusione di due associazioni (Asci e Agi). Anche se si rivolge<br />

ai giovani, lo scoutismo non è gioco ma qualcosa di molto serio. Infatti Agesci<br />

è riconosciuta sia dalla Protezione civ<strong>il</strong>e come dalla CEI ed è in partnership<br />

con i Ministeri dell’Ambiente e Pubblica Istruzione tramite specifici protocolli<br />

d’intesa. Mantiene, ovviamente, costanti relazioni con la sorella M.A.S.C.I. –<br />

Movimento adulti scout cattolici Italiani<br />

In provincia di <strong>Teramo</strong> l’AGESCI può contare sulla presenza di più di<br />

500 ragazzi guidati da oltre 100 capi, come vengono denominati i responsab<strong>il</strong>i.<br />

L’Associazione è organizzata in 10 gruppi ben distribuiti sul territorio dal mare<br />

alla montagna:<br />

atri<br />

via S. Domenico s.n.c. - 64032<br />

Capogruppo: Briggidi - Finizii<br />

e-ma<strong>il</strong> dancy@inwind.it<br />

Castelli<br />

Piazza Marconi 2 - 64041<br />

Capogruppo: Ernesto Fuina - Valentina Menei<br />

e-ma<strong>il</strong>: vefi45@alice.it<br />

Giulianova<br />

via Gorizia 3 - 64021<br />

Capogruppo: Berardo Diodati – Nadia Diodati<br />

e-ma<strong>il</strong> berardodiodati@hotma<strong>il</strong>.it<br />

Martinsicuro<br />

via C. Colombo 74 - 64014<br />

Capogruppo: Roberto Bollettini - Valeria Di Pietro<br />

e-ma<strong>il</strong> polbol@tin.it<br />

Montorio al Vomano<br />

via Duca degli Abruzzi 181 - 64046<br />

Capogruppo Luigi Testa - Sirra Terramano<br />

e-ma<strong>il</strong> luigi.testa@hotma<strong>il</strong>.it<br />

Mosciano Sant’Angelo<br />

via C. Marx 4 - 64023<br />

Capogruppo Domenico Pelusi – S<strong>il</strong>via Zechini<br />

e-ma<strong>il</strong> domenicopelusi@virg<strong>il</strong>io.it<br />

San Nicolò a Tordino - 64100<br />

Capogruppo Maurizio Bonatti – Sara Polidori<br />

e – ma<strong>il</strong> maurizio.bonatti@gma<strong>il</strong>.com<br />

S<strong>il</strong>vi<br />

via Chieti s.n.c. - 64028<br />

Capo gruppo S<strong>il</strong>vio - Carla Di Sante<br />

e-ma<strong>il</strong>: blekmacigno@fastwebnet.it<br />

teramo 1<br />

via G. Montauti - 64100<br />

Capogruppo Gennaro Della Monica - Laura Centinaro<br />

e-ma<strong>il</strong> kimika83@tin.it<br />

teramo 2 gruppo chiuso nel 2007<br />

teramo 3<br />

via Cona (c/o Chiesa Madonna della Cona) 64100<br />

Capogruppo Gianni Pimpini – Pina Pimpini<br />

e-ma<strong>il</strong> Giuseppina.pimpini@fastwebnet.it<br />

Il tutto nel<br />

Comitato provinciale: viale Duca degli Abruzzi, 115<br />

64046 Montorio al Vomano<br />

Responsab<strong>il</strong>i Katia Nori - takia@katama<strong>il</strong>.com - cell. 347/973.2307<br />

Fabio Di Dionisio - fabio.didionisio@eng.it - cell.347/866.75.55<br />

I numeri non sono dei più elevati, specie se messi a confronto con altre e più<br />

popolose realtà, ma l’impegno e la qualità dello scoutismo teramano riscuotono<br />

ovunque un grande apprezzamento. Infatti - e lo ricordiamo con orgoglio - <strong>il</strong><br />

Capo Scout dell’AGESCI Nazionale Giuseppe Finocchietti è un teramano, come<br />

teramana è la Responsab<strong>il</strong>e Regionale, Alessandra Bizzarri. La vita associativa<br />

è costellata di numerosi eventi vissuti in piccoli gruppi. Lo scorso anno gli scout<br />

della provincia di <strong>Teramo</strong> hanno organizzato una manifestazione a Martinsicuro:<br />

<strong>il</strong> San Giorgio di Zona. Una importante occasione di confronto e crescita. San<br />

Giorgio, protettore degli scout, viene festeggiato <strong>il</strong> 23 apr<strong>il</strong>e. Intorno a quella data<br />

è tradizione che i gruppi scout vivano due o tre giorni di campeggio, ricordando i<br />

valori dello scoutismo ed esercitandosi in ut<strong>il</strong>issime attività tecniche<br />

unICeF – Comitato provinciale di <strong>Teramo</strong><br />

via Torre Bruciata, 11 – 64100 TE<br />

Presidente: Amelia Rubicini Gattone<br />

segretario: Emanuela Gambini Lugaresi<br />

Tel e fax: 0861/24.15.41<br />

e – ma<strong>il</strong>: comitato.teramo@unicef.it - web: www.unicef.it<br />

Organizzazione mondiale, sempre in prima linea <strong>per</strong> la difesa dei diritti<br />

dell’infanzia, <strong>il</strong> Comitato unICeF teramo ha organizzato con l’UniTE un<br />

interessante progetto, coinvolgendo una fascia più matura di giovani, quella degli<br />

