Emozioni in Gioco - Comune di Rimini
Emozioni in Gioco - Comune di Rimini
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<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Rim<strong>in</strong>i<br />
Direzione dei Servizi Educativi e <strong>di</strong> Protezione Sociale<br />
Nido d'<strong>in</strong>fanzia<br />
Girotondo<br />
PROGETTO PER LO SVILUPPO E L'APPRENDIMENTO<br />
EMOZIONI IN GIOCO<br />
Anno educativo 2010 - 2011
NIDO D'INFANZIA "GIROTONDO"<br />
Anno educativo 2010 - 2011<br />
PROGETTO PER LO SVILUPPO E L'APPRENDIMENTO<br />
Le ragioni del documentare<br />
EMOZIONI IN GIOCO<br />
Questa documentazione ripercorre il progetto che ha co<strong>in</strong>volto tutti i bamb<strong>in</strong>i del<br />
nido d’<strong>in</strong>fanzia Girotondo durante l’anno scolastico 2010-2011.<br />
Raccoglie le motivazioni, gli obiettivi, le osservazioni e le esperienze proposte<br />
nonchè stralci dei <strong>di</strong>ari <strong>di</strong> bordo e le riflessioni/valutazioni delle educatrici rispetto<br />
al percorso proposto.<br />
L’obiettivo è quello <strong>di</strong> dare valore alle esperienze realizzate attraverso una “pratica<br />
della memoria”. In questi ultimi anni sempre più gli educatori <strong>in</strong>vestono molte<br />
energie nell’elaborazione <strong>di</strong> una documentazione <strong>di</strong> sezione rivolta alle famiglie:<br />
memoria riattivabile del percorso <strong>di</strong> sviluppo che ciascun bamb<strong>in</strong>o/a, <strong>in</strong>sieme ai<br />
suoi compagni <strong>di</strong> sezione, ha realizzato durante l’anno scolastico.<br />
A partire da questo e riflettendo sulla ricaduta autoformativa <strong>in</strong>sita nell’atto <strong>di</strong><br />
documentare, il collettivo degli educatori, su sollecitazione della coord<strong>in</strong>atrice<br />
pedagogica, ha deciso <strong>in</strong> questi ultimi anni <strong>di</strong> fare un passo ulteriore ponendosi<br />
l’obiettivo <strong>di</strong> realizzare una documentazione “<strong>di</strong> secondo livello”, cioè<br />
primariamente rivolta agli “addetti ai lavori”, ma che potesse anche rappresentare<br />
per i nuovi genitori che si avvic<strong>in</strong>ano al servizio un modo efficace per coglierne<br />
alcuni aspetti <strong>di</strong> contenuto.<br />
Abbiamo con<strong>di</strong>viso che l’atto del documentare, seppur “faticoso”, rappresenta un<br />
“grande aiuto per il consolidamento del team degli <strong>in</strong>segnanti, per l’arricchimento e<br />
l’aff<strong>in</strong>amento delle loro capacità professionali e uno stimolo all’<strong>in</strong>novazione<br />
educativa a al miglioramento dell’offerta formativa” (L. Campioni, Documentare per<br />
documentare. Esperienze <strong>di</strong> documentazione nei servizi educativi dell’Emilia –<br />
Romagna. A cura <strong>di</strong> F. Mazzoli, Regione Emilia Romagna 2005, P. 24).<br />
2
Il progetto per lo sviluppo e l’appren<strong>di</strong>mento<br />
Il progetto per lo sviluppo e l'appren<strong>di</strong>mento è lo strumento utilizzato ogni anno<br />
dalle educatrici dei ni<strong>di</strong> d'<strong>in</strong>fanzia per programmare (entro il mese <strong>di</strong> <strong>di</strong>cembre), <strong>in</strong><br />
modo consapevole ed <strong>in</strong>tenzionale, proposte ed esperienze da realizzare durante<br />
l'anno scolastico con la f<strong>in</strong>alità <strong>di</strong> arricchire, <strong>di</strong>versificare e qualificare<br />
ulteriormente la proposta educativa complessiva del nido d'<strong>in</strong>fanzia.<br />
Le opportunità che vengono pre<strong>di</strong>sposte partono dall'idea <strong>di</strong> un bamb<strong>in</strong>o<br />
protagonista, attivo, competente nel contesto e nelle situazioni e sono pensate per<br />
stimolare la curiosità, l'esplorazione, il desiderio <strong>di</strong> scoperta accompagnando il<br />
bamb<strong>in</strong>o verso il conseguimento <strong>di</strong> nuovi appren<strong>di</strong>menti, seguendo i suoi tempi e i<br />
suoi stili.<br />
Il ruolo dell'educatore è prioritariamente quello <strong>di</strong> osservare i bamb<strong>in</strong>i per cogliere<br />
caratteristiche, <strong>in</strong>teressi e bisogni. Il progetto si àncora a queste osservazioni<br />
<strong>in</strong><strong>di</strong>viduando un contenuto e delle f<strong>in</strong>alità generali che si traducono <strong>in</strong> obiettivi<br />
specifici adeguati all’età dei bamb<strong>in</strong>i delle <strong>di</strong>verse sezioni.<br />
Durante la realizzazione del progetto l'adulto cura l'allestimento degli spazi, la<br />
pre<strong>di</strong>sposizione dei materiali, def<strong>in</strong>isce i tempi. Rispetto al bamb<strong>in</strong>o l'educatore si<br />
pone con un atteggiamento <strong>di</strong> sostegno e <strong>di</strong> facilitazione all'esplorazione, alla<br />
ricerca ed alla sperimentazione libera, dosando l'osservazione dell'azione<br />
spontanea del bamb<strong>in</strong>o al proprio co<strong>in</strong>volgimento <strong>di</strong>retto.<br />
L’ambientazione, gli spazi ed i materiali, <strong>in</strong> una con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> piccolo gruppo con la<br />
presenza dell’educatrice, creano un clima rassicurante, contenitivo, ma nello<br />
stesso tempo stimolante. Questo consente al bamb<strong>in</strong>o <strong>di</strong> acquisire la fiducia<br />
necessaria per avventurarsi alla scoperta <strong>di</strong> ciò che lo circonda e gli viene proposto<br />
che è per lui nuovo e sconosciuto.<br />
3<br />
La coord<strong>in</strong>atrice pedagogica<br />
Monica Campana
Contenuti del progetto<br />
Il progetto per lo sviluppo e l’appren<strong>di</strong>mento<br />
“<strong>Emozioni</strong> <strong>in</strong> gioco”<br />
L'essere umano, s<strong>in</strong> dalla nascita, prova sensazioni ed emozioni che pervadono<br />
ogni suo s<strong>in</strong>golo comportamento ed attraversano trasversalmente tutti i momenti<br />
della giornata. Le emozioni, <strong>in</strong>fatti, rappresentano una componente molto<br />
significativa nella vita <strong>di</strong> tutti, a tutte le età e a volte vengono vissute con poca<br />
consapevolezza.<br />
Con questo progetto, ci proponiamo <strong>di</strong> <strong>in</strong>traprendere un percorso <strong>di</strong> valorizzazione<br />
del sentire, sia nostro, come educatori, che dei bamb<strong>in</strong>i e dei genitori.<br />
Il nido, come contesto educativo <strong>in</strong>tenzionalmente pensato e pre<strong>di</strong>sposto (nei<br />
tempi, nelle relazioni, negli spazi) sulla base <strong>di</strong> una relazione significativa adulto-<br />
bamb<strong>in</strong>o, si propone <strong>di</strong> “dare tempo” al bamb<strong>in</strong>o consentendo la sperimentazione<br />
<strong>di</strong> molteplici sensazioni ed emozioni.<br />
Il ruolo dell'adulto è quello <strong>di</strong> cogliere, deco<strong>di</strong>ficare e restituire al bamb<strong>in</strong>o ciò che<br />
prova, <strong>in</strong> modo sia verbale che non verbale, dandogli l'opportunità <strong>di</strong> riconoscerlo<br />
