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Regole e regolamenti di organizzazione nelle - Magellano

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Box 35 Approfon<strong>di</strong>mento sui <strong>regolamenti</strong> interni assunti con la capacità<br />

e i poteri del privato datore <strong>di</strong> lavoro<br />

Tratto da Rapporto <strong>di</strong> ricerca Aran su Monitoraggio sull’esercizio dei poteri del privato datore <strong>di</strong> lavoro nel comparto<br />

regioni e autonomie locali, a cura <strong>di</strong> Domenico Di Cocco, Pierluigi Mastrogiuseppe e Rosario Soloperto, pubblicato<br />

sul sito dell’Aran, www.aranagenzia.it, pagg. da 8 a 10.<br />

Un ulteriore momento, altrettanto significativo, della capacità datoriale privata può essere in<strong>di</strong>viduato nella possibilità<br />

<strong>di</strong> formulare regole <strong>di</strong> comportamento attinenti, in modo particolare, alla gestione dei rapporti <strong>di</strong> lavoro<br />

contrattualizzati; le relative iniziative potrebbero concretizzarsi attraverso la emanazione <strong>di</strong> “<strong>regolamenti</strong> interni o<br />

aziendali”.<br />

Siamo, naturalmente, al <strong>di</strong> fuori della ipotesi regolamentare pubblicistica <strong>di</strong> cui al più volte citato art. 2, comma 1,<br />

del D.Lgs. n. 165 del 2001.<br />

Qui siamo invece nel campo più strettamente privatistico della formulazione <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzi gestionali, nell’ambito<br />

del potere <strong>di</strong>rettivo riconosciuto al datore <strong>di</strong> lavoro privato, al fine <strong>di</strong> <strong>di</strong>sciplinare il corretto svolgimento dei rapporti<br />

interni all’ente o anche per dare corretta attuazione alle fonti contrattuali nazionali, per gli aspetti non puntualmente<br />

definiti dalle stesse fonti.<br />

In altri termini dobbiamo ritenere che la decisione relativa alla adozione <strong>di</strong> un “regolamento interno” possa e<br />

debba essere esercitata dal <strong>di</strong>rigente competente, secondo il regolamento pubblicistico degli uffici e servizi, in tutti<br />

i casi in cui, ad esempio, il contratto collettivo <strong>di</strong> lavoro affida alla autonoma “regolazione” <strong>di</strong> ogni ente, la applicazione<br />

e la gestione <strong>di</strong> alcuni istituti contrattuali.<br />

Naturalmente si deve trattare <strong>di</strong> materie non espressamente destinate alla contrattazione integrativa, in quanto, in<br />

questi casi, la fonte regolativa coincide con la stipula del contratto decentrato.<br />

Per molti istituti, infatti, il Ccnl del comparto delle regioni e delle autonomie locali prevede la adozione <strong>di</strong> uno<br />

specifico atto <strong>di</strong> regolazione da parte <strong>di</strong> un soggetto competente, secondo l’or<strong>di</strong>namento tipico <strong>di</strong> ciascun ente<br />

interessato.<br />

Tra questi istituti possiamo, ad esempio, ricomprendere:<br />

a. la <strong>di</strong>sciplina dei criteri e del proce<strong>di</strong>mento per la attivazione delle progressioni verticali o delle selezioni<br />

interne;<br />

b. la regolazione pratica dell’orario <strong>di</strong> lavoro;<br />

c. il completamento della <strong>di</strong>sciplina sul trattamento <strong>di</strong> trasferta;<br />

d. i criteri e le procedure per il conferimento delle mansioni superiori;<br />

e. la in<strong>di</strong>viduazione e la <strong>di</strong>sciplina delle posizioni organizzative, limitatamente agli enti con <strong>di</strong>rigenza;<br />

f. le modalità e i criteri per il conferimento, la mo<strong>di</strong>fica e la revoca delle posizioni organizzative;<br />

g. la definizione del modello <strong>di</strong> valutazione permanente del personale;<br />

h. ecc.<br />

In tutti i casi sopra elencati, il contratto collettivo prevede uno specifico modello <strong>di</strong> relazioni sindacali (informazione<br />

preventiva o concertazione) che dovrà essere puntualmente osservato prima della decisione finale del <strong>di</strong>rigente<br />

datore <strong>di</strong> lavoro.<br />

74 REGOLE E REGOLAMENTI DI ORGANIZZAZIONE NELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE

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