studenti universitari. Parliamo del IX Corso multidisciplinare di educazione allo<br />

sv<strong>il</strong>uppo dal titolo Il Valore della differenza tenutosi presso la Facoltà di Scienze<br />

politiche (Coste S. Agostino) dal 9 marzo al 25 maggio 2011. Tra le campagne<br />

nazionali – inoltre - ricordiamo “Amico dell’Unicef” tenutasi <strong>il</strong> 21 e 22 maggio<br />

scorsi in 60 città della penisola.<br />

(A cura di VALERIO PICHINI)<br />

settembre 2011 | cuore volontario | 39


web & dintorni<br />

40 | cuore volontario | settembre 2011<br />

a cura di valerio Pichini<br />

Incalza la stagione estiva e cose c’è di<br />

meglio di un giro con la nostra barca virtuale<br />

<strong>per</strong> incontrare e conoscere le realtà<br />

del volontariato giovan<strong>il</strong>e.<br />

Per mera esigenza alfabetica, partiamo<br />

da A.P.V.A. la Onlus che gestisce <strong>il</strong> centro<br />

servizi <strong>per</strong> <strong>il</strong> <strong>Volontariato</strong>, editore della<br />

nostra rivista. Imbarazzante - in tal caso -<br />

commentare le sobrie pagine www.csvteramo.it<br />

del <strong>il</strong> CSV <strong>Teramo</strong>. Dimodoché<br />

<strong>per</strong> allontanare qualsivoglia sospetto di<br />

autocelebrazione lasciamo al navigatore <strong>il</strong><br />

commento.<br />

Lasciato <strong>il</strong> Csv <strong>Teramo</strong> che dovrebbe<br />

rappresentare un porto, un punto ristoro<br />

<strong>per</strong> le associazioni della provincia, eccoci<br />

pronti ad approdare in una Od.v. caritativa<br />

che vede - anno dopo anno - crescere <strong>il</strong><br />

proprio volontariato nel numero e soprattutto<br />

nell’entusiasmo a riprova che vi è<br />

più gioia nel donare, ovvero <strong>il</strong> Banco di<br />

Solidarietà <strong>Teramo</strong>. Il sito www.bancodisolidarietà.it<br />

ad essere sinceri non<br />

rende giustizia a questa benemerita realtà.<br />

L’aspetto delle sue pagine elettroniche è<br />

proprio minimalista. In altre parole i volontari<br />

del Banco, che ha altri omologhi<br />

a Roseto e Montorio, sono troppo presi<br />

dalla missione a cui ottem<strong>per</strong>ano con<br />

grande zelo <strong>per</strong> preoccuparsi, pur potendo<br />

annoverare tra gli aderenti degli autentici<br />

es<strong>per</strong>ti in materia, di un affinamento del<br />

proprio spazio virtuale che - <strong>per</strong>tanto - va<br />

inteso quale ut<strong>il</strong>e strumento di lavoro. In<br />

altre parole non manca nulla <strong>per</strong>sino <strong>il</strong> QR<br />

Code ma non chiedete di più.<br />

Fedele all’adagio “mens sana in corpore<br />

sano”, troviamo Il C.s.I. - <strong>Centro</strong><br />

Avviso ai<br />

sportivo Italiano, organizzazione no profit<br />

che coglie - attraverso l’attività sportiva<br />

- un occasione <strong>per</strong> formare mente e corpo<br />

in sintonia con la tradizione cristiana.<br />

Aprendo <strong>il</strong> sito www.csiteramo.it dalla<br />

grafica sufficientemente moderna, cogliamo<br />

subito la vivacità e la molteplicità<br />

delle iniziative del centro. Ut<strong>il</strong>i i link con<br />

le principali testate quotidiane del nostro<br />

capoluogo.<br />

Nell’arcipelago Anpas, associazione<br />

nazionale pubbliche assistenze, merita<br />

la visita Croce Bianca <strong>Teramo</strong> Onlus.<br />

Croce Bianca <strong>Teramo</strong>, fondata nel 1997, è<br />

presente con diverse sezioni tra cui quella<br />

di Montorio di cui abbiamo parlato. Per<br />

quanto concerne lo spazio web www.crocebianca.net<br />

dobbiamo dire che l’appeal<br />

lascia un po’ a desiderare ma non è certo<br />

quello che ci preoccupa di più. Infatti ben<br />

conosciamo <strong>il</strong> valore di questa pubblica<br />

assistenza che come altre patisce dei dolorosi<br />

tagli applicati al settore. Non possiamo<br />

proporvi, <strong>per</strong>ché non ci risulta esista,<br />

un approdo informatico al Forum delle<br />

associazioni di <strong>Volontariato</strong> di Giulianova.<br />

Ci faceva piacere ricordare di nuovo<br />

un valido, quanto infrequente esempio di<br />

quello che di buono può scaturire dal no<br />

profit quando fa rete. Il settore ambientale<br />

è ovunque rappresentato da importanti<br />

soggetti, veri giganti con le loro innumerevoli<br />

campagne ed importanti progetti.<br />

Tra questi Legambiente Terre del<br />

Cerrano. Od.v. a presidio costante di un<br />

territorio della nostra provincia particolare<br />

ed unico. Segnaliamo anche l’encomiab<strong>il</strong>e<br />

contributo dei volontari di Legambiente<br />

al recu<strong>per</strong>o delle o<strong>per</strong>e d’arte


n av i g a n t i<br />

in occasione del sisma di L’Aqu<strong>il</strong>a. Per le<br />

pagine rimandiamo rispettivamente sia al<br />

sito regionale www.legambienteabruzzo.it<br />

e qui – ça va sans dire – non potevamo<br />

che trovare che spazi curati con attenzione<br />

e gusto professionale. In evidenza<br />

troviamo solo ciò che - opportunamente -<br />

deve essere tale. Tutto <strong>il</strong> resto, sullo sfondo<br />

o dietro chiari ed inequivoci comandi,<br />

è rapidamente disponib<strong>il</strong>e <strong>per</strong> la gioia del<br />