ed identificarlo, per poterlo successivamente verbalizzare. La qualità delle<br />
esperienze corporee e delle relazioni, con le emozioni che ne derivano, determ<strong>in</strong>a<br />
per il bamb<strong>in</strong>o la qualità della percezione <strong>di</strong> sé e del proprio essere.<br />
4
Osservazione <strong>in</strong>iziale<br />
SEZIONE LATTANTI “PULCINI”<br />
La sezione lattanti era composta da 14 bamb<strong>in</strong>i <strong>di</strong> cui sei femm<strong>in</strong>e e otto maschi.<br />
All'<strong>in</strong>izio dell'anno scolastico due bamb<strong>in</strong>i avevano 8 mesi, quattro bamb<strong>in</strong>i 7<br />
mesi, tre bamb<strong>in</strong>i 6 mesi, quattro bamb<strong>in</strong>i 4 mesi, un bamb<strong>in</strong>o 3 mesi.<br />
Proprio <strong>in</strong> virtu' del fatto che nella sezione la maggior parte dei bamb<strong>in</strong>i ha <strong>in</strong>iziato<br />
a frequentare il Nido ad un'età <strong>in</strong>feriore a 6 mesi, per noi educatrici è stato<br />
particolarmente importante accompagnarli <strong>in</strong> questo momento pregnante ed<br />
affiancarli <strong>in</strong> questa nuova esperienza de<strong>di</strong>candoci all’ascolto delle loro voci e <strong>di</strong><br />
quelle delle famiglie mettendosi <strong>in</strong> contatto con le loro emozioni che ci parlano e ci<br />
raccontano <strong>di</strong> loro stessi.<br />
Per emozione non <strong>in</strong>ten<strong>di</strong>amo né felicità né tristezza, ma la gioia <strong>di</strong> fare, il piacere<br />
<strong>di</strong> stare <strong>in</strong>sieme per la con<strong>di</strong>visione <strong>di</strong> scoperte e sensazioni.<br />
Nei primi mesi al Nido grazie ad una stretta relazione e collaborazione con i<br />
genitori e ad un vissuto <strong>in</strong>tenso della quoti<strong>di</strong>anità <strong>in</strong>sieme ai bamb<strong>in</strong>i, noi<br />
educatrici ci siamo lasciate condurre e attraversare dai loro bisogni e desideri <strong>in</strong><br />
cont<strong>in</strong>ua e profonda trasformazione: il bisogno delle braccia e dell'abbraccio, il<br />
desiderio delle coccole , dell'essere cambiato o addormentato, il giocare con la voce<br />
anche come sola rassicurazione, il ricercare stabilità per la conoscenza<br />
dell'ambiente circostante e delle persone alle quali affidarsi, il contatto come gioco<br />
<strong>di</strong> scoperta <strong>di</strong>vertente.<br />
Questo <strong>in</strong>vestire su <strong>di</strong> loro, sul loro tempo e sulla relazione come “un’ancora<br />
sicura” e un sostegno costante, ha <strong>di</strong>segnato <strong>in</strong>torno al contesto una giornata<br />
educativa serena e ricca <strong>di</strong> stimoli dove i bamb<strong>in</strong>i vivono da protagonisti ogni<br />
momento.<br />
Contenuti del progetto<br />
Nella sezione lattanti particolare tempo e spazio è stato dato ai percorsi <strong>di</strong> crescita<br />
<strong>di</strong> ogni s<strong>in</strong>golo bamb<strong>in</strong>o, ognuno con le sue caratteristiche e sfumature perché ‘il<br />
vivere la quoti<strong>di</strong>anità è stata la nostra esperienza’. Avere cura della vita emotiva<br />
dei bamb<strong>in</strong>i significa offrire loro strumenti preziosi per conoscere il proprio mondo<br />
5
<strong>in</strong>teriore dando voce alle piccole esperienze, sensazioni del bamb<strong>in</strong>o su <strong>di</strong> sé e<br />
sull’ambiente fatto <strong>di</strong> altri bamb<strong>in</strong>i, <strong>di</strong> adulti, <strong>di</strong> oggetti e materiali con cui<br />
<strong>in</strong>teragire, <strong>di</strong> gesti e scambi che accompagnano. Noi educatrici abbiamo ascoltato,<br />
<strong>in</strong>terpretato, facilitato, sostenuto, contenuto, <strong>in</strong>coraggiato ed accompagnato le<br />
emozioni del bamb<strong>in</strong>o mentre viveva le rout<strong>in</strong>e della giornata, a partire dal<br />
momento dell’<strong>in</strong>gresso al Nido. La sezione lattanti ha co<strong>in</strong>volto i genitori <strong>in</strong> un<br />
laboratorio per la costruzione della prima pag<strong>in</strong>a del libro <strong>di</strong> documentazione<br />
personale che accompagnerà ciascun bamb<strong>in</strong>o per i tre anni della loro esperienza<br />
al nido d’<strong>in</strong>fanzia.<br />
Obiettivi e competenze<br />
Accettare il contatto fisico e la cura dell’adulto, creando relazioni positive e<br />
fruttuose<br />
accettare il contatto tra bamb<strong>in</strong>i<br />
esprimere con gesti e comportamenti emozioni e sensazioni<br />
reagire alle situazioni manifestando le proprie esigenze<br />
fare esperienze con materiali <strong>di</strong>versi che possono suscitare <strong>di</strong>verse reazioni e<br />
scoperte.<br />
6
L'ACCOGLIENZA DEL MATTINO<br />
ESPERIENZE<br />
Al momento dell'<strong>in</strong>gresso al Nido della coppia<br />
bamb<strong>in</strong>o-genitore, l'educatrice lascia ad<br />
ognuno il tempo personale per vivere il<br />
passaggio da casa al Nido ponendosi prima <strong>in</strong><br />
'ascolto', lasciando affiorare l'espressione, la<br />
carica affettiva e le emozioni del momento<br />
delicato, per poi affiancarsi ed <strong>in</strong>serirsi <strong>in</strong><br />
questa relazione sostenendo ed<br />
accompagnando tutto ciò che emerge dal<br />
bamb<strong>in</strong>o ed <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e condurlo <strong>in</strong> sezione e nel<br />
gruppo.<br />
E’ stata creata e messa a <strong>di</strong>sposizione una<br />
'nicchia' accanto agli arma<strong>di</strong>etti dei bamb<strong>in</strong>i,<br />
dove su una parete si trovavano delle foto dei bamb<strong>in</strong>i stessi da attaccare e<br />
staccare.<br />
Questa 'nicchia' poteva essere utilizzata liberamente dalla coppia genitore-bamb<strong>in</strong>o<br />
al momento dell'accoglienza.<br />
L'educatrice nell'esperienza si è posta a fianco del bamb<strong>in</strong>o, lasciandosi condurre e<br />
all'occorrenza parlando, <strong>in</strong><strong>di</strong>cando, nom<strong>in</strong>ando...<br />
7
8<br />
LA SCOPERTA DEI MATERIALI<br />
All'<strong>in</strong>terno dello spazio sezione, libero<br />
da ogni altro stimolo o gioco,<br />
l'educatrice ha messo a <strong>di</strong>sposizione<br />
dei bamb<strong>in</strong>i <strong>di</strong>versi materiali, per<br />
permettere loro <strong>di</strong> fare libera<br />
esperienza e scoperta, catturandone<br />
reazioni e sensazioni.<br />
I materiali (rotoli <strong>di</strong> carta-cartone,<br />
cucchiai <strong>di</strong> legno, barattoli e scatole)<br />
sono stati sparsi a terra o <strong>in</strong> contenitori.<br />
LABORATORI CON I GENITORI<br />
Sono state organizzate due giornate<br />
de<strong>di</strong>cate alla creazione e decorazione <strong>di</strong><br />
copert<strong>in</strong>e <strong>in</strong> legno per il libro personale<br />
<strong>di</strong> documentazione, che accompagnerà il<br />
bamb<strong>in</strong>o per tutti gli anni <strong>di</strong> frequenza<br />
al nido, che conterrà fotografie,<br />
<strong>di</strong>dascalie scritte da educatrici e<br />
genitori, elaborati e 'parole' del bamb<strong>in</strong>o.
