Regole e regolamenti di organizzazione nelle - Magellano

More documents

Recommendations

Info

3. I contratti collettivi di lavoro 83 3.1 I contratti collettivi di lavoro e la formazione delle regole 83 3.2 Ruolo e contenuti delle regole contrattuali 97 3.3 Negoziare le regole: indicazioni per lo sviluppo del percorso negoziale nella contrattazione decentrata 110 3.4 Le regole contrattuali tra consenso sociale e legalità: il paradosso delle regole nulle 120 4. Comunicare le regole 122 4.1 Il ruolo della comunicazione per l’efficacia delle regole di organizzazione 122 4.2 Gli aspetti tecnici della comunicazione delle regole 128 4.3 Principi guida e suggerimenti per una efficace scrittura delle regole 137 Bibliografia 153
Presentazione Il cambiamento delle regole che definiscono gli assetti organizzativi e di gestione del personale costituisce il cuore dei processi innovativi di ogni tipologia di organizzazione. Ciò è tanto più vero nelle amministrazioni pubbliche, ormai da più di un decennio orientate alla ricerca di assetti sempre più idonei ad assicurare ai cittadini il rispetto dei principi di buona amministrazione. Per questa ragione, nell’ambito del Programma Cantieri è stato attivato un laboratorio sui regolamenti di organizzazione negli enti locali, con lo scopo di affrontare il problema del fare organizzazione nelle amministrazioni più vicine al cittadino. Il laboratorio ha affrontato il tema secondo un’ottica estesa ed innovativa. Non si è limitato infatti, come sarebbe stato anche lecito aspettarsi, a ragionare sui regolamenti di organizzazione in quanto atti giuridico-formali, di definizione degli ordinamenti degli uffici e dei servizi degli enti locali. Un simile approccio avrebbe infatti portato a produrre indicazioni e buoni esempi di drafting normativo, senza tuttavia risolvere in modo compiuto il problema degli indirizzi con cui si influenza concretamente l’organizzazione; aspetto, quest’ultimo, che vive della concreta applicazione delle norme formali, e quindi della gestione dei processi di cambiamento, istituzionali ed organizzativi. Il gruppo di lavoro ha quindi scelto di estendere la sua analisi dai soli regolamenti, in quanto atti giuridici, alle regole di organizzazione, in quanto insieme di indirizzi e principi che governano logiche operative e processi reali. Il manuale presenta, così, un più ampio panorama di strumenti di elaborazione delle regole di organizzazione, intese come “modelli di comportamento attesi o vietati di carattere generale, uguali per tutti, adottati all’interno di una istituzione”.Oltre all’ordinamento degli uffici e dei servizi, quindi, sono analizzati i contenuti e le problematiche connesse, ad esempio, ai contratti decentrati ed alle regole tipicamente datoriali (mansionari, procedure, ecc.); ma anche, non ultimo, il problema di come gestire il processo attraverso il quale le regole stesse vengono prodotte e comunicate. Cuore del volume è l’idea di un management delle regole, ovvero della necessità,per governare efficacemente un’organizzazione, di gestire in concreto le norme, utilizzandole come strumenti per contemperare in maniera flessibile gli interessi di tutti; nella convinzione che, in una organizzazione moderna, i principi organizzativi vadano non solo applicati, ma anche concretamente implementati. E’ questa un’importante chiave di lettura del problema delle regole di organizzazione. Il dirigente pubblico infatti, nell’ambito delle funzioni di organizzazione e gestione del personale, per garantire una reale esplicazione dei principi dell’art. 97 della Costituzione non può limitarsi ad applicare le norme, ma deve anche saperle gestire, ovvero dare dinamica attuazione ai principi operativi implicati dal dato letterale. PRESENTAZIONE 7
Page 1 and 2: Regole e regolamenti di organizzazi
Page 3 and 4: DIPARTIMENTO DELLA FUNZIONE PUBBLIC
Page 5: Indice Presentazione di Federico Ba
Page 9 and 10: Introduzione Le modifiche intervenu