navigatore.<br />

Gradevole, ma forse senza la carica di<br />

appeal di quello regionale, è <strong>il</strong> sito www.<br />

legambiente.it in evidenza la bella immagine<br />

e la interessante campagna di Goletta<br />

verde 2011.<br />

È comune es<strong>per</strong>ienza che, come l’attività<br />

sportiva, anche la musica produca<br />

sull’organismo umano effetti a dir poco<br />

benefici, tanto più quando ci troviamo davanti<br />

a soggetti con qualche problematica<br />

particolare. Alle metodiche di musicoterapia<br />

crede profondamente Musicoterapia<br />

Abruzzo Onlus che dal 2009 può contare<br />

anche a <strong>Teramo</strong> su un punto o<strong>per</strong>ativo con<br />

professionisti debitamente formati. Per gli<br />

approfondimenti del caso, suggeriamo di<br />

approdare sul blog: associazionemusicoterapia.wordpress.com,<br />

<strong>il</strong> blog (a differenza<br />

del sito è uno spazio più libero) si<br />

presenta molto bene, in un abito di elegante<br />

sobrietà che trasmette al visitatore,<br />

come l’ascolto di un brano musicale, una<br />

sensazione distensiva e piacevole.<br />

Quanti, fra i nostri giovani, si sentano<br />

particolarmente attratti dalle lettere e sognino<br />

magari di diventare celebrati scrittori<br />

o noti cronisti, possono sbarcare presso<br />

l’Associazione L’Oro approfittando<br />

dei corsi appositamente organizzati. Ut<strong>il</strong>e<br />

uno sguardo al www.associazioneloro.<br />

blogspot.com dove se la grafica può non<br />

accontentare tutti, la leggib<strong>il</strong>ità è fuori discussione.<br />

Cliccare <strong>per</strong> credere!<br />

Giungiamo ora in vista di un importante<br />

arcipelago del volontariato <strong>per</strong> e con<br />

i giovani. Parliamo del mondo scout ed in<br />

particolare di quello giovan<strong>il</strong>e rappresentato<br />

da a.G.e.s.C.I, la nota associazione<br />

di guide e scout che - in provincia e sovente<br />

all’ombra del campan<strong>il</strong>e - o<strong>per</strong>a in<br />

10 gruppi.<br />

Abbiamo già parlato dello scoutismo<br />

in questo numero tanto che può appare<br />

su<strong>per</strong>fluo aggiungere altro. Suggeriamo<br />

quindi www.agesci.org. Un clic ed ecco<br />

che l’affascinante ed intramontab<strong>il</strong>e mondo<br />

di Lord Baden Powel si fa “virtuale”.<br />

Tutto qui è piacevole, la grafica come <strong>il</strong><br />

dinamismo conferito dai flash. In evidenza<br />

e molto opportunamente, <strong>il</strong> 150°<br />

dell’Unità. Poiché nel mondo scout l’unità<br />

è un valore – forse dovrebbe esserlo ovunque<br />

– molto importante.<br />

E - dulcis in fundo - <strong>per</strong> concludere<br />

la crociera non potevamo dimenticare<br />

la visita ad un’organizzazione sempre in<br />

prima f<strong>il</strong>a <strong>per</strong> la salvaguardia e la tutela<br />

dell’infanzia, parliamo del Fondo delle<br />

nazioni unite <strong>per</strong> l’infanzia, l’unicef.<br />

Organizzazione nota <strong>per</strong> le molteplici e<br />

celeberrime iniziative sostenute da importanti<br />

testimionals e gestite sempre con<br />

una attenzione. Eccoci in www.unicef.it<br />

dove ci si è soprattutto preoccupati – pur<br />

in un contesto graficamente moderno - di<br />

comunicare quasi urlando le urgente che<br />

provengono dall’infanzia sofferente.<br />

web & dintorni<br />

settembre 2011 | cuore volontario | 41


sport <strong>per</strong> crescere<br />

In occasione della terza edizione di “Giochi senza barriere”, a <strong>Teramo</strong><br />

si sono “sfidati” i ragazzi disab<strong>il</strong>i delle principali associazioni in alcuni<br />

giochi che hanno incuriosito e divertito <strong>il</strong> numeroso pubblico presente. La<br />

manifestazione, organizzata da Comune, CSV, associazioni impegnate nel<br />

mondo della disab<strong>il</strong>ità e Prefettura, ha reso di nuovo la piazza centrale della<br />

città teatro di uno spettacolo divertente e coinvolgente allo stesso tempo<br />

di Gennaro tuPitti<br />

Giochi senza barriere<br />

Raramente possiamo assistere ad uno spettacolo molto<br />

divertente ed allo stesso tempo dal significato culturale<br />

profondissimo. La sera di giovedì 21 luglio, in Piazza Martiri<br />

a <strong>Teramo</strong>, c’è stata una delle famose eccezioni che confermano<br />

le regole.<br />

In occasione della terza edizione di “Giochi senza barriere”,<br />

si sono “sfidati” i ragazzi disab<strong>il</strong>i delle maggiori associazioni<br />

in alcuni giochi che hanno incuriosito e divertito <strong>il</strong> numeroso<br />

pubblico presente.<br />

La manifestazione è stata organizzata da vari soggetti: <strong>il</strong><br />