RIFLESSIONI SEZIONE LATTANTI<br />
Il Progetto “<strong>Emozioni</strong> <strong>in</strong> gioco” ha dato la possibilità ai bamb<strong>in</strong>i della sezione<br />
lattanti <strong>di</strong> vivere ancora piu' <strong>in</strong>tensamente e profondamente i <strong>di</strong>versi momenti<br />
della giornata, le esperienze proposte e le relazioni, soprattutto nell'<strong>in</strong><strong>di</strong>vidualità<br />
con l'adulto. Le educatrici sono state particolarmente sensibili ed attende ad<br />
accogliere e dare spazio alle emozioni e allo scambio del bamb<strong>in</strong>o e del genitore.<br />
Gli obiettivi previsti sono stati raggiunti <strong>in</strong>fatti tutti i bamb<strong>in</strong>i hanno accettao<br />
piacevolmente il contatto fisico e le cure delle educatrici grazie alla quoti<strong>di</strong>anità<br />
dell'azione, alla cura, alla conoscenza, al rispetto dei tempi e del s<strong>in</strong>golo.<br />
Questo ha dato sicurezza permettendo loro <strong>di</strong> lasciarsi andare e vivere la ricca<br />
esperienza al Nido.<br />
Le educatrici sono state stupite e <strong>in</strong>curiosite dalla grande attenzione ed <strong>in</strong>teresse<br />
che hanno suscitato i materiali non strutturati, facendo nascere d<strong>in</strong>amiche<br />
<strong>in</strong>aspettate, belle reazioni e sorpresa, soluzioni, scoperte e idee autonome.<br />
Per questo motivo nel corso dell’anno hanno deciso <strong>di</strong> creare un angolo stabile <strong>in</strong><br />
sezione con materiale povero.<br />
Per alcuni bamb<strong>in</strong>i i tempi previsti del progetto sono stati troppo brevi, seppur<br />
<strong>in</strong>evitabili visti i tempi istituzionali e particolari della sezione lattanti.<br />
Alcuni bamb<strong>in</strong>i con le prime autonomie raggiunte, dallo stare seduti al<br />
camm<strong>in</strong>are, ai primi suoni emessi hanno creato piccole e gran<strong>di</strong> relazioni con gli<br />
altri bamb<strong>in</strong>i imparando a conoscersi e riconoscersi.<br />
I bamb<strong>in</strong>i hanno espresso con <strong>di</strong>versi l<strong>in</strong>guaggi, gesti e comportamenti le loro<br />
sensazioni che col passare del tempo noi educatrici abbiamo sempre meglio<br />
co<strong>di</strong>ficato.<br />
Le educatrici grazie alla verbalizzazione e allo sguardo sempre presente durante le<br />
azioni e i momenti della giornata hanno gettato le basi per una grande fiducia e<br />
serenità dei bamb<strong>in</strong>i che hanno vissuto da protagonisti attivi gli acca<strong>di</strong>menti e<br />
sono <strong>di</strong>ventati autonomi nel viverli.<br />
Sono state <strong>in</strong><strong>di</strong>viduate alcune criticità:<br />
- riguardo alla prima esperienza la varietà casuale dei materiali, giustificata<br />
dal fatto che sono stati richiesti alle famiglie, ha determ<strong>in</strong>ato che alcune<br />
tipologie non erano equilibrate, ad esempio i materiali metallici non erano <strong>in</strong><br />
quantità sufficiente.<br />
9
- Al momento dell'esperienza dell'accoglienza del matt<strong>in</strong>o la figura<br />
dell'osservatore, per alcuni bamb<strong>in</strong>i, <strong>di</strong>stoglieva e attirava l'attenzione poiché<br />
elemento e comportamento <strong>di</strong>verso rispetto al solito.<br />
10
Osservazione <strong>in</strong>iziale<br />
SEZIONE PICCOLISSIMI “CONIGLIETTI”<br />
La sezione piccolissimi era composta da se<strong>di</strong>ci bamb<strong>in</strong>i <strong>di</strong> cui un bamb<strong>in</strong>o non<br />
udente, una bamb<strong>in</strong>a affetta da s<strong>in</strong>drome <strong>di</strong> Down ed una bamb<strong>in</strong>a <strong>in</strong> affido. I<br />
bamb<strong>in</strong>i, al momento <strong>di</strong> questa osservazione, avevano appena vissuto<br />
l’ambientamento, un’esperienza emotivamente impegnativa. All’<strong>in</strong>terno della<br />
sezione si viveva un clima emotivo <strong>di</strong> serenità e fiducia fra bamb<strong>in</strong>i ed educatrici.<br />
La vita <strong>in</strong> famiglia e la vita al nido si contam<strong>in</strong>ano creando d<strong>in</strong>amismo e cont<strong>in</strong>uità<br />
<strong>di</strong> esperienze. Anche le rout<strong>in</strong>e, momenti emotivamente molto importanti, erano<br />
state accettate da tutti e permettevano scambi <strong>di</strong> reciproca <strong>in</strong>terazione affettiva. Il<br />
gruppo <strong>di</strong> bamb<strong>in</strong>i si <strong>di</strong>mostrava molto autonomo: tutti camm<strong>in</strong>avano o<br />
gattonavano, sperimentavano <strong>in</strong>curiositi tutti gli spazi della sezione; mangiavano<br />
al tavolo e le educatrici avevano necessità <strong>di</strong> <strong>in</strong>tervenire solo per contenere una<br />
eccessiva manipolazione. I bimbi pur non essendo ancora <strong>in</strong> grado <strong>di</strong> sviluppare<br />
veri e propri scambi relazionali, si osservavano, si imitavano e qualche volta si<br />
contendevano l'oggetto.<br />
Contenuti del progetto<br />
Le rout<strong>in</strong>e rappresentano momenti molto importanti per la costruzione dell’identità<br />
del bamb<strong>in</strong>o e lo spazio è un contenitore emotivo fondamentale nella quoti<strong>di</strong>anità<br />
della vita al nido. Per questo motivo le educatrici hanno deciso <strong>di</strong> accompagnare<br />
tali momenti ad altri, per affrontare le competenze emotive ed affettive che <strong>in</strong><br />
questo periodo della vita i bamb<strong>in</strong>i si trovano a vivere: <strong>di</strong>stacco, scoperta <strong>di</strong> sé,<br />
<strong>in</strong>contro dell’altro. “Gli psicologi dello sviluppo hanno scoperto che i bamb<strong>in</strong>i molto<br />
piccoli provano sentimenti <strong>di</strong> sofferenza simpatica prima <strong>di</strong> rendersi pienamente<br />
conto della propria esistenza come entità separata dalle altre. Inoltre, <strong>in</strong>torno<br />
all’anno <strong>di</strong> età, i bamb<strong>in</strong>i imitano le espressioni altrui per meglio comprendere ciò<br />
che l’altro sta provando”. Per elaborare i sentimenti che accompagnano i primi<br />
<strong>di</strong>stacchi reciproci (mamma-bamb<strong>in</strong>o) abbiamo ritenuto fondamentale offrire la<br />
possibilità <strong>di</strong> utilizzare un oggetto transizionale capace <strong>di</strong> dare sicurezza e colmare<br />
l’assenza. A tal f<strong>in</strong>e le mamme sono state <strong>in</strong>vitate, durante il periodo<br />
dell’<strong>in</strong>serimento (che prevede che il genitore attenda all’<strong>in</strong>terno del nido mentre il<br />
proprio bamb<strong>in</strong>o fa le sue prime esperienze <strong>di</strong> questo nuovo contesto), a costruire<br />
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per il proprio bamb<strong>in</strong>o una “bambol<strong>in</strong>a” <strong>di</strong> stoffa, che, essendo qu<strong>in</strong><strong>di</strong> già carica<br />
delle emozioni del genitore, ci è sembrata adatta a veicolarle durante le esperienze<br />
dell’anno scolastico.<br />
Obiettivi e competenze<br />
Valorizzare l’affettività nella relazione adulto-bamb<strong>in</strong>o e fra bamb<strong>in</strong>i.<br />
Esprimere le proprie emozioni, riconoscerle e con<strong>di</strong>viderle.<br />
Elaborare il <strong>di</strong>stacco dal familiare.<br />
Acquisire la scoperta della propria immag<strong>in</strong>e e il riconoscimento <strong>di</strong> sé.<br />
Riconoscere gli altri bamb<strong>in</strong>i della sezione.<br />
12
ESPERIENZE<br />
IL LIBRO EMOZIONALE E LA BAMBOLA PERSONALE<br />
13<br />
Le educatrici hanno<br />
pre<strong>di</strong>sposto dei libri fotografici<br />
personali ad uso collettivo che<br />
riproducevano, <strong>in</strong>izialmente,<br />
solo il saluto del matt<strong>in</strong>o al<br />
familiare ed il<br />
ricongiungimento. (Esempio <strong>di</strong><br />
libro emozionale <strong>in</strong> allegato)<br />
In seguito il libro fotografico è<br />
stato arricchito con foto che<br />
cogliessero l'espressione delle<br />
emozioni vissute durante la giornata al nido. Le educatrici hanno accompagnato i<br />
bamb<strong>in</strong>i, a piccolo gruppo e con la presenza <strong>di</strong> due educatrici, nella lettura delle<br />
immag<strong>in</strong>i e nella deco<strong>di</strong>fica delle loro emozioni.<br />
E' stata <strong>in</strong>oltre messa a<br />
<strong>di</strong>sposizione dei bamb<strong>in</strong>i la<br />
bambol<strong>in</strong>a costruita dalle<br />
mamme. Collocata con del<br />
velcro agli arma<strong>di</strong>etti <strong>di</strong><br />
fianco alla foto personali. I<br />
genitori sono stati <strong>in</strong>vitati al<br />
momento del saluto all’arrivo<br />
a porgere ai bamb<strong>in</strong>i la<br />
bambol<strong>in</strong>a per creare un<br />
rituale che facilitasse la<br />
separazione. I bimbi hanno potuto giocarci durante la giornata, imparare a<br />
conoscere la propria ed a riporla al suo posto.<br />
In questo modo sono stati aiutati ad <strong>in</strong><strong>di</strong>viduare un proprio spazio personale<br />
all’<strong>in</strong>terno del nido.