Page 13 and 14: 1. Le regole nelle organizzazioni P
Page 15 and 16: 1.1 Qual è la definizione di “re
Page 17 and 18: a) Regole e burocrazia Innanzi tutt
Page 19 and 20: diventare esso stesso la causa di l
Page 21 and 22: volta le soluzioni, ma le fissano u
Page 23 and 24: cambiamento, come è oramai richies
Page 25 and 26: efficace tali funzioni. È un’ott
Page 27 and 28: un conflitto di competenze tra due
Page 29 and 30: irne l’apprendimento da parte dei
Page 31 and 32: Nell’attuale contesto delle ammin
Page 33 and 34: maggioranza all’interno di assemb
Page 35 and 36: ganizzazione, come necessità del d
Page 37 and 38: Possiamo enucleare almeno tre funzi
Page 39 and 40: Box 2 Criteri di organizzazione L
Page 41 and 42: Box 4 Schema organizzativo e tipolo
Page 43 and 44: La giunta definisce, su proposta de
Page 45 and 46: Conviene soffermarsi separatamente
Page 47 and 48: Box 10 Il modello della direzione n
Page 49 and 50: Box 13 Potere di organizzazione del
Page 51 and 52: spesa” e il “potere di gestione
Page 53 and 54: • presenza o meno di eventuali or
Page 55 and 56: d. conferiscono a personale della c
Page 57 and 58:
Altra soluzione possibile è quella
Page 59 and 60:
In ottica strategica, il regolament
Page 61 and 62:
Sviluppo risorse umane Una strategi
Page 63 and 64:
Box 24 Funzioni di supplenza e di s
Page 65 and 66:
Box 28 Organizzazione interna dei d
Page 67 and 68:
ART. 109, COMMA 1 1. Gli incarichi
Page 69 and 70:
di aspettativa senza assegni per tu
Page 71 and 72:
In negativo, i regolamenti non dovr
Page 73 and 74:
• in secondo luogo, il richiamo a
Page 75 and 76:
La natura “aziendale” o “priv
Page 77 and 78:
ART. 5 FLESSIBILITA’ 1. L’artic
Page 79 and 80:
4. Ogni responsabile di servizio no
Page 81 and 82:
mento della data dell’assemblea d
Page 83 and 84:
3. I contratti collettivi di lavoro
Page 85 and 86:
• la funzione di chiarificazione
Page 87 and 88:
. arricchimento professionale: per
Page 89 and 90:
nel proporre eventuali provvediment
Page 91 and 92:
di quegli enti che hanno inserito n
Page 93 and 94:
Dotazione organica Viene approvata
Page 95 and 96:
etribuzione variabile e di posizion
Page 97 and 98:
Di seguito approfondiamo il ruolo e
Page 99 and 100:
volto a garantire la generale ed in
Page 101 and 102:
ale, dalla capacità degli attori d
Page 103 and 104:
scelte che si compiono, vale a dire
Page 105 and 106:
di valenza generale concernenti l
Page 107 and 108:
• la prevalenza delle forme nella
Page 109 and 110:
Ed infatti, quanto più si riesce a
Page 111 and 112:
Nomina del presidente e dei compone
Page 113 and 114:
In particolare è di estrema utilit
Page 115 and 116:
Una o più sigle sindacali potrebbe
Page 117 and 118:
mettendo così all’ente di realiz
Page 119 and 120:
I contratti decentrati LE COSE DA F
Page 121 and 122:
adottare certe regole piuttosto che
Page 123 and 124:
La struttura organizzativa definisc
Page 125 and 126:
Le motivazioni al cambiamento addot
Page 127 and 128:
personale, introducendo una forma d
Page 129 and 130:
visione limitata e semplicistica ch
Page 131 and 132:
Anche tra gli strumenti scritti si
Page 133 and 134:
Si sono finora analizzati gli aspet
Page 135 and 136:
ferenze di formazione culturale sia
Page 137 and 138:
4.3 Principi guida e suggerimenti p
Page 139 and 140:
per esprimere in modo corretto un c
Page 141 and 142:
ambiguità semantica, sintattica; v
Page 143 and 144:
. parte principale: contenente le d
Page 145 and 146:
TITOLO I PRINCIPI GENERALI Art. …
Page 147 and 148:
ART. X DIRETTORE GENERALE Il Dirett
Page 149 and 150:
ESEMPIO DI ABROGAZIONE PARZIALE ART
Page 151 and 152:
Riferimenti normativi esterni Nei r
Page 153 and 154:
Bibliografia Aran, Rapporto di rice
Page 155 and 156:
Watzlawick P. Beavin J,H, Jackson D
Page 157 and 158:
I MANUALI Ripensare il lavoro pubbl
show all

Regole e regolamenti di organizzazione nelle - Magellano

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

Delete template?

Save as template?