Comune di <strong>Teramo</strong>, <strong>il</strong> <strong>Centro</strong> <strong>Servizi</strong> <strong>per</strong> <strong>il</strong> <strong>Volontariato</strong> della<br />

provincia di <strong>Teramo</strong>, le Associazioni impegnate nel mondo<br />

della disab<strong>il</strong>ità e la Prefettura di <strong>Teramo</strong>. Quest’ultima è<br />

particolarmente sensib<strong>il</strong>e al problema ed ha costituito, insieme<br />

al <strong>Centro</strong> <strong>Servizi</strong> e a numerose Associazioni, <strong>il</strong> C.O.A.B.AR.<br />

42 | cuore volontario | settembre 2011<br />

(Comitato <strong>per</strong> l’abbattimento delle barriere architettoniche),<br />

con lo scopo di acquisire ogni ut<strong>il</strong>e informazione su presenza<br />

e consistenza delle barriere, esaminando criticità e fissando<br />

priorità d’intervento.<br />

Varie le Associazioni presenti, tutte simbolicamente<br />

premiate <strong>per</strong> <strong>il</strong> loro impegno quotidiano dal Presidente del<br />

CSV Massimo Pichini e dall’Assessore Guido Campana:<br />

La Fondazione A.N.F.F.A.S. Onlus di <strong>Teramo</strong>, l’A.N.M.I.C.<br />

(Associazione Nazionale Mut<strong>il</strong>ati ed Invalidi Civ<strong>il</strong>i),<br />

l’A.N.M.I.L. (Associazione Nazionale Mut<strong>il</strong>ati ed Invalidi<br />

sul Lavoro), l’A.I.P.D. (Associazione Italiana Persone<br />

Down), l’AI.S.M. (Associazione Italiana Sclerosi Multipla),<br />

l’E.N.S. (Ente Nazionale Sordi), F.A.N.D. (Federazione tra le<br />

Associazioni Nazionali dei Disab<strong>il</strong>i), l’U.I.C. (Unione Italiana<br />

Ciechi ed Ipovedenti), Impronte D.G.A.M.M.A.


Erano presenti anche gli amici del CSI <strong>Teramo</strong> e del MASCI<br />

che hanno aiutato la realizzazione dei giochi; ad allietare e<br />

coinvolgere pubblico, presentatori e assessore c’erano i volontari<br />

di Zupirù Clown.<br />

I giochi sono stati tanti e ben fatti, scatenando la<br />

partecipazione allegra del pubblico che applaudiva e “tifava”<br />

<strong>per</strong> i ragazzi che hanno dato tutto. Abbiamo tutti avuto la<br />

possib<strong>il</strong>ità di apprezzare <strong>il</strong> bowling con bir<strong>il</strong>li giganti, le bocce,<br />

le freccette, la corsa del sacco che ha coinvolto anche l’assessore,<br />

<strong>il</strong> braccio di ferro, <strong>il</strong> torball (<strong>il</strong> calcio <strong>per</strong> i non vedenti) e la<br />

divertentissima pentolaccia.<br />

La serata è stata un crescendo di emozioni ed anche riflessioni<br />

(almeno <strong>per</strong> chi si è lasciato interrogare dalla bellezza che aveva<br />

di fronte): al ritmo di musica tanti ragazzi hanno vinto tutti i<br />

pregiudizi sul significato di “ab<strong>il</strong>ità” ed hanno dimostrato più<br />

sport <strong>per</strong> crescere<br />

di ogni discorso che a nessuno può essere negata la bellezza<br />

della vita e la volontà di vivere ogni istante fino in fondo dando<br />

<strong>il</strong> meglio di sé.<br />

Meraviglioso anche ciò che testimoniavano i tanti volontari<br />

delle Associazioni, tra i quali numerosi erano i giovani, che erano<br />

un tutt’uno con i disab<strong>il</strong>i vivendo <strong>il</strong> gioco con partecipazione<br />

totale dal di dentro di un’amicizia tanto vera e coinvolgente da<br />

suscitare una sana “invidia”.<br />

Questi momenti hanno tanto da insegnare a tutti noi e<br />

siamo certi che appuntamenti educativi di questa portata<br />

continueranno ad essere proposti dal <strong>Centro</strong> <strong>Servizi</strong> <strong>per</strong> <strong>il</strong><br />