IL SE’: <strong>Gioco</strong> allo specchio con macchia sul naso.<br />
Le educatrici hanno pre<strong>di</strong>sposto uno spazio all’<strong>in</strong>terno della sezione centrato su<br />
specchi <strong>di</strong> varie <strong>di</strong>mensioni ed <strong>in</strong> varie posizioni. I bamb<strong>in</strong>i sono stati lasciati liberi<br />
<strong>di</strong> fruirne giocando con la propria immag<strong>in</strong>e; le educatrici hanno partecipato a<br />
queste esperienze proponendo l’imitazione <strong>di</strong> espressioni facciali ed altri giochi.<br />
In seguito è stato proposto il gioco della macchia rossa ad ogni bamb<strong>in</strong>o<br />
s<strong>in</strong>golarmente. Un bamb<strong>in</strong>o al giorno è stato protagonista <strong>di</strong> questa esperienza <strong>di</strong><br />
riconoscimento <strong>di</strong> sé e da parte degli altri.<br />
15
L’ALTRO<br />
La sezione è stata trasformata <strong>in</strong> una grande tana. Le educatrici hanno giocato<br />
con i bamb<strong>in</strong>i al cucù, a cercarsi , verbalizzando con loro la sorpresa <strong>di</strong> scomparire<br />
e ritrovarsi.<br />
16
VERIFICA INTERMEDIA E IPOTESI DI CAMBIAMENTO<br />
Rispetto all'esperienza dei "libri emozionali" è emerso <strong>in</strong> sede <strong>di</strong> collettivo <strong>di</strong> verifica<br />
<strong>in</strong>terme<strong>di</strong>a del progetto (marzo) con la presenza della coord<strong>in</strong>atrice pedagogica,<br />
l'importanza <strong>di</strong> proporla <strong>in</strong> piccolo gruppo per <strong>di</strong>versi ord<strong>in</strong>i <strong>di</strong> motivi: prima <strong>di</strong><br />
tutto ciò permette <strong>di</strong> avere maggiore <strong>di</strong>sponibilità delle educatrici nel con<strong>di</strong>videre le<br />
emozioni dei bamb<strong>in</strong>i ed eventualmente contenere e sostenere le loro risposte;<br />
<strong>in</strong>oltre è più facile osservare, descrivere e comprendere se e come i bamb<strong>in</strong>i<br />
riconoscano il proprio libro. Inoltre il libro emozionale, pur essendo strutturato <strong>in</strong><br />
un modo simile per ciascun bamb<strong>in</strong>o, è stato “personalizzato” ed arricchito <strong>di</strong><br />
alcuni aspetti <strong>in</strong> base alla realtà familiare del bamb<strong>in</strong>o (ad esempio contemplando<br />
le foto dei genitori naturali ed affidatari nel caso <strong>di</strong> una bamb<strong>in</strong>a <strong>in</strong> affido) o ad<br />
alcuni bisogni “speciali” (<strong>in</strong>troduzione <strong>di</strong> immag<strong>in</strong>i che specularmente mostravano<br />
espressione del bamb<strong>in</strong>o e quella del genitore, per facilitare la comprensione delle<br />
emozioni da parte <strong>di</strong> un bamb<strong>in</strong>o con deficit u<strong>di</strong>tivo).<br />
L'esperienza della "macchia sul naso" ci ha fatto riflettere: il test così come lo<br />
abbiamo proposto (macchia sul naso all'<strong>in</strong>saputa del bamb<strong>in</strong>o) è funzionale alla<br />
comprensione del riconoscimento <strong>di</strong> sè, ma può risultare per alcuni bamb<strong>in</strong>i<br />
un'esperienza forte e destabilizzante. Abbiamo qu<strong>in</strong><strong>di</strong> deciso <strong>di</strong> colorare i nas<strong>in</strong>i<br />
facendo vedere l'operazione ai bamb<strong>in</strong>i.<br />
RIFLESSIONI SEZIONE PICCOLISSIMI<br />
Nella sezione piccolissimi, sono emerse delle <strong>di</strong>fficoltà rispetto alla realizzazione<br />
del progetto legate al rispetto dei ritmi fisiologici dei bamb<strong>in</strong>i, ai problemi emersi<br />
dai bamb<strong>in</strong>i stessi, ai tempi istituzionali delle rout<strong>in</strong>e ed alle malattie: pertanto il<br />
progetto è stato un momento concertato con fatica.<br />
Facendo un bilancio complessivo possiamo affermare che la proposta del libro<br />
emozionale e il gioco del cucù sono state esperienze vissute con molta <strong>in</strong>tensità,<br />
partecipazione e con<strong>di</strong>visione. L'esplicitazione delle emozioni o la con<strong>di</strong>visione del<br />
libro emozionale, è stato molto utile per fare esprimere il vissuto e fare alleggerire<br />
le tensioni. Il cucù ha creato una situazione giocosa <strong>in</strong> cui le <strong>in</strong>terazioni positive<br />
hanno trovato spazio e <strong>di</strong>mostrato la gioia della scoperta dell'altro.<br />
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Osservazione <strong>in</strong>iziale<br />
SEZIONE PICCOLI “ORSETTI”<br />
La sezione Orsetti era composta da 14 bamb<strong>in</strong>i che avevano, all'<strong>in</strong>izio dell'anno<br />
scolastico, un'età compresa tra i 15 e i 20 mesi. Il gruppo era costituito da 4<br />
maschi e 10 femm<strong>in</strong>e, tra le quali era presente una bamb<strong>in</strong>a ipovedente. E' stato<br />
possibile osservare, f<strong>in</strong> dall'<strong>in</strong>izio della frequenza, una forte propensione al<br />
movimento (correre, arrampicarsi) anche collegata all'<strong>in</strong>teresse per la musica e le<br />
canzoni (ballare e gesticolare <strong>in</strong> relazione a filastrocche musicali). E' altresì emersa<br />
una certa attrazione nei confronti degli animali (libri illustrati, peluches, angolo<br />
della fattoria) e, per alcuni, del “prendersi cura” delle bambole e della cuc<strong>in</strong>a. Si è<br />
notato <strong>in</strong> particolare un appassionarsi dei bimbi alle esperienze manipolative<br />
(travasi) anche durante il momento del pasto, così come si evidenziava ogni giorno<br />
la forte volontà dei s<strong>in</strong>goli bamb<strong>in</strong>i <strong>di</strong> rapportarsi tra loro (dalle contese per il<br />
possesso dei giocattoli e/o per le nostre attenzioni, alla ricerca dell'altro per<br />
con<strong>di</strong>videre, affiancare, imitare e farsi guardare).<br />
Contenuti del progetto<br />
A partire dall’osservazione <strong>in</strong>iziale era evidente la vasta gamma <strong>di</strong> emozioni che<br />
muovevano l'evolversi delle situazioni con<strong>di</strong>vise (rabbia, tristezza, gioia, paura,<br />
stupore, ecc) e abbiamo ritenuto significativo far vivere ai bamb<strong>in</strong>i delle particolari<br />
esperienze vissute “con il corpo e con gli altri” che potessero fare emergere<br />
emozioni quali la gioia <strong>di</strong> fare, il piacere <strong>di</strong> stare bene con se stessi e con gli altri.<br />
Queste esperienze, <strong>in</strong>oltre, potevano essere pienamente con<strong>di</strong>vise dalla bamb<strong>in</strong>a<br />
ipovedente <strong>in</strong> quanto capaci <strong>di</strong> rispondere alle sue esigenze sensoriali e relazionali.<br />
Un personaggio fantastico, Pesciol<strong>in</strong>o Paciugh<strong>in</strong>o, creato <strong>in</strong> pannolenci imbottito, è<br />
stato presentato ai bamb<strong>in</strong>i dalle educatrici che hanno narrato la sua storia.<br />
In seguito, ogni visita del pesciol<strong>in</strong>o ai bamb<strong>in</strong>i ha fatto loro vivere delle<br />
esperienze sorprendenti.<br />
L’<strong>in</strong>tenzione è stata quella <strong>di</strong> co<strong>in</strong>volgere i genitori nel progetto organizzando un<br />
laboratorio nel quale si sono occupati della costruzione <strong>di</strong> un Pesciol<strong>in</strong>o<br />
Paciugh<strong>in</strong>o personale.<br />
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Obiettivi e competenze<br />
Manifestare <strong>in</strong>teresse e partecipazione<br />
Sperimentare materiali, provare <strong>di</strong>verse sensazioni e scoprirne le<br />
possibilità<br />
Usare il gesto per lasciare traccia <strong>di</strong> sé<br />
Far emergere il proprio stato d'animo con gesti, espressioni, parole<br />
Dimostrare attenzione verso i compagni <strong>di</strong> gioco e l'educatrice co<strong>in</strong>volta<br />
19
LETTURA DELLA STORIA<br />
ESPERIENZE<br />
Pesciol<strong>in</strong>o Paciugh<strong>in</strong>o è “arrivato” al Nido accompagnato dall’operatrice scolastica<br />
che bussa alla porta della sezione.<br />
In seguito le educatrici hanno presentato il personaggio fantastico leggendo, <strong>in</strong><br />
modo partecipe ed enfatizzato, la storia densa <strong>di</strong> emozioni (paura, tristezza, gioia) e<br />
cantando, alla f<strong>in</strong>e <strong>di</strong> essa, una canzonc<strong>in</strong>a a lui de<strong>di</strong>cata. (Storia <strong>in</strong> allegato)<br />
La lettura, proposta a piccolo e a grande gruppo, è avvenuta nell'angolo morbido<br />
con l'ausilio <strong>di</strong> un libro illustrato, creato dalle educatrici, ed il personaggio<br />
fantastico <strong>in</strong> pannolenci imbottito.<br />
20
PACIUGHINO CI FA UN REGALO<br />
21<br />
Il personaggio me<strong>di</strong>atore <strong>di</strong>venta<br />
lo strumento attraverso il quale<br />
proporre ai bamb<strong>in</strong>i le nuove<br />
esperienze. Paciugh<strong>in</strong>o porta<br />
sabbia, secchielli <strong>di</strong> acqua per<br />
fare vivere ai bimbi la scoperta<br />
dell'ambiente mare nel quale<br />
possono camm<strong>in</strong>are, rotolare,<br />
manipolare, toccare, ecc..<br />
L'esperienza, proposta a piccolo<br />
gruppo, viene svolta nell'atrio<br />
della sezione il quale è allestito<br />
con sabbia, acqua, un telo <strong>di</strong><br />
copertura del pavimento,<br />
stamp<strong>in</strong>i, secchielli e palette.
NUOTIAMO CON PACIUGHINO<br />
Il pesciol<strong>in</strong>o suona alla porta ma non entra, così l'educatrice accompagna alla<br />
porta dell'atrio i bimbi. Scoprono <strong>in</strong>sieme questo ambiente magico dove sono<br />
collocati i pesciol<strong>in</strong>i personali <strong>di</strong> ogni bimbo.<br />
L'educatrice <strong>in</strong>vita a giocare <strong>in</strong>sieme al proprio pesciol<strong>in</strong>o personale rotolandosi,<br />
tuffandosi, facendosi accarezzare dalle “onde”, immergendosi <strong>in</strong> un'atmosfera<br />
“magica” ricca <strong>di</strong> suoni e colori.<br />
L'esperienza, proposta a piccolo gruppo, è stata svolta nell'atrio della sezione il<br />
quale è allestito con teli blu e azzurri, cusc<strong>in</strong>oni e tappeti, musica che evoca i<br />
suoni del mare, conchiglie e un faro con luce blu.<br />
22<br />
CANZONE DEL PESCIOLINO<br />
PACIUGHINO<br />
Son Paciugh<strong>in</strong>o BIANCO<br />
un pesciol<strong>in</strong>o STANCO<br />
<strong>di</strong> stare <strong>in</strong> fondo al MARE<br />
con voi voglio GIOCARE!<br />
Per noi andrò a CERCARE<br />
qualcosa <strong>di</strong> SPECIALE,<br />
paciugheremo INSIEME<br />
con tante cose BELLE!<br />
Hip-Hip urrà alle STELLE!