<strong>Volontariato</strong> e dal C.O.A.B.AR.; a noi è chiesta una sola cosa:<br />

essere disponib<strong>il</strong>i ad accogliere la novità di vita e di positività<br />

che abbiamo davanti desiderando di farci “cambiare” da questi<br />

incontri carnali.<br />

Gli scatti emozionanti di “Giochi senza barriere” 2011<br />

settembre 2011 | cuore volontario | 43


liberi di cliccare - rubrica su informatica e disab<strong>il</strong>ità<br />

l’Editoriale<br />

Emulatori di… mouse<br />

di Nicola Catenaro<br />

di Massimo Pichini, Presidente CSV <strong>Teramo</strong><br />

Per consentire alle <strong>per</strong>sone L’Anno in Europeo situazione del <strong>Volontariato</strong> di avanza handicap di accedere al<br />

carico di preziose iniziative, iniziative dalle<br />

computer, vi sono gli emulatori di mouse. Si tratta di strumenti eterogenei<br />

quali sono già scaturite alcune cocenti delusioni.<br />

tra loro che sfruttano le L’appuntamento capacità di motorie Roma (11-14 luglio) offrendosi che non<br />

totale<br />

quale alternativa al più<br />

sembra aver suscitato - nella stampa e nelle parti<br />

tradizionale e noto sistema sociali - l’attenzione di puntamento. s<strong>per</strong>ata, una disciplina Sebbene postale <strong>il</strong> funzionamento del<br />

agevolata che non agevola nulla, <strong>il</strong> 5x1000 che<br />

mouse appaia semplice, stenta infatti, ad assicurare questo gli obbiettivi strumento e – infine - la può rivelarsi proibitivo<br />

Un ragazzo seduto sulla panchina.<br />

<strong>per</strong> chi ha disab<strong>il</strong>ità motorie riforma delle associazioni, che coinvolgono quest’ultima sospinta l’uso degli arti su<strong>per</strong>iori<br />

Un impegno<br />

<strong>il</strong> Banco di Solidarietà di <strong>Teramo</strong> ci comunica<br />

un entusiasmo crescente anche dei genitori<br />

che, talvolta, si lasciano coinvolgere. Sempre<br />

più frequenti le campagne Legambiente di<br />

sensib<strong>il</strong>izzazione al rispetto della natura. Preziosa<br />

l’attività dell’Associazione L’Oro che provoca<br />

i giovanissimi alla cultura. Di pari interesse la<br />

musicheria di Onlus Musicoterapia, senza infine<br />

dimenticare Unicef <strong>Teramo</strong> che con l’Università<br />

Curvo su se stesso. Soffre. Appare dal principio di sussidiarietà, che si è arenata. E tra da vita a stimolanti corsi multidisciplinari. Dunque<br />

quasi dis<strong>per</strong>ato. Accanto a lui, c’è una i volontari, “nella parte migliore del paese” cosa nel no profit ce n’è <strong>per</strong> tutti gusti. Un terzo settore<br />

ragazza. Gli parla, gli posa una mano accade? Dopo le premesse non dovremmo s<strong>per</strong>are che, pur promotore d’innovazione sociale, politica<br />

sulla spalla, cerca di calmarlo. Dietro in risultati eclatanti. Eppure scandagliando <strong>il</strong> no ed economica, sembra tuttavia aver assunto le<br />

di di lei, volontari altri due giovani ab<strong>il</strong>bytes si parlano e profit, che non cerca - <strong>per</strong> lo spirito di gratuità - sembianze di un Prometeo incatenato. Personaggio<br />

osservano la scena. Sembrano essere neppure una retribuzione mediatica, scopriamo che mitologico cugino di Zeus, Prometeo non esita a<br />

una sola cosa con chi sta soccorrendo la crisi non sempre ostacola <strong>il</strong> volontario adulto sfidare <strong>il</strong> padre degli dei pur di portare solidarietà<br />

<strong>il</strong> ragazzo. In questo La foto di articolo co<strong>per</strong>tina vi ritrae o giovane. Anzi da uno studio diffuso dal Csv.<br />

forniremo altre offrono più resistenza al rotola- agli un tempo uomini. predefinito Un titano che, si fa <strong>per</strong> anche condividere clik. la<br />

net proprio dal volontariato giovan<strong>il</strong>e emergono<br />

<strong>per</strong>fettamente una panoramica i due sulle volti, principali antitetici,<br />

visione dell’economista Zamagni, è incatenato.<br />

tipo- incoraggianti mento e segnali richiedono di ripresa. una spinta Anche mag- Croce Il touch screen risulta un emula-<br />

dell’es<strong>per</strong>ienza<br />

logie di emulatori<br />

esistenziale<br />

di<br />

giovan<strong>il</strong>e.<br />

Ecco la domanda. Come sciogliere i lacciuoli che<br />

mouse presenti Rossa giore. (rapp.2010) In relazione comunica alla che la disposizione<br />

partecipazione tore molto ut<strong>il</strong>e nelle situazioni di di-<br />

C’è chi non ce la fa e si lascia andare<br />

imbrigliano una creatura altrimenti invincib<strong>il</strong>e?<br />

in commercio. Prima di addentrarci giovan<strong>il</strong>e dei tasti al volontariato di conferma è cresciuta sulla base, nella misura essi, sab<strong>il</strong>ità intellettiva o in presenza di<br />

(leggi: vivere), c’è chi riesce a guardare<br />

In tutta franchezza riteniamo che di fronte alle<br />

nel mondo degli emulatori di mouse del se 15%. troppo Notizie vicini sorprendenti, alla pallina, ma rischiano negli altri<br />

difficoltà occorra della <strong>per</strong>severare coordinazione e non mollare. oculo Lo<br />

oltre lo steccato e, insieme ad amici e settori? Risultati meno esaltanti ma comunque<br />