I MISTERI DEL MARE<br />
L'educatrice ripropone la lettura della storia fermandosi soprattutto sulla parte <strong>in</strong><br />
cui Paciugh<strong>in</strong>o viene catturato per poi liberarsi dalla rete.<br />
I bamb<strong>in</strong>i entrano, ciascuno con il proprio pesciol<strong>in</strong>o, nello spazio allestito e si<br />
trovano davanti ad un tunnel sensoriale immerso <strong>in</strong> un atmosfera <strong>di</strong> penombra<br />
con sottofondo musicale (suoni forti, rumori <strong>in</strong>cisivi, ecc) che ricrea il momento<br />
della storia.<br />
L'esperienza, è stata proposta a piccolo gruppo, viene svolta nell'atrio della sezione<br />
il quale è allestito con un tunnel creato dalle educatrici, stoffe, rete da pescatore,<br />
musica che evoca i suoni misteriosi, conchiglie e il bastone della pioggia.<br />
23
LABORATORIO CON I GENITORI<br />
I genitori sono stati <strong>in</strong>vitati a partecipare ad un laboratorio de<strong>di</strong>cato alla<br />
realizzazione del personaggio me<strong>di</strong>atore <strong>in</strong> modo che ogni bamb<strong>in</strong>o avesse un<br />
proprio pesciol<strong>in</strong>o con cui vivere le esperienze del progetto.<br />
Tale laboratorio ha <strong>in</strong>oltre dato alle famiglie la possibilità <strong>di</strong> vivere <strong>in</strong> maniera<br />
sempre più attiva e partecipe le esperienze vissute al nido.<br />
24
RIFLESSIONI SEZIONE PICCOLI<br />
Le esperienze proposte sono state efficaci rispetto agli obiettivi stabiliti. E' evidente<br />
dalle osservazioni effettuate quanto i bamb<strong>in</strong>i abbiano partecipato con <strong>in</strong>teresse a<br />
tutte le proposte, sperimentando i materiali, provando <strong>di</strong>verse sensazioni,<br />
lasciando tracce personali <strong>di</strong> sé, facendo emergere il proprio stato d'animo e<br />
<strong>di</strong>mostrando attenzione verso le educatrici e i compagni. Per quanto riguarda<br />
l'esperienza della prima lettura della storia abbiamo riscontrato quanto sia stato<br />
importante la creazione <strong>di</strong> un personaggio me<strong>di</strong>atore e la nostra enfasi delle sue<br />
emozioni per co<strong>in</strong>volgere appieno i bimbi. Per andare <strong>in</strong>contro alle loro esigenze <strong>di</strong><br />
concretezza si è rivelato fondamentale l'utilizzo delle nostre e delle loro foto<br />
all'<strong>in</strong>terno della storia. Per la seconda esperienza <strong>di</strong> lettura si è pensato <strong>di</strong><br />
<strong>in</strong>trodurre il suono <strong>di</strong> due conchiglie battute <strong>in</strong>sieme, che accompagnava il<br />
personaggio mentre <strong>in</strong>vitava i bimbi a seguirlo per riascoltare nuovamente la sua<br />
storia. Avere aumentato il numero dei bamb<strong>in</strong>i partecipanti (6/7) all'esperienza<br />
non ha mo<strong>di</strong>ficato l'<strong>in</strong>tensità <strong>di</strong> <strong>in</strong>terazioni tra <strong>di</strong> essi. Possiamo considerare<br />
raggiunto l'obiettivo che ci ha <strong>in</strong>dotto a <strong>in</strong>trodurre tale suono <strong>di</strong> conchiglie <strong>in</strong> tutte<br />
le esperienze proposte, ossia creare aspettative e memoria nei bamb<strong>in</strong>i. Nelle<br />
esperienze successive si è rivelato efficace la dotazione <strong>di</strong> un “Pesciol<strong>in</strong>o<br />
Paciugh<strong>in</strong>o” personale per ciascun bamb<strong>in</strong>o così da rispondere alle loro esigenze<br />
affettive, emozionali facendo partecipi anche i genitori <strong>di</strong> quello che era il nostro<br />
progetto. Nelle esperienze si è rivelato sorprendente il co<strong>in</strong>volgimento che mano a<br />
mano i bamb<strong>in</strong>i richiedevano all'educatrice.<br />
Nel corso delle esperienze abbiamo adottato tali strategie:<br />
• plastificare le pag<strong>in</strong>e della storia aff<strong>in</strong>ché i bimbi le potessero manipolare<br />
liberamente;<br />
• proiettare le immag<strong>in</strong>i della storia per riviverla con partecipazione sempre<br />
maggiore:<br />
• lasciare tutti i “Pesciol<strong>in</strong>i Paciugh<strong>in</strong>o” e il loro ambiente a <strong>di</strong>sposizione dei<br />
bamb<strong>in</strong>i quoti<strong>di</strong>anamente per sod<strong>di</strong>sfare i loro bisogni emozionali <strong>di</strong> rivivere,<br />
giocare, rievocare, costruire nuovi percorsi <strong>di</strong> gioco.<br />
25
Osservazione <strong>in</strong>iziale<br />
SEZIONE MEDI “DELFINI”<br />
SEZIONE GRANDI “TIGROTTI”<br />
La sezione Delf<strong>in</strong>i era composta da 20 bamb<strong>in</strong>i (13 maschi e 7 femm<strong>in</strong>e) <strong>di</strong> età<br />
compresa tra 21 e 26 mesi, ed un bamb<strong>in</strong>o certificato <strong>di</strong> 35 mesi, proveniente dalla<br />
sezione delf<strong>in</strong>i dello scorso anno. Il gruppo era formato da 14 bamb<strong>in</strong>i che<br />
frequentavano questo nido dallo scorso anno e da sei nuovi <strong>in</strong>serimenti. Il gruppo<br />
dei bamb<strong>in</strong>i era abbastanza <strong>di</strong>somogeneo. Una parte <strong>di</strong> questi verbalizzava,<br />
mostrava <strong>in</strong>teresse all'ascolto <strong>di</strong> brevi fiabe, canzonc<strong>in</strong>e e musiche <strong>di</strong> vario genere,<br />
con tempi <strong>di</strong> attenzione molto lunghi rispetto alle loro età. L'arrivo dei nuovi<br />
<strong>in</strong>serimenti aveva scatenato “naturali” sentimenti <strong>di</strong> gelosia, aggressività, ma<br />
anche <strong>di</strong> curiosità. Alla luce <strong>di</strong> ciò il team della sezione aveva colto nel progetto,<br />
attraverso la proposta <strong>di</strong> esperienze mirate ed un'organizzazione dei gruppi dei<br />
bamb<strong>in</strong>i pensata e stu<strong>di</strong>ata, un'opportunità per favorire una relazione positiva tra<br />
i bamb<strong>in</strong>i.<br />
La sezione Tigrotti era composta da 14 bamb<strong>in</strong>i, per la maggior parte frequentanti<br />
il nido dalla sezione lattanti. Per quanto riguarda le autonomie, la sezione era<br />
abbastanza omogenea; dal punto <strong>di</strong> vista relazionale, i bamb<strong>in</strong>i si cercavano l’un<br />
l’altro e davano vita a gioco socializzato e prime forme <strong>di</strong> gioco cooperativo. Si<br />
mostravano curiosi, attivi e partecipi nel momento della lettura <strong>di</strong> storie, <strong>di</strong><br />
immag<strong>in</strong>i, <strong>di</strong> ascolto <strong>di</strong> canzoni e filastrocche. Accettavano volentieri le nuove<br />
esperienze proposte, pur avendo già la capacità <strong>di</strong> organizzarsi autonomamente <strong>in</strong><br />
giochi <strong>in</strong><strong>di</strong>viduali o a piccoli gruppi.<br />
Contenuti del progetto<br />
La tana <strong>di</strong> Giulio Coniglio<br />