<strong>per</strong>ò sembra ut<strong>il</strong>e precisare che alcu- di essere premuti involontariamente dobbiamo manuale ai mentre nostri ragazzi <strong>il</strong> suo affinché ut<strong>il</strong>izzo possano può con<br />

compagni con i quali condivide valori apprezzab<strong>il</strong>i. E nella nostra provincia? Dalle<br />

ni sistemi o<strong>per</strong>ativi, oltre ad offrire la quando si agisce sulla sfera mentre se <strong>il</strong> rivelarsi loro entusiasmo complicato liberare e faticoso dall’associazionismo<br />

e scelte e forma un gruppo, diventa nostre parti l’O.d.V più vicina ai giovani è lo<br />

in pre-<br />

energie positive. Ma a noi adulti spetta <strong>il</strong> primo<br />

sostegno possib<strong>il</strong>ità <strong>per</strong> chi di gli modificare sta vicino. i parametri di scoutismo eccessivamente A.G.E.S.C.I. vicini Grazie fra all’occhio loro preme- vig<strong>il</strong>e senza di disab<strong>il</strong>ità motorie che com-<br />

passo, quel salto di gratuità <strong>per</strong>ché siano credib<strong>il</strong>i<br />

funzionamento Da qui la domanda del contenuta mouse come nel la ve- dei re capi, <strong>il</strong> tasto i ragazzi desiderato Agesci o<strong>per</strong>ano potrebbe sulle risultare orme di promettono l’uso degli arti su<strong>per</strong>iori.<br />

le nostre proposte, <strong>per</strong>ché siano credib<strong>il</strong>i le nostre<br />

titolo locità (“Gioventù di spostamento bruciata o del s<strong>per</strong>anza puntatore, la Baden diffic<strong>il</strong>e. Powel, Il con joystick principi è ancora uno oggi strumento vincenti<br />

sfide I touch di crescita. pad infine Poiché sono siamo delle convinti tavolette che “Non<br />

<strong>per</strong> velocità <strong>il</strong> futuro?”) del doppio che non click mette o la grandez- di nella che rinnovata naturalmente contestualizzazione viene associato sociale ai vied<br />

c’è quadrate futuro o senza rettangolari solidarietà”, e di dimensio- chiosando lo<br />

fronte za del ad una cursore scelta sullo interpretativa schermo, su<br />

armonizzazione con i valori della tradizione<br />

consendeogame. Si tratta di una leva verticale slogan ni variab<strong>il</strong>i del raduno con di la Torino. su<strong>per</strong>ficie Ma non sensib<strong>il</strong>e. solo! Dalla<br />

cattolica. Educare con lo sport coinvolgendo la<br />

cosa tono rappresentano anche di accedere i giovani alle nella funzioni mob<strong>il</strong>e inserita su una base fissa da ap- nostra Esse es<strong>per</strong>ienza, possono esser una ulteriore esterne certezza: oppure l’azione<br />

famiglia, in ciò consiste la missione del <strong>Centro</strong><br />

fis-<br />

realtà del odierna, mouse (puntamento, ma a quella scelta click, di doppio poggiare su un piano. Gli spostamenti volontaria sate al corpo – anche del pc, se come questa nel talvolta caso sembra<br />

sportivo Italiano .Un pensiero anche ai laboratori<br />

dei<br />

campo click che e gli trascinamento) stessi sono chiamati ut<strong>il</strong>izzando a<br />

sfuggire all’attenzione del mondo politico - è<br />

<strong>il</strong> (con della l’Istituto leva, Pascal che può <strong>Teramo</strong>) essere di piegata Croce Bianca age- pc portat<strong>il</strong>i.<br />

fare, ovvero la scelta di come si vuole<br />

preziosa <strong>per</strong>ché custodisce una risposta <strong>per</strong> la nostra<br />

tastierino numerico che si trova sul Montorio volmente che, nelle come altre varie Anpas, posizioni, vive nel vengo- disagio Permettono di spostare <strong>il</strong> puntato-<br />

essere. Da questa scelta (lasciarsi<br />

vita, un’es<strong>per</strong>ienza indispensab<strong>il</strong>e e formativa <strong>per</strong><br />

lato destro di una tastiera standard.<br />

i recenti<br />

no trasferiti<br />

tagli. Positivi<br />

sullo<br />

i segnali<br />

schermo<br />

che provengono<br />

al puntatore.<br />

dal re sul monitor agendo con una penna<br />

vivere o vivere) dipende <strong>il</strong> futuro di<br />

noi ed i nostri figli, es<strong>per</strong>ienza idonea a trasfondere<br />

Forum di trentacinque attivissime Associazioni di<br />

In windows ad esempio questa spe- Sulla base possono essere presenti pul- la o capacità con <strong>il</strong> dito di vivere sulla su<strong>per</strong>ficie ed affrontare sensib<strong>il</strong>e. la realtà a<br />

ciascuno di noi. Chi fa volontariato, Giulianova. Per i progetti di scuola e volontariato,<br />

questo, cifica lo funzione sa bene. Perché, si imposta in m<strong>il</strong>le attraversanti che riproducono le varie funzioni Naturalmente partire questo da dispositivo un’opzione positiva, ri-<br />

modi so e <strong>il</strong> in seguente m<strong>il</strong>le forme <strong>per</strong>corso: diverse, offre PANNEL- del mouse.<br />

sulta adatto a <strong>per</strong>sone a partire che dalla conservano risco<strong>per</strong>ta di<br />

quelle, potenziandole, esigenze<br />

spesso LO quel DI sostegno CONTROLLO>ACCESSO<br />

che aiuta a fare<br />

La leva, costruita con materiali di- una ottima motricità delle dita. Vi sono<br />

elementari (desiderio di felicità,<br />

gruppo FACILITATO>MOUSE>USA e a restituire una s<strong>per</strong>anza CON- versi può presentare varie dimensioni. touch pad assolute<br />

verità, giustizia,<br />

la cui su<strong>per</strong>ficie<br />

bellezza) che<br />

a chi TROLLO non ce PUNTATORE.<br />

la fa. Dalla scuola alla Questo aus<strong>il</strong>io può essere ut<strong>il</strong>izzato an- sensib<strong>il</strong>e riproduce - pur in naturali scala in lo ciascuno spazio di<br />