I team educativi delle sezioni Delf<strong>in</strong>i e Tigrotti, essendo<br />
<strong>di</strong>slocate sullo stesso piano della struttura ed essendo<br />
i bamb<strong>in</strong>i nati nello stesso anno, hanno deciso <strong>di</strong><br />
<strong>in</strong>traprendere un percorso progettuale comune.<br />
E’ stato scelto come personaggio me<strong>di</strong>atore del<br />
percorso “Giulio Coniglio”, conosciuto e cercato dai<br />
bamb<strong>in</strong>i stessi, il quale poteva proporre loro <strong>di</strong>verse<br />
26
esperienze, <strong>in</strong>vitandoli – attraverso una lettera recapitata dal cuoco – nella sua<br />
tana (realizzata all’<strong>in</strong>terno <strong>di</strong> uno spazio comune). Le educatrici al f<strong>in</strong>e <strong>di</strong><br />
<strong>di</strong>versificare le esperienze e attirare l'attenzione dei bamb<strong>in</strong>i nelle <strong>di</strong>verse fasi del<br />
progetto, hanno ritenuto opportuno utilizzare metodologie e modalità varie<br />
(drammatizzazione eseguita dalle stesse, narrazione supportata da cartaceo - libro<br />
a pergamena- e narrazione semplice) ipotizzando un feed-back <strong>di</strong>verso nei bamb<strong>in</strong>i<br />
protagonisti.<br />
Le esperienze programmate sono state <strong>in</strong> totale c<strong>in</strong>que: “Arriva una lettera”,<br />
“Urliamo la rabbia” e “ Incontriamo le paure” sono state proposte <strong>in</strong> entrambe le<br />
sezioni <strong>in</strong> tempi <strong>di</strong>versi; “Un regalo per Giulio Coniglio” e “Salutiamo Giulio<br />
Coniglio” sono state vissute <strong>in</strong> <strong>in</strong>tersezione.<br />
In queste esperienze, sia i bamb<strong>in</strong>i che gli adulti, hanno avuto la possibilità <strong>di</strong><br />
sperimentarsi e mettersi <strong>in</strong> gioco <strong>in</strong> prima persona, <strong>in</strong> un contesto co- evolutivo,<br />
aperto a più possibilità <strong>di</strong> azione/reazione.<br />
E' stato organizzato un laboratorio con i genitori per realizzare due orecchie da<br />
coniglio per ciascun bamb<strong>in</strong>o, che sono state <strong>in</strong>dossate dai bamb<strong>in</strong>i stessi ogni<br />
volta che è stata loro proposta l’esperienza, come rituale per accedere alla tana <strong>di</strong><br />
Giulio Coniglio. E' stato attivato anche un percorso <strong>di</strong> riflessione con le famiglie:<br />
attraverso un questionario pre<strong>di</strong>sposto dalle educatrici e consegnato a casa, i<br />
genitori hanno avuto modo <strong>di</strong> esporre eventuali dubbi, domande, no<strong>di</strong> irrisolti, che<br />
sono stati poi <strong>di</strong>scussi <strong>in</strong> un <strong>in</strong>contro a tema alla presenza della coord<strong>in</strong>atrice<br />
pedagogica.<br />
Obiettivi e competenze<br />
esplorare, attraverso le esperienze proposte, sensazioni ed emozioni<br />
riconoscere, esprimere e comunicare le sensazioni/emozioni<br />
con<strong>di</strong>videre le esperienze proposte, con i pari e con gli adulti<br />
empatizzare o meglio “approssimarsi emotivamente” all'altro<br />
saper attendere il proprio turno e rispettare quello dell'altro<br />
27
ARRIVA UNA LETTERA...<br />
ESPERIENZE<br />
Nell'angol<strong>in</strong>o delle rispettive sezioni è arrivato il cuoco con una lettera mandata da<br />
Giulio Coniglio, il quale <strong>in</strong>vitava i bamb<strong>in</strong>i a trovarlo nella sua tana. Lì i bamb<strong>in</strong>i<br />
hanno trovano il pupazzo <strong>di</strong> Giulio Coniglio che ha regalato a ciascuno <strong>di</strong> loro un<br />
cerchietto con orecchie da coniglio, da poter <strong>in</strong>dossare ogni volta che andranno a<br />
trovarlo.<br />
Sezione me<strong>di</strong><br />
Sezione gran<strong>di</strong><br />
28
I bamb<strong>in</strong>i gran<strong>di</strong> entrano nella tana<br />
I bamb<strong>in</strong>i me<strong>di</strong> <strong>in</strong>dossano le orecchie <strong>di</strong> G.C.<br />
29
URLIAMO LA RABBIA<br />
Nell'angol<strong>in</strong>o <strong>di</strong> entrambe le sezioni è arrivato il cuoco con una lettera mandata da<br />
Giulio Coniglio, il quale <strong>in</strong>vitava alcuni bamb<strong>in</strong>i a<br />
trovarlo nella sua tana. L’ esperienza si è<br />
realizzata <strong>in</strong> <strong>in</strong>tersezione.<br />
Nella tana è stata loro raccontata una breve storia<br />
riguardante un'esperienza vissuta da Giulio<br />
Coniglio: Giulio è molto arrabbiato e, dopo avere<br />
comb<strong>in</strong>ato qualche <strong>di</strong>sastro, <strong>in</strong>sieme con l'0ca<br />
Cater<strong>in</strong>a cerca <strong>di</strong> trovare un modo per sfogare la<br />
rabbia.<br />
Insieme vengono sperimentate <strong>di</strong>verse modalità e<br />
alla f<strong>in</strong>e viene scelto <strong>di</strong> urlare la rabbia. La storia è<br />
stata drammatizzata dalle educatrici stesse. I<br />
bamb<strong>in</strong>i hanno poi avuto la possibilità <strong>di</strong> esprimersi <strong>in</strong> modo verbale e non<br />
verbale, anche attraverso l'utilizzo dello specchio.<br />
30
INCONTRIAMO LE PAURE<br />
Nell'angol<strong>in</strong>o delle rispettive sezioni è arrivato il cuoco con una lettera mandata da<br />
Giulio Coniglio, il quale <strong>in</strong>vitava alcuni bamb<strong>in</strong>i, a cui viene assegnata una torcia,<br />
a trovarlo nella sua tana.<br />
Qui è stata loro raccontata una breve storia riguardante un'avventura da lui<br />
vissuta: Giulio Coniglio nella notte, solo e al buio, sentiva tanti rumori ed ha avuto<br />
tanta paura (le paure elencate da Giulio Coniglio corrispondevano ad alcune paure<br />
dei bamb<strong>in</strong>i stessi).<br />
Lo spazio (buio, con oggetti paurosi, musica a tema, ecc.) ha dato la possibilità ai<br />
bamb<strong>in</strong>i <strong>di</strong> conoscerle.<br />
31
UN REGALO PER GIULIO CONIGLIO<br />
33<br />
Nell'angol<strong>in</strong>o <strong>di</strong> ciascuna<br />
sezione è arrivato il cuoco con<br />
una lettera mandata da Giulio<br />
Coniglio, il quale <strong>in</strong>vitava<br />
alcuni bamb<strong>in</strong>i a trovarlo nella<br />
sua tana. L’esperienza si è<br />
realizzata <strong>in</strong> <strong>in</strong>tersezione.<br />
Nella tana viene loro raccontata<br />
una breve storia: Giulio<br />
Coniglio vorrebbe partire per<br />
una vacanza e vorrebbe che i bamb<strong>in</strong>i gli preparassero, con il materiale da lui<br />
pre<strong>di</strong>sposto, un regalo da portare con sé come ricordo. I bamb<strong>in</strong>i, ai quali vengono<br />
date a <strong>di</strong>sposizione carote <strong>in</strong>tere, lessate, alla julienne, centrifugate e gran<strong>di</strong> fogli<br />
appesi ai muri e stesi a terra, possono giocare con mani e pie<strong>di</strong> (scalzi) dato che<br />
Giulio, nella lettera, chiede loro <strong>di</strong> togliere scarpe e calz<strong>in</strong>i.
SALUTIAMO GIULIO CONIGLIO<br />
34
Nell'angol<strong>in</strong>o <strong>di</strong> ciascuna sezione è arrivato il cuoco con una lettera mandata da<br />
Giulio Coniglio, nella quale avvisava i bamb<strong>in</strong>i che era pronto a partire per le<br />
vacanze estive e che aveva preparato per loro un pic nic per salutarli. L’esperienza<br />
si è realizzata <strong>in</strong> <strong>in</strong>tersezione.<br />
35
LABORATORIO CON I GENITORI<br />
I genitori hanno contribuito al progetto<br />
costruendo le orecchie <strong>di</strong> Giulio Coniglio<br />
“personali” per il proprio bamb<strong>in</strong>o.<br />
INCONTRO A TEMA<br />
Sulla base delle risposte alle domande del questionario elaborato dalle educatrici e<br />
compilato a casa dai genitori, si è svolto un <strong>in</strong>contro a tema serale sulle emozioni<br />
condotto dalla coord<strong>in</strong>atrice pedagogica (<strong>in</strong> allegato).<br />
36
RIFLESSIONI SEZIONI MEDI E GRANDI<br />
Le educatrici, attraverso le osservazioni dei propri bamb<strong>in</strong>i durante le esperienze,<br />
hanno constatato una evidente <strong>di</strong>versificazione nella modalità <strong>di</strong> approccio e <strong>di</strong><br />
co<strong>in</strong>volgimento tra i bamb<strong>in</strong>i appartenenti alla sezione me<strong>di</strong> e gran<strong>di</strong>. Queste<br />
<strong>di</strong>versità possono essere imputabili sia a particolarità caratteriali <strong>in</strong><strong>di</strong>viduali sia a<br />
eterogenee competenze legate al <strong>di</strong>vario <strong>di</strong> età.<br />
Per questo sono state attuate, nelle due sezioni <strong>di</strong>verse strategie <strong>di</strong> presentazione<br />
delle esperienze.<br />
Come riporta l'osservazione f<strong>in</strong>ale del marzo 2011 della sezione me<strong>di</strong> “le educatrici,<br />
conclusa l''esperienza, possono affermare che, nonostante le mo<strong>di</strong>fiche apportate<br />
(<strong>in</strong>troduzione e spiegazione <strong>di</strong> ciò che avverrà “prima <strong>di</strong> entrare” nel gioco) il<br />
gruppo dei bamb<strong>in</strong>i, sicuramente rassicurato, ha avuto <strong>di</strong>fficoltà a co<strong>in</strong>volgersi:<br />
erano “trattenuti” nei loro atteggiamenti, comportamenti sia verbali che non.<br />
Essendo comunque i bamb<strong>in</strong>i molto <strong>in</strong>teressati e attenti alla situazione, le<br />
educatrici ritengono che l'esperienza avrebbe dovuto essere riproposta <strong>in</strong> forma<br />
<strong>di</strong>versa a tutti i bamb<strong>in</strong>i rispettando i loro tempi”.<br />
Si può ipotizzare come ipotesi <strong>di</strong> cambiamento per aumentare la piacevolezza<br />
dell'esperienza ai bamb<strong>in</strong>i, maggior ripetitività nelle stesse esperienze<br />
personalizzando, <strong>in</strong> alcuni casi, la proposta.<br />
37
FESTA DI FINE ANNO<br />
“Il giard<strong>in</strong>o delle emozioni”<br />
Le famiglie sono state <strong>in</strong>vitate a partecipare alla festa <strong>di</strong> f<strong>in</strong>e anno con questo<br />
biglietto personale:<br />
L'ambiente esterno è stato scenario della festa “Il giard<strong>in</strong>o delle emozioni”.<br />
Abbiamo scelto l'orario serale <strong>in</strong> quanto più suggestivo.<br />
Nel giard<strong>in</strong>o dei piccoli, semi-illum<strong>in</strong>ato da particolari luci colorate <strong>in</strong> movimento,<br />
è stato creato un percorso sensoriale ed emozionale:<br />
“i misteri del mare” (galleria costruita con scatoloni, al cui <strong>in</strong>terno sono<br />
stati collocati mobiles, tessuti, conchiglie, pedane sensoriali);<br />
teli, tessuti e<br />
varie tipologie <strong>di</strong> carta, appesi f<strong>in</strong>o a terra come a creare un sipario;<br />
“tunnel sonoro<br />
delle risate” (tunnel altezza adulto coperto, al cui <strong>in</strong>terno si potevano u<strong>di</strong>re<br />
risate <strong>di</strong> bamb<strong>in</strong>i, provenienti da uno stereo).<br />
I bamb<strong>in</strong>i, accompagnati dagli adulti, potevano esplorare il giard<strong>in</strong>o con l'utilizzo<br />
<strong>di</strong> torce portate da casa.<br />
Nel giard<strong>in</strong>o dei me<strong>di</strong>-gran<strong>di</strong> è stata ricostruita la casa <strong>di</strong> Giulio Coniglio<br />
(personaggio me<strong>di</strong>atore del progetto dell'anno <strong>in</strong> corso) e, su grande schermo, sono<br />
state proiettate e narrate le storie create per i progetti delle sezioni piccoli e me<strong>di</strong>-<br />
gran<strong>di</strong>: “Pesciol<strong>in</strong>o Paciugh<strong>in</strong>o” e “Giulio Coniglio e le paure”.<br />
38
VALUTAZIONI CONCLUSIVE<br />
Il tema generale scelto dalle educatrici è stato <strong>di</strong>fficile ma senza dubbio<br />
<strong>in</strong>teressante, <strong>in</strong>fatti già nella quoti<strong>di</strong>anità della vita del nido, <strong>in</strong>evitabilmente, le<br />
emozioni vengono “vissute”, <strong>in</strong> modo più o meno consapevole, da bamb<strong>in</strong>i e adulti<br />
e rivestono senza dubbio un ruolo centrale nelle relazioni e nelle esperienze.<br />
Ciò, forse, ha reso un po' artificiale la presentazione, gestione, sperimentazione <strong>di</strong><br />
situazioni e contesti volti a suscitare emozioni.<br />
La quoti<strong>di</strong>anità non <strong>di</strong>venta “banale” e scontata nelle sezioni dei bamb<strong>in</strong>i più<br />
piccoli ed ha significato nelle altre far scaturire emozioni <strong>in</strong> contesti ricostruiti.<br />
Questa esperienza è stata vissuta e compresa <strong>in</strong> mo<strong>di</strong> molto <strong>di</strong>versi: <strong>in</strong> sezioni<br />
come piccoli e gran<strong>di</strong> dove il gruppo è omogeneo il progetto ha riscosso successo,<br />
partecipazione ed è rimasto impresso nella memoria (grazie anche al personaggio<br />
me<strong>di</strong>atore), <strong>in</strong> altri, come la sezione me<strong>di</strong>, dove ci sono gran<strong>di</strong> <strong>di</strong>versità <strong>di</strong> sviluppo<br />
e <strong>di</strong> competenze tra i bamb<strong>in</strong>i, il progetto ha avuto ripercussioni molto <strong>di</strong>verse:<br />
pochi sono riusciti a rendere osservabili/leggibili, <strong>in</strong>terpretabili le ricadute<br />
dell'esperienza.<br />
Nelle sezioni lattanti e piccolissimi alcune esperienze hanno rafforzato alcuni<br />
momenti affettivamente ed emotivamente importanti per i bamb<strong>in</strong>i, famiglie ed<br />
educatrici come ad esempio l'accoglienza.<br />
Nella sezione lattanti, il gioco con i materiali ha dato modo <strong>di</strong> esprimersi<br />
<strong>in</strong><strong>di</strong>vidualmente e <strong>di</strong> conoscersi, avere una relazione privilegiata con l'educatrice e<br />
nel gioco s<strong>in</strong>golo. Attraverso i materiali molti hanno manifestato emozioni e questi<br />
giochi, per l'<strong>in</strong>teresse che hanno destato, sono <strong>di</strong>ventati i preferiti f<strong>in</strong>o alla f<strong>in</strong>e<br />
dell'anno.<br />
Nella sezione piccolissimi, il libro emozionale e il cucù sono state vissute con<br />
molta <strong>in</strong>tensità, partecipazione e con<strong>di</strong>visione. L'esplicitazione delle emozioni o la<br />
con<strong>di</strong>visione del libro emozionale, è stato molto utile per far esprimere il vissuto ed<br />
alleggerire le tensioni. Il gioco del cucù ha creato una situazione giocosa <strong>in</strong> cui le<br />
<strong>in</strong>terazioni positive hanno trovato spazio e <strong>di</strong>mostrato la gioia e la scoperta<br />
dell'altro.<br />
39
SEZIONE PULCINI (Lattanti)<br />
IL PERSONALE DEL NIDO D’INFANZIA GIROTONDO<br />
Educatrici Manzi Federica<br />
Menicaglia Laura<br />
Tenace Carmela /Sonia Galletta<br />
Operatrice scolastica Rossi Filomena<br />
SEZIONE CONIGLIETTI (Piccolissimi)<br />
Educatrici Bianchi Silvia<br />
Fabbri Erika<br />
Mosconi Valent<strong>in</strong>a<br />
Zagh<strong>in</strong>i Elisa<br />
Operatrice Scolastica Innocenti Isabella<br />
SEZIONE ORSETTI (Piccoli)<br />
Educatrici Fiori Mariangela<br />
Guastalla Ismele<br />
Rastelli Angela<br />
De Lillo Francesca<br />
Operatrice scolastica Torri Raffaella<br />
SEZIONE DELFINI (Me<strong>di</strong>)<br />
Educatrici Daniela Stracci<br />
Teresa Soat<strong>in</strong> / Silvia Baldacci<br />
Francesca Vici<br />
Veronica Cepollaro<br />
Operatrice scolastica M. Teresa Cannuccia<br />
SEZIONE TIGROTTI (Gran<strong>di</strong>)<br />
Educatrici Conti Lucia<br />
Fesani Fernanda<br />
Faetani Clau<strong>di</strong>a<br />
Macori Francesca<br />
Operatrice scolastica Ragg<strong>in</strong>i Aurelia<br />
COORDINATRICE PEDAGOGICA Campana Monica<br />
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