CENTRO SERVIZO PER IL VOLONTARIATO<br />

famiglia, Disponib<strong>il</strong>e dai piccoli in quartieri varie forme alle città, e dimen-<br />

DELLA che PROVINCIA DI da TERAMO <strong>per</strong>sone La Rivista che non del hanno NON una PROFIT buo- del video e touh noi pad – sembrano relative ormai in cui sopite, lo<br />

dal sioni, chiuso le di trackball una stanza altro all’orizzonte non sono che na motricità fine in quanto solitamente spostamento del benché dito le sulla stesse su<strong>per</strong>ficie rappresentino<br />

Aut. Trib. <strong>Teramo</strong> n. 624 del 08/03/2010<br />

sconfinato dei mouse di un rovesciati: cielo a<strong>per</strong>to vi ai sogni. è infatti una la velocità Associazione con cui Pro si sposta <strong>Volontariato</strong> <strong>il</strong> Abruzzo puntatore Onlus A.P.V.A. sensib<strong>il</strong>e produce la scint<strong>il</strong>la uno dell’azione spostamento umana<br />

sfera Le associazioni sul lato su<strong>per</strong>iore di volontariato della <strong>per</strong>iferica sullo schermo resta inalterata anche se proporzionale del<br />

e consentano<br />

cursore sullo<br />

, approfondendo<br />

scher-<br />

Anno 2 n.2 Settembre 2011<br />

che<br />

che<br />

si occupano<br />

rimane ferma<br />

di giovani<br />

in una<br />

sono<br />

sola<br />

tante<br />

l’es<strong>per</strong>ienza, di cogliere <strong>il</strong><br />

posizione si spinge con più forza la leva, la cui mo.<br />

e molto indaffarate. Perché parlare ai<br />

Direttore Responsab<strong>il</strong>e<br />

senso più profondo della nostra<br />

sul tavolo: facendo ruotare la sfera con impugnatura può essere fac<strong>il</strong>mente Nei casi in cui la disab<strong>il</strong>ità motoria<br />

giovani non è semplice. L’impegno<br />

Nicola CATeNARO<br />

esistenza. Da ciò ricaviamo<br />

<strong>il</strong> solo movimento delle dita si sposta adattata e modificata <strong>per</strong> consentire non consente l’uso delle braccia e delle<br />

deve essere totale. A metterci<br />

che l’interrogativo in co<strong>per</strong>tina<br />

Redazione<br />

l’anima,<br />

<strong>il</strong> puntatore<br />

come<br />

sul<br />

raccontiamo<br />

monitor. I<br />

nelle<br />

pulsanti di una migliore presa. I touch screen sono mani, <strong>il</strong> puntatore può sullo trovare schermo, una risposta può se le<br />

Catia Di Luigi, Mauro eTTORRe,<br />

pagine conferma di questo si trovano numero normalmente speciale di sul- schermi tatt<strong>il</strong>i Valerio PiChiNi, che Armando consentono Di ANTONiO di (servizi sele- fotografici) essere direzionato associazioni, ut<strong>il</strong>izzando i volontari, <strong>il</strong> movi- le<br />

Cuore la base volontario della trakball, che vede in la una luce posizione in zionare i diversi “oggetti” disposti sul mento del capo istituzioni o anche attraverso (la società l’uti- civ<strong>il</strong>e),<br />

indirizzo Via Salvo D’Acquisto, 9 Loc. Piano D’Accio · 64100 <strong>Teramo</strong><br />

consapevoli della responsab<strong>il</strong>ità<br />

occasione accessib<strong>il</strong>e. dell’undicesima Rispetto alla edizione scorrevolezza monitor Tel/Fax del 0861.558677 computer · e-ma<strong>il</strong>: semplicemente<br />

cuorevolontario@csvteramo.it lizzo di un software di riconoscimento<br />

assegnata, sapranno coinvolgere<br />

del della Premio pallina, <strong>Volontariato</strong> alcune <strong>Teramo</strong>, trackball sono risulta- appoggiandovi sopra Progetto <strong>il</strong> grafico dito, e stampa dove si vocale ma di queste i giovani tipologie con proposte di stru- che<br />

in no tanti. piuttosto A loro va veloci <strong>il</strong> nostro in quanto pensiero scorrono tocca lo schermo Mastergrafica si di posiziona Palumbi N. & Per<strong>il</strong>li <strong>il</strong> punta- g. - <strong>Teramo</strong> menti parleremo sfidino nel la prossimo loro libertà. articolo<br />

particolare. molto applicando La s<strong>per</strong>anza poco di sforzo avere mentre informativa tore e art.13 restando Dlgs. 196/03 in (T.u. quella privacy), ai posizione sensi della presente oltre norma si comunica della che l’interessato nostra rubrica!<br />

può rifiutare in tutto o parte <strong>il</strong> trattamento dei suoi dati <strong>per</strong>sonali. Tuttavia detto rifiuto potrà causare<br />

ancora s<strong>per</strong>anza.<br />

impossib<strong>il</strong>ità di proseguire le finalità dell’Ass.ne.<br />

Buon anno del <strong>Volontariato</strong> e<br />

Buona lettura!<br />

i dati presenti nel ns. archivio sono tratti da pubblici elenchi o comunque comunicati dai lettori e dagli ade- auguri ragazzi!<br />

renti alle nostre iniziative. i dati in ns,. possesso sono contenuti su supporto cartaceo o elettronico. Titolare<br />

del trattamento è “Associazione pro <strong>Volontariato</strong> Abruzzo” - <strong>Teramo</strong>.<br />

44 | cuore volontario | settembre 2011


Il Prometeo incantenato<br />

di Van Baburen<br />

La condizione del welfare - paragonato al <strong>per</strong>sonaggio<br />

mitologico imprigionato - ci suggerisce la figura e l’o<strong>per</strong>a del<br />

pittore fiammingo artisticamente innamorato di Caravaggio.<br />

Nel suo olio su tela <strong>per</strong>cepiamo una tensione formale ed<br />

emotiva che ci rimanda al celebre dipinto della “Conversione<br />

di San Paolo” del 1601<br />

di valerio pichini<br />

D.J. Van Baburen<br />

“Prometeo incatenato da Mercurio” (1624)<br />

Dirck Jas<strong>per</strong>sz Van Baburen (Wijk<br />

bij Duurstede, verso 1595 - Utrecht,<br />

21 febbraio 1624) Pittore olandese,<br />

esponente della scuola di Utrecht fedele<br />

a forme caravaggesche. Si trasferì<br />

giovanissimo a Utrecht con la famiglia.<br />

Dopo <strong>il</strong> 1612 a Roma stringe amicizia<br />

con Bartolomeo Manfredi, seguace del<br />

Caravaggio, quest’ultimo morto due<br />

anni prima. Osserviamo che la scuola<br />

di Utrecht, pur avendo influenzato<br />

<strong>per</strong>sonalità artistiche della statura di<br />

Rubens e di Rembradt, è trascurata<br />

dalla storiografia dell’arte e, al grande<br />

pubblico, poco nota.<br />

L’o<strong>per</strong>a che presentiamo, <strong>il</strong><br />

“Prometeo incatenato da Vulcano”<br />

è un olio su tela del 1624 (Museo<br />

Statale - Rijksmuseum). Nel dipinto<br />

Prometeo figlio di Giapeto affronta<br />

Zeus provocandone l’ira. Per punizione<br />

Prometeo viene incatenato ad una roccia<br />

del Caucaso. Sullo sfondo Mercurio<br />

sorridente.<br />

Alcuni critici hanno intravisto<br />

nell’o<strong>per</strong>a la maniera del Rubens.<br />

Tuttavia un esame più attento rivela<br />

una parentela cromatica e sintattica<br />

con <strong>il</strong> Caravaggio. Infatti osservando la<br />

tela possiamo ritrovarvi <strong>il</strong> chiaroscuro,<br />

tecnica questa che fece del Merisi<br />

un artista straordinario ed ancora<br />

oggi insu<strong>per</strong>ato. Aggiungiamo che la<br />

scena, pur di carattere mitologico, non<br />

presenta quell’atmosfera apollinea di<br />

cui - generalmente – sono <strong>per</strong>meate<br />

o<strong>per</strong>e a tema mitologico. Tutt’altro.<br />

Nel Prometeo <strong>per</strong>cepiamo una tensione<br />

formale ed emotiva, carattere questo<br />

che ci rimanda ad una celebre tela<br />

del Caravaggio, la Conversione di<br />

San Paolo del 1601 (Roma, S.Maria<br />

del Popolo - cappella Cerasi). Ora<br />

- constatata l’adozione del metro<br />

caravaggesco - ci sembra opportuno<br />

sottolineare - nell’olio del fiammingo<br />

- qualche importante differenza. Nelle<br />

Conversione, Paolo di Tarso è caduto da<br />

Michelangelo Merisi da Caravaggio<br />

“La conversione di S. Paolo” (1601)<br />

Arte<br />

cavallo <strong>per</strong> effetto della manifestazione<br />

accecante di Dio. Tutto sembra in attesa<br />

di qualcosa di non ben definito ma di<br />

buono, inevitab<strong>il</strong>e e prossimo. In Van<br />

Baburen <strong>per</strong>cepiamo altro. Mercurio,<br />

<strong>il</strong> messaggero degli dei, presente sullo<br />

sfondo, non lesina un sorriso compiaciuto<br />

e soddisfatto. Un atteggiamento questo<br />

del dio dell’eloquenza che sembra voler<br />

allontanare ogni possib<strong>il</strong>ità di positivo<br />

sv<strong>il</strong>uppo della narrazione.<br />

Aggiungiamo che se in Caravaggio<br />

lo sguardo di Paolo è sereno, al contrario<br />

sul volto del Prometeo notiamo stupore<br />

e malcelata angoscia <strong>per</strong> la <strong>per</strong>cezione<br />

di qualcosa di fronte alla quale ci sente<br />

impotenti.<br />

In sintesi l’atteggiamento del<br />

<strong>Volontariato</strong> deve essere ottimista e<br />

pronto a vincere questo stato di impotenza<br />

che scaturisce dalla presenza di ostacoli,<br />

su<strong>per</strong>ando gli stessi e riprendendo -<br />

proprio sull’esempio dell’Apostolo - con<br />

serenità e fiducia <strong>il</strong> cammino